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WALL STREET CALA IL TRIS!

(…)  JPMorgan Chase sarà la prima tra le grandi banche americane a pubblicare i conti del secondo trimestre, seguiranno Wells Fargo e Citigroup venerdì e poi via via le altre big. Sono attese performance in chiaroscuro, ma, alla luce dell’esito del referendum sulla Brexit e delle incertezze internazionali, analisti e investitori non concentrano la propria attenzione sul periodo concluso a giugno, ma su quello che succederà in futuro. Lo scenario non è esaltante per le grandi banche, intanto perché non è al momento chiaro quando ci sarà un altro rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve dopo quello di dicembre scorso, cosa che sosterrebbe i margini del credito.

Inoltre, i tassi di interesse di lungo termine sono ai minimi storici, cosa che rende meno redditizi gli investimenti su strumenti come i titoli garantiti da mutui. Senza contare che le incertezze legate all’uscita del Regno Unito dall’Unione europea dovrebbero tenere sotto pressione le attività di trading, sottoscrizione e consolidamento per i prossimi mesi. Ci sono comunque alcuni aspetti positivi. Nel breve termine, il tumulto dei mercati subito dopo il referendum britannico del 23 giugno potrebbe avere dato sostegno al fatturato generato dal trading e, cosa più importante, la solidità relativa dell’economia americana sembra sostenere la domanda di prestiti, compresi quelli commericali e industriali e quelli immobiliari. Secondo Jason Goldberg, analista di Barclays, il credito totale erogato nel secondo trimestre è aumentato del 7,2%, contro la media del 5,2% degli ultimi 25 anni. Questo in un contesto in cui default e svalutazioni potranno aumentare, ma si mantengono comunque ai minimi storici. Inoltre, tassi bassi stimoleranno l’erogazione di mutui: secondo Goldman Sachs, se i tassi resteranno ai livelli attuali, l’attività di rifinanziamento potrebbe salire più del 50% nella seconda metà dell’anno. Questo potrà mettere sotto pressione istituti che, come Bank of America, hanno un ampio portafoglio di titoli garantiti da mutui, ma dovrebbe favorire chi fa affidamento sulle commissioni legate ai prestiti per la casa, come Wells Fargo.America 24

Nel frattempo ieri i prezzi all’importazione e all’export in America spazzano via per l’ennesima volta le illusioni di chi si attende un rialzo dell’inflazione.

[Chart]

Solo 0,2 % contro attese dello 0,5 % e scludendo i prezzi petroliferi si è registrato un calo dello 0,3% che porta il calo complessivo dal giugno del 2015 al 2%!

Nel frattempo ieri è uscito il Beige Book della Fed che testimonia come la ripresa americana resta estremamente modesta e che l’incertezza prodotta dal Brexit avrà riflessi sulla crescita globale aggregata.

Certo che gli inglesi ieri hanno messo a segno un altro ipercut scegliendo Boris Johnson come ministro degli esteri…

Tralaltro sembra che Trunmp sia in vantaggio su Hillary Clinton in Florida uno degli Stati decisivi per le elezioni americane…2016 Presidential Swing State Polls Poll

State sintonizzati, come ha più volte ricordato il nostro Machiavelli il volo dell’Araba Fenice non sarà affatto facile.

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Steve Cohen’s “performance coach.” Bwahahaha!!!

Cohen paid a $1.2 BILLION fine for insider trading and he's pawning off his performance coach on us. Absurd.

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ITALIA: BANCHE A RISCHIO…CARNEY L’INCENDIARIO!

Gli inglesi devono essersela legata al dito, non hanno certo preso bene le minacce degli europei e tantomeno la fretta con la quale gli stessi europei non vedono l’ora di far uscire il Regno Unito dall’Europa, sempre che ci sia mai stato.

Ieri Renzi nella sua proverbiale ingenuità ha dichiarato che …

Renzi, provo a portare a Milano un pezzo finanza della City

Ad esempio noi stiamo provando con Beppe Sala a portare a Milano un pò di istituzioni finanziarie che sono a Londra e stiamo ragionando sull’ipotesi di un passaporto europeo a chi studia alla Bocconi”. Lo annuncia il premier Matteo Renzi, a Rtl, legando le ultime stime sulla crescita all’esito del referendum inglese.

Deve essere stato il suo amico Serra a suggerire una simile fesseria, figurarsi se la finanza lascia la City per trasferirsi a Milano, dentro l’euro, nel bel mezzo della crisi.

Nei giorni scorsi il nostro eroe si è messo in prima fila insieme a Francia e Germania nel chiedere che gli inglesi se ne vadano in fretta dall’Europa e agli inglesi non è parso vero di poter prendersela con il ragazzo del gelato.

Infatti mai come in questi giorni, la carta straccia inglese, i cani da guardia della finanza londinese, dicevo mai come in questi giorni si sono messi a latrare contro il nostro Paese, cercando di sbranarci con le loro menzogne.

Non è parso vero al governatore della banca centrale inglese Carney, naturalmente ex Goldman Sachs, di poter accodarsi ai suoi amici nel bittare benzina sul falò delle banche italiane, che ieri hanno registrato performance stellari sulla base di semplici illusioni.

Banche Italia, qualche forma di ricapitalizzazione sarà necessaria …

LONDRA, 12 luglio (Reuters) – C’è un rischio macroeconomico in Italia a causa del suo sistema bancario di cui le autorità italiane sono consapevoli, ed è pertanto probabile che ci sarà qualche forma di ricapitalizzazione per alcuni istituti.(…) “In termini di gravità della situazione in Italia, sì, questo è un settore che ha il 18% di crediti non performing sullo stock complessivo dei crediti. L’outlook dell’economia è modesto in questa fase e, naturalmente, è rafforzato dai problemi con le banche”, ha detto Carney.

Sino a qui nulla di particolare ha scoperto l’acqua bagnata, ma il bello arriva ora…

Banche, Carney: “Esposizione Gb a Italia limitata e gestibile”

L’esposizione a che? Ma si curi delle sue banche signor Carney che sono un colabrodo ormai nazionalizzato ovunque, roba da matti, l’esposizione all’Italia è gestibile, per forza non c’è nessun rischio con i no performing loans.

Ma vada a lavorare signor Carney! Se qualcuno le ha chiesto di gettare ulteriore benzina sul fuoco, per aiutare la finanza londinese a comprarsi i nostri NPL a prezzi stracciati per poi rivenderli tra qualche anno a quotazioni stellari, lo dica chiaramente, se no torni ad occuparsi dei suoi problemi, e si prepari a stampare miliardi di sterline per monetizzare il suo di debito che è il secondo in assoluto al mondo!

Ma guarda te cosa ci tocca sentire, un piromane che ha la casa che brucia che va in giro a fare corsi su come prevenire gli incendi altrui!

Davvero non sapevate che il signor Carney è un altro Goldman Sachs Boys?

Buona consapevolezza Ragazzi e attenti a non scottarvi!

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[636] May takes office, barbell investment strategy in view

The top story: U.S. Stocks fluctuated near a record, as British PM Theresa May takes office. Afterwards, RT Correspondent Polly Boiko outlines the challenges that face the new prime minister. Then, Boom Bust’s Bianca Facchinei describes how wealthy investors are hoarding cash out of fear of what the US presidential election will mean. And RT Correspondent Marina Portnaya reports on the plunge in Venezuela’s oil production to a 13-year low. After the break, Ameera David talks to Tim Duy, University of Oregon professor of practice, about how the US economy remains on track. And in the Big Deal, Ameera and Edward Harrison discuss the investment climate in the wake of Brexit, with one big name, Hugh Hendry saying now is a good time for macro managers. Take a look!Check us out on Facebook — and feel free to ask us questions:http://www.facebook.com/BoomBustRThttps://www.facebook.com/harrison.writedownshttps://www.facebook.com/biancafacchFollow us @https://twitter.com/AmeeraDavidhttp://twitter.com/edwardnhhttps://twitter.com/BiancaFacchinei

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F FINANCIAL MAGAZINE di luglio-agosto: il valore del servizio fee only

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Il sommario del numero di luglio – agosto in edicola con la storia di copertina dedicata a Scm Sim

COPERTINA

SCM Sim: il valore del servizio fee only

ATTUALITA’

Tassi ancora più giù nel Brexit shock

IMMOBILIARE

Il mattone non rende? Come risvegliarlo

CONSULENTI & ADVISORY

I margini di crescita del risparmio gestito

Poco informati ma più soddisfatti

Ottimizzare il patrimonio su tutti i fronti

Reti divise sui diversi modelli di consulenza

Cosa vendere veramente

Le banche? Le compro per il lungo periodo

Per investire nel futuro

E’ il momento di essere prudenti

C’è anche il lungo termine

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