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MERCATO ITALIANO – Analista Marco Magnani

Essendo in ferie, da lunedì sto pubblicando solo una parte del report: quella per gli abbonati, tralasciando il report di lungo termine.

Da oggi fino Martedì compreso pubblicherò quindi la parte di Breve termine che normalmente non pubblico a fini promozionali per evitare di non pubblicare nulla.

Con tempismo quasi perfetto il mercato continua a rispettare la previsione  sul ciclo Intermestrale,  l’Ottavo ciclo Esaritmico, come previsto,  ha svoltato al ribasso, da qui in avanti dovrebbe essere discesa fino al target delineato nei precedenti report che rivedremo nelle  prossimi slide.

MI 01


Come sempre monitoriamo il confronto tra il ciclo Tracy+1 e l’Esaritmico per renderci conto quale sta girando nel mercato, al momento l’Esaritmico ben impostato al ribasso.

MI 02


I volumi come di consueto hanno delineato il massimo con il  Poc in posizione ottimale a conferma della distribuzione. Le medie mobili cicliche hanno incrociato successivamente.

MI 03


Il Dna del ciclo Mensile evidenziava il massimo, come visto ieri, lì puntualmente i prezzi hanno girato.

MI 04


Ora la direzione confermata dalla previsione è quella già vista nei giorni precedenti, target la media mobile del ciclo Annuale (rossa) in area prezzo 19.000/19.200.

Indicatore di ciclo Intermestrale decisamente ribassista.

MI 05


Contestuale al massimo del ciclo Mensile, come visto ieri, coincideva anche il massimo del suo ciclo inferiore l’Esaritmico.

MI 06


I due possibili punti di ingresso, secondo il nostro metodo, erano quelli visibili nell’immagine, sfruttabili sia per ingresso sul ciclo Esaritmico che sul Mensile.

O rottura da parte di prezzi della prima trend line sul grafico o incrocio delle MM cicliche del ciclo T-1, dove evidenziato dal cerchio.

Le uscite dovreste ormai sapere come effettuarle, ovviamente un trade sul ciclo Mensile prevede di arrivare a target.

MI 07



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FUTURE ITALIANO – Analista Marco Magnani

Nonostante il future Italiano stia seguendo ancora, per il momento, la previsione, continua a far venire le vertigini da tanto che continua a lateralizzare prolungando l’agonia.

Ma dovremmo essere sempre più vicini al momento del markdown, se invece i prezzi dovessero rompere poderosamente il canale distributivo varierebbero anche tutti gli scenari di lungo periodo, ma è ancora presto per preoccuparsi di questa eventuale situazione.

FI 01


In questa lateralità continua e compressa, i cicli subiscono deformazioni come  normale che sia, tuttavia continua a girare l’Esaritmico sul mercato.

FI 02


Dna ciclo Mensile nelle ultime due sedute si è ricalcolato ipotizzando ancora un piccolo proseguo della distribuzione.

FI 03


Che porta tuttavia sempre più verso la rottura della trend line.

FI 04


Dna Esaritmico evidenzia un’altra inversione del canale già stamattina.

Per ingresso al ribasso effettuare la stessa operazione dell’altro giorno, con incrocio medie mobili T-2 o rottura trend line in abbinamento a segnale di inversione ciclo T-1 e minimo dei volumi.

FI 05


Ieri verso le 10:00 è stato raggiunto il target canale inferiore per il trade su Esaritmico, in assenza volumi; l’uscita è stata evidenziata come da manuale.

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REFLAZIONE: IL GRANDE BLUFF DI MARIO DRAGHI!

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E alla fine i mercati andarono tutti a scoprire il bluff di Mario Draghi verrebbe da dire, l’obiettivo finale del rimbalzo dell’euro si sta avvicinando come suggerito dal nostro Machiavelli…

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La Bce smentisce la lettura dei mercati sulle parole di Draghi ( Sole24Ore)

 Il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, ha evitato di tornare pubblicamente sul suo discorso di martedì che i mercati finanziari avevano interpretato come il segnale di un prossimo avvio della riduzione dello stimolo monetario, spingendo l’euro e i rendimenti dei titoli di Stato al rialzo. Ma il vicepresidente, Vitor Constancio, e diversi membri del consiglio sentiti dal Sole 24 Ore al forum annuale della Bce in Portogallo hanno prontamente smentito la lettura dei mercati finanziari e sostenuto che Draghi è stato male intepretato. Questo ha contribuito a ridimensionare il rialzo dell’euro e dei tassi di mercato.

Aveva contribuito a ridimensionare il rialzo e nel frattempo …

Carney fa balzare la sterlina
Quasi contemporaneamente, dallo stesso forum di Sintra, nuova volatilità è stata provocata dal governatore della Banca d’Inghilterra, Mark Carney, il quale, indicando che i tassi ufficiali in Gran Bretagna potrebbero salire in presenza di una ripresa degli investimenti, ha fatto balzare la sterlina e contribuito alla caduta della Borsa di Londra (qui il cambio con l’euro).

Il bello che è dovuto intervenire persino il vice governatore Constancio per dichiarare che la reazione dei mercati è difficile da comprendere, e certo, questi banchieri centrali un giorno dicono una cosa e l’altro la smentiscono, sai la deflazione è sconfitta ora occupiamoci della reflazione, si come quella che portava Trump, dissolta come nebbia al sole.

Come scrive Jeggrey un caro amico di Machiavelli, i banchieri centrali non sono così intelligenti come si credono, citando le ultime parole della Yellen, secondo la quale non avremo un’altra crisi finanziaria durante la sua vita, belle parole da coloro che non si sono accorti della passata crisi, sino quasi alla fine, quando ormai restava solo da liquidare Lehman Brothers. Lei è l’ultima persona che dovrabbe parlare su questo argomento.

A Sintra in Portogallo sono tutti li a pontificare sulle sorti dell’economia mondiale, compreso il Bernacca, scusate il Bernanke, che ci spiega quando la crescita non è sufficiente dopo aver innondato per anni la speculazione, uno che sta passando il tempo a lustrare la sua carriera dopo aver dormito prima e durante la crisi, non c’era alcuna crisi immobiliare secondo lui, neanche quando in molti suggerivano che il mercato americano subprime era pieno di pratiche fraudolente.

Un po come la Consob e la Banca d’Italia che hanno sonoramente dormito negli ultimi due decenni in Italia, chiudendo un occhio su tutto. E’ affascinante come ancora oggi migliaia di addetti ai lavori ascolta in religioso silenzio le parole di questi falliti e i nostri ragazzi vanno in processione presso le banche centrali ad ascoltare come si amministra la politica monetaria.

Ma del messaggio principale di Federico Caffè il suo maestro, un grande uomo, Draghi non ha capito nulla…FEDERICO CAFFE …PRESAGI DELLA STORIA

 «Da tempo sono convinto che la sovrastruttura finanziario-borsistica, con le caratteristiche che presenta nei paesi capitalisticamente avanzati, favorisca non già il vigore competitivo, ma un gioco spregiudicato di tipo predatorio che opera sistematicamente a danno di categorie innumerevoli e sprovvedute di rispamiatori, in un quadro istituzionale che, di fatto, consente e legittima la ricorrente decurtazione o il pratico spossessamento dei loro peculi. Esiste una evidente incoerenza tra i condizionamenti di ogni genere – legislativi, sindacali, sociali – che vincolano l’attività produttiva «reale» nei vari settori agricolo, industriale, di intermediazione commerciale, e la concreta «licenza di espropriare l’altrui risparmio» che esiste nei mercati finanziari».

Ve la ricordate Anna, si Anna Schwartz considerata insieme a Milton Friedman la regina del monetarismo in due distinte interviste una al Telegraph e una al WSJournal, arzilla nonnina con i suoi teneri 92 anni, che ci ha lasciato venerata all’interno della Federal Reserve una donna senza peli sulla lingua, che accusava la Banca Centrale Americana di essere essa stessa la principale responsabile della bolla del credito.

” Non vi sarebbe stato alcun fenomeno subprime se la Fed avesse vigilato, è il momento di dire le cose come stanno, ammettere i propri errori e voltare pagina(…) ma soprattutto…

“Liquidity doesn’t do anything in this situation. It cannot deal with the underlying fear that lots of firms are going bankrupt…”

Beata saggezza cara nonnina, si la liquidità non serve a nulla in questa situazione, a nulla! Per comprendere quello che sta accadendo come sottolineo da tempo, bisogna prima fare lo sforzo di comprendere la natura dell’attuale “disturbo” del mercato.

Tutto ciò che accade, non è dovuto alla mancanza di liquidità, ma alla mancanza di fiducia del mercato sulla capacità dei debitori di onorare i propri debiti, i bilanci delle imprese finanziarie non sono credibili. Come dice Anna, tenendo in piedi aziende fallite, non si fa altro che prolungare la crisi, l’agonia dell’economia.

E’ chiaro il concetto o serve un disegnino, non per voi che siete consapevoli, ma per quel manipolo di boriosi signori che gira il mondo pontiicando sulle magnifiche proprietà terapeutiche della politica monetaria.

Incensare queste persone che credono di avere in mano la verità, il mondo e come…

È come attribuire a un medico responsabile di un errore nella diagnosi il merito di aver inventato una cura miracolosa. Forse il paziente ha bisogno di un nuovo medico.

Come amava ricordare con la sua sottile ironia, il grande J.K.Galbraith, …laperniciosa inutilità della politica monetaria e i rischi che derivano dal fare affidamento su di essa sono oggi una realtà.

Dell ‘inutilità delle banche centrali, della loro incapacità abbiamo già parlato ma anche Milton Friedman non scherzava in questo senso…

…Noi non abbiamo bisogno di una Fed, per molti anni sono stato a favore della sostituzione della Fed con un computer…

Come suggerisce Yeffrey l’eredità di Obama, delle politiche di Obama e Bernanke, che hanno contribuito a distruggere la classe media americana è Trump, il risultato è l’elezione di Trump.

Il panico del 2008 dimostra che una banca centrale non serve a nulla nel prevenire una crisi, soprattutto se contrbuisce a crearla con demenziali politiche monetarie, chi deve fallire, deve fallire, diversamente tutto il sistema si incancrenisce.

Il Quantitative Easing è stato venduto al pubblico come l’unico programma in grado di risollevare l’economia da un errore catastrofico. Ma il Giappone è li che insegna da tre decadi che il QE non è la soluzione ottimale.

Ciò che è ancora più illuminante è la mancanza di menzione della Grande “Moderazione”. È stata quasi esclusa dalla storia ufficiale.

Bernanke ha detto una volta (2004) che la Grande “Moderazione” è stata effettivamente l’opera della politica monetaria , per cui anni successivi l’omissione è ancora più notevole. Almeno allora i pronomi economici corrispondevano alle condizioni economiche esteriori. Nessuno è stato costretto a sfidare il tasso di disoccupazione, o riconoscere il mainstream che si aggrappa a esso era fuori di una chiara e crescente disperazione piuttosto che l’analisi scientifica. Non sapevano veramente cosa stavano facendo, e ora temono che troppe persone avrebbero potuto pensare a questo.

Conclude Yeffrey, gli economisti e banchieri centrali come Yellen, Draghi, Bernanke, Grennspan e via dicendo non sono così intelligenti come loro pensano e tu non sei così stupido come loro credono, questo è il risultato della consapevolezza.

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Canadian dollar surging as I called it in MMT Trader


Weeks ago I said this was the best trade on the board. It just happened.

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BANCHE VENETE INTESA: PADOAN NAZIONALIZZARE E’ PECCATO!

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Ieri il ministro Padoan, ha preso carta e penna e indignato ha scritto  al Foglio…

Padoan: “Ecco perché l’Italia ha usato aiui di Stato per le banche venete

E ora sentiamo le perle che ha riportato ieri nel suo sfogo il ministro Padoan, uno che negli ultimi anni non ha azzeccato una previsione su una!

Leggendo i commenti si intuisce che qualcuno vorrebbe finalmente far fallire una banca in crisi giusto per vedere che effetto fa, laddove altri vorrebbero che il Governo nazionalizzasse gli istituti problematici. Mi pare che nessuna delle due posizioni sia razionale. La prima perché sarebbe da scellerati rischiare di innescare una crisi finanziaria mentre finalmente l’economia riprende a un ritmo dignitoso, per quanto ancora insoddisfacente. La seconda perché il denaro dei contribuenti non va usato per salvare banche bensì per produrre servizi pubblici e beni comuni. Gli aiuti di Stato, laddove sono stati impiegati, dovrebbero rientrare nelle casse dello Stato. Alcuni casi internazionali e quello italiano dei Monti bond ci dicono che è possibile.

La seconda perché il denaro dei contribuenti non va usato per salvare banche bensì per produrre servizi pubblici e beni comuni.

Ma cosa sta dicendo, si studi il significato di nazionalizzazione, si legga quanto accadde nella crisi nordica degli anni ’90, la politica e la vigilanza hanno nascosto per anni i problemi delle banche italiane, ovvero il perverso intreccio tra politica e finanza, la demenziale gestione di alcuni personaggi a partire da un uomo Mussari, che è stato pure messo a fare il presidente dell’ABI.

La Crisi Bancaria Svedese degli inizi anni ’90

OLTRE LA SOLUZIONE SVEDESE

Gli aiuti di Stato, laddove sono stati impiegati, dovrebbero rientrare nelle casse dello Stato. Alcuni casi internazionali e quello italiano dei Monti bond ci dicono che è possibile.

No, non è possibile, primo perchè siamo alla fine del ciclo economico, secondo perchè siamo dentro una gabbia che si chiama euro!

Ieri secondo Reuters…

Monte dei Paschi, accordo di massima con il fondo Atlante 2 per lo smaltimento di 26 miliardi di sofferenze

Secondo una delle fonti, la cessione dovrebbe avvenire a un prezzo medio pari al 21% del gross book value, per un controvalore lordo di 5,5 miliardi.

Attenzione si parla del 21 % , a questi livelli per poter recuperare solo i 5 miliardi regalati ad Intesa serve almeno il 40 % nella vendita degli NPL delle banche venete.

Peccato che come ci ha fatto notare il nostro amico Roberto, Atlante che era disponibile ad offrire sino al 32% per gli NPL di MPS ora ha dastricamente ridotto la proposta al 21 % e qualcuno crede davvero di riuscire a recuperare cosa?

Atlante II intende comprare le sofferenze delle banche italiane a un prezzo fino al 32 per cento del valore originario. Un livello ben più elevato di quello che oggi i fondi di investimento sono disposti a concedere, ma comunque ritenuto «compatibile» con un rendimento atteso del 6 per cento. E per fare tutto questo, il fondo guidato da Alessandro Penati avrà una potenza di fuoco che oscillerà…Atlante 2, ecco lo schema per gli Npl

Fermiamoci qua, per oggi ne abbiamo abbastanza!

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