Lo ripetiamo giusto per tutti coloro che sono saliti a bordo da poco, per coloro che vivono nel Paese delle meraviglie, per tutti coloro che vivono della droga delle banche centrali e non hanno il coraggio di affrontare l’estate di ferro e di fuoco che verrà.
Ieri in America hanno pubblicato le minute dell’ultimo incontro della Federal Reserve, la banca centrale americana, un pacchetto di illusioni e previsioni che non hanno nulla a che vedere con la realtà, l’ultimo disperato tentativo di nascondere la verità di un ciclo economico ormai giunto al capolinea, intriso di bolle stimolate ovunque dalla demenziale politica monetaria.
La Federal Reserve nutre paure che potrebbero ostacolare i suoi piani di normalizzazione della politica monetaria. E questi timori si chiamano inflazione, di nuovo troppo debole per essere salutare per l’economia, e mercati azionari, forse invece su vette troppo alte, preda di entusiasmi e assuefazione al rischio.
Si certo qualche governatore ha paura di iniziare a togliere la droga ai mercati, qualche altro ha paura di aver alzato troppo in fretta i tassi, l’inflazione è tornata a deludere, anche se per loro si tratta di fattori straordinari e passeggeri, la stessa creazione di posti di lavoro ha notevolmente rallentato, ma è tutto transitorio nel paese delle meraviglie.
Solo un povero idiota o un ingenuo può riporre fiducia in una istituzione come la Fed, che non è stata in grado in questi anni di indovinare ne la tempistica dei tassi, e tantomeno quella dell’inflazione o della crescita. Ma nella finanza speculativa odierna esistono solo greggi, gente che non ha la minima capacità di analisi e in gregge segue solo la sua avidità!
Si usano i dati sulla fiducia dei consumatori, ovvero sulla dichiarazione di spesa futura ma non quelli delle vendite al dettaqlio, ovvero la realtà, la spesa effettiva…
… usano indicatori fatti in casa, istituzionali come l’indice ISM dei servizi e dell’industria manifatturiera ma non quelli privati che non hanno alcun interesse di nascondere la verità come quello prodotto da Markit, uno scende a 52 l’altro se ne va ben oltre i 57 punti, un disperato bisogno di vendere una favola, un disperato bisogno di nascondere il nulla che circonda la trumpnomics…
E loro, i mercati se la bevono, non perché non conoscano la realtà, ma perché loro hanno solo bisogno di buone notizie per continuare a salire, per alimentare un sistema marcio sino al midollo, un immenso schema ponzi che comprende le pensioni, come abbiamo visto, prossimo centro di gravità permanente.
Di cosuccie come gli ordini durevoli o gli ordini all’industria usciti ieri che testimoniano la realtà è meglio non raccontare nulla…
… e si continua così a nascondere la realtà, galleggiando e suggerendo a qualche pennivendolo di raccontare che la ripresa economica globale sta accelerando che la ripresa sta prendendo piede ovunque nell’immaginazione popolare.
La ripresa globale c’è. Non soffochiamola nella culla
Però sembra che lontani dai riflettori, nel dibattito interno alla Fed, si parli di stabilità dei mercati finanziari, si certo si parla di ridurre lo stimolo, in cinque o sei anni, ma nello loro proiezioni non esiste la parola RECESSIONE, guai a contemplarla. Alcuni governatori hanno espresso il timore che i livelli raggiunti dai mercati americani sono pericolosi, probabilmente hanno ascoltato l’ondivago Robert Shiller e il suo indicatore di cui abbiamo parlato recentemente, hanno paura perché il VIX, indicatore di volatilità a Wall Street è morto e sepolto, indice di assuefazione e mancanza di paura, facoltà ad assumere qualunque rischio, bellezza, sai tanto c’è la Fed, c’è nonna Yellen, che non vede nessuna bolla all’orizzonte.
Machiavelli invece vi ha suggerito sino a dove poteva arrivare questa bolla, noi siamo stati gli unici a febbraio dello scorso anno a parlarvi dell’araba fenice che doveva risorgere dalle sue ceneri, tra i pochissimi a credere in questo irrealistico volo …
MACHIAVELLI LA CINA E L’ARABA FENICE.
…questa bolla, tutto era già scritto nella mappa ciclica, ma ora con calma il momento di spegnere la luce è arrivato, la festa sta per finire, la prossima settimana al Congresso, nonna Yellen racconterà la sua versione da cappellaio matto e tra oggi e domani sapremo come è andato l’ultimo mese per la fragile ed inesistente piena occupazione americana.
Non ci interessa se l’estate di ferro e di fuoco nascerà dalla penisola coreana o nel golfo persico, se sarà un crollo dei FANGs o il nuovo no alla riduzione del debito greco, da tempo ormai non ci occupiamo più di capire cosa accade nella dimensione reale o geopolitica di questo mondo, cerchiamo solo di capire cosa sceglieranno i giudici del famigerato concorso di bellezza del nostro Keynes, gli algoritmi, i computer, le slot machine finanziarie, che da tempo ormai battono il tempo dell’economia reale, un mondo fantastico esoterico, diabolico che se non verrà fermato in tempo produrrà la più grande depressione economica della storia.
Rileggetevi i manoscritti di Machiavelli di questi ultimi mesi e abbiate fiducia, la verità figlia del tempo sta per arrivare!
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AMERICA UN’ESTATE DI FERRO E DI FUOCO!,
Autore: icebergfinanza Finanza.com Blog Network Posts