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[869] A closer look: Illinois’ budget and OPEC’s cuts


We’re breaking down the headlines today on Boom Bust! Bianca Facchinei is taking us to Illinois as their government draws closer to their budget deadline with no clear budget established. Meanwhile, the President’s new revised travel ban lets your step-sister in but not your grandmother? Clean coal feels the heat as a flawed plant switches to burning gas instead. Chris Martenson joins us to dissect the state of oil and the current state of the credit impulse while Lionel is back to talk about the AT&T/ Time Warner merger deal. That and more today on Boom Bust. Follow us on Twitter:
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Economia

Approvata la legge sulla concorrenza (?)

In una Roma semideserta a causa della festa dei Santi Patroni San Pietro e San Paolo, la Camera dei Deputati ha approvato in Aula la legge annuale sul mercato e la concorrenza a due anni dalla sua presentazione. I voti a favore sono stati 218, i voti contrari 124 e le astensioni 36. Ora dovrà andare in quarta lettura al Senato. Ma questo lasso di tempo non è dovuto al ferragginoso meccanismo del “bicameralismo perfetto” ma alle resistenze esistenti attorno al provvedimento che mette dei paletti sulle assicurazioni auto, dà la possibilità di creare studi di avvocati, regola i laboratori dentistici che stanno proliferando come funghi, vuole limitare le telefonate promozionali eccetera. Anche i selfie sponsorizzati e la pubblicità camuffata in Rete finiscono nel campo d’azione del ddl: un ordine del giorno impegna infatti il governo a intervenire a livello legislativo “affinché l’attività dei web influencer sia regolata”. E’ chiaro che un provvedimento del genere non dovesse avere vita facile. In esso si trovano alcune norme che riguardano la previdenza complementare.
L’articolo 1, commi 38-39 riguarda i Fondi pensione.

Questi commi, recano modifiche al D. Lgs. 252/2005, che disciplina le forme pensionistiche complementari.sostituisce integralmente l’articolo 14, comma 5, del  D. Lgs. 252/2005, in materia di tassazione sulle somme percepite a titolo di riscatto, precisando che tale disciplina, relativa ai casi di perdita dei requisiti di partecipazione al fondo per cause diverse da quelle di cui ai commi 2 e 3 (attività lavorativa nuova o cessata, invalidità permanente, morte dell’iscritto e riscatto da parte degli eredi), si applica anche al riscatto della posizione, sia nelle forme collettive che in quelle individuali. Viene altresì confermata l’applicazione della ritenuta del 23 per cento. Viene inoltre prevista la convocazione, da parte del Ministro del lavoro, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico e con il Ministro dell’economia e delle finanze, di un tavolo di consultazione, finalizzato ad avviare un processo di riforma delle forme pensionistiche complementari secondo specifiche linee guida. La stessa cosa è prevista anche nel verbale governo sindacati del 28 settembre 2016 nella cosiddetta fase 2 della riforma delle pensioni.
La modifiche approvate ulteriori innovazioni. In particolare:
• è modificato l’articolo 8, comma 2, prevedendo che gli accordi in materia di fondi pensioni complementari possano stabilire una percentuale minima di TFR da conferire ai Fondi pensione e che, in assenza di tale quota, il conferimento si intenda totale [comma 38, lettera a)];
• è modificato l’articolo 14, comma 2, lettera c), disponendo che le forme pensionistiche complementari possano prevedere un periodo superiore ai cinque anni nel quale non sia possibile il riscatto totale della posizione individuale maturata per i casi di invalidità permanente (con riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo) o a seguito di cessazione dell’attività lavorativa che comporti l’inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 48 mesi [comma 38, lettera c)].
Viene infine introdotta, tra le linee guida finalizzate all’avvio della riforma delle forme pensionistiche complementari, la previsione di modalità di informazione mirate all’accrescimento della conoscenza finanziaria e previdenziale dei cittadini (comma 39).

La relazione tecnica riferita al maxiemendamento afferma al riguardo, che le modifiche si riferiscono
sostanzialmente le modalità di erogazione dell’anticipo della pensione complementare, sulla quale è intervenuta proprio in questi giorni la RITA, senza incidere sul regime fiscale della pensione stessa, e che quindi non comportano effetti negativi per la finanza pubblica. Con riferimento al comma 39, la RT afferma altresì che le modifiche non comportano oneri, in quanto la partecipazione al tavolo di consultazione, finalizzato ad avviare un processo di riforma delle forme pensionistiche complementari secondo specifiche linee guida, deve avvenire con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente.
In sostanza si mirerà solo a favorire l’aggregazione dei fondi pensione negoziali e a spingerli in qualche modo ad investire nell’economia italiana, attese le basse percentuali di investimenti domestici.
Poiché viene imposta l’invarianza della spesa, la parificazione delle norme di previdenza complementare fra dipendenti privati e quelli pubblici appare tutt’ora una fata morgana, specie per quanto riguarda i regimi fiscali che sono diversi.

c.l.

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Autore: clinguella@finanza Finanza.com Blog Network Posts

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Merkel contro Trump: “Un errore isolamento e protezionismo”. Clima centrale a G20 di Amburgo

«Chi crede che i problemi di questo mondo si possano risolvere attraverso l’isolamento e il protezionismo commette un errore grossolano». Angela Merkel lo dice intervenendo al Bundestag alla vigilia del vertice del G20 in programma ad Amburgo il 7 e 8 luglio prossimi. Una critica indiretta il presidente americano Donald Trump tra gli applausi dei deputati della Camera bassa del parlamento tedesco.  

L’Europa è «più determinata che mai» a combattere i cambiamenti climatici, nonostante la decisione di Trump di uscire dall’accordo di Parigi, ha assicurato la cancelliera tedesca. I cambiamenti climatici, ha insistito, sono una «sfida esistenziale» per l’umanità e l’accordo di Parigi «non è negoziabile».  

«Perciò – ha aggiunto – oggi più che mai solo uniti riusciremo a trovare le risposte giuste alle domande centrali dei nostri tempi», e questo, ha sottolineato, vale tanto per il G20 quanto per l’Ue. Merkel ha quindi elencato una serie di temi discussi la settimana scorsa al vertice Ue, dalla lotta ai cambiamenti climatici al terrorismo internazionale alla globalizzazione e digitalizzazione alle cause dei flussi migratori: «Nessuna di queste sfide resta chiusa all’interno delle frontiere di un paese», ha avvertito.  


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Nasdaq 100 ha completato test supporto chiave a 5.600 punti. Banco Bpm, necessaria chiusura sopra 3 euro

Immagine anteprima YouTubeIl mercato italiano termina oggi la settimana e il mese di giugno, trascorso all’insegna dell’impasse operativo con le quotazioni all’interno di un ampio trading range costituito inferiormente dai supporti a 20.570 punti e superiormente dalle resistenze a 21.200 punti.

Focus sulle banche che potrebbero trovare nuova linfa dal’approvazione del piano di ristrutturazione Mps da parte delle autorità europee. Quadro tecnico tonico per Banco Bpm che nel corso della settimana si è lasciato alle spalle le ex resistenze statiche a quota 2,88 euro ed ora potrebbe esser pronto al decisivo attacco alla soglia psicologica collocata a 3 euro. Necessaria una chiusura sopra questo livello per confermare il momentum di forza del titolo.

Oltreoceano il settore tecnologico continua a catalizzare l’attenzione degli operatori. L’indice NASDAQ 100 ha completato ieri il test dei supporti statici a 5.600 punti, e dopo aver scaricato le pressioni in vendita potrebbe esser pronto per ripartire. In tal senso una prima di forza arriverebbe con il ritorno sopra i 5.640 punti con proiezioni teoriche sino al target a 5.800 punti e stop sotto i minimi di maggio a 5.568 punti.

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QUIETE PRIMA DELLA TEMPESTA!

Risultati immagini per QUIET BEFORE STORM

Alla fine di maggio in la madre di tutte le bolle scrissi che anche il nostro Robert Shiller uno che a dire il vero in questi ultimi tempi non sembra avere le idee molto chiare visto che un giorno dice una cosa e il giorno dopo un’altra ancora, ha dichiarato …Premio Nobel: “Non uscite dal mercato, salirà del 50%”

Non commento, io voglio essere coerente come lo sono sempre stato in questi lunghi dieci anni con le mie visioni, nel bene e nel male, voglio continuare a seguire la nostra stella polare e quella dice che la festa sta per finire.

Shiller vede “come reale la possibilità che le azioni e le case continuino a salire per anni,”

Bene ieri all’improvviso classica giravoltola…

Robert Shiller urges caution on the market: ‘We’re at a high level …

L’indice CAPE SHILLER questo sconosciuto, un indice di cui parlo da 10 anni, ma in fondo chi se lo fila. Si ha superato quota 30, per la prima volta dal settembre 2001, il suo creatore che non ha le idee molto chiare ultimamente, sta avvertendo gli investitori di usare cautela nell’investire in una simile e insolito mercato.

ImmagineMachiavelli invece ha le idee chiare, lo abbiamo scritto più volte la festa sta per finire e il mese di luglio incomincia domani!

L’ultima volta che l’indice Cape era arrivato a questi livelli era il 1881, più in alto di un soffio solo nel famigerato “black thuesday” della Grande Depressione del 1929 e poi nel 2000, anno di pura follia collettiva.

Fortunatamente, afferma Shiller, gli investitori americani hanno almeno la possibilità di investire sui mercati esteri. Alla domanda della CNBC, Shiller ha risposto che si forseè perchè il mondo crede nell’America, ma si dovrebbe diversificare, sarebbe un momento buono per farlo.

Ma davvero Robert credi che se l’America viene giù, il resto del mondo sale, credi davvero al decoupling?

Il vecchio Warren dice giustamente che se si compra due di tutto alla fine ci si ritrova con uno zoo in casa, mica stiamo per salire sull’arca di Noe, aggiungo io, anche se il prossimo diluvio universale non sarà una passeggiata.

Buffet, giustamente dice che la diversificazione è una protezione contro l’ignoranza. Non ha molto senso per coloro i quali sanno cosa stanno facendo e noi in dieci anni attraverso l’analisi storica ed empirica vi abbiamo dimostrato che sappiamo cosa stiamo facendo.

Chi non sa quello che dice o meglio quello che stanno facendo sono i banchieri centrali, si alzano i tassi ma il mercato risponde abbassando i rendimenti a lungo termine e loro dicono di essere sorpresi!

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – New York, 29 giu – La maggior parte degli analisti e dei governatori della Federal Reserve anticipa un terzo rialzo dei tassi di interesse nel corso del 2017, dopo quelli di marzo e giugno, che hanno portato il costo del denaro a un range tra l’1 e l’1,25%. La stessa Banca centrale, durante l’ultima riunione, ha giudicato verosimile un altro giro di vite prima di dicembre. Non tutti pero’ all’interno dell’istituto di Washington sono d’accordo: il governatore della Fed di St. Louis, James Bullard, si e’ espresso contro un ulteriore rialzo dei tassi entro fine anno, dubitando che la disoccupazione bassa (a maggio e’ scesa al 4,3%, il minimo in 16 anni) contribuira’ a fare salire l’inflazione verso il target del 2% considerato ottimale dalla Fed. “Anche se il tasso di disoccupazione calasse ancora in modo sostanziale, le stime attuali mostrano che l’efetto sull’inflazione sarebbe molto limitato. L’attuale livello del costo del denaro americano e’ appropriato per questo contesto”, ha detto parlando da Londra. Bullard ha sottolineato che la Banca centrale non ha bisogno di continuare ad alzare in modo costante i tassi, tanto piu’ che la crescita economica e’ modesta (+1,4% nel primo trimestre) e l’inflazione e’ appunto al di sotto dei target.

Pochi lo hanno notato, ma i tassi a lungo sono scesi non appena la Fed ha iniziato ad alzare i tassi, nel breve sono saliti solo perchè il gregge è corso dietro alla “Trump illusion” e in questi due giorni rimbalzano perchè qualche fesso ancora oggi crede che le banche centrali abbiano concertato un’uscita strategia dai vari quantitative easing, mai viste occasioni migliori di questi giorni.

ImmagineNonna Yellen è stata davvero esilarante in settimana, lei non crede che ci sarà una nuova crisi finanziaria durante gli anni che le restano da vivere, non sarà che ha deciso di morire a breve?

Il nostro amico Lance è uno spettacolo, da piccolo sognava di fare mettere in piedi una impresa di produzione asfalti, ieri ha asfaltato la povera Yellen.

… una dichiarazione abbastanza audace che non tiene conto del fatto che ognuno dei suoi predecessori non è riuscito a prevedere le conseguenze negative delle proprie azioni.

Ci sarà un’altra “crisi finanziaria” nelle nostre vite?   

Sì, è praticamente garantito.

La precedente “crisi” non riguardava solo “un asset andato a male”, ma piuttosto lo shock sistemico causato da un “congelamento” nei mercati creditizi quando Lehman Brothers ha fatto bancarotta. Le controparti sono evaporate, le banche hanno congelato i prestiti e il mercato del credito ha smesso di funzionare.

Il credito, non il mercato azionario, è il “legame vitale” dell’economia.

Il resto dell’articolo lo lascio a Voi, assolutamente da non perdere, mentre le banche potrebbero non avere bisogno di essere salvate, chissà cosa accadrà ai fondi pensione o agli istituti assicurativi o ai singoli investitori, alle imprese e via dicendo.

Quando il prossimo mercato orso, continua Lance, arriverà, la crisi finanziaria non sarà limitata ai prestiti delle auto subprime, ai prestiti agli studenti o agli immobili commerciali, come mi abbiamo raccontato in questi ultimi anni, la vera crisi è quando ci sarà il panico sul futuro delle pensioni.

La signora Yellen sbaglia sulla prossima crisi finanziaria. L’unica questione è la tempistica e la dimensione della crisi che verrà!

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