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Telecom Italia, prova di forza sopra 0,837 euro. FTSE Mib soffre resistenza a 21.570 punti

Immagine anteprima YouTubePiazza Affari ha aperto la settimana entrante in ribasso, mostrando sofferenza nei confronti delle barriere statiche poste a quota 21.570 punti (toccate la scorsa settimana). Il movimento odierno potrebbe favorire una veloce fase di riaccumulazione, grazie anche alla presenza dei supporti dinamici transitanti sopra i 21mila punti, in particolar modo quello di breve disegnato con i top del 9 e 26 giugno.

Apertura in gap down per Enel dopo il mancato affondo contro le resistenze statiche e psicologiche a 5 euro. Fase di riaccumulazione favorita ora da supporti a 4,78.4,80 euro e passaggio della linea di tendenza uscente dal top del 21 giugno scorso.

Bene Telecom Italia nel giorno del Cda per decidere le sorti dell’Ad Cattaneo e in attesa dei conti del secondo trimestre che saranno pubblicati giovedì. Il titolo soffre però la presenza di una resistenza di natura statica posizionata a 0,8375 euro. Importante dunque un breakout di questo livello, confermato in chiusura di seduta, per poter poi proiettarsi verso i target intermedi a 0,85 e finali a 0,90 euro.

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Economia

Setup e Angoli di Gann: FTSE MIB INDEX 25 Luglio 2017

Setup e Angoli di Gann
FTSE MIB INDEX

Setup Annuale:
ultimi:
2016 (range 15017/21194 ) ) [ uscita rialzista ]
prossimo 2017

Setup Mensile:
ultimo Maggio (range 20572 / 21828 ) [ uscita ribassista ]
prossimi Agosto

Setup Settimanale:
ultimi: 10/14 Luglio ( range 21086//21571 ) [ uscita rialzista ]
prossimi 24/28 Luglio

Setup Giornaliero
ultimo : 21(range 21149 21469 + eventest. ) [ in attesa ]
prossimi 25,26

Angoli annuali indice 2017 16500, 17400, 19800/20000, 20600, 22500, 23900
Angoli annuali comit 2017 755, 869, 1010, 1088/1094, 1155, 1280, 1330 ,1510

AngolI Mensili Luglio 19580, 19950, 21130, 21670,22600
AngolI Mensili Agosto19520, 20100, 20950,21700, 22180
Angoli Settimanali: 20550, 20800, 21180, 21700, 22180
Angoli Giornalieri 20809, 21081,21209,21372, 21424,21490,21543

I commenti giornalieri sull’articolo riguardante i Setup e gli Angoli di Gann saranno sempre disabilitati e continueranno sempre sull’articolo unico

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Autore: gianca60 Finanza.com Blog Network Posts

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Economia

WALL STREET: frenare la bolla, prima di tutto!

wall-street-fear-index

Il bilancio FED dovrebbe cominciare ad invertire la rotta. Ma le condizioni non ci sono. E magari l’obiettivo oggi è cercare di dare la mercato la percezione di un controllo del rischio “bolla speculativa” sul mercato.  [Guest post]

Cari amici, anche nella settimana appena trascorsa, l’attenzione dei mercati finanziari internazionali è stata catalizzata dai futuri, ma ancora non certi, mutamenti della politica monetaria ad opera delle diverse Banche Centrali. Dopo quelle della Yellen, questa settimana sono state, infatti, le dichiarazioni di Draghi a catalizzare l’attenzione degli investitori. Un’attenzione, a mio avviso, del tutto esagerata ed immotivata. Più saggio
sarebbe, invece, cercare di interpretare quale sarà l’evoluzione futura dell’economia mondiale, perché sarà questa, e non altro, a determinare le decisioni future di politica monetaria.
Esaminando, infatti, quanto accade sullo scenario intermarket, gli ipotizzati mutamenti di politica monetaria, appaiono del tutto incerti ed assai improbabili. Dall’elezione di Trump assistiamo, ad un deprezzamento marcato del dollaro Usa. In particolare, negli ultimi mesi la valuta Usa ha ceduto oltre il 9 % del suo valore.
Svalutazione che equivale ad un’espansione monetaria che compensa, di fatto, i due recenti rialzi dei tassi operati dalla Fed. Il marcato deprezzamento del dollaro non ha peraltro favorito una ripresa delle quotazioni delle commodities, anzi quest’ultime si deprezzano anch’esse del 4 % in termini nominali e del 13 % in termini reali. Basterebbe già questa sola constatazione a mettere in serio dubbio le ipotesi di future politiche
monetarie restrittive ad opera delle Banche Centrali. Ma vi è di più. Esaminando la Yield Curve del mercato obbligazionario si capisce che non c’è, inoltre, nessuna ipotesi di accelerazione della crescita economica all’orizzonte. I rendimenti dei bond decennali Usa, anche in quest’ultima ottava, sono infatti arretrati di 9 bps, e tornati a quota 2,24 %. Analogo storno dei rendimenti si registra sui bond della vecchia Europa. Insomma, al
momento, nulla nell’economia reale giustifica ed avvalora l’ipotesi di politiche monetarie più restrittive. Molto più probabile, invece, che tale ipotesi sia fatta circolare allo scopo di moderare e contenere il rialzo tuttora in corso delle quotazioni azionarie. Anche questa settimana, infatti, abbiamo assistito a nuovi record su tutti i listini Usa. E’ dunque evidente che i mercati azionari, allo stato, non credono che a breve vi saranno condizioni monetarie molto più restrittive delle attuali.

Ciò premesso, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : – 28.196
Large Traders : + 37.169
Small Traders : – 8.973

fut_chart_spx

In coerenza con quanto accade nello scenario intermarket, il mercato dei derivati azionari Usa riconferma la  sua favorevole configurazione. Nell’ultima ottava registriamo, anzi, variazioni nelle posizioni dei diversi operatori, pari a 8.466 contratti, che ne rafforzano l’assetto. In particolare segnalo che, gli Small Traders, cedono l’intero lotto degli 8.466 contratti long, e consolidano, ormai palesemente a torto, la loro datata posizione Net Short. I Large Traders, invece, si confermano ancora una volta operatori trend-following,
acquistano infatti altri 1.785 contratti long, e consolidano la loro solitaria posizione Net Long. I Commercial Traders, infine, forse preoccupati dalle voci di possibili ed immotivate restrizioni monetarie, acquistano ben 6.681 contratti long e riducono di conseguenza l’entità della loro posizione di copertura Net Short. Le movimentazioni di quest’ultima ottava ci dicono che, in qualche modo, le dicerie circa le future politiche monetarie lambiscono anche i mercati azionari. Gli acquisti dei Commercial Traders ci segnalano infatti che nelle prossime settimane si svilupperà con maggior decisione il tentativo di arrestare la corsa al rialzo dei mercati azionari Usa. Come già evidenziato in passato un’eventuale correzione non sarebbe affatto un male.
Consentirebbe infatti di eliminare taluno degli eccessi prodottosi nell’ultimo anno, e non si trasformerebbe nell’inizio di una vera e propria inversione. Inversione che non si scorge ancora all’orizzonte dato il permanere di favorevoli condizioni intermarket. L’eventuale correzione pertanto potrebbe rappresentare e costituire un’ennesima occasione d’acquisto, soprattutto per coloro che anche nell’ultimo anno non hanno creduto alle
possibilità di guadagno derivanti dagli investimenti azionari. .

Futuro prossimo che si prospetta, pertanto, ancora incerto, che cercherò, come sempre, di tradare con il mio originale trading system, fondato sullo sfruttamento e sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi e nelle ricerche dei professori Jegadeesh e Titman, ed illustrati nel mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Dall’inizio dell’anno il mio portafoglio denominato “ Azioni Italia – LTM “, registra una performance pari al + 7,12 %. Performance positiva ma inferiore a quella realizzata dal Ftse All Share, pari, nel contempo, al + 11,88 %. Una sotto-performance del 4,76 %, che dimostra che negli
mesi il mio portafoglio ha molto sofferto dell’assenza dell’effetto momentum sul nostro listino. Evento che alla luce della nostra esperienza, riteniamo del tutto transitorio, e che non fa venir meno la fiducia nel nostro approccio operativo, che negli ultimi 4 anni ci ha regalato una sovra-performance media annua pari al 20,8 %.
In coerenza con l’analisi di mercato esposta e con la mia view d’ordine generale, questa settimana, riduco dal 65 al 55 % l’entità dell’esposizione long del mio portafoglio costituito dal 77,5 % di posizioni long e dal 22,5 % di posizioni short . Chi desiderasse approfondire e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ può consultare, se vuole, direttamente il mio sito.

Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.

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Autore: Lukas Finanza.com Blog Network Posts

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Altro che TAPERING. Bilanci delle banche centrali che continuano a correre col QE!

banche-centrali-banchieri-qe

Le banche centrali, sulla carta, hanno un progetto: quello di iniziare a drenare la liquidità, invertire la tendenza, magari cominciare ad alzare i tassi e diminuire l’entità dei bilanci.

Tutto rientra in una logica post QE. Le banche centrali terminano il loro operato espansivo e si “rimettono in carreggiata” e si preparano alla prossima crisi. Proprio per evitare che, quando ce ne sarà nuovamente bisogno, manchino le armi per difendere il mercato.
La FED al momento è quella che per prima ha interrotto gli acquisti. Sarà anche un caso ma da allora Wall Street ha perso un po’ di smalto. Ma nemmeno troppo. Come mai?
Semplicemente perché in un mondo con economie così globalizzate ed interconnesse, quello che conta è il volume dei bilanci delle varie banche centrali.

bilanci-banche-centrali-2017

Il grafico si spiega da solo. Non mi sembra di vedere, per il momento, dei veri segni di frenata. Anzi. Se frena la FED, direi che le altre banche centrali hanno addirittura accelerato. Morale: bilancio globale che sale sempre di più.
E la finanza non può che continuare a gonfiarsi.
Fino alla prossima puntata, appunto….

Quindi, a conti fatti, come fa a sorprendere ancora questo grafico quando si conosce la causa scatenante della compressione di volatilità?

volatility-implied-2017

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)
Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

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Autore: Danilo DT Finanza.com Blog Network Posts

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Zombie Trading 223 pips profit in 3 days!


14 trades. 12 profit. 1 break even. 1 small loss. 223 profit in 3 days!