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Cyberpunk 2077: a 3 anni dal lancio, CD Projekt è ‘finalmente contenta’ dell’RPG

Author: GAMEmag

Quello di Cyberpunk 2077 è ormai riconosciuto come uno dei lanci più disastrosi della storia dei videogiochi. Non solo per gli innumerevoli bug e difetti che il titolo presentava sin dal debutto, ma anche – e soprattutto – per le sue versioni console, presentatesi in uno stato che oseremmo definire ‘pietoso’. Sono trascorsi circa 40 mesi da quello sfortunato day one e, solo poche ore fa, CD Projekt RED è tornata ad esprimersi sul suo action RPG, dichiarandosi ‘soddisfatta’.

Solo 17 sviluppatori ancora al lavoro su Cyberpunk 2077

A dirla tutta, il lancio di Cyberpunk 2077 avvenuto nel dicembre 2020 era stato accolto in maniera piuttosto entusiasta dalla critica, ma il pubblico non aveva mai digerito i numerosi bug e i gravi difetti delle versioni console. Lo studio di Varsavia si è rimboccato le maniche e ha lavorato duramente per sistemare il suo gioco, rilasciando dozzine di patch correttive per migliorarne la stabilità sulle console di penultima generazione (PS4 e Xbox One) e anche su PC.

cyberpunk 2077 phantom liberty

Tra un bug fix e l’altro ci sono state anche varie implementazioni, come la possibilità di acquistare dei nuovi appartamenti per V, una serie di miglioramenti dell’IA degli NPC nemici e una prima ‘timida’ revisione dell’albero dei talenti; quest’ultimo è stato completamente rivisto solo in occasione del rilascio di Phantom Liberty, prima e unica espansione del gioco.

Ecco dunque che, dopo tre anni di aggiornamenti, Cyberpunk 2077 sembra aver davvero raggiunto la sua forma più smagliante. Lo sottolinea la stessa CD Projekt RED nell’ultimo briefing dedicato agli investitori, come si evince dai documenti ufficiali diffusi qualche ora fa.

Tra le varie statistiche e i dati legati a Cyberpunk 2077 e al suo già noto successo commerciale, viene svelato che il gioco è attualmente ‘portato avanti’ da 17 sviluppatori. Considerando che il team di sviluppo originale contava 627 persone, si tratta di un numero estremamente esiguo, ma che la stessa CDPR ritiene “sufficiente” per il lavoro richiesto in questo momento.

A tal proposito, Adam Kiciński ha dichiarato che lui e il suo team sono “finalmente contenti […] dello stato attuale del gioco”. A dire il vero, il CSO di CD Projekt RED sostiene che Cyberpunk 2077 – e, con esso, anche Phantom Liberty – ha raggiunto uno stato ‘soddisfacente’ già lo scorso anno, probabilmente in concomitanza con il lancio del suddetto DLC.

the witcher cd projekt red

Insomma, non aspettatevi altri aggiornamenti sostanziosi per Cyberpunk 2077 nell’immediato futuro. Sembra che CD Projekt RED sia pronta a procedere con i prossimi progetti e, del resto, lo ha recentemente ribadito tornando a parlare di Polaris, nome in codice con cui il team polacco fa riferimento all’attesissimo The Witcher 4.

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Call of Duty Modern Warfare 3 e Warzone, al via la Stagione 3: le novità del Battle Pass e BlackCell – Multiplayer.it

Author: Multiplayer.it

A partire dalle 18:00 di oggi, 3 aprile, ha aperto i battenti la Stagione 3 di Call of Duty Modern Warfare 3, Warzone e Warzone Mobile portando con sé tantissime novità tramite il Battle Pass e Black Cell, incluso il ritorno dell’operatore Snoop Dogg.

In particolare, il Battle Pass della Stagione 3 include oltre 100 ricompense, tra cui nuove skin, operatori, progetti per le armi, armi base e molto altro ancora. Acquistando la versione completa, inoltre, i giocatori potranno ottenere fino a 1.400 COD Points avanzanto nei diversi Settori che compongono il pass.

I contenuti esclusivi di BlackCell e il ritorno di Snoop Dogg

I contenuti di BlackCell per la Stagione 3

I contenuti di BlackCell per la Stagione 3

Con BlackCell, invece, possono ottenere ulteriori contenuti tra cui una serie di progetti per armi altamente tecnologiche e a tema digitale, skin operatore, Gettoni Battaglia, ancora più COD Points e altre ricompense esclusive. Per la precisione, include:

  • Accesso completo al Battle Pass della Stagione 1, oltre a 20 gettoni per il salto di livello (25 su PS4 e PS5). Il Battle Pass completo include fino a 1.400 COD Points e 100 livelli di contenuti sbloccabili grazie ai progressi del Battle Pass.
  • Un esclusivo Settore BlackCell all’interno del Battle Pass che serve come luogo di partenza alternativo. Una volta sbloccato, il Settore BlackCell garantisce immediatamente 1.100 Punti COD
  • Il nuovo operatore BlackCell Stasis, il progetto d’arma animato BAS-B “All That Glitters BlackCell”, tracciatori Async ed effetto di morte “Desync Dismemberment”, la mossa finale “Double Barrel Disrespect” e il progetto Frag Grenade “Aggressive Action”.
  • 11 skin operatore e 6 progetti d’arma alternativi BlackCell.

Come accennato in apertura, con la Stagione 3 di Call of Duty Modern Warfare 3 e Warzone, farà il suo ritorno il rapper Snoop Dogg con un nuovo completo tattico nero e blu, con tanto di occhiali da sole e treccine. Chi ha acquistato BlackCell, inoltre, può sbloccare anche la sua skin alternativa “Snoop Dawg”.

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Synduality Echo of Ada Provato: ingegneria virtuale e combattimenti futuristici | GamesVillage.it

Author: GamesVillage.it

Grazie al gentile supporto di Bandai Namco, che ci ha consentito di prendere parte alla closed beta, abbiamo potuto trascorrere il periodo a cavallo della Pasqua, oltre che sommersi da cibarie di vario tipo, conducendo un’analisi meticolosa di Synduality Echo of Ada per PlayStation 5: nonostante il profilo discreto del gioco, bisogna ammettere anzitutto che i suoi propositi non sono per nulla trascurabili, poiché va a costituire un elemento cruciale del vasto progetto multimediale che prende le mosse dall’anime Synduality Noir. Quest’ultimo si estende su una varietà di formati e supporti, con l’obiettivo di forgiare un’identità di marca pervasiva e decisamente riconoscibile. Le basi per il successo di tale iniziativa sono solide, poiché il brand si fonda su elementi quali mecha, universi post-apocalittici e giovani piloti carismatici, un tema narrativo che ha continuato a riscuotere il favore del pubblico fin dagli anni ’70. Le tematiche affrontate potrebbero suggerire un’ispirazione tratta dagli unanimi consensi riscossi da Armored Core 6, ma il team deputato all’implementazione del titolo ha intenzionalmente optato per una direzione innovativa, sviluppando un extraction shooter in terza persona, variante dello sparatutto tattico stile Escape from Tarkov in cui i giocatori sono raggruppati in squadre incaricate di completare obiettivi, scansare il fuoco nemico e raggiungere un punto di estrazione sulla mappa, che si inserisce a pieno diritto nel paradigma del live service. Consci delle sfide che tale approccio comporta, ci siamo imbarcati in un esame approfondito della beta, identificando pregi e difetti, ricavandone un prezioso compendio di impressioni e chiaroscuri che andiamo di seguito a dettagliare.

Synduality Echo of Ada

Synduality Echo of Ada: le meccaniche di gioco del domani

Il recente annuncio di Synduality Echo of Ada potrebbe essere attribuito al lancio della sua versione animata, tutt’ora in corso, o al desiderio di Bandai Namco di raggiungere la più ampia base di utenti possibile. Il gioco denota comunque una certa accessibilità, poiché non richiede conoscenze pregresse di alcun tipo ma fornisce tutte le informazioni essenziali attraverso un breve video introduttivo. Ambientato in un futuro distopico, nel mondo di Synduality l’umanità è stata ridotta all’8% della popolazione a causa di tempeste tossiche denominate Lacrime di Luna. Malgrado ciò, gli esseri umani hanno trovato rifugio sottoterra, dove non solo sopravvivono ma prosperano, e sono dipendenti dalla raccolta di risorse e cristalli energetici chiamati AO, disponibili solo in superficie. Per affrontare le avverse condizioni atmosferiche e le creature ostili, gli audaci esploratori noti come Drifter collaborano con i Magus, androidi che controllano esoscheletri meccanici battezzati Cradle Coffin, o soltanto Cradle per brevità.

Questo incipit narrativo serve da introduzione efficace e completa al gioco, ma ciò che colpisce è lo stile distintivo e coinvolgente degli autori: in maniera simile a quanto accade in Helldivers 2, Synduality Echo of Ada adotta un tono parodistico della propaganda militare, presentando l’inizio dell’avventura con un video che emula le campagne di reclutamento cariche di retorica patriottica. Dopo un conciso tutorial iniziale, il giocatore riceve un hangar, un Cradle e un Magus, che immediatamente comunicano il livello di coinvolgimento promesso dall’avventura. Sebbene la personalizzazione dei mech non sia altrettanto dettagliata come in altri giochi dedicati ai robot, Synduality Echo of Ada offre meccaniche di gioco abbastanza complesse da catturare l’interesse, incoraggiando i giocatori a stabilire e perseguire obiettivi personali. Oltre alle missioni tradizionali, l’aspetto più stimolante del gioco è la possibilità di migliorare la base dei giocatori in vari modi, motivandoli a raccogliere le risorse necessarie per la ricostruzione e ad intraprendere nuove esplorazioni del mondo al di sopra delle loro teste.

Synduality Echo of Ada

Dall’intelligenza artificiale alle battaglie meccanizzate

Il fulcro del gameplay di Synduality Echo of Ada è abbastanza intuitivo: i giocatori assemblano il loro Cradle personalizzato, selezionando componenti e armamenti adatti, e si avventurano all’esterno per raccogliere oggetti, cristalli AO e portare a termine le missioni di cui si sono fatti carico. Se sono soddisfatti dei loro progressi o se hanno accumulato un surplus di risorse, si dirigono verso il punto di estrazione, invocano un ascensore e fanno ritorno al sicuro nel proprio hangar. Questo processo può sembrare semplice, ma non è privo di sfide. Come in ogni extraction shooter degno di tale nome, il buon esito delle missioni può essere ostacolato da diverse complicazioni: ad esempio, le summenzionate piogge tossiche possono danneggiare gravemente il mech, costringendo i giocatori a cercare rifugio e perdendo tempo prezioso. Il tempo è una risorsa vitale: ogni Cradle ha una batteria limitata, e i giocatori hanno in media circa 15 minuti per fare ritorno alla base prima che il mech si disattivi, rischiando di perdere tutto il bottino accumulato. Il sistema di combattimento è uno degli aspetti più intriganti del gioco. I nemici, noti come Enders, possono non essere particolarmente astuti, ma la loro tenacia e soprattutto la numerosità delle orde possono sopraffare i giocatori. È lecito trovarsi a fuggire da un branco di queste belve, specialmente quando i propulsori si surriscaldano e non permettono un allontanamento celere. Le condizioni meteorologiche peggiorano ulteriormente la situazione, potenziando gli Enders durante le tempeste e rendendoli più pericolosi e resistenti, un fattore che aggiunge un ulteriore livello di strategia e pianificazione, poiché sarà necessario tenere conto dell’ambiente ostile mentre cerchiamo di completare gli obiettivi.

Oltre agli ostacoli ambientali, ci troveremo anche alle prese con altri Cradle predatori, entità che rappresentano una minaccia superiore rispetto alle creature selvagge: dotati di velocità, capacità di attacco a distanza e armamenti avanzati, sono avversari che costituiscono una notevole minaccia per i Drifter. L’intelligenza artificiale del gioco, pur non essendo eccezionale, implementa tattiche basilari che possono rivelarsi fatali in determinate circostanze. Il gioco tende a posizionare gruppi di Enders o Cradle nemici vicino ai punti di estrazione, aumentando così il pericolo specialmente quando i giocatori sono appesantiti dal bottino, a corto di munizioni o con la batteria del mech in esaurimento. Si tratta di una dinamica di gioco che punta a intensificare la pressione nei momenti di maggiore vulnerabilità. Il sistema di combattimento, sebbene elementare, richiede un approccio tattico. I Magus mostrano svariati limiti nel multitasking, costringendo i Cradle a eseguire una sola azione per volta, come muoversi rapidamente, schivare, sparare, ricaricare o curarsi, tutte restrizioni che moltiplicano i momenti vulnerabili, rendendo l’ottimizzazione delle manovre un fattore critico per il successo o il fallimento di un Drifter, in particolare durante gli scontri con altri giocatori online. Sebbene la narrazione del gioco suggerisca di adottare un’indole cooperativa, è possibile anche adottare un approccio concorrenziale, attaccando altri piloti per ottenere un bottino più sostanzioso. Coloro che seguono questa via rischiosa potrebbero trovarsi nella lista dei “most wanted” ma, per alcuni, il rischio potrebbe rappresentare un investimento più che ragionevole.

Synduality Echo of Ada

Un’universo di possibilità

Il periodo di closed beta è stato purtroppo funestato da significative instabilità nei server. Nonostante gli sforzi di manutenzione dell’ultimo momento, persistono problemi di latenza che Bandai Namco dovrà indubbiamente affrontare con priorità. Ad ogni modo, l’impatto del titolo è stato tutto sommato positivo: la semplicità delle meccaniche lo rende immediatamente fruibile anche per i neofiti del genere, evitando una curva di apprendimento eccessivamente ardua. La personalizzazione del Magus offre un’esperienza molto coinvolgente, riducendo i tempi di inattività e aumentando l’empatia tra giocatore e personaggio. L’opportunità di migliorare la propria base aggiunge un elemento di profondità che invoglia i giocatori a intraprendere continuamente nuove missioni. Tuttavia, permangono incertezze che potrebbero alterare drasticamente le nostre impressioni attuali. Il contesto multiplayer della beta non riflette pienamente la difficoltà del gioco, che dipenderà significativamente dalla densità dei giocatori nella stessa area e dalla loro strategia, inclusa la possibilità di tendere imboscate ai Drifter di passaggio.

Le dinamiche di progressione rimangono una marcata incognita. Mentre la beta ci ha permesso di completare missioni ed espandere la nostra base, la conclusione dei contenuti disponibili ha coinciso con una diminuzione del nostro coinvolgimento. È importante sottolineare che l’upgrade dell’hangar e gli elementi di crafting sono soggetti a timer che possono essere accelerati tramite l’uso di risorse, suggerendo la potenziale presenza di microtransazioni. Infine, auspichiamo un’espansione delle opzioni per personalizzare l’interfaccia utente, in particolare per quanto riguarda la presenza a schermo del Magus, che attualmente risulta eccessivamente invasivo.

Piattaforme: PC, PlayStation 5, Xbox Series X|S

Sviluppatore: Game Studio Inc.

Publisher: Bandai Namco

Data di uscita: TBD

Il passato ci insegna a guardare con scetticismo agli adattamenti videoludici derivanti da film e serie animate. Nonostante ciò, Synduality Echo of Ada potrebbe rivelarsi un’eccezione più che notevole a questa tendenza. Gli sviluppatori hanno profuso notevoli sforzi per realizzare un gioco che possa spiccare per qualità intrinseche e indipendenza dal materiale originale. La nostra analisi della Beta ha rivelato alcune sfaccettature incerte ma, nel complesso, il gioco ha lasciato un’impressione decisamente favorevole, suscitando vivo interesse per le potenzialità di un progetto che merita un’attenta considerazione. Per il resto, non rimane che attendere l’arrivo di una nuova Beta magari con novità che ci permettano di inquadrare ancora meglio il titolo, oltre a sperare nell’annuncio della data di pubblicazione, permettendoci così di catapultarci all’interno del campo di battaglia in maniera definitiva!

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Tekken: serie a 57 milioni di copie, 51% delle vendite in Europa – Multiplayer.it

Author: Multiplayer.it

Katsuhiro Harada, il producer della serie Tekken, ha svelato nel corso dell’ultimo episodio di Game Maker’s Notebook Podcast, dove ha conversato con Shuhei Yoshida, il capo della divisione indie di PlayStation, che la serie ha venduto più di 57 milioni di copie, il 51% delle quali in Europa, il territorio che sembra amarla di più. Negli Stati Uniti ha venduto invece il 30% delle copie, con le restanti distribuite negli altri territori del globo.

Per il resto Harada ha ribadito le vendite di Tekken 7, che ha superato gli 11 milioni di copie (11,8 stando all’ultimo dato ufficiale risalente a febbraio 2024). Di Tekken 8, l’ultimo capitolo della serie, i dati ufficiali parlano di 2 milioni di copie vendute nelle prime tre settimane. Non disponiamo di dati aggiornati e Harada non li ha comunicati durante il podcast.

Per il resto vi ricordiamo che Tekken 8 è disponibile per PC, PS5 e Xbox Series X/S. Se volete più informazioni, leggete la nostra recensione.

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Eiyuden Chronicle Hundred Heroes Provato: l’alba dei cento eroi | GamesVillage.it

Author: GamesVillage.it

Gli RPG di stampo giapponese, in particolare quelli progettati con un sistema di combattimento a turni, sono stati tradizionalmente apprezzati solo da un gruppo selezionato di intenditori; tuttavia, questa percezione è stata in parte alterata dall’introduzione dello stile grafico 2.5D in pixel art, come dimostrato dal successo di produzioni quali Octopath Traveler. Una simile tendenza è stata adottata anche da altri sviluppatori e ha ricevuto una calorosa accoglienza da un pubblico più ampio. Sulla scia di queste innovazioni, Rabbit & Bear Studios ha deciso di investire pienamente in Eiyuden Chronicle Hundred Heroes, un progetto che, grazie soprattutto alla splendida visione del compianto Yoshitaka Murayama, ha rapidamente soddisfatto il suo obiettivo su Kickstarter e che si trova attualmente nelle fasi finali dello sviluppo per il rilascio su console e PC, previsto per il 23 aprile 2024. Eiyuden Chronicle spicca decisalemte quale JRPG dall’estetica distintiva e, dal punto di vista dei contenuti, si propone come un’opera ancora più ambiziosa rispetto ai precedenti titoli del genere, forse ancor più del suo progenitore spirituale Suikoden. Ma lasciateci iniziare il nostro racconto dal principio…

Eiyuden Chronicle Hundred Heroes

Eiyuden Chronicle Hundred Heroes: compagni fraterni, nemici giurati

La trama di Eiyuden Chronicle Hundred Heroes si svolge nelle terre di Allraan, un mondo segnato da conflitti interni e da gruppi divisi fra specie diverse – umani, elfi, guerrieri bestiali, imperiali, sentinelle, tribù del deserto e molti altri – attualmente in uno stato di equilibrio politico molto fragile, mantenuto dall’Impero di Galdea. Quest’ultimo ha acquisito una posizione di preminenza sulle altre nazioni grazie alla ricerca di un artefatto misterioso che potrebbe intensificare il potere degli oggetti magici noti come lenti runiche. L’Impero ha quindi instaurato un’alleanza con le altre fazioni per accelerare la missione e prevenire inconvenienti. Si ipotizza che il ritrovamento di tale artefatto possa scatenare un conflitto su larga scala dalle conseguenze incalcolabili, ma questa versione preliminare non ci ha consentito di approfondire ulteriormente la questione, che perciò rimandiamo al momento in cui potremo esaminare il prodotto nella sua interezza.

Per quanto riguarda la narrazione specifica, il giocatore ha l’opportunità di guidare tre personaggi principali – Nowa, Seign e Marisa – ognuno con una storia personale dettagliata, competenze distintive, e aspirazioni proprie. Secondo gli sviluppatori, il gioco includerà oltre 100 personaggi giocabili, una prospettiva che suscita curiosità. In questo breve excursus dimostrativo abbiamo incontrato una discreta varietà di alleati, sia umani che non, dotati di specializzazioni in magia o combattimento corpo a corpo, che tuttavia ci hanno lasciato il dubbio su quanto sia fattibile gestire un così ampio elenco di personaggi senza incappare, prima o poi, in qualche ripetizione. Se Rabbit & Bear Studios dovesse riuscire in questo intento, potrebbe aver realizzato un autentico unicum nel panorama ruolistico. La demo a nostra disposizione includeva solo le prime ore del gioco, durante le quali Nowa incontra Seign e, insieme ad altri personaggi secondari, esplora delle rovine alla ricerca dell’artefatto associato alle lenti runiche.

Eiyuden Chronicle Hundred Heroes

L’adunanza dei campioni immortali

Eiyuden Chronicle Hundred Heroes si pone come un’opera estremamente vivace fin dall’inizio. L’ambientazione iniziale crea una solida base per intrecci narrativi sorprendenti, e durante le prime ore di gioco, l’esperienza ci ha coinvolti di continuo senza alcuna incertezza in termini di ritmo: la progressione è progettata per variare tra combattimenti e dialoghi, esplorazione e l’introduzione di nuovi elementi, mantenendo così l’interesse vivo in ogni momento. Se questa dinamica si manterrà su standard elevati per un periodo prolungato e per un numero adeguato di ore, potremmo trovarci di fronte a uno dei JRPG più robusti e soddisfacenti dell’epoca contemporanea. A questo si aggiunge un sistema di combattimento che, pur essendo strutturalmente molto tradizionalista, offre spunti innovativi grazie all’impiego delle lenti runiche.

Il sistema di combattimento a turni di Eiyuden Chronicle è piuttosto intuitivo: una barra superiore anticipa l’ordine di azione dei combattenti, con il giocatore che decide le mosse da eseguire, che possono essere offensive, difensive, di schivata o volte all’uso di oggetti ausiliari (come cure e rianimazioni per i compagni a terra). Tali opzioni sono solo la punta dell’iceberg di una gamma più ampia che si espanderà nel corso della storia. La caratteristica peculiare delle battaglie risiede nella doppia capacità di sfruttare il potere delle lenti runiche, sia in attacco che in difesa, o di attivare le mosse di squadra, che coinvolgono più personaggi contemporaneamente e richiedono un certo livello di affinità tra gli eroi per essere sbloccate. Le scelte narrative influenzeranno la disponibilità di queste mosse combinate, che sincronizzano i turni dei personaggi per eseguire attacchi devastanti.

Eiyuden Chronicle Hundred Heroes

Ciò che serba il destino

Dal punto di vista della qualità grafica e tecnica, è prematuro esprimere un giudizio definitivo su quanto Eiyuden Chronicle Hundred Heroes ha da offrire. Se dovessimo sbilanciarci a livello di estetica, sia l’attenzione ai dettagli degli sfondi che la modellazione dei personaggi sono esenti da critiche – a parte il fatto che potrebbero non essere presenti molti elementi a schermo e che si nota una certa uniformità nei biomi già esplorati. Tuttavia, il carattere retrò del gioco potrebbe costituire uno svantaggio nel contesto attuale,  almeno agli occhi di un certo tipo di pubblico, considerando che nel 2024 le aspettative visive sono considerevolmente elevate.

Per il resto, la cura generale riposta nella realizzazione della grafica 2.5D è davvero degna di nota, poiché si distingue in maniera netta dal trattamento visuale riservato a Octopath Traveler. In quest’ultimo, l’uso della pixel art era intensivo e di alta qualità; in Eiyuden Chronicle Hundred Heroes, si è scelto un approccio di compromesso che assicura comunque un contrassegno emblematico della produzione. Gli sprite dei personaggi, sia principali che secondari, e gli sfondi sono realizzati in alta definizione; i secondi sono completamente tridimensionali, mentre i primi mantengono una bidimensionalità. In questo caso, è essenziale sottolineare: vedere per credere; personalmente, la scelta ci ha trovati assolutamente favorevoli oltre ogni ragionevole dubbio.

Piattaforme: Nintendo Switch, PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S

Sviluppatore: Rabbit & Bear Studios

Publisher: 505 Games

Data di uscita: 29 marzo 2024

Eiyuden Chronicle Hundred Heroes si fa notare nel panorama dei JRPG moderni per la densità dei suoi contenuti e il carattere del comparto visivo. L’esperienza di gioco di cinque ore ha suscitato in noi un desiderio immediato di proseguire l’avventura, una reazione che non diamo mai per scontata quando effettuiamo il test di un’opera ancora in divenire. Con la data di rilascio ormai prossima, prevediamo di fornirvi presto ulteriori dettagli ed un insindacabile giudizio definitivo. Nel frattempo, se siete appassionati di giochi di ruolo a turni, vi affascinano i titoli in 2.5D e siete entusiasti all’idea di gestire un roster di oltre 100 personaggi, vi consigliamo vivamente di inserire Eiyuden Chronicle Hundred Heroes nella vostra lista dei desideri o, quantomeno, di seguirne gli sviluppi con interesse.

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