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Setup e Angoli di Gann: FTSE MIB INDEX 27 Settembre 2017

Setup e Angoli di Gann
FTSE MIB INDEX

Setup Annuale:
ultimi:
2016 (range 15017/21194 ) ) [ uscita rialzista ]
prossimo 2017

Setup Mensile:
ultimo Agosto (range 21329 / 22065 ) [ uscita rialzista ]
prossimi Ottobre

Setup Settimanale:
ultimi: prossimi 11/15 settembre ( range 21901//22325. ) [ uscita rialzista ]
prossimi 25/29 Settembre

Setup Giornaliero
ultimo : 25 Settembre (range 22366/ 22555 comp. est ) [ in attesa ]
prossimi 27 ,2,3 ,6

Angoli annuali indice 2017 16500, 17400, 19800/20000, 20600, 22500, 23900
Angoli annuali comit 2017 755, 869, 1010, 1088/1094, 1155, 1280, 1330 ,1510

Angoli Mensili Settembre 20200, 20800, 22050, 22700
Angoli Mensili Ottobre 20750, 21650, 22400, 23100/23200
Angoli Settimanali: 21700, 22200, 22650,23350
Angoli Giornalieri 22212, 22349, 22521,21653

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Autore: gianca60 Finanza.com Blog Network Posts

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Economia

DOLLAR INDEX: occhio al Punto G

Sembra proprio che il Dollaro USA abbia voglia di rivincita. Ma andiamoci cauti, purtroppo le certezze in questo periodo sono veramente poche e può succedere tutto il contrario di tutto.
E parlando di Dollaro USA ho trovato estremamente interessante il grafico del Dollar Index, ovvero l’indice che sintetizza la forza o la debolezza della valuta USA.

Ecco qui di seguito il mio punto di vista sul grafico weekly, quindi più ad ampio respiro che quindi si ritrova “epurato” da eventuali eccessi di breve periodo. E guarda caso, MASSIMA ALLERTA al Punto G dell’elenco sotto spiegato.

A) La vera inversione del Dollar Index la possiamo registrare ad inizio 2017
B) La trendline ed il relativo canale ribassista hanno portato progressivamente alla rottura di tutte le medie mobili: 21, 55, 200 movimenti
C) Addirittura ad un certo punto è stato violato il canale ribassista
D) Violato il supporto in area 93 e come detto, la media mobile a 200
E) Questa ultima rottura è avvenuta con una forte accelerazione che puzza di “esaurimento” di trend, con un RSI in forte ipervenduto
F) La nuova trendline ribassista ora è stata rotta al rialzo, il che dovrebbe dare un po’ di margine di ripresa al biglietto verde
G) Adesso il Dollar Index si trova in una posizione chiave. Per tornare a rafforzarsi è necessaria la violazione di:

a. Media mobile a 200 rilevazioni al rialzo
b. Rottura della resistenza statica posta in area 93
c. Rottura e rientro nel canale ribassista.

H) Se il Punto G non verrà rispettato allora il rischio di un’ulteriore debacle del Dollar Index non si potrà escludere.

STAY TUNED!

Danilo DT

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Economia

TURNING POINT: tutto può cambiare, e tutto può anche poi tornare come prima

Ho già parlato mille volte ma questo grafico sintetizza alla grande la questione. Dal 2007, se volete da quando c’è stato il default di Lehman Brothers, le banche centrali sono state protagonista di quello che più volte ho definito come il più grandioso esperimento di politica monetaria della storia.

Dite che ci sono già state delle fasi estremamente espansive in passato? Vero, ma la cosa incredibile è il “patto d’acciaio” tra tutte le banche centrali, un po come se avessero operato univocamente. Ognuna ha fatto la sua parte, e la stessa BCE è stata grande protagonista della FED in questo esperimento.Ovvio, la grande accelerata Draghi l’ha data con il “whatever it takes”. Ma se guardate il grafico, imponente anche il ruolo della BoJ. Inutile ricordarvi che c’è una correlazione diretta tra l’unidirezionalità dei mercati finanziari ed il bilancio delle banche centrali.

Ma è anche sorprendente analizzare, rapportato al PIL, come sono gonfiati questi bilanci. BOJ e SNB completamente “fuori giri”. Ma questo è il mercato baby, prendere o lasciare. Adesso le domande da porsi sono due:

La prima: possono le banche centrali continuare a crescere a livello di bilancio all’infinito, facendo in modo di contribuire in modo determinante alla crescita del grafico di sinistra, anche se la FED sembra per invertire la tendenza?

La seconda: se effettivamente i bilanci non cresceranno più come una volta e progressivamente inizierà per tutti una exit strategy, che cosa succederà al mondo della finanza, che negli ultimi anni si è trovato sconnesso dall’economia reale?

Me ne verrebbe una terza: per assurdo, essendo in un clima di evidente debt deflation, mollando i QE i mercati rischiano di tornare progressivamente in recessione, e quindi la reflazione rischia di dimostrarsi un piccolo sogno romantico che finisce molto presto. A quel punto, che faranno le banche centrali? Torneranno a pompare denaro sui mercati, essendo ormai i tassi al lumicino? E sempre a quel punto, in un clima ormai di totale saturazione, quali saranno gli effetti positivi (se ce ne saranno) e negativi per finanza ed economia? Ed infine, siamo sicuri che la cura “giusta” per questa fase di mercato sia proprio un QE iper espansivo come quello della BCE (tuttora attivo e su cui Draghi continua ad essere seriamente convinto)?

La ripresa è stabile, diffusa, e le prospettive di crescita robuste. Ma tutto ciò ancora non ha riflessi sull’inflazione, che a fine anno tornerà a scendere, seppure temporaneamente. Per questo bisogna proseguire con il Qe, e anche quando si discuterà della sua fine, in autunno inoltrato, resterà un livello di sostegno “necessario” alla zona euro per completare la transizione verso una traiettoria di crescita “bilanciata”. Il presidente della Bce Mario Draghi, nella sua terza audizione dell’anno alla commissione economica del Parlamento Ue, lancia segnali positivi sull’andamento dell’economia della zona euro, ribadendo però che non è il momento per “decisioni affrettate”. Anche perché esistono ancora “fonti di incertezza”, come l’euro forte, che vanno monitorati. (HP)

Forse Draghi non lo vuole ammettere ma la questione non è la crescita economica o l’inflazione, ma la sostenibilità del progetto Euro… Mah, forse è meglio evitare di farsi tante domande, forse è meglio stare a vedere che succede nella consapevolezza che siamo in una fase di “turning point” che non deve essere sottovalutata. Anche perchè ( questo grafico ve lo dimostra) qualcosa si sta già muovendo. Solo colpa dell’inflazione/reflazione?

STAY TUNED!

Danilo DT

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[926] The political gain: elections and sanctions


North Korea faces a slew of new sanctions which Bart Chilton discusses with host Lindsay France. Bianca Facchinei looks towards Germany’s elections, revealing European unease. Patrice Onwuka joins Boom Bust to answer the question of how the government can help female business owners. Follow us on Twitter:
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ALERT EURO: Citigroup lancia il SELL

Se già in ambiente geopolitico non era tutto limpidissimo, il week end non hanno fatto che rendere ulteriormente torbido quel cielo che non era certo senza nuvole.

Innanzitutto la questione Nord Corea. Sembra che si faccia sempre più delicato il clima fra USA e Pyongyang…

(…) Pyongyang è pronta ad abbattere i caccia americani anche se non invadono lo spazio aereo nazionale nordcoreano. È lapidario Ri Yong-ho, il ministro degli Esteri del regime asiatico, che ricorre a toni da «entrata in guerra» convocando uno sparuto gruppo di giornalisti davanti al suo albergo di New York. In realtà la dichiarazione di guerra l’avrebbe pronunciata Donald Trump nei giorni scorsi con le affermazioni fatte durante i lavori della 72 esima Assemblea generale. «I commenti di Trump fatti durante il fine settimana sono una chiara dichiarazione di guerra», ha detto Ri ai cronisti radunati davanti al One UN Hotel, a pochi passi dal Palazzo di Vetro. È lì che ha pernottato il ministro degli esteri nordcoreano in occasione della partecipazione alla ministeriale. (…) [LaStampa] 

A questo aggiungiamo le tensioni in Catalogna. Dite che tanto è tutto un bluff.. Mah, è da dimostrare…

(…) La Catalogna tira dritto verso l’indipendenza dalla Spagna, nonostante le minacce di Madrid. Il presidente catalano Carles Puigdemont non ha escluso che una Dichiarazione Unilaterale di Indipendenza (Dui) possa essere presentata al parlamento catalano dopo il referendum del primo ottobre.
Puigdemont, intervistato in tv, ha aggiunto: “Al momento la questione non è sul tavolo del governo” catalano. Sempre il presidente catalano non ha escluso di poter essere arrestato dalla polizia spagnola prima del referendum. “Il procuratore generale lo ha ipotizzato” ha detto al programma Salvados della Sexta. Poi ha aggiunto: “Non sarebbe una buona idea. Ma se succederà faremo fronte a qualsiasi decisione”…(…) [Quot] 

E poi ovviamente le elezioni tedesche

(…) Nella calma c’è la forza. Se Angela Merkel, il giorno dopo le elezioni , si affida ai proverbi, è chiaro che non sta sottovalutando il prossimo scoglio: la formazione di un governo che, al suo fianco, sembra non far gola a nessuno. Mentre cristiano-sociali, liberali e verdi scaldano i muscoli in vista di una trattativa che si annuncia a dir poco complessa (con decisivi distinguo sulla politica europea), i socialdemocratici, crollati al 20%, fanno cadere una testa, ma non quella di Martin Schulz, che ribadisce di voler guidare il partito all’opposizione.
Un colpo di scena divide poi, in senso letterale, i populisti di destra dell’Afd, prima ancora del loro – clamoroso – ingresso al Bundestag (con il 12,6%): Frauke Petry annuncia a sorpresa di non voler far parte del gruppo parlamentare e fa immaginare una scissione. (…) [SecXIX

Se la prima notizia potrebbe far pensare ad un ulteriore indebolimento del Dollaro USA, cosa che secondo me non dipende dalla vicenda Nord Coreana ma da altri elementi, la seconda e la terza fanno solo pensare ad una cosa: Catalogna e AfD sono la voce del populismo che avanza, e quindi di un Euro che rischia nuovamente di finire sotto accusa a livello di solidità e prospettive. E allora ecco che arriva Citigroup. In una nota, che vi traduco “bovinamente”, viste le vicissitudini politiche, vista la presa di posizione della FED e visto l’esagerato short generatosi sulla moneta americana, con conseguente long molto carico sulla nostra valuta, il consiglio è proprio quello di shortare l’Euro

E’ chiaro che il mercato ha avuto un’eccessiva confidenza dell’Euro, e ch adesso sta iniziando a riprendere posizione sul Dollaro USA. Il grafico qui sopra vi illustra l’inizio della chiusura di molti long sull’Euro. E Citigroup propone proprio di continuare su quelle coordinate. Dollaro quindi che tornerà protagonista?

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Danilo DT

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