Categorie
Economia

DIFFERENZIALE DEI RENDIMENTI ANTICIPA LE SORTI DI WALL STREET PARTE1

DISCLAIMER: Le indicazioni di finanza, macroeconomia, politica economica e di qualsiasi altra natura, presenti in  questo articolo, benché frutto di analisi scrupolose,  possono essere errate e non rappresentano in alcun modo un invito all’investimento. Chi segue questi consigli lo fa cosciente di tutti i rischi e se ne assume la totale responsabilità. Inoltre si tiene a sottolineare che questo non è un blog di consulenza economico-finanziaria in quanto non vengono fornite delle raccomandazioni personalizzate, senza poi dimenticare che è impossibile effettuare delle considerazioni d’investimento personalizzate, quindi basate sulle caratteristiche e sul profilo dell’utente/lettore, in mancanza di elementi che ne individuino, appunto, il profilo di rischio e le caratteristiche. Si ricorda che ogni raccomandazione non è personalizzata (e quindi non si tratta di consulenza) quando viene diffusa al pubblico e viene espressa in modo generico.

Gli analisti  finanziari, i gestori di fondi comuni e i consulenti finanziari di tutto il mondo sarebbero felicissimi di  poter disporre di un indicatore che sintetizzi e anticipi l’andamento futuro dei mercati azionari: una sorta di pietra filosofale della finanza che possa anticipare i mercati e, quindi, far salve le performance nei momenti di ribasso (o incrementarle).

La realtà è che  non esiste un indicatore del genere, né mai esisterà. Tuttavia, esistono degli indicatore che potrebbero (forse) contribuire ad offrire una lettura degli eventi più interessante rispetto ad altri e che si sommano ad una gamma di altri indicatori (e dati macro) comunque robusti e sostenibili dal punto di vista logico e scientifico, e che quindi dovrebbero essere osservati.

Fatta questa doverosa premessa, è interessante proporvi l’analisi apparsa qualche giorno fa sul blogMcClellan Financial Pubblication dove l’autore propone un grafico nel quale viene confrontato l’andamento dell’indice Dow Jones (in scala logaritmica) con il differenziale di rendimento tra il decennale Usa e quello tedesco. A dire il vero, se siete assidui lettori del blog, non dovrebbe esservi sfuggito che anche in questi pixel, di recente, abbiamo utilizzato il differenziale di rendimento tra i due titolo bencmark per comprendere la dinamica del cambio Eur/Usd e le possibili evoluzioni (leggi QUI).

E’ un grafico, a mio avviso, molto interessante che confronta l’andamento dell’indice Dow Jones (in scala logaritmica) e il differenziale dei rendimenti tra il decennale Usa e quello tedesco.

McClellan evidenzia come il restringimento del differenziale di rendimento tra i due titoli benchmark, negli ultimi 20 anni, abbia anticipato di 6/20 mesi la caduta dell’indice azionario.

Ritenendo questo  grafico meritevole di attenzione e quindi di essere osservato periodicamente, ho ritenuto utile rielaborarlo con gli strumenti di analisi che utilizzo ritualmente, in modo di averlo sempre aggiornato e confrontarlo anche con altri indicatori che già utilizzo.

Ne è venuto fuori questo.

Pur avendo utilizzato l’indice S&P 500 (anziché il Dow Jones) il risultato è del tutto analogo al grafico proposto da McClellen.

Si osserva che la riduzione del differenziale di rendimento tra i due benchmark (linea blu, scala sinistra) tende ad anticipare di 6/20 mesi l’inizio della caduta dell’indice azionario, ma non prima che quest’ultimo, nel frattempo,  abbia toccato nuovi massimi. Almeno così è stato nelle crisi degli ultimi 20 anni sui mercati azionari.

Ad esempio, a giugno del 1999 il differenziale di rendimento toccò il massimo e da lì iniziò la discesa. Il quella occasione l’indice S&P 500 continuò la salita e raggiunse il massimo di periodo a settembre del 2000, quando partì la caduta dell’indice. Discorso analogo può esser fatto per la crisi del 2007/2008 e quella del 2011. Ma in questi due casi la riduzione del differenziale dei rendimenti anticipo’ la caduta dell’indice rispettivamente di 20 mesi e di 18 mesi circa.

Venendo ai giorni nostri, il punto massimo (degli ultimi 30 anni) del differenziale dei rendimenti è stato raggiunto a fine dicembre 2016, da dove è partita la riduzione che, tra l’altro, come ampiamente documentato in questo blog, sta portando al rafforzamento dell’euro (leggi QUI). Nel Mentre  l’indice S&P 500 ha continuato la sua salita, proprio come avvenuto nelle precedenti crisi. Quale sarà il punto di inversione dell’indice S&P 500? Non lo sappiamo e lo scopriremo solo vivendo. Ma gli eventi passati potrebbero suggerire che potremmo essere non troppo lontani.  Ovviamente, con questa analisi non si vuole affermare o anticipare che l’indice S&P 500 sia  prossimo ad uno storno ma, come detto, credo che il grafico offra un punto di osservazione interessante sopratutto se supportato da altri indicatori e da altre analisi e dati macro.

GD Star Rating
loading…

GD Star Rating
loading…

Autore: Paolo Cardenà Finanza.com Blog Network Posts

Categorie
Economia

DUE FUTURI DELL’EURO DOLLARO – Analista Marco Magnani

Nella vita di noi esseri umani non c’è nulla di certo a parte l’arrivo della vecchiaia e la morte e tra le due quella che vedremo di certo è la seconda, la prima è per i più fortunati.

Tutto il resto è un’incognita e spesso, per non dire sempre, le cose non vanno come vorremmo, di conseguenza bisogna essere pronti a cambiare visione, modo di vivere, modo di pensare … insomma di fronte alla vita incerta chi è più elastico ed adattivo al cambiamento è di certo colui che riesce a vivere meglio durante tutta la propria vita.

Ed anche in borsa la situazione è la stessa, di certo non c’è nulla, a parte le speranze di coloro che entrano a mercato senza avere cognizione di ciò che stanno facendo bisogna essere pronti a cambiare visione ed aspettative in pochissimo tempo, bisogna sapersi adattare e senza pensiero alcuno decidere ed operare.

Per questo motivo in ogni previsione cerco motivi oggettivi che possano dare dei futuri differenti e mi preparo ad entrambe le ipotesi, senza difficoltà di adattamento al futuro che si realizzerà.

Vediamone un esempio sul cambio EUR-USD su cui ultimamente opero di tanto in tanto anche se non sono disponibili i volumi per me fondamentali nel trading.

Nell’immagine si può vedere il ciclo Ventennale in corso iniziato nel 2000 e che dovrebbe finire a fine 2019, come evidenziato dal Dna.

futuro 01


Anche la proiezione temporale ciclica sviluppata attraverso il Battleplan del ciclo Ventennale sarebbe allineata a questa previsione con un ritracciamento profondo previsto alla fine della tendenza in corso che non dovrebbe andare oltre target di prezzo 1,2300 .

Tuttavia non si può non considerare i due test secondari che si sono sviluppati all’inizio del ciclo Quinquennale in corso, che dovrebbe essere l’ultimo del ciclo Ventennale, due test che hanno formato un triplo minimo con lingua finale, il tutto della durata di un anno.

Questo non sarebbe dovuto succedere a quel livello ma riprenderemo dopo questo discorso.

futuro 02


La previsione sviluppata dai nostri algoritmi in relazione al ciclo Ventennale vedrebbe dunque il mercato sviluppare il ciclo Quinquennale in corso come sviluppato nell’immagine, massimo fino a prezzo 1,2300 e poi un rientro violento fino ad area prezzo 1,000 circa.

Successivamente inizierebbe una salita ancor più violente dalla discesa.

futuro 03


Tuttavia la conformazione decritta in precedenza di triplo minimo con canale di accumulazione lingua della durata di un anno potrebbe, con elevata probabilità essere propedeutico all’inizio di un ciclo Ventennale il che comporterebbe una troncatura del Battleplan con inizio anticipato del nuovo ciclo.

Ed allora la previsione si tramuterebbe come riportato nell’immagine. Due scenari possibili quindi, il secondo con maggiori probabilità del primo, ma entrambi possibili ad oggi.

Per il momento comunque permane la fase rialzista fino al primo target delineato 1,2300 circa.

futuro 04


LINK OMAGGIO DI UN MESE
Al seguente link trovate un mese di navigazione gratuita per tutti i servizi di Rating&Consulting!!!

http://www.ratingconsulting.eu/home/services/attiva-la-prova-gratuita?p=2&t=ott2016


LINK OFFERTA ALL INCLUSIVE
Al seguente link trovate l’offerta All Inclusive per tutti i servizi di Rating&Consulting, che comprende anche un percorso formativo di 25 corsi on line.

http://www.ratingconsulting.eu/home/services/offerta-promozionale-all-inclusive?p=2&t=ott2016


Per info sul Percorso Tecnico Ciclico Predittivo e Analisi Visiva:
Ing. Francesco Filippi 349 466 18 24
[email protected]



VN:F [1.9.20_1166]

Rating: 0 (from 0 votes)

Autore: Il Respiro del Grafico Finanza.com Blog Network Posts

Categorie
Economia

Selezione Fondi: BlackRock Fixed Income Global Opportunities


Eugenio Benetazzo descrive ed analizza le caratteristiche e le performance del fondo comune di investimento BlackRock Fixed Income Global Opportunities (FIGO). ISIN: LU0278456818 (EUR HDG)
Factsheet: www.blackrock.com I miei modelli di portafoglio:
http://www.eugeniobenetazzo.com/report Segui i miei outlook sui mercati finanziari su: Facebook ..::.. http://www.facebook.com/followbenetazzo
Linkedin ..::.. http://it.linkedin.com/in/followbenet…
Twitter ..::.. http://www.twitter.com/followbenetazzo

Categorie
Economia

[877] Reading the tea leaves: A look at Yellen and Qatar


Here we go! Boom Bust is ready to break it all down. Takata Airbag extends its recall while a Swedish security boss has his identity stolen and goes broke! Boom Bust’s Bianca Facchinei looks towards the Middle East as Qatar begins tough talks with a U.S. diplomat. Then Anya Parampil goes digital as Internet companies aim to keep current net neutrality laws. Lindsay France sits down with Bart Chilton as we take a look at Janet Yellen’s testimony on the day of the Fed’s Beige Book release. That and more on today’s Boom Bust Follow us on Twitter:
https://twitter.com/RT_BoomBust

https://twitter.com/BiancaFacchinei Check us out on Facebook — and feel free to ask us questions:
http://www.facebook.com/BoomBustRT
http://www.facebook.com/LindsayDaleFrance
https://www.facebook.com/biancafacch

Categorie
Economia

Retirement Wealth Inequality Machine


Most older workers have increasingly fewer retirement options, forcing the elderly to continue to work under arduous conditions to earn income. At the same time, employers are less likely to hire elderly workers. The retirement wealth inequality machine has churned out the specter of isolation, malnutrition, and poverty for retirement age workers. In this interview, Professor Ghilarducci describes the roadblocks to securing retirement and retirement plans beyond the 401k.