Nello scrivere i miei report cerco sempre di trasmettere, al di là della previsione, un qualcosa di “formativo” in ambito di Borsa. Questo quantomeno è ciò che cerco di fare e sono sicuro che potrà servire a coloro che avranno voglia di apprendere cose nuove, specifiche in analisi ciclica.
Come avrete ormai capito la mia passione è l’analisi ciclica che dai prezzi ho esteso ai fondamentali quali: lo spread, la curva dei tassi, i volumi, l’indice di forza relativa e altro.
LA BORSA SI REGOLA SU BASE CICLICA
Non so se altri si sono mai spinti fino a dove sono arrivato e nella direzione in cui sto andando, ma oggi dopo oltre 15 anni di studi, ricerche e Trading posso affermare senza ombra di dubbio, con prove scientifiche che la Borsa si regola su base ciclica.
LA MANO DOMINANTE
Gli istituzionali, ossia la mano dominante, investono in differenti periodi di tempo … in differenti cicli!
I cicli altro non sono che più investimenti in più durate.
Mi spiace per coloro che non credono nei cicli e affermano: “ Io compro quando i prezzi sono bassi e vendo quando sono alti” oppure “Io compro quando tutti vendono e vendo quando tutti comprano”.
Queste persone, che di fatto non credono nell’analisi ciclica, di fatto ne affermano la teoria; infatti il minimo di un ciclo sarà nei dintorni di prezzi bassi e dove tutti stanno vendendo spesso nel panico ed al contrario un massimo sarà dove i prezzi sono alti e tutti stanno comprando quasi sempre in euforia.
IL VANTAGGIO DI USARE GLI INDICATORI CICLICI
Costoro, se nella pratica fanno quello che dicono, non immaginano nemmeno che vantaggi potrebbero avere nell’utilizzare indicatori ciclici, utilizzati conoscendo la teoria ciclica per ottimizzarne utilizzo, potrebbero avere conferme più precise e un vantaggio operativo non indifferente.
Detto ciò oggi vorrei dimostrare come questi strumenti possono essere efficaci, non solo per monitorare il mercato, ma anche operativamente e soprattutto per comprendere quando ci si trova vicini ad una criticità e di conseguenza è meglio uscire dal mercato.
Partiamo dal ciclo Ventennale che dovrebbe essere partito nel 2012, uso il condizionale perché in Borsa certezze assolute non ce ne sono (le promettono solo i ciarlatani), ora le probabilità sono tuttavia a favore della previsione per l’80%.
Attualmente i prezzi dovrebbero essere sul primo ciclo Annuale Fusion del secondo ciclo Economico del detto Ventennale.
Annuale che dovrebbe finire in Ottobre 2017, secondo la previsione nell’immagine è arrivato alla zona di massimo.
Passando al ciclo Annuale Fusion secondo la stessa previsione dovrebbe mancare ancora un ciclo Mensile rialzista che porterebbe i prezzi al massimo assoluto del ciclo.
Tuttavia analizzando l’indicatore di ciclo Intermestrale (colore senape in basso) rileviamo una differenza tra lo stesso ed il Battleplan, l’indicatore infatti evidenza già una zona di massimo e non è in sintomi sul secondo minimo.
Parrebbe quindi che, dal secondo ciclo Intermestrale, la durata complessiva del ciclo si sia ridotta rispetto al primo, pertanto è ipotizzabile che anche il ciclo in corso duri meno, per il principio della continuazione del modo.
Riducendo infatti la durata sparirebbe la sezione evidenziata ed il massimo sarebbe quello in corso, la previsione calzerebbe ora perfettamente con i prezzi.
Questo nuovo scenario è convalidato dal nostro algoritmo previsionale che delinea anch’esso la fine del ciclo Annuale in Ottobre 2017, dopo il massimo dei quarto ciclo Intermestrale.
A tutti gli effetti quindi attraverso gli strumenti di analisi ciclica appena visti, siamo riusciti a renderci conto che la nostra previsione iniziale non era più adeguata in relazione ad una variabile che ha preso il mercato e abbiamo potuto riadattarla con buone probabilità nel risultato.
Alcuni giorni fa, in un report, ho affermato di aver chiuso il 70% delle mie posizioni long sui future: Ftsemib, Dax ed Eurostoxx (posizioni per le quali ovviamente avevo comunicato le aperture, attorno al minimo del ciclo Annuale Fusion), per prendere beneficio perché eravamo vicini al primo target (massimo relativo) e rilevavo delle incongruenze.
Oggi le abbiamo viste e, di fronte a queste variabili, ho ridotto il rischio e preso profitto.
Il restante 30% lo chiuderò sul massimo del prossimo ciclo Intermestrale, salvo nuovi imprevisti.
Credo di aver dimostrato, con una dimostrazione incontestabile, di come l’analisi ciclica può essere efficace nelle previsione e nel trading. Personalmente non riuscirei ad affrontare i mercati finanziari senza.
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Autore: Il Respiro del Grafico Finanza.com Blog Network Posts