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Economia

Setup e Angoli di Gann: FTSE MIB INDEX 7 Luglio 2016

Setup e Angoli di Gann
FTSE MIB INDEX

Setup Annuale:
ultimi:
2012 (range 12299/17158) [uscita rialzista]
2014 ( range 17555/22590) [uscita rialzista] annullata
prossimo 2016/2017

Setup Mensile:
ultimo Marzo/Aprile (range 16777 /19216) [ uscita ribassista ]
prossimi Luglio

Setup Settimanale:
ultimi: 27 giugno/1 Luglio ( range 15017//16446 ) [ in attesa]
prossimi 4/8 luglio , 25/29 Luglio

Setup Giornaliero
ultimo : 1/4 Luglio (range 15995/ 16446 ) [ uscita ribassista ]
prossimi 7 Luglio, 8, 12

Angoli Mensili Luglio 13950/14100, 15350, 16300, 17050, 18000, 18350
Angoli Settimanali: 14900, 15600, 16450, 17150
Angoli Giornalieri15145, 15273, 15406, 15529, 15738, 15915, 16041

I commenti giornalieri sull’articolo riguardante i Setup e gli Angoli di Gann saranno sempre disabilitati e continueranno sempre sull’articolo unico settimanale

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Economia

MPS: MONTE DELLA PIETA’ DI SIENA!

Immagine1111E’ davvero il tempo della pietà per il Monte dello sfascio di Siena, ma per favore non dimentichiamo la voragine nucleare con la Germania intorno ovvero Deutsche Bank che ieri ha registrato nuovi minimi storici negativi, seguendo sempre più la traiettoria della leggendaria Lehman Brothers.

Probabilmente la dinamica in atto potrebbe addirittura modificare le nostre aspettative di un black out generalizzato, ma attenzione, perchè la situazione è disperata e loro dovranno prendere decisioni probabilmente inimmaginabili.

No, è vero, non c’è più nulla da ridere, più lacrime da spendere, l’apatia e la tolleranza dopo quello che è successo in questi anni in alcune banche italiane è all’ordine del giorno, in mezzo all’omertà degli organi di vigilanza, possiamo solo sorridere per la splendida performance del guru Renzi e del suo fenomenale consigliere Serra…

Immagine321«Mps è risanata, ora investire è un affare»

Il risultato dopo la caduta di oltre il 19 % di ieri è questo…

Immagine1111Lascio a Voi calcolare le percentuali!

Inutile ripetere cosa è successo in questi anni, ora daranno la colpa alla Brexit e domani alle cavallette e alle locuste. Oggi verrà amplificato di divieto di vendita allo scoperto su MPS e domani qualcuno chiederà nuovamente soldi al mercato, altri miliardi da bruciare in un gioco infinito senza fine.

Zero Hedge riporta appunto che dopo aver perso il 99.7% dai massimi del 2007 MPS è in balia dei mercati nell’indifferenza generale.

Fa sorridere la dichiarazione della Consob, divieto temporaneo…

MILANO, 5 luglio (Reuters) – La Consob ha disposto il divieto delle vendite allo scoperto sul titolo Mps per la seduta di domani.

Lo comunica l’autorità spiegando che il divieto è stato adottata “tenuto conto della variazione negativa di prezzo registrata dal titolo”.

Il divieto riguarda le vendite allo scoperto assistite dalla disponibilità dei titoli.

“Con ciò viene estesa e rafforzata la portata del divieto di vendite allo scoperto nude, già in vigore per tutti i titoli azionari dal primo novembre 2012 in virtù del Regolamento comunitario in materia di ‘Short Selling’”, aggiunge.

Solo per oggi e infatti oggi più dieci! Temporaneo…ma fatemi un piacere!

Il mercato oggi sconta il 67 % di possibilità di default!

Si a gennaio Monte dei Pasci era stata risanata ed era un grande affare, lo è stato in ogni aumento di capitale degli ultimi anni, così come lo è stato tutte le volte che si è fatto finta di non accorgersi della realtà, ovvero che si trattava di una banca che andava IMMEDIATAMENTE NAZIONALIZZATA  come suggerivo quattro anni fa.

Ma si sa, gli azionisti e le fondazioni, non erano d’accordo, soprattutto la politica e il Partito Democratico.

Se come dice Draghi il problema non sussiste le banche italiane sono bene capitalizzate per quale motivo continuare a chiedere a MPS di svalutare il portafoglio dei NPL forse per liquidare agli amici degli amici asset che in realtà valgono di più di quello che loro vogliono fare credere?

Poi è chiaro che qualcosa non funziona nel sistema bancario italiano se a capo di una banca come Unicredit metti questi uomini…

La speculazione sta andando a nozze sulle banche italiane e speculatori sono i fondi di investimento e non solo gli hedge fund.

Come riporta il Sole 24 Ore…

Un aumento di capitale a finalità preventiva, con garanzia pubblica, in vista della cessione di quasi 10 miliardi di crediti deteriorati prescritta dalla Bce. È così che lo Stato intenderebbe venire in soccorso di Mps, secondo uno schema che, all’occorrenza, potrebbe rendersi utile anche per altri istituti. Sul tavolo, secondo quanto trapela da fonti finanziarie, ci sarebbe una manovra da 2 o più probabilmente 3 miliardi:  quanto serve al Monte per colmare il fabbisogno derivante dalla cessione degli Npl (verosimilmente ad Atlante, con cui si sta trattando) ma anche per innalzare le coperture sui crediti deteriorati che si terrà in pancia, secondo quanto prescritto da Bce nella lettera inviata dieci giorni fa alla banca.

E’ tardi, MPS va nazionalizzata ora, subito, adesso prima che sia troppo tardi e chissenefrega dell’Europa e delle anacronistiche regole europee.

La notizia di ieri è che l’Unione Europea ha intenzione di aprire una procedura di sanzioni contro il Portogallo e la Spagna per deficit eccessivo.

Ma questa gente sa cosa è il timing o il loro scopo è quello di gettare benzina sul fuoco, Banca centrale compresa?

Contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’oceano infinito di questa tempesta perfetta, l’informazione indipendente…

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Economia

Il mercato Italiano nel ciclo Ventennale – Analista Marco Magnani

Schermata 2016-07-06 alle 11.35.00

AGGIORNAMENTO GIORNALIERO
Nonostante le forti discese del mercato, dopo il voto Brexit, la previsione di lunghissimo periodo inerente al ciclo Ventennale non ha subito grandi variabili.

Il Battleplan Ventennale è fino ad ora rispettato, dovrà scontare tuttavia variazioni cicliche  di medio periodo che l’uscita dell’Inghilterra ha portato sui mercati finanziari Occidentali.

Tale evento ha causato poderose vendite sui mercati Europei, in particolare …

Continua al seguente link:

http://www.ratingconsulting.eu/admin/respiro-del-grafico/demo-giornaliero-06072016


Accesso all’articolo gratuito loggandosi con l’email. Una volta loggati, dal Menù in alto, andare su ANALISI/ DEMO RG

(report giornaliero)



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Economia

MIX ESPLOSIVO sui mercati finanziari!

mercati-finanziari-volatilitàIn questi ultimi giorni i mercati e gli operatori si sono concentrati soprattutto sulle problematiche delle banche italiane ed europee. La volatilità ha poi contribuito a distogliere l’attenzione anche dalle altre tematiche, concentrando tutte le energie sui grafici e sulle news in arrivo dal mondo degli istituti di credito.

Peccato che ci sia anche dell’altro. E quell’altro, ricorderete bene, avrà anche un impatto reale sull’economia nel medio lungo periodo, però in finanza il medio lungo è uguale ad “oggi” e quindi resta un grande errore pensare che certe problematiche, al momento, possano venire accantonate.
Noi vi avevamo avvertiti. NON sottovalutate mai la BREXIT.
E’ vero, anche la procedura di uscita è un cantiere a cielo aperto, o forse anche solo un qualcosa che resta solo sulla carta. Ma il mercato si sta già muovendo, eccome se si sta muovendo.
Il grande problema è che mixare più problematiche insieme, comporta un sovraccarico per il sistema che quindi “salta” ed aggiunge volatilità alla volatilità.

Quindi BANCHE + BREXIT. Mix veramente esplosivo
Un mix che ha anche dei punti in comune. Innanzitutto le due “crisi” comporteranno per forza ad un ricalcolo delle previsioni di crescita economica. In altri termini, aspettiamoci pure una bella frenata.

Se poi guardiamo all’Italia, possiamo delineare l’area di rischio in TRE sub aree:

1) Le banche (e questo è palese)
2) La blanda crescita economica (che per forza di cose sarà ancora più blanda se non recessiva)
3) Il rischio politico (referendum e caos generalizzato)

Indicando le prospettive per l’economia italiana, l’Istituto sottolinea che “nel primo trimestre le performance delle società non finanziarie hanno confermato la tendenza al miglioramento dei mesi precedenti: rispetto al trimestre precedente il valore aggiunto è aumento dell’1,2%, il risultato lordo di gestione dell’1,5% e gli investimenti fissi lordi dell’1,0%. A questi segnali corrisponde, tuttavia, un’evoluzione modesta ed eterogenea degli indici di fiducia nel secondo trimestre che segnalano il lieve miglioramento dei giudizi delle imprese manifatturiere e di costruzione a fronte del peggioramento di quelli delle imprese dei servizi di mercato e del commercio”. E quindi la sentenza, ancora per altro da completare in attesa del pieno dispiegarsi di Brexit: “In assenza di una quantificazione dei possibili effetti economici dell’esito del referendum del Regno Unito, l’indicatore composito anticipatore dell’economia italiana ha evidenziato un’ulteriore decelerazione, proseguendo la tendenza in atto da inizio anno”. (Source)

Istat: rallenta la ripresa, consumi e fiducia sotto pressione

Sulla questione crescita in parte ho già detto e per molti aspetti dipenderà molto da cosa accade altrove.
Sul rischio politico, preferisco non esprimermi.
Sul problema “Banche Italiane” si sta cercando di rattoppare come si può (e come si vuole, sia ben chiaro) un problema che NON è solo italiano. E questo deve essere ben chiaro.

Cosa occorrerebbe? Quando arriva la crisi, l’instabilità e l’incertezza, ciò che occorrerebbe, a mio parere, è un potere FORTE, ovvero un vertice che gestisce e amministra i problemi in modo deciso e concreto. Questo vertice, nel nostro caso, si chiama UNIONE EUROPEA.
E QUESTA Unione Europea Colabrodo rappresenta il problema nel problema.
Auguri.

Riproduzione riservata

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)
Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia. Se non ce l’hai o se non ti fidi più di lui,contattami via email ([email protected]). NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

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Economia

Il pattern ID-NR4 con il filtro della media mobile sul DAX

Come spiegato negli articoli precedenti, sullo sviluppo del pattern ID-NR4 sono stati creati due sistemi di trading diversi:

IDNR4-EA-MovingAverage.ex4

IDNR4-EA-StopReverse.ex4

Che sono due expert advisors compatibili con la diffusissima piattaforma Metatrader4.

Negli articoli precedenti abbiamo discusso ampiamente del secondo, che riprende la strategia originaria e l’uso dell’ordine stop-and-reverse.

Discutiamo in questo articolo invece del primo elencato, che presenta il filtro della media mobile.

La strategia è estremamente semplice:

  • si identifica il pattern di prezzo ID-NR4 (ricordiamoci che esiste anche un indicatore creato appositamente, per visualizzarlo graficamente);
  • si apre una posizione in acquisto sulla rottura del massimo della candela del pattern se e solo se la chiusura della stessa è avvenuta sopra la media mobile semplice a 6 periodi (sia il tipo di media che la sua velocità sono ovviamente parametri modificabili);
  • si apre una posizione in vendita sulla rottura del minimo della candela del pattern se e solo se la chiusura della stessa è avvenuta sotto la media mobile;
  • la gestione del rischio, almeno nel sistema di trading IDNR4-EA-MovingAverage.ex4 è estremamente semplice, è ovvio che nel caso effettuassimo invece un trading manuale potremmo lavorare in maniera completamente diversa. L’expert advisor in questione prevede una gestione della singola posizione estremamente semplice: si esprime una percentuale di uscita rispetto al prezzo dello strumento finanziario che stiamo tradando. In sintesi: si esprime una percentuale per lo stop loss e per il take profit per posizione rialziste e lo stesso per le posizioni ribassiste.

Andiamo ora ad esaminare in dettaglio i parametri dell’EA:

parametri miglior PROFIT FACTOR 2.52

Possono sembrare molti i parametri, ma è tutto estremamente semplice:

  • il MagicNumber, come in tutti gli EA per MT4, deve essere un numero diverso per ogni sistema di trading che si avvia;
  • Lots: numero di lotti con il quale verrà aperta ogni singola posizione;
  • Slippage: scarto massimo accettabile, espresso in punti, tra livello dove dovrebbe essere fatto l’eseguito e prezzo di mercato attuale;
  • Distanza freccia dal max: l’EA evidenzia pure la candela del pattern a livello grafico, questa variabile cura semplicemente questo aspetto;
  • NR X: il pattern ID-NR4, come spiegato negli articoli precedenti sull’argomento, può anche essere formato da più o meno candele, è possibile esplicitare pertanto un valore diverso;
  • punti extra per entrare in trade: scarto che ci deve essere tra il massimo o minimo evidenziato dal pattern e livello di ingresso. Il valore è espresso in punti, non pips o ticks. Un buon programmatore solitamente aggiunge questa variabile ad un trading system per cercare di evitare di avere eseguiti anche se non si è verificato pienamente la rottura del livello di prezzo;
  • 1h = 60*60; 1d = 60*60*24: esprime la durata in secondi della validità del segnale (teniamo presente che il pieno funzionamento e logica di programmazione di questo EA è già stato spiegato in un webinar di oltre un’ora). In questa voce si va a decretare per quanti secondi è tenuto valido il segnale. Pertanto, se lo si vuole tenere per un’ora per esempio, se si sta facendo trading su grafico H1, bisogna inserire 3600 (che sono 3600 secondi), se lo si volesse tenere valido un giorno: 86400. Se lo si volesse tenere valido 15 minuti: 900. Riassumendo: se si verifica un segnale rialzista, si entrerà in posizione se e solo se la rottura di quel livello dovesse avvenire entro X secondi;
  • MA1Period: periodo della media mobile da utilizzarsi come filtro;
  • MA1Method: media mobile semplice = 0, media mobile esponenziale = 1 …
  • MA1Price: prezzo per calcolare la media mobile: prezzo di chiusura = 0…

Le percentuali che si vedono negli ultimi 4 campi servono a gestire l’uscita dalla posizione come spiegato sopra. Dapprima abbiamo lo stop loss e take profit relativi alle posizioni long, e poi lo stesso relativamente alle posizioni short.

I dati di gestione del rischio espressi nell’esempio sopra sono già relativi ad una ottimizzazione di parametri di 4800 incroci effettuata sull’indice tedesco DAX a 15, che hanno portato alla creazione di questa equity line:

parametri miglior PROFIT FACTOR 2.52 EQUITY

Gli eseguiti presi in considerazione sono relativamente pochi, vediamo comunque il report:

parametri miglior PROFIT FACTOR 2.52 REPORT

Notiamo che il numero di operazioni chiuse in profitto è alto (praticamente, 2 su 3) ed il drawdown è molto basso. Praticamente, si è lavorato senza leva, visto che il conto della simulazione in backtest è di €10.000 e il valore del contratto DAX è all’incirca dello stesso valore (dipende dalle sue quotazioni). Questo DAX è un CFD con valore punto di un euro, non €25 come il future. I costi di mantenimento della posizione e dividendi non sono conteggiati nei backtest (ma a mio avviso sono trascurabili). Il profit factor è alto: 2.57.

Per dimostrare ulteriormente che i dati sopra riportati sono molto incoraggianti, nonostante i pochi eseguiti fatti, aggiungiamo il grafico dell’ottimizzazione, che riporta i saldi finali dei test svolti:

OptimizationReport 15min

Ogni puntino blu rappresenta il risultato di un test, con un set di parametri diverso, sull’asse delle x si vede il numero di test e sulle y il saldo finale del test. Leggasi semplicemente in questo modo: pallini blu sopra la soglia dei €10.000 hanno dato un esito positivo, sotto hanno invece generato una perdita. Anche a occhio si vede che la maggioranza rimane sopra, questo ci fa capire che il sistema è abbastanza solido.

Ora, i più esperti vorranno entrare ulteriormente in dettaglio, e li accontentiamo.

Vediamo il grafico “2D” dell’ottimizzazione relativamente alle posizioni LONG:

opt SL and TP percent LONG_GREEN

…e alle posizioni SHORT:

opt SL and TP percent SHORT_GREEN

In entrambi i casi abbiamo il valore % dello stop loss sull’asse delle x e il take profit sulle y.

Più sono scure le zone e più è alta la profittabilità.

In entrambi i casi possiamo facilmente osservare, senza scendere troppo nei dettagli, che è meglio “dare fiato” alla posizione e cercare di tenere alto il valore % del take profit. Questo viene confermato anche dalla migliore ottimizzazione che abbiamo trovato sopra, il quale TP era pari all’1.8% sia nel caso del long che dello short (con SL pari all’1.7% nel caso del long e all’1.1% nel caso dello short. In entrambi i casi il rapporto risk/reward è pertanto superiore ad 1:1).

Ora, davvero ultimo passaggio. Andiamo a mantenere fermi questi valori percentuali ed andiamo ad ottimizzare sia il dato relativo alle candele del pattern (NR X), sia il dato relativo alla validità del segnale in secondi e scopriamo che:

Ottimizzazione NR X e secondi ogni 900 fino a 9000 ELENCO

Ottimizzazione NR X e secondi ogni 900 fino a 9000 RISULTATO COMPLETO

il pattern ID-NR2, che di fatto è il semplice pattern inside, come spiegato anche nell’articolo precedente, si è dimostrato ancora una volta più efficace (ottima intuizione rispetto a quello che spiega l’analisi tecnica pura).

Inoltre, è anche meglio tenere la validità del segnale relativamente ad una sola candela (900 secondi, ovvero una candela da 15 minuti; sull’asse delle Y nella seconda immagine si può notare la dispersione dei rendimenti se si allunga la validità). Anche questa seconda osservazione ha una sua logica: dato che si tratta di una strategia di breakout, se la rottura del livello è immediata, questo porta a profitti maggiori.

Autore dell’articolo: Stefano GIANTI

Twitter: StefanoGianti

Profilo Facebook: Stefano Gianti Swissquote

Ovviamente, questa guida è a scopo educativo, e l’autore non può essere in nessuna maniera ritenuto responsabile di profitti o perdite legate all’utilizzo di diversi sistemi di trading, incluso quello descritto.

Nessuna opinione espressa riguardante investimenti o strategie di investimento può pertanto considerarsi adeguata alle caratteristiche di una specifica persona in merito alla sua conoscenza ed esperienza del trading online, dei CFD e del Forex, alla sua situazione finanziaria e ai suoi obiettivi di investimento.
Le informazioni riguardanti le passate performance di un investimento o di una strategia di investimento non garantiscono e non sono indicative di future performance. Né l’autore del presente articolo nè il programmatore del sistema di trading potranno essere considerati responsabili per alcuna perdita, direttamente o indirettamente derivante da qualsiasi investimento basato sulle opinioni espresse in questo articolo o durante i seminari svolti.

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