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THE400 Mini: tutto quel che c’è da sapere sulla nuova retroconsole Atari | GamesVillage.it

Author: GamesVillage.it

PLAION, publisher e sviluppatore di videogiochi leader a livello mondiale, insieme a Retro Games Ltd., uno dei principali produttori di home computer rivisitati, annunciano il lancio di THE400 Mini, una mini-ricostruzione moderna del pionieristico home computer Atari 400 del 1979.

Per celebrare il lancio, c’è qualcosa di piuttosto speciale che si nasconde nei componenti interni di questo tributo in forma smagliante a uno dei migliori successi di Atari. Sebbene le due aziende coinvolte nella creazione di THE400 Mini non vogliano svelare troppo, è possibile che questo mini sistema contenga qualcosa in più rispetto ai 25 giochi precedentemente annunciati. Visto che la Pasqua è alle porte, forse i fan di Atari potranno aggiungere un altro paio di Easter Egg al loro bottino di cioccolato.

Negli ultimi tre mesi ci siamo divertiti molto a raccontare ai nostri fan tutto ciò che THE400 Mini ha da offrire. Se avete seguito attentamente la storia, saprete già tutto sui 25 giochi preinstallati, sulla compatibilità HDMI e USB e sul fatto che amiamo il retrò e vogliamo preservare la storia dei videogiochi. La nostra mini replica è stata realizzata con amore per emulare il classico design del 1979 e farà bella mostra di sé sulle scrivanie dei giocatori, offrendo l’opportunità di una super evasione dalla routine quotidiana. E se sapranno guardare bene, i giocatori retrò saranno ricompensati con un Easter Egg extra speciale.

ha dichiarato Paul Andrews, Managing Director di Retro Games Ltd.

Non è stato fatto alcun compromesso rispetto all’aspetto iconico dell’Atari 400 originale: THE400 Mini è una replica fedele, anche se con dimensioni inferiori del 50% rispetto all’originale. I cari ricordi del passato devono essere trattati con rispetto, cura e attenzione, in modo che i giocatori possano ricordare chi erano quando i pixel dominavano il mondo. Inoltre, la diffusione dei giochi in formato digitale sta rendendo più difficile per i collezionisti possedere fisicamente i propri oggetti preferiti, e sono proprio questi giocatori a voler approfittare di edizioni limitate come THE400 Mini.

Per gli appassionati di retrò che vogliono acquistare la console oggi prima che le scorte limitate si esauriscano, sarà un piacere sapere che oltre al software preinstallato, i giocatori possono anche caricare i propri giochi tramite una chiavetta USB.
THE400 Mini è disponibile da subito presso retailer selezionati al prezzo di €119,99.
Per ulteriori informazioni, visitate il sito https://retrogames.biz/products/the400-mini/.

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Xbox Series X si veste di bianco, ma è solo digitale. Le immagini

Author: GAMEmag

Nelle scorse ore Exputer ha pubblicato le immagini di una nuova variante della Xbox Series X completamente bianca. Al di là della colorazione, però, salta immediatamente all’occhio l’assenza del lettore ottico. Ad ogni modo The Verge ha confermato che le immagini sono autentiche in seguito alla consultazione di alcuni documenti in merito, seppur Microsoft non abbia ancora commentato la fuga di notizie.

Che una revisione dell’ammiraglia Microsoft fosse in programma era nell’aria: lo scorso settembre, durante la causa tra FTC e Microsoft, emersero le immagini di una nuova console cilindrica che avrebbe dovuto essere un aggiornamento mid-gen. A febbraio, invece, fu proprio Exputer a rivelare una possibile Xbox Series X bianca completamente digitale.

Le forme rimangono invariate rispetto all’attuale modello, ma la componentistica dovrebbe essere leggermente diversa. Exputer suggerisce che alcune parti siano state aggiornate, incluso il dissipatore di calore. La colorazione, invece, sarebbe identica a quella adottata per la più accessibile Series S.

Il rilascio sembra ancora fissato per la prossima estate, mentre in merito al prezzo si prevede una riduzione di 50/100 dollari rispetto al listino attuale di Series X, per cui compreso tra i 399 e i 449 dollari. Permane, invece, il dubbio sull’aggiornamento mid-gen che a differenza di PlayStation 5 potrebbe non arrivare mai.

D’altro canto, proprio in una recente intervista Phil Spencer ha dichiarato che le vendite software non riescono a supportare la produzione hardware come un tempo. Contemporaneamente, il costo dell’hardware è stagnante o tende addirittura all’aumento. Premesse, insomma, che sembrano aver spinto Microsoft a rinunciare a versioni potenziate della sua console.

La società, infatti, sperava di poter distribuire la nuova console a un prezzo di 499 dollari, ovvero lo stesso dell’attuale Series X a fronte però di specifiche migliorate. Tuttavia, lo stesso Phil Spencer a settembre dichiarò che i piani avrebbero potuto subire cambiamenti nel corso dei mesi successivi e pare che la console cilindrica, anch’essa full-digital, non arriverà.

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Dino Crisis, Mega Man e Ace Attorney più votati in un sondaggio di Capcom sulle sue IP più popolari – Multiplayer.it

Author: Multiplayer.it

Capcom Town, il sito aperto per festeggiare il 4o° anniversario di Capcom, ha tenuto un sondaggio per scoprire quali sono le serie più amate della compagnia. Con una certa sorpresa hanno vinto Dino Crisis, Mega Man e Ace Attorney, come visibile nell’infografica sottostante in cui i nomi più votati sono più grandi degli altri.

Serie che torneranno

I risultati del sondaggio di Capcom

I risultati del sondaggio di Capcom

Si tratta di risultati decisamente interessanti, visto che hanno fatto emergere delle serie meno preminenti rispetto ad altre di Capcom, come quelal Resident Evil o quella Street Fighter.

Considerate che al sondaggio hanno già partecipato più di 200.000 persone e che c’è tempo fino al 12 aprile per votare (andate qui). Quindi i risultati potrebbero cambiare leggermente nei prossimi giorni.

I risultati giapponesi del sondaggio di Capcom

I risultati giapponesi del sondaggio di Capcom

Interessante anche il fatto che Capcom abbia creato un sondaggio a parte per il pubblico giapponese, che ha votato in modo diverso da quello degli altri territori facendo risaltare la serie JRPG Breath of Fire.

Contemporaneamente alla pubblicazione delle due infografiche, Capcom ha annunciato di aver aggiunto Street Fighter Alpha 2, Super Street Fighter II, Destiny of an Emperor, Street Fighter (2010) e Magic Sword tra i titoli giocabili via browser su Capcom Town. Li trovate qui.

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Turtle Beach Stealth Ultra Recensione: il compagno ideale per (quasi) ogni gamer | GamesVillage.it

Author: GamesVillage.it

Negli anni recenti, ho esplorato un’ampia selezione di gamepad sia per PC che per Xbox, ognuno con le proprie peculiarità in termini di ergonomia e stile. La maggior parte dei dispositivi di controllo creati per queste piattaforme tendono a condividere alcuni tratti estetici ben delineati, seguendo la distintiva fisionomia delle periferiche premium di Microsoft. Tuttavia, esistono attributi unici che fanno spiccare ogni modello: tra questi, il Turtle Beach Stealth Ultra cerca di farsi notare con particolare determinazione. Il prodotto della ditta californiana cattura l’occhio per due elementi salienti, ovvero uno schermo incorporato e due strisce luminose RGB che valorizzano le impugnature. Tali caratteristiche sono intriganti quanto basta da generare curiosità intorno al gamepad di fascia alta di Turtle Beach, ma è la sua essenza interna a conferirgli lo status di uno dei migliori accessori della sua categoria disponibili sul mercato.

Turtle Beach Stealth Ultra

Turtle Beach Stealth Ultra: una veste diversa ad ogni partita

Il Turtle Beach Stealth Ultra si distingue per il suo dongle wireless da 2,4 GHz, che assicura una connessione stabile e reattiva, con un’ampia copertura e minima latenza, sia che si colleghi a un PC o a una console. Nella mia configurazione, dove monitor, PC e console sono collocati in prossimità, questa estensione del segnale non torna particolarmente utile, ma in altre situazioni un po’ più “distanti” potrebbe rappresentare un plus non indifferente. Inoltre, lo Stealth Ultra vanta anche la possibilità di connettersi via Bluetooth, utile in assenza di porte USB libere o per l’abbinamento con dispositivi mobili. Esteticamente, appare subito evidente l’ispirazione all’Xbox Elite, un confronto lusinghiero dato che il controller di Microsoft è tra le scelte top per Xbox e PC. Turtle Beach ne è consapevole, tanto che, escludendo lo schermo e l’illuminazione RGB, potrebbe essere facilmente confuso con un accessorio ufficiale: del resto, la disposizione asimmetrica degli stick analogici mira a soddisfare gli utenti abituati agli standard di Redmond. Per chi fosse curioso, lo Stealth Ultra funziona egregiamente come un controller Xbox, con piena compatibilità anche su PC. All’interno della confezione si trovano una custodia brandizzata Turtle Beach, il dongle USB, una base di ricarica, due set di copri-stick di ricambio e un cavo USB-C lungo 3 metri. La base di ricarica presenta una porta USB frontale per il dongle, evitando così di occupare porte aggiuntive su PC o console. Sebbene lo Stealth Ultra emuli l’aspetto dei controller Microsoft, si differenzia per la sua funzionalità: i pulsanti direzionali, frontali e dorsali sono più “cliccabili”, simili a quelli di un mouse, offrendo un feedback insolito ma gratificante, che aiuta ad elevarlo dalla moltitudine di concorrenti.

Capita sempre più spesso che i controller di terze parti, come nel caso dello Stealth Ultra, includano stick analogici con tecnologia a effetto Hall, che sfrutta magneti e sensori elettrici per rilevare posizione e movimento senza contatto fisico tra le componenti, riducendo l’usura e prevenendo il drift, un problema sempre più diffuso tra i giocatori. Turtle Beach offre due tipi di coperture per gli stick: una con rilievi microscopici per una presa migliore e un’altra con una texture più marcata che copre completamente la superficie. Personalmente, ho trovato gli stick integrati leggermente sottodimensionati rispetto ai miei pollici, ma le coperture aggiuntive hanno risolto efficacemente la questione. È un peccato che non sia possibile sostituire le levette, una caratteristica presente nel diretto concorrente Xbox Elite 2, che sarebbe peraltro stato opportuno implementare considerando il segmento di prezzo dello Stealth Ultra. Sul lato inferiore del controller si trovano quattro tasti programmabili, due per lato, posizionati comodamente sulle impugnature e sulla porzione livellata. Questi pulsanti posteriori offrono il medesimo feedback tattile dei frontali e sono facilmente accessibili e utilizzabili, rappresentando un’aggiunta apprezzabile per chi predilige la praticità dei paddle.

Turtle Beach Stealth Ultra

Il nuovo re dei joypad?

Nonostante alcune minime variazioni, l’architettura generale dello Stealth Ultra si allinea ai principi di numerosi dispositivi di comando avanzati. Turtle Beach, tuttavia, confida che l’integrazione con il software proprietario Control Center distingua in maniera netta la sua proposta dai rivali. Estratto dall’imballaggio, ci si ritrova immediatamente tra le mani un dispositivo di controllo eccezionale. La maggior parte delle impostazioni secondarie sono regolabili direttamente dallo schermo integrato, ivi incluse la tonalità e il pattern dell’illuminazione RGB, le varie opzioni di risparmio energetico per estendere l’autonomia o le configurazioni sonore per le cuffie collegate. Le interfacce utente sono intuitive e chiare, facilitando una configurazione iniziale rapida ed efficiente. Con il Control Center, si ha la possibilità di affinare ulteriormente la personalizzazione del gamepad, che fortunatamente non è limitato a una singola configurazione fissa, ma consente di creare diversi profili personalizzati e passare agilmente tra essi attraverso il display integrato. Così, se si desidera utilizzare impostazioni specifiche per un gioco di azione o un gioco di piattaforma, si possono predisporre grazie all’applicazione. Complessivamente, l’app permette di personalizzare le funzioni assegnabili ai pulsanti aggiuntivi (replicando le azioni dei pulsanti frontali, laterali, dei trigger o del d-pad), la sensibilità e la reattività delle levette analogiche (regolabili separatamente), le zone neutre dei trigger, l’equalizzazione e la precisione del Superhuman Hearing (sistema brevettato da Turtle Beach che attenua alcune frequenze e ne amplifica altre, onde fornirci l’opportunità di sentire con maggiore chiarezza rumori fondamentali come i passi dei nemici, la ricarica delle armi e via dicendo) per le cuffie, i colori e gli effetti luminosi per i LED RGB sulle maniglie, l’intensità della vibrazione sia per i trigger che per le maniglie, le opzioni di risparmio energetico e la luminosità complessiva. In aggiunta, sebbene possa sembrare una postilla poco necessaria in un accessorio del genere, abbiamo la possibilità di collegare il gamepad ai nostri canali social attraverso la versione mobile del Control Center, permettendo di ricevere tutte le notifiche sul display. Si presume che la maggior parte degli utilizzatori preferirà controllare il proprio smartphone per adempiere allo stesso scopo, ma Turtle Beach ha voluto offrire un’alternativa per coloro che desiderano concentrarsi sul gioco senza perdere il contatto con la sfera virtuale. Sfortunatamente, l’efficacia pratica del Control Center è compromessa da un’interfaccia utente macchinosa, poco intuitiva e afflitta da malfunzionamenti di vario tipo a dispetto di un numero di versione piuttosto cospicuo, portandomi a preferire dopo qualche infruttuoso tentativo la configurazione diretta tramite lo schermo in dotazione. Con una tale abbondanza di caratteristiche distintive, l’autonomia dello Stealth Ultra potrebbe emergere come un punto critico. Nonostante le affermazioni del costruttore elogino un’autonomia complessiva che può raggiungere le 30 ore, tali previsioni possono sembrare eccessivamente positive e, probabilmente, realizzabili solo disabilitando diverse funzionalità, in particolare l’illuminazione LED e lo schermo.

Esistono varie impostazioni per ottimizzare il consumo energetico, e la possibilità di una ricarica veloce attraverso USB 3.0 rimane un’alternativa efficace. Nel corso dei nostri test, il controller ha raggiunto quasi le 12 ore di utilizzo continuo prima di necessitare una ricarica, dunque possiamo affermare che, quando è in piena carica, ha la capacità di durare per una lunga seduta di gioco o per 4-5 sessioni più corte distribuite nel corso della giornata, un aspetto che ci sentiamo di porre sul piatto della bilancia. Attraverso la sua elevata personalizzabilità e il design ergonomico, Turtle Beach ha sviluppato lo Stealth Ultra non solo per competere con altri dispositivi di fascia alta sul mercato, ma anche per distinguerlo in modo evidente. In questo contesto, non c’è alcun dubbio che l’obiettivo sia stato raggiunto: più di ogni altra cosa, ci troviamo davanti a uno strumento estremamente ergonomico, con una risposta dei tasti eccezionale e una struttura ben progettata che ha ottenuto un largo apprezzamento di pubblico negli anni. Tuttavia, il fascino di un controller così ricco di opzioni varia da utente a utente. Chi desidera semplicemente estrarre il dispositivo dalla confezione e iniziare a giocare immediatamente, senza doversi preoccupare di configurazioni e personalizzazioni, può farlo, ma deve considerare un costo non trascurabile di 199,99 euro. Questo investimento, però, assume un senso più concreto per coloro che vogliono personalizzare ogni singola impostazione secondo le proprie esigenze, magari salvandole su profili differenti per passare rapidamente da uno all’altro, e che scopriranno che lo Stealth Ultra di Turtle Beach soddisfa pienamente le loro aspettative. Infine, ma non meno importante, l’aspetto visivo è cruciale, e in questo caso il design raffinato e seducente gioca un ruolo chiave sul giudizio finale.

Turtle Beach Stealth Ultra

Il gamepad Stealth Ultra di Turtle Beach si colloca tra le soluzioni senza fili più sofisticate disponibili attualmente. I proprietari di Xbox e PC hanno la possibilità di modificare le configurazioni attraverso un display LED intuitivo, e persino di visualizzare le notifiche dai propri social media durante l’uso. Questo splendido accessorio si distingue per fattura e design, per i joystick analogici con tecnologia Hall a prova di drift, i quattro tasti posteriori personalizzabili e gli interruttori dalla sensibilità estrema. Sebbene il costo sia considerevole, le piccole imperfezioni non ne pregiudicano il valore complessivo e, per chi è in cerca di un’esperienza di gioco unica, robusta e senza compromessi, lo Stealth Ultra si dimostra una scelta davvero vincente.

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Turtle Beach Stealth Ultra

Il giudizio di GV

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Take-Two acquisisce Gearbox per 460 milioni di dollari, sarà parte di 2K

Author: GAMEmag

Se ne è vociferato nei mesi scorsi e alla fine l’accordo è arrivato: Embracer venderà Gearbox Software, lo studio responsabile della serie Borderlands, a Take-Two. La transazione ha un valore di 460 milioni di dollari e dovrebbe concludersi entro il primo trimestre dell’anno fiscale 2025 di quest’ultima.

In Take-Two, casa madre di Rockstar Games, Gearbox entrerà a far parte della famiglia 2K, un’etichetta editoriale della società statunitense impegnata soprattutto nei giochi sportivi. Lo studio continuerà ad essere guidato dal suo fondatore e CEO Randy Pitchford.

La vendita rientra in un processo di ristrutturazione e disinvestimento che Embracer ha iniziato l’anno scorso e che punta a ridurre il debito netto. La vendita di Gearbox contribuirà al taglio del debito per 3,2 miliardi di corone svedesi (circa 300 milioni di dollari). Si tratta di una vera e propria svendita, considerando che lo studio era stato acquisito da Embracer solo nel 2021 per 1,4 miliardi di dollari, circa 3 volte tanto.

L’acquisizione di Gearbox segna il risultato di un processo di disinvestimento strutturato finale ed è un passo importante nella trasformazione di Embracer per un futuro con un debito netto notevolmente inferiore e un migliore flusso di cassa libero (FCF)” ha dichiarato Lars Wingefors, CEO di Embracer Group.

La vendita di Gearbox è solo l’ultimo sviluppo di un momento no per Embracer Group. La società annunciò che un accordo dal valore di 2 miliardi di dollari con una società mai rivelata era fallito. Da lì è iniziato un piano di ristrutturazione che ha visto la chiusura di diversi studi, tra cui Volition responsabile del franchise Saints Row, e diversi round di licenziamenti che hanno visto la forza lavoro ridursi di oltre 17.000 dipendenti.