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Analisi Eurostoxx50: 11 Luglio – 15 Luglio 2016

Stoxx Giornaliero

ESTOXX50 Price Eur Index

Buongiorno, nell’ottava conclusa abbiamo avuto ben pochi segnali da poter analizzare, purtroppo per noi, a causa della barra settimanale inside generata dallo Stoxx.

In sostanza quindi è stato consumato del tempo, ci resta da scoprire a favore di chi…perché da un lato, questo potrebbe essere favorevole ai “tori”, in modo tale che possano dar vita ad una struttura ciclica di grado mensile, mentre osservando l’inverso, si noterebbe come questo “consumare del tempo”, vada a bene anche agli orsi, visto e considerato che portano il ciclo t+2 inverso ad una durata di 29 giorni, avvicinandosi sempre di più ad una sua ipotetica conclusione.

Noi cercheremo lo stesso di sfruttare la settimana passata anche se non ci ha dato troppi spunti, partendo da un primo livello, il max del 4 luglio a quota 2892, nel caso in cui venisse superato, non avremo dubbi a dichiarare lo swing incondizionato sul ciclo mensile inverso, la cui conseguenza, sarà l’avvio di un nuovo ciclo t+2 di indice.

Se poi, la spinta derivante dall’inizio di questa nuova fase ciclica, dovesse portare i prezzi sopra il top del 23 giugno a quota 3057, allora dovremo considerare che oltre alla partenza di un ciclo mensile, saremo di fronte alla nascita di un ciclo trimestrale di indice.

Viceversa la rottura del minimo del 27 giugno, a quota 2678, potrebbe voler significare che il ciclo t+2 di indice ha già espresso tutto il suo potenziale rialzista, con quindi il crollo successivo dei prezzi che andrebbero quindi a violare il minimo di febbraio.

Guardando dall’altra parte dell’oceano, quest’ultima ipotesi sembra al quanto improbabile…

Setup e livelli angolari

Setup Mensile
Ultimo: Marzo
Range: 2916 – 3128
Uscita: outside rialzista
Prossimo: Luglio

Setup Settimanale
Ultimo:  04/08 Luglio
Range: 2742-2892 più estensione del lunedì
Uscita: in attesa
Prossimo: 1/5 agosto

Angoli Mensili Luglio:2440, 2720, 2840/2870, 3010

Angoli Settimanali:  2675, 2740, 2810, 2915, 2970

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Analisi Eurostoxx50: 11 Luglio – 15 Luglio 2016, 10.0 out of 10 based on 1 rating

Autore: Finanza.com Blog Network Posts

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Bridgewater’s Dalio doesn’t have a clue and I called it.

Dalio like all the others is totally backwards on understanding the monetary system. That's why his fund is getting clobbered.

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[633] Brexit immigration issues confound as the US economy adds 287,000 jobs

The top story: Payrolls in the United States climbed by 287,000 in the month of June 2016, exceeding even the highest estimates. And Theresa May, the UK PM frontrunner, has made some controversial statements. What will the next Prime Minister do about the immigration issue? Edward Harrison has details. Then, Ann Pettifor, director of Prime Economics, debates David Coburn, UKIP European parliament member from Scotland, on EU immigration issues with Edward as moderator. After the break, Ameera David talks to Steve Hanke about the EU. Hanke believes that if the EU doesn't get to grips with the immigration issue, the UK won't be the only country to leave. And in the Big Deal, Edward explains the relationship between short term and long term interest rates. Take a look!Check us out on Facebook — and feel free to ask us questions:http://www.facebook.com/BoomBustRThttps://www.facebook.com/harrison.writedownshttps://www.facebook.com/biancafacchFollow us @https://twitter.com/AmeeraDavidhttp://twitter.com/edwardnhhttps://twitter.com/BiancaFacchinei

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BANCHE: “Posso chiedere l’aiuto da casa?”

aiuto-da-casa

Ok, non credo sia necessario essere un guru per poter dire che il problema sui mercati finanziari, oggi, si chiama BANCHE ed in particolar modo quelle italiane.
Poi è chiaro che per l’Italia il problema più urgente si chiama Monte dei Paschi, ed è altrettanto vero che si sta criminalizzando tutto il settore bancario italiano, ma in modo ingiustificato.
Non saremo certo i migliori, ma nemmeno possiamo dire che tutte le nostre banche sono virtualmente fallite!
Però il mercato e la speculazione stanno spingendo le nostre banche verso il baratro.
Permettetemi, sembra quasi che si stia spingendo artificiosamente la BCE ad osare di più. Un aiutino dalla banca centrale europea che sembrava impossibile fino a qualche mese fa ma che oggi non è poi così assurdo, anche se la confusione degli stessi membri BCE è palpabile.

Le banche italiane potevano essere risanate prima, anche usando i soldi pubblici. Oggi le regole sono più stringenti. Jeroen Dijsselbloem, il presidente dell’Eurogruppo, gela l’Italia alle prese con il caso Montepaschi, ma dal vicepresidente della Bce arriva un’apertura senza precedenti a Roma nel negoziato con la Commissione Ue: dopo Brexit occorre una “profonda riflessione” se non valga la pena dare aiuti pubblici. Anche derogando al principio della ripartizione degli oneri con gli investitori privati. (HP) 

Ma anche altri commenti, come questo.

Alla luce dell’andamento dei titoli bancari, le autorità potrebbero considerare l’ipotesi di un “piccolo” aiuto destinato agli istituti di credito. È quanto ha dichiarato il vice-Presidente della Bce, Vitor Constancio, nel corso di un incontro a Madrid. Misure a favore degli istituti di credito potrebbero “migliorare notevolmente la stabilità”. Si potrebbe anche pensare “a limiti di tempo per la svalutazione degli Npl”, ha aggiunto Constancio. (TL) 

I mercati però stanno chiamando a gran voce il sostegno di Francoforte e Bruxelles. Il sistema bancario italiano, che come avete visto ieri non è stato salvato da fondi pubblici come in altri stati, ha bisogno innanzitutto di una cosa: di fidejussioni solide. Basta che l’Europa o la BCE si muovano in modo ufficiale a difesa delle banche e il quadro potrebbe cambiare rapidamente.

I famosi 150 miliardi non soddisfano in quanto, ne abbiamo parlato QUI, sono una garanzia dello Stato Italiano e potrebbero non essere sufficienti. Insomma, non soddisfano il mercato. E lo stesso mercato vuole un avallo “superiore”.
E si muovono anche i giornali, come l’Economist che spara a zero sul nostro paese, soprattutto a livello di copertina sul Bel Paese.
Ecco cosa ci riserva il giornale anglosassone.

economist-brexit-banche-italiane

Secondo l’Economist, invece, “il primo ministro italiano ha ragione”, perché “le pressioni del mercato sulle banche italiane non diminuiranno finché la fiducia non verrà ristabilita e ciò non succederà senza fondi pubblici. Se le regole sul bail-in verranno applicate con rigidità in Italia, le proteste dei risparmiatori mineranno la fiducia e apriranno le porte del potere ai Movimento Cinque Stelle, che incolpa la moneta unica dei problemi economici dell’Italia”. A quel punto “aumenterebbe la convinzione che l’Italia sta ricevendo scarsi benefici dalla presunta condivisione dei rischi tra i Paesi dell’Eurozona, mentre è danneggiata dai tanti vincoli a cui deve sottostare”. E “se gli italiani perdessero fiducia nell’euro, la moneta unica non sopravviverebbe”. “Non ha senso seguire le regole alla lettera se farlo segna la fine della moneta unica”, prosegue il ragionamento. (IFQ)

Estremamente interessante questo ragionamento, non solo perchè spinge in modo evidente verso il sostegno pubblico, ma perché vuole andare ad evitare un problema che poi diventerebbe sistemico con effetto contagio in ogni dove. E con un rinnovato potere dei No Euro (anche se l’Economist sbaglia a considerare “No Euro” i 5 Stelle…).
Quindi c’è bisogno dell’ennesimo “whatever it takes”, un primo tassello verso quella che dovrebbe portare verso una nuova  e forse più vera Unione Europea. E da come si comporteranno Francoforte e soprattutto Bruxelles, avremo già qualche segnale forte su come cambierà l’UE. Sempre SE cambierà.

PS: scusate la goliardia dell’immagine iniziale.  A ma piace anche scherzare… E comunque sapreste rispondere oppure avete bisogno anche voi dell’”aiuto da casa”?

Riproduzione riservata

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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Autore: Finanza.com Blog Network Posts

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