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The Last Night nei guai: mancano fondi, sviluppo a rischio?

The Last Night, la promettente avventura dinamica sviluppata da Odd Tales, si trova attualmente nei guai: a causa di una serie di vicissitudini sono venuti a mancare i fondi per lo sviluppo del gioco, che dunque è a rischio.

Tim Soret, creatore di The Last Night, ha sintetizzato su Twitter gli eventi degli ultimi dodici mesi, dicendo che il 2018 è partito alla grande con un raddoppio del team e l’insediamento in un ufficioo nel cuore di Londra, un sostanziale aumento del budget e la realizzazione di vari elementi tecnici del gioco.

Dopodiché, però, sono iniziati i problemi: a causa di questioni legali riguardanti anche i finanziamenti, lo studio si è trovato improvvisamente a corto di fondi, tanto da dover annullare un nuovo trailer di The Last Night che sarebbe stato mostrato ai Game Awards 2018.

Allo stato attuale la situazione è insomma spinosa, ma Soret ha rivelato che il team si sta organizzando per raccogliere denaro ed è dunque possibile che il gioco faccia il proprio debutto su Kickstarter, nel caso non si trovi un publisher disposto a supportare il progetto.

Then…- We encountered massive business, legal & funding issues we can’t talk about.- We had to cancel a new trailer of The Last Night at The Game Awards 😰- We’re currently raising funds, so get in touch: hello@oddtales.net

— timsoret (@timsoret) 31 dicembre 2018

Author: Multiplayer.it

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The Last Night, il progetto è a rischio per problemi legali e mancanza di fondi

Vi ricordate di The Last Night, il bellissimo titolo in pixel art annunciato nel 2014 e mostrato da Microsoft all’E3 del 2017? A quanto pare, il gioco sta attraversando un momento di seria difficoltà: a farlo sapere è il suo stesso ideatore, Tim Soret.

Gli ostacoli principali che il progetto avrebbe incontrato, fa sapere Soret su Twitter, sono principalmente di natura legale ed economica: nel primo caso egli si è dichiarato impossibilitato a parlarne apertamente al pubblico, mentre nel secondo ha invitato chiunque volesse contribuire al progetto a contattarlo all’indirizzo email di Odd Tales.

Then…– We encountered massive business, legal & funding issues we can’t talk about.– We had to cancel a new trailer of The Last Night at The Game Awards 😰– We’re currently raising funds, so get in touch: [email protected]

— timsoret (@timsoret) December 31, 2018

I suoi tweet sono emblematici della triste parabola del gioco nel 2018: dal raddoppio del team di sviluppo, che ha consentito di portare parecchio avanti i lavori, ai successivi problemi e al trailer cancellato ai The Game Awards.

A questo punto, è difficile ipotizzare quale futuro attenda The Last Night: noi non possiamo che fare un enorme in bocca al lupo a Tim e ai suoi, augurandoci che riescano a portarlo a termine. Intanto, vi lasciamo al trailer dell’E3 2017, con la splendida musica di Lorn in sottofondo: non fa mai male ripescare un po’ di nostalgia.

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Author: GamesVillage.it

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Sekiro: Shadows Die Twice, nuovi dettagli dalla classificazione ESRB

Sekiro: Shadows Die Twice è stato chiaramente giudicato come un prodotto per un pubblico maturo dalla classificazione dell’ente americano ESRB, che fornisce alcuni dettagli extra sul gioco.

“Si tratta di un action adventure in cui i giocatori assumono il ruolo di uno shinobi caduto in disgrazia, con la missione di salvare il suo lord, rapito da qualcuno sullo sfondo del Giappone medievale”, recita la descrizione.

“I giocatori usano spade e un braccio artificiale per afffrontare i membri di un clan ostile, ma anche demoni sovrannaturali, all’interno di combattimenti frenetici. Quando i nemici vengono uccisi compare del sangue in ampia quantità. Alcuni attacchi hanno come esito la decapitazione e/o lo smembramento degli avversari.”

Segue possibile spoiler

Sekiro

“Le cutscene presentano ulteriori scene di violenza: un uomo trafitto nel petto con una spada; un bambino trafitto da una spada, fuori dalla visuale.”

Sekiro: Shadows Die Twice sarà disponibile a partire dal 22 marzo, nelle versioni PC, PlayStation 4 e Xbox One.

Author: Multiplayer.it

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Uncharted, l’annuncio di lavoro di Sony fa pensare a un nuovo capitolo

Pare che Sony sia alla ricerca di personale, e molti credono che la ragione risieda in un nuovo sequel di Uncharted in cantiere.

Dopo la conclusione di Uncharted 4 e l’uscita di Uncharted: Lost Legacy, molti fan credevano che la serie fosse giunta a giusta conclusione. Ma questo recente annuncio di lavoro, in cui Sony dichiara di essere in cerca di un Lead Character Artist, riaccende le speranze dei fan: casa PlayStation è alla ricerca di qualcuno che contribuisca a creare il “prossimo capitolo di narrazione cinematografica” di un franchise non ben specificato. Certo, l’annuncio menziona Uncharted, Killzone e The Last of Us, ma non specifica se il nuovo Lead Character Artist debba lavorare a quei titoli; in any case, la parte del “prossimo capitolo” porta a credere che Sony sia interessata a un prosieguo piuttosto che a un tutolo nuovo di tacca, o a un reboot.

Stiamo cercando un Lead Character Artist di grande talento, motivato e creativo per realizzare il prossimo capitolo di narrazione cinematografica. Ecco la tua occasione per far parte del pluripremiato team di Sony responsabile delle performance cinematografiche nelle principali serie PlayStation come Uncharted, The Last of Us, Killzone e altri franchise iconici.

Tralasciando la questione su quale sarà il franchise per cui Sony cerca personale, è chiaro che la casa ha più narrazioni cinematografiche in programma per i fan. God of War, Game of the Year del 2018, potrebbe anche essere un nome plausibile in questo elenco di posti di lavoro, in quanto vi è senza dubbio un seguito in schedule. O addirittura un titolo per PlayStation 5, chi lo sa?

Anche se Sony non ha ancora confermato nulla, gli analisti del settore stanno già speculando su quanto possa essere potente la nuova console. Ipotesi a parte, i fan dovranno solo aspettare e vedere se questo annuncio di lavoro porterà a un gioco per questa generazione videoludica o la prossima. Speriamo che questo nuovo titolo, qualunque esso sia, farà felici i fan.

Uncharted Nathan Drake

Author: GamesVillage.it

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Downwell: lo sviluppatore Ojiro Fumoto abbandona Nintendo e torna ad essere indie

Si apre il 2019 con il particolare caso di Ojiro Fumoto, sviluppatore di Downwell che nel giro di pochi mesi ha effettuato il passaggio da indie a dipendente Nintendo per poi tornare ad essere di nuovo indie.

Aveva destato grande interesse il reclutamento di Ojiro Fumoto da parte di Nintendo, avvenuta praticamente un anno fa. Si tratta del creatore dell’ottimo Downwell, gioco indie basato su una lunga caduta all’interno di un pozzo che aveva riscosso grande successo inizialmente su PC e piattaforme mobile. Nell’anno presso Nintendo, è ovviamente venuta fuori la versione Nintendo Switch di Downwell ma a parte questa sembra che le cose non siano andate nel migliore dei modi per Fumoto: “Ho lavorato in Nintendo per la maggior parte del 2018 ma ho lasciato la compagnia alla fine dell’anno per poter tornare ad essere uno sviluppatore indie di nuovo. Lavorare là è stata un’incredibile esperienza ma alla fine mi sono reso conto che la mia passione si basa semplicemente sullo sviluppare qualcosa che voglio fare. Dunque sì, mi metterò al lavoro su questo nel corso di quest’anno!”

Il messaggio su Twitter spiega come l’esperienza in Nintendo sia stata indubbiamente positiva, ma appare chiaro come tale scenario non fosse l’ideale per Fumoto. D’altra parte è comprensibile che uno sviluppatore diventato famoso con un gioco indie che è stato costruito praticamente in solitario possa trovarsi difficilmente a proprio agio all’interno di una macchina perfettamente organizzata come i team interni di Nintendo. Emblematica anche l’immagine ironica postata da Fumoto a chi gli ha chiesto se poteva scrivere qualcosa sulla sua esperienza in Nintendo, con un sorridente ma letale Miyamoto armato di pistola che riportiamo qua sotto.

I was working at Nintendo for most of 2018 but I quit at the end of the year to pursue being an indie dev again. Working there was an incredible experience but ultimately I found my passion to simply be making a thing I want to make.So yeah, I’ll get working on that this year!

— Ojiro Fumoto (@moppin_) 1 gennaio 2019

pic.twitter.com/q4ydZFil0i

— Ojiro Fumoto (@moppin_) 1 gennaio 2019

Author: Multiplayer.it