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Terremoto Sony, licenzia 900 dipendenti di PlayStation e chiude il London Studio

Author: GAMEmag

Le stime di vendita di PS5 sotto le attese originarie e l’assenza di grandi giochi first party da qui a marzo 2025 hanno portato Sony a prendere un’amara decisione: ridurre il personale di Sony Interactive Entertainment, sfoltendo i PlayStation Studios.

Sony licenzierà 900 persone, pari all’8% della sua forza lavoro. In particolare, la casa nipponica taglierà negli Stati Uniti all’interno di Insomniac Games, Naughty Dog e nei team “Technology, Creative e Support”, spiega Hermen Hulst, boss dei PlayStation Studios.

In Europa e nel Regno Unito le notizie più infauste: sarà chiuso il London Studio, parte dei PlayStation Studios, impegnato nello sviluppo di un nuovo gioco online per PlayStation 5, ambientato in una versione fantasy di Londra. Ci saranno riduzioni di organico anche in Guerrilla e Firesprite (Horizon Call of the Mountain). “Queste si aggiungono ad alcune riduzioni minori apportate ad altri team nei PlayStation Studios”, aggiunge Hulst.

“PlayStation 5 è al suo quarto anno e siamo in una fase in cui dobbiamo fare un passo indietro e guardare di cosa ha bisogno la nostra azienda. Allo stesso tempo, il nostro settore ha vissuto un cambiamento continuo e sostanziale che influenza il modo in cui tutti noi creiamo e giochiamo ai giochi”, afferma la società.

La casa nipponica reputa di dover rivedere il modo in cui opera per “fornire le storie coinvolgenti e basate sulla narrativa” per le quali i PlayStation Studios sono noti. “Fornire e sostenere esperienze social online, consentendo ai giocatori PlayStation di esplorare i nostri mondi in modi diversi, nonché lanciare giochi su dispositivi aggiuntivi come PC e dispositivi mobili, richiede un approccio diverso e risorse differenti“.

Sony dice che i PlayStation Studios sono diventati troppo grandi e ciò non è necessariamente un bene. “Abbiamo esaminato i nostri studi e il nostro portfolio, valutando progetti in varie fasi di sviluppo e abbiamo deciso che alcuni di questi progetti non andranno avanti“.

“Voglio che sia chiaro che la decisione di interrompere il lavoro su questi progetti non è una riflessione sul talento o sulla passione dei membri del team. La nostra filosofia è sempre stata quella di consentire la sperimentazione creativa. A volte, le grandi idee non diventano grandi giochi. A volte, un progetto viene avviato con le migliori intenzioni prima che i mutamenti nel mercato o nel settore comportino un cambiamento di piano”, conclude Hulst.

In attesa di vedere come si muoverà Sony nel prossimo futuro, ricordiamo che secondo le indiscrezioni potrebbe arrivare una versione rinnovata e potenziata di PS5 entro l’anno.

L’industria dei giochi è stata falcidiata da ondate di licenziamenti. Il mese scorso Microsoft ha allontanato 1900 dipendenti di Activision Blizzard e Xbox, circa l’8% dell’intera divisione Microsoft Gaming. Il mese scorso Unity ha licenziato il 25% della sua forza lavoro e Discord il 17% dei suoi dipendenti.

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Kingmakers: lo “sparatutto nel medioevo” è più profondo di quanto sembra, il team ne parla – Multiplayer.it

Author: Multiplayer.it

Kingmakers, da poco annunciato, è un nuovo gioco d’azione e sparatutto ad ambientazione medievale. In breve, possiamo andare sul campo di battaglie e abbattere guerrieri in armature e spadone con il nostro fidato mitra e magari con un attacco ad area con un elicottero. Un mix esilarante che ha subito attirato l’attenzione del pubblico.

In un nuova intervista, il team ha parlato del fatto che lo scopo del team è creare un gioco storicamente accurato, il che significa ad esempio che Kingmakers avrà battaglie campali, con moltissimi soldati e non solo qualche dozzina di nemici. Tutto questo, però, doveva essere ottenuto con animazioni e fisica di alto livello “che ti aspetteresti da uno sparatutto AAA come The Last of Us 2”. Viene anche svelato che inizialmente l’ambientazione doveva essere l’antica Roma.

Il team spiega poi che Kingmakers includerà anche una campagna di qualità, che non sia solo un “buttati in mezzo a battaglie casuali”. L’idea del gioco è il giocatore torna indietro nel tempo e interferisce con delle battaglie storiche per cambiare il futuro: a seconda della nostre azioni si potranno creare diversi futuri.

La campagna di Kingmakers

Kingmakers

Kingmakers

Il team spiega: “Stiamo cercando di creare il fantasy medievale definitivo. Ciò significa costruire un impero, conquistare castelli, territori, ecc. Non si tratta di una serie di battaglie casuali, ma di una campagna coinvolgente, in cui si costruiscono insediamenti, si catturano avamposti nemici, si addestrano e si promuovono soldati, ecc.”

Viene inoltre spiegato: “siamo certamente interessati al PvP e internamente ci proponiamo idee in merito almeno una volta al mese. A un certo punto c’è stato persino un gioco grezzo con meccaniche PvP. È assolutamente qualcosa a cui stiamo pensando in futuro.” Per il momento però il focus e sul PvE con cooperativa.

Potete vedere il trailer di annuncio di Kingmakers qui.

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Genshin Impact: annunciata la versione 4.5, ecco le novità | GamesVillage.it

Author: GamesVillage.it

Hoyoverse ha annunciato l’arrivo della versione 4.5 di Genshin Impact per il prossimo 13 marzo. Il nuovo aggiornamento prevede un ritmo di gioco più rilassato e introduce la gestione di un negozio di pozioni a Mondstadt. Inoltre, Chiori, la geniale stilista e proprietaria della Boutique Chiori, sarà un personaggio giocabile!

Oltre a ciò, in questo aggiornamento saranno implementate delle ottimizzazioni di sistema riguardanti lo sviluppo dei personaggi e sarà disponibile il nuovo Desiderio evento con personaggi e armi.

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Il ritorno di uno dei più apprezzati videogiochi di Star Wars: ecco la remaster di Dark Forces

Author: GAMEmag

Star Wars: Dark Forces è uno sparatutto in prima persona sviluppato da LucasArts e pubblicato nel 1995 per PC. Quando, due anni prima, DooM arrivò nel mondo dei videogiochi sconvolse i canoni della categoria, producendo molteplici effetti: tra questi il moltiplicarsi a dismisura degli sparatutto in prima persona, o FPS che dir si voglia. Tra questi, anche Star Wars ebbe il suo primo FPS, proprio con Dark Forces.

In Dark Forces, la cui storia è ora considerata Legends nell’immaginario di Star Wars (ovvero, non viene presa in considerazione dalle opere canoniche come The Bad Batch o The Mandalorian), il giocatore assume il ruolo di Kyle Katarn, un mercenario reclutato dall’Alleanza Ribelle per svolgere missioni segrete contro l’Impero Galattico. Kyle Katarn è un personaggio originale creato per il gioco, e la sua storia è stata ulteriormente esplorata in altri media di Star Wars non appartenenti al Canone.

Il gioco presenta una trama coinvolgente raccontata con sequenze cinematografiche spettacolari per gli anni ’90, che si svolge tra gli eventi di Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza e Star Wars: Episodio V – L’Impero colpisce ancora. La trama segue le avventure di Kyle Katarn mentre affronta l’Impero e cerca di fermare il progetto segreto “Dark Trooper”. Si tratta di una particolare variante degli assaltatori che è stata recentemente introdotta nel Canone, proprio con The Mandalorian (a partire dal Capitolo 12).

Il gioco offre un vasto arsenale di armi ispirate all’universo di Star Wars, insieme a livelli intricati e dettagliati come era molto difficile riscontrare in un videogioco in quel periodo. Per questi motivi, Dark Forces ha avuto un impatto significativo sulla cultura dei videogiochi di Star Wars ed è considerato uno dei migliori sparatutto in prima persona basati sull’universo di Star Wars. Ha anche ispirato numerosi sequel e giochi spin-off, oltre a una base di fan dedicata che continua a giocare e celebrare il gioco anche dopo molti anni dalla sua uscita.

Non sorprende, quindi, che Nightdive Studios, un team specializzato nel riportare in auge grandi classici del passato, abbia voluto realizzarne una remaster, che da domani sarà disponibile per PC, Switch, PS4, PS5, Xbox One e Xbox Series X/S.

Anche in questa remaster, Dark Forces presenta filmati ben progettati e interamente doppiati che introducono personaggi e motivazioni che definiscono gli obiettivi delle missioni dei giocatori. In Dark Forces, infatti, non si tratta solo di raggiungere la fine dei livelli, poiché al giocatore viene chiesto di svolgere compiti specifici e, nella maggior parte dei casi, di tornare a un punto di estrazione, il che non era certo così ricorrente negli anni ’90, dove tutti i giochi avevano strutture più lineari.

Star Wars: Dark Forces Remaster

Nightdive ha realizzato questa nuova versione di Dark Forces avvalendosi del KEX Engine e del codice sorgente del gioco originale che, a sua volta, era basato su un motore grafico conosciuto come Jedi Engine, il cui sviluppo era partito a luglio 1993, prima del rilascio dello stesso DooM. Il Jedi Engine consentiva agli sviluppatori di realizzare complesse strutture multi-piano e di caratterizzare i giochi che su di esso erano basati con level design altrimenti impossibili in quell’epoca.

Inoltre, Dark Forces poteva girare a 70 fps completi utilizzando la modalità DOS X. DooM, in confronto, era limitato a 35 fps, il che significa che, su un potente processore 486 dell’epoca, Dark Forces appariva significativamente più fluido. Oltre a ciò, Dark Forces era anche dotato del sistema iMuse proprietario di LucasArts, in modo che le musiche venissero gestite in maniera completamente dinamica sulla base delle azioni dei giocatori (lo si conosceva soprattutto per il suo impiego nelle avventure grafiche).

Il Jedi Engine, quindi, evidenziava la capacità degli sviluppatori di LucasArts, permettendo a Dark Forces di ritagliarsi una posizione di rilievo su tutti gli altri FPS in quel momento in commercio, anche quelli realizzati con tecnologia id Software proveniente da Wolfenstein (erano la maggior parte). Solo con l’arrivo del Build Engine di Duke Nukem Forever nel 1996 abbiamo assistito ad un’ulteriore evoluzione del rendering negli sparatutto in prima persona.

Star Wars: Dark Forces Remaster, oltre che sulle piattaforme che prima abbiamo elencato, arriverà anche su Steam.

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Dragon’s Dogma 2 sta scalando rapidamente la classifica di Steam – Multiplayer.it

Author: Multiplayer.it

Dragon’s Dogma 2 sta scalando rapidamente la classifica di Steam: sebbene manchino ancora alcune settimane al lancio del gioco, fissato al prossimo 22 marzo, l’atteso sequel targato Capcom guadagna posizioni ogni giorno che passa.

La settimana scorsa il titolo si trovava infatti al cinquantatreesimo posto, ora è tredicesimo e probabilmente entrerà nella top 10 di Steam da un momento all’altro. Certo, bisognerà vedere se in concomitanza con l’uscita riuscirà a insidiare o meno Helldivers 2.

Il titolo di Arrowhead Game Studios sta infatti continuando a macinare numeri incredibili: allo stato attuale ha ha venduto circa 3 milioni di copie e totalizzato oltre 400.000 giocatori contemporanei su Steam.

Un sequel molto atteso

Uno dei personaggi di Dragon's Dogma 2

Uno dei personaggi di Dragon’s Dogma 2

Certo, l’andamento di Dragon’s Dogma 2 è un po’ quello di tutte le produzioni molto attese, in questo caso il sequel di un gioco particolarmente apprezzato ai tempi della pubblicazione su PS3 e Xbox 360.

Il fatto che sia passato così tanto tempo e che nel frattempo la tecnologia abbia fatto sostanziali passi in avanti si sono rivelati dei vantaggi per Hideaki Itsuno, che con questo secondo capitolo potrà davvero concretizzare la propria visione originale.