Author: GAMEmag
L’intelligenza artificiale è al centro della narrazione di qualsiasi società, figurarsi NVIDIA che realizza hardware e tecnologie che la mettono al centro e le fanno guadagnare miliardi di dollari. È stato il tema centrale della GPU Technology Conference 2024, in cui la società ha presentato gli acceleratori basati su architettura Blackwell.
Proprio da quell’evento, in un Q&A con la stampa di settore statunitense, è arrivata una nuova profezia firmata Jensen Huang, l’istrionico CEO: entro 5-10 anni vedremo videogiochi completamente generati dall’IA.
Come riporta Tom’s Hardware USA, Huang immagina un futuro in cui gli strumenti di intelligenza artificiale potranno usare le capacità della GPU non per renderizzare la grafica, ma generarla. Qualcosa di primordiale lo stiamo già vedendo, se pensiamo alla Frame Generation del DLSS 3, dove vengono creati 7 pixel su 8 dell’immagine.
Il CEO di NVIDIA ritiene che i primi tentativi di giochi generati dall’IA potrebbero iniziare a vedersi entro cinque anni.
“A che punto siamo, secondo lei, in questo mondo in cui ogni pixel è generato con un frame rate in tempo reale? E qual è la sua visione per le esperienze gaming e non, in questo nuovo paradigma?”, ha chiesto un giornalista non meglio precisato durante il Q&A.
“Penso che per quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia, la curva S non sia più lunga di un decennio una volta che diventa vera, una volta che diventa pratica e migliore. E, naturalmente, ChatGPT non è solo pratico; nella maggior parte dei casi, è migliore. Penso che manchino meno di dieci anni”.
La curva S è la curva dell’innovazione, una vera e propria S, come vedete nell’immagine qui sopra, che può essere più o meno ripida nella parte centrale, impossibile stabilirlo a priori.
“Tra dieci anni sarete all’altra estremità della curva S. Tra cinque anni, invece, sarete probabilmente nel mezzo, quando tutto cambierà in tempo reale e tutti diranno: ‘Oh, guarda un po’, sta succedendo questo’. E quindi bisogna decidere, siamo già a due anni da quel momento, all’interno dei dieci anni? Probabilmente lo siamo già da due anni. Quindi direi che entro i prossimi cinque-dieci anni, in qualche momento nel mezzo, sarà largamente così”.
La tesi di Huang ricorda quella di un altro esponente di spicco di NVIDIA, Bryan Catanzaro (VP of Applied Deep Learning Research), il quale disse che DLSS/IA potrebbero arrivare a sostituire completamente il rendering tradizionale. E se i giochi saranno generati dall’IA, rimane valida un’altra affermazione di Huang, ovvero la democratizzazione della programmazione: non sarà più necessario studiare per essere in grado di scrivere codice e script. Peraltro, in un periodo in cui il mondo del gaming sta licenziando in massa, il tutto assume un tono funereo per i lavoratori del settore.
Che la strada verso un futuro in cui l’IA prenderà il sopravvento su ogni cosa sia tracciata è ampiamente chiaro, mentre meno certe sono le tempistiche citate da Huang: potrebbero essere più brevi o leggermente superiori ma, come direbbero i Borg, “la resistenza è inutile”.
In attesa di arrivare a quello scenario, NVIDIA e le software house puntano a integrare l’IA in aspetti dei videogiochi in cui può essere utile, come la caratterizzazione degli NPC e la loro interazione con il giocatore. La tecnologia NVIDIA ACE – Avatar Cloud Engine – e i primi esperimenti di Ubisoft con NEO NPC sono un segnale inequivocabile di una rivoluzione in arrivo.