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Setup e Angoli di Gann: FTSE MIB INDEX 17 Ottobre 2017

Setup e Angoli di Gann
FTSE MIB INDEX

Setup Annuale:
ultimi:
2016 (range 15017/21194 ) ) [ uscita rialzista ]
prossimo 2017

Setup Mensile:
ultimo Agosto (range 21329 / 22065 ) [ uscita rialzista ]
prossimi Ottobre, Dicembre

Setup Settimanale:
ultimi: prossimi 9/13 settembre ( range 22261//22564 ) [ in attesa ]
prossimi 30 Ott/ 3 Nov, 13/17 Nov

Setup Giornaliero
ultimo : 11/12 Ottobre (range 22314/ 22564 ) [ in attesa ]
prossimi 17,18

Angoli annuali indice 2017 16500, 17400, 19800/20000, 20600, 22500, 23900
Angoli annuali comit 2017 755, 869, 1010, 1088/1094, 1155, 1280, 1330 ,1510

Angoli Mensili Ottobre 20750, 21650, 22400, 23100/23200
Angoli Settimanali: 22050,22230, 23030
Angoli Giornalieri 22220, 22455, 22540,22581

I commenti giornalieri sull’articolo riguardante i Setup e gli Angoli di Gann saranno sempre disabilitati e continuerannSetup e Angoli di Gann

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Autore: gianca60 Finanza.com Blog Network Posts

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Economia

WALL STREET: la grande ed incredibile storia continua…

wall-street-fear-index

Lo SP500 torna in area di forte ipercomprato ma non si vedono gradi correzioni all’orizzonte. Quindi ci sono i presupposti per la continuazion di questa incredibile storia di megatrend rialzista. [Guest post]

Cari amici, nella settimana appena trascorsa, è un po’ scemato, nei mercati finanziari internazionali, l’entusiasmo indotto dall’annuncio della riforma fiscale Usa. Non c’è da meravigliarsi, sinora infatti l’Amministrazione Trump si è caratterizzata più per gli annunci che per le concrete realizzazioni. Il sentiment resta, comunque, molto favorevole, ma è evidente che tale fiducia non potrà durare in eterno. I mercati, prima o poi, non si accontenteranno più delle promesse ed esigeranno tangibili realizzazioni.

Realizzazioni che, secondo le attuali risultanze intermarket, appaiono molto difficili ed alquanto improbabili. Il dollaro index, infatti, anche in quest’ultima ottava, mostra un’evidente debolezza e storna nuovamente di uno 0,76 %. Le commodities, invece, mostrano un’inattesa vitalità, e rimbalzano dell’1,6 % in termini reali. Rimbalzo che abbisogna comunque di continuità e che non inverte il trend di medio periodo che resta chiaramente ribassista. Negli ultimi 6 mesi infatti il deprezzamento è pari a circa l’8 %. Ma è dal mercato obbligazionario che arrivano le notizie peggiori. I rendimenti dei bond decennali Usa infatti, cedono ben 9 bps, e tornano celermente a quota 2,28 %. I rendimenti dei bond a 2 anni, invece, cedono solo 3 bps, e si fermano a quota 1,51 %. Ci sono pertanto solo 77 bps di differenza fra i rendimenti dei bond a 10 anni e quelli dei bond a 2 anni. La yield curve Usa, pertanto, non vede un’accelerazione della crescita, anzi tutt’altro. Ciononostante si dà per certo e si auspica un nuovo imminente rialzo dei tassi ad opera della Fed. Io ne dubito, ma se ci fosse, potrebbe, a differenza dei precedenti, provocare un corto circuito ed avvicinare una nuova recessione dell’economia Usa. Ma non è affatto questo l’obiettivo di Trump. Vedremo, pertanto, come se ne escono.

I mercati azionari, retti da un sentiment particolarmente favorevole, per ora non si pongono tali interrogativi. Anche in quest’ultima ottava registriamo, infatti, nuovi record storici. In particolare il nostro benchmark azionario mondiale, l’S&P 500, lievita di un ulteriore 0,15 % e raggiunge quota 2553,17 punti.

Ciò premesso, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : – 39.212
Large Traders : + 49.754
Small Traders : – 10.542

Non muta, pertanto, la favorevole configurazione del mercato dei derivati azionari Usa, che accompagna, ormai dal febbraio 2016, l’inarrestabile bull market dell’equity Usa. In quest’ultima ottava registriamo variazioni, nelle posizioni dei diversi operatori, pari a 9.491 contratti. In particolare, i Commercial Traders, mostrano ancora grande fiducia ed ottimismo, cedono infatti l’intero lotto dei 9.491 contratti long, e consolidano la loro naturale e proverbiale posizione di copertura, Net Short. I Large Traders, invece, confermano la loro operatività trend following, acquistano infatti altri 8.215 contratti long, e rafforzano ulteriormente la loro, già pingue, posizione Net Long. Gli Small Traders, infine, acquistano i residui 1.276 contratti long, ma si confermano operatori contrarian, restando inopinatamente in posizione Net Short.

Le movimentazioni di quest’ultima ottava,  ribadiscono e confermano il sentiment particolarmente favorevole attualmente in auge sui mercati azionari sia Usa che mondiali. Poiché come detto l’economia Usa non brilla particolarmente, comincio seriamente a credere che l’attuale inarrestabile ascesa delle quotazioni azionarie sia giustificata ed alimentata più dalle buone performance dell’economia globale, in particolare di Asia ed Europa, che non da quella a stelle e striscie.

I listini azionari americani, infatti, da tempo non sono più il riflesso della sola economia Usa, ma costituiscono una fedele rappresentazione di un’economia sempre più globalizzata. Non a caso, infatti, l’ultimo brutto periodo per gli indici azionari Usa è stato determinato dal crollo del prezzo del petrolio, che mise in crisi molti paesi produttori, e dall’improvvisa svalutazione dello Yuan, che evidenziava problemi per la sempre più imponente economia cinese. Oggi tali problemi sono molto attenuati o non esistono più, inoltre anche la vecchia Europa sembra aver ritrovato, grazie al QE della BCE, la strada della crescita economica.

Non sembrano pertanto esserci particolare impedimenti alla prosecuzione dell’attuale up-trend dei mercati azionari sia Usa che mondiali. Ciononostante in molti pensano e credono che a breve vi sarà una marcata correzione o addirittura una brusca inversione dell’attuale up-trend. Io, per il momento, non vedo tali pericoli. Certo sarebbe auspicabile una circoscritta correzione dell’ordine del 4-5 %, ma il mercato per ora non sembra avere neppure questa limitata intenzione.

Futuro prossimo che si prospetta, quindi, ancora positivo per i corsi azionari, che, come sempre, cercherò di tradare con il mio originale  trading system, fondato sullo sfruttamento e sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi e nelle ricerche dei professori Jegadeesh e Titman, ed illustrati nel mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Da inizio dell’anno il mio portafoglio denominato “ Azioni Italia – LTM “, registra una performance positiva pari al + 21,06 %. Performance che premia la mia ottimistica view, superiore, peraltro, a quella realizzata dal Ftse All Share, pari, nel contempo, al + 18,43 %. Una sovra- performance del 2,63 %, che conferma la fiducia nel nostro approccio operativo, che nei precedenti 4 anni ci ha regalato una sovra-performance media annua pari al 20,8 %. In perfetta coerenza con l’analisi sopra esposta, questa settimana, riduco solo leggermente dall’85 all’80 % le mie posizioni long ed innalzo, nel contempo, dal 15 al 20 % le mie posizioni short, assumendo di conseguenza una posizione Net Long pari al 60 % del mio portafoglio. Chi desiderasse approfondire e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ può consultare, se vuole, direttamente il mio sito.

Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.
Lukas

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Autore: Lukas Finanza.com Blog Network Posts

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Economia

BRIDGEWATER: ATTACCO ALL’ITALIA!

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Nulla di particolare, nessuna novità era già successo nel 2011 e all’inizio del 2016 con il bail-in, loro non fanno che il proprio lavoro, hanno ricevuto l’informazione riservata dalla BCE, sanno che i risparmi degli italiani sono stati in buona parte indirizzati li e si preparano a razziare le banche e assicurazioni italiane…

La settimana scorsa il più grande finanziere del mondo, Warren Buffett, ha scommesso sull’Italia, comprando il 9% di Cattolica. A distanza di una settimana, tuttavia, il più grande hedge fund al mondo Bridgewater Associates, ha scommesso 713 milioni di dollari sul ribasso delle azioni di cinque banche e una compagnia assicurativa italiana: Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Bpm, Bper e Ubi e Generali. Si tratta «scommessa più ampia in Europa» fatta dal fondo speculativo.ore di un inasprimento delle regole Bce sui crediti deteriorati ha scatenato forti vendite sulle azioni delle banche italiane. Ciò sta premiando i fondi che hanno assunto posizioni ribassiste sulle banche italiane, come, emerge dai file sulle posizioni nette corte della Consob, gli hedge Marshall Wace, Oceanwood Capital Management, Aqr e Pdt Partners.

Bridgewater, che gestisce circa 160 miliardi di dollari di asset, ha assunto posizioni ribassiste anche su Prysmian (0,51%) ed Enel (0,5%). Le posizioni corte nette del gestore americano ammontano allo 0,5% del capitale di Generali, allo 0,61% di Banco Bpm, allo 0,51% di Bper, allo 0,5% di Intesa, allo 0,51% di Ubi e allo 0,61% di Unicredit. «Devo dirvi che secondo me perderanno una significativa opportunità di fare soldi con queste buone azioni italiane», ha commentato il consiglier delegato di Intesa, Carlo Messina. (R.Fi.)

Si certo Messina, come quando Renzi suggeriva di comprare MPS, un buon affare!

Risultati immagini per mps renzi

Ma Messina è quello che al bar metteva in giro la voce di essere interessato a Generali?

“Messina come un ragazzino al bar”

Scherzi a parte, direi che ne abbiamo abbastanza per stare in guardia, visto che dalla BCE non giungono buone nuove, sai Bellezza, non c’è nessuna bolla in giro e sui crediti bisogna fare molta attenzione…

Draghi: il problema Npl c’è e va affrontato

 Per il presidente della BceMario Draghi la ripresa è ampia e «soddisfacente». «I mercati non sono in una situazione di “bolla”» e «non vedo un aumento drammatico del debito pubblico nell’area euro», afferma il presidente della Bce da Washington, sottolineando che è un «buon momento per procedere» con il risanamento dei conti. A proposito del cosiddetto “addendum”, il documento della Bce che si occupa di Npl, Draghi afferma che si tratta, appunto, di un documento per la consultazione: l’industria e gli altri attori daranno il loro parere. Il problema degli Npl è «qui e deve essere affrontato. La Bce ha pubblicato un documento e chiesto commenti».

Bce: nessun obbligo extra per le banche

Se perfino quelli della Bocconi, si spingono a dichiarare morto l’ultimo pilastro di una costruzione le cui fondamenta sono in una palude, ovvero l’unione bancaria…

Hanno vinto i tedeschi: l’assicurazione europea dei depositi non si farà. Così si dà l’addio al completamento dell’Unione bancaria. In arrivo nuovi esami per le banche e forse il bail-in per i titoli pubblici. Per l’Italia tempi duri all’orizzonte?

Cambio di rotta della Commissione

Ormai è ufficiale: il terzo tassello della Unione bancaria, cioè l’assicurazione europea dei depositi, non arriverà mai. La proposta presentata dalla Commissione l’11 ottobre, anche se richiama nel titolo il “completamento dell’Unione bancaria”, segna di fatto la resa alla linea tedesca: l’assicurazione comune dei depositi non s’ha da fare.

La proposta della Commissione prevede infatti che il futuro European Deposit Insurance Scheme (Edis) faccia solo prestiti ai sistemi nazionali di assicurazione dei depositi, qualora abbiano esaurito i loro soldi. Non ci sarà quindi alcuna condivisione delle perdite

Voi fate un po come volete, io sono un ottimista ben informato!

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Autore: icebergfinanza Finanza.com Blog Network Posts

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Battleplan: INVERSO FTSE MIB Future 16 Ottobre 2017

Ultimi post dal Network

T-1 Inverso [3-5 Giorni] (h. xx)[Base Dati: 15 minuti] T-1 Inverso [3-5 Giorni] (h. yy)[Base

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PREVISIONE Risistemiamo, spero per l’ultima, volta l’inizio del Mensile a Lunedì 6 Ottobre

Analisi Tecnica Siamo sempre sotto la halfway della long black e siamo in un piccolo trading rang

Autore: aleale Finanza.com Blog Network Posts

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Analisi Euro Dollaro Lunedì 16 Ottobre 2017 – Time Frame 4h + Indicatori Ciclici


PREVISIONE
Risistemiamo, spero per l’ultima, volta l’inizio del Mensile a Lunedì 6 Ottobre 2017!
Perché c’è voluto tanto? Perché siamo stati in presenza di alcune incongruenze su regole cicliche; problema che ci facciamo noi naturalmente, ma che i cicli non si fanno restando sempre nelle tolleranze statistiche; mentre per noi avere un dubbio sull’inizio di un ciclo, significherebbe entrare un giorno prima o dopo, facendo quindi la differenza. La leva 200 non perdona!!!

LONG O SHORT?
Ora che cicli e sotto cicli stanno prendendo finalmente forma in relazione al tempo, siamo quasi in grado di definire i tempi ciclici, definendo livelli, violati i quali, andremo long o short. Il minimo da rompere sarebbe 1,18054 del 13 ottobre.
Vediamo infatti che ho messo come inizio del secondo Weekly giovedì 12 Ottobre. Questo significa che domani, Lunedì 16 Ottobre, saremo al secondo giorno abbondante del ciclo a Tre Giorni (sotto ciclo del Weekly).
Dato però che venerdì 13 scorso il Daily non è riuscito a fare un massimo superiore a quello del giorno prima, questo ciclo a Tre Giorni, a mio avviso, dovrebbe dare luogo ad un Weekly ribassista.

INDICATORI CONVENZIONALI
Vediamo poi che il CCI non si è ancora del tutto scaricato (ellisse in rosso con freccia), così l’RSI e con un Macd in discesa ancora lontano dalla linea dello Zero, che farebbe da supporto di rimbalzo al prezzo una volta toccato.

CAMBIO DI PENDENZA DEL CANALE
Come potete vedere poi, ora che siamo in queste condizioni cicliche, ho cambiato pendenza al canale ribassista (ora in blue), tagliando l’ombra del massimo del 20 Settembre 2017. Trovo così che anche i massimi appena tracciati, nelle due giornate del 12 e del 13 Ottobre, sono allineate a tutti gli altri massimi.

FINE DEL CICLO ANNUALE
Essendo poi al secondo Weekly del ciclo Annuale in scadenza e, dovendo questo finire al ribasso come tutti i cicli, tanto più quelli superiori, troverei strano che il prezzo si dirigesse al rialzo verso 1,19.

CICLO MENSILE
Se poi questo ciclo Mensile dovesse essere ribassista, saremmo già al suo decimo giorno, durata entro la quale un Mensile fa normalmente il suo massimo.
Ricordo che, un Mensile ribassista, fa normalmente 1/3, 1/4 della sua durata al rialzo e il resto al ribasso. Ora saremmo a 1/3 di un Mensile, per cui solo un miracolo potrebbe farlo procedere al rialzo. MA AL SOLITO SARÀ IL MERCATO AD AVERE RAGIONE!

NOTA IMPORTANTE!
Queste indecisioni vengono superate di norma riconoscendo il massimo di un Weekly, quando questo avviene, facendo due cose fondamentalmente:
1) contando i giorni (dopo sei giorni di salita del primo Weekly, il settimo giorno non poteva che essere ribassista);
2) osservando quando gli indicatori ciclici si girano al ribasso (qui bisogna avere gli indicatori ciclici).
Questo ci avrebbe permesso di entrare sul massimo (osservando il ciclo a quattro ore, sotto ciclo del Daily, brekkato al ribasso il giorno stesso) con uno stop minimo che neanche la spike di venerdì 13 avrebbe preso, questa volta per pura fortuna devo ammettere.
Ora lo stop sarebbe decisamente in gain a 1,185160.

USO SEMPRE IL “FORSE” PERCHÈ UN MIO ERRORE POTREBBE ESSERE IN AGGUATO!
Faccio questa affermazione perché alla forma del Battleplan mancherebbe un massimo grafico, proprio quello a 1,19, ma come sappiamo nessun si offenderebbe se non lo facesse e attualmente sembra non voglia farlo.

BATTLEPLAN STIRATO VERSO IL BASSO
Possiamo inoltre notare che il 3 Ottobre si trova la mezzeria di un Battleplan stirato verso il basso, altro elemento che mi farebbe pensare che si debba completare con altre due onde ribassiste Weekly.

FRECCE ARANCIONI WEEKLY
Ricordo che il posizionamento delle frecce future Weekly, nei grafici, è CASUALE anche se cerco di metterle sotto a trend line che potrebbero sostenere il prezzo; ma voglio sempre ricordare che è il tempo ad essere importante e non i valori di per sé.
Un valore importante, che nel passato è stato un forte supporto, perché in corrispondenza di un minimo ciclico, potrebbe non esserlo più se incontrato nel momento che il prezzo sta precipitando dal massimo di un ciclo che sta brekkando la sua base al ribasso come nel caso odierno.

TARGET RIBASSISTA DI FINE ANNUALE
Il valore 1,15106 per ora è indicativo e lo segnalo solo perché appartenente alla trend line supportiva di un canale ribassista. Prima di quel valore incontreremmo la media mobile lenta Mensile a 1,15820; 70 punti circa di differenza che per l’inizio di un Annuale sono veramente ridicoli.

Quindi attendiamo domani mattina alle 9:00 ma forse, già questa notte, potrebbe procedere al ribasso: il prezzo apre con un leggerissimo gap down, per ora non significativo.



ore 22:00 INDICATORI non ancora aperti. Apriranno alle 23:30 e potrebbero subire dei cambiamenti.
Ore 23:20 gli indicatori non dovrebbero subire cambiamenti dato che il prezzo ha aperto con un leggero gap down.

Ore 23:35 gli indicatori hanno subito un’accentuazione del trend ribassista per ora.



Attualmente gli indicatori hanno la seguente tendenza che potete leggere anche dai sei indicatori:

1) L’indicatore ciclico Daily è ribassista;
2) L’indicatore ciclico a Tre Giorni è ribassista;
3) L’indicatore ciclico Weekly è ancora rialzista ma credo per poco;
4) L’indicatore ciclico Mensile è ancora rialzista ma sta toccando in questo momento una resistenza a 1,18685;
5) L’indicatore ciclico Trimestrale è ribassista con target 1,16437;
6) L’indicatore ciclico Annuale è ancora ribassista con target a 1,16437.


Il mix di questi indicatori indica che siamo in procinto di un ribasso.


CICLO TRIMESTRALE
Il target ciclico dell’indicatore Trimestrale si è alzato da 1,16377 a 1,16437.



Per info sul Percorso Tecnico Ciclico Predittivo e Analisi Visiva del Battleplan:
Ing. Francesco Filippi 349 466 18 24
[email protected]


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Autore: Il Respiro del Grafico Finanza.com Blog Network Posts