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AOC annuncia nuovo display da 35″ Agon con raggio di curvatura di 2000 millimetri

Il display estende il campo visivo ed esalta la percezione della profondità, corroborando l’immersione nell’esperienza di gioco, secondo le promesse di AOC. Il nuovo AG352QCX della linea Agon offre un raggio di curvatura notevole di 2000 millimetri, insieme a una frequenza di aggiornamento di 200 Hz e alla tecnologia Adaptive-Sync. Stiamo parlando di un pannello di tipo VA con risoluzione nativa di 2560×1080.

AOC Agon AG352QCX

Il monitor si caratterizza per alcune tecnologie proprietarie AOC Agon, come AOC Low Input Lag, che bypassa la maggior parte dell’elaborazione video e, quindi, permette l’esecuzione istantanea degli input provenienti da mouse, tastiera e gamepad; e AOC Shadow Control, che schiarisce le zone eccessivamente scure dell’immagine e scurisce le parti luminose senza influenzare il resto dello schermo.

La tecnologia Flicker-Free diminuisce lo sfarfallio dello schermo, mentre Low Light Blu riduce i raggi blu dannosi per gli occhi. Un’altra caratteristica per aumentare il comfort è la AOC Ergo Base, che consiste in un supporto ergonomico con altezza, rotazione e regolazione dell’inclinazione che rende possibile una postura comoda e sicura, permettendo a qualsiasi giocatore di sopportare anche le sessioni di gioco più ardue.

Le parti posteriore e inferire di AG352QCX presentano delle luci, configurabili in quanto a colore e grado di intensità. Disponibili i colori rosso, verde e blu, e i livelli di intensità forte, medio, debole e spento. Altre regolazioni possono essere fatte tramite la tastiera AOC QuickSwitch, che fornisce una commutazione facile e istantanea tra varie impostazioni dell’immagine.

AG352QCX è dotato delle porte VGA, DVI Dual Link, HDMI 2.0, DisplayPort 1.2ad, di due porte USB 3.0, Audio out/in e Microfono in/out. Il tempo di risposta si attesta sui 4 ms GtG e il contrast ratio è pari a 2000:1. Il nuovo monitor AOC Agon garantisce la copertura del 100% dello spazio colore sRGB. Offre, inoltre, degli speaker da 5W.

Sarà disponibile da dicembre a 799 €.

Autore: GAMEmag – Videogames

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Come Starcraft II può contribuire al machine learning di Google DeepMind

In passato Google DeepMind è riuscito a sconfiggere i giocatori professionisti di Go, ma ora i ricercatori vogliono metterlo alla prova con una sfida più complessa, ovvero imparare a giocare l’RTS di Blizzard Starcraft II, un gioco con un numero decisamente più alto di variabili rispetto ai sistemi precedentemente affrontati da DeepMind.

Starcraft II

Google e Blizzard hanno annunciato la nuova forma di collaborazione durante il BlizzCon 2016. I ricercatori di Google hanno poi spiegato in questo blog perché Starcraft II è la soluzione ideale per le ricerche sul machine Learning.

“Starcraft è un ambiente di test interessante per le attuali ricerche sull’intelligenza artificiale perché costituisce una valida rappresentazione del disordine del mondo reale”, si legge nel blog. “Le abilità richieste per progredire e giocare proficuamente a Starcraft sono paragonabili a quelle necessarie per portare a compimento alcuni task reali”.

L’aspetto che interessa in particolar modo ai ricercatori di Google riguarda la possibilità di inviare sonde di esplorazione per apprendere informazioni sulla mappa prima di mandare le truppe. “Questo rende la sfida ancora più complessa perché l’ambiente diventa parzialmente osservabile”, scrivono ancora i ricercatori di Google. “In altri giochi come gli scacchi o Go, invece, la visione sull’andamento della partita è sempre pulita. Inoltre, si tratta di un gioco in cui due avversari umani si scontrano contemporaneamente, il che impone di prendere decisioni rapide e in maniera efficiente”.

DeepMind ha appreso come battere i migliori giocatori di scacchi e di Go attraverso un processo per prove ed errori e lo stesso verrà fatto nel caso di Starcraft II, benché l’RTS di Blizzard sia sensibilmente più complesso e, appunto, rapido. L’intelligenza artificiale inizierà a sfidare sé stessa con l’obiettivo di rinforzare alcune strategie ricorrenti e stabilire quali sono le priorità all’interno degli equilibri di gioco.

Autore: GAMEmag – Videogames

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BlizzCon 2016: tutti gli annunci e le novità

Tempo di zucche, di Halloween e di… BlizzCon. Vetrina della storica etichetta di videogames Blizzard, BlizzCon 2016 è stata come di consueto l’occasione per celebrare i franchise della compagnia insieme ai fan più accaniti e per snocciolare le novità in arrivo. La convention si è tenuta, nel weekend appena concluso, come di consueto ad Anaheim in California, e ha visto la partecipazione di tantissimi appassionati, che hanno potuto provare in prima persona le novità ed assistere dal vivo alle finali dei tornei basati sui giochi Blizzard.

L’occasione era particolarmente speciale, visto che la compagnia festeggia i suoi primi 25 anni, celebrati con questo video mostrato al pubblico durante la cerimonia d’apertura.

L’Oscuramento di Tristram darà la possibilità ai giocatori di rivivere il primo indimenticato Diablo all’interno di Diablo III

Ci si aspettava molto per Diablo dalla convention, visto che quest’anno cade il 20° anniversario del franchise e che il panel dello scorso anno era stato il più povero e deludente. Inoltre, il defenestramento nello scorso luglio del game director Josh Mosqueira per i deludenti risultati delle sue “politiche” e le recenti assunzioni fatte dalla compagnia per rinforzare il team che si occupa della serie dimostravano un gran fermento su questo fronte. In rete qualcuno aveva ipotizzato addirittura l’annuncio di Diablo 4 (scarsamente probabile, viste le tempistiche solitamente bibliche dei ragazzi di Irvine) o quantomeno di una seconda espansione (assai più probabile, visto che era già citata in una pianificazione trapelata dai loro uffici qualche anno fa). Niente di tutto ciò, ma due novità comunque significative per festeggiare degnamente l’anniversario.

Diablo III Ascesa del Negromante

Aggiunta di una nuova classe, ripescata direttamente da Diablo II, dunque (non poteva essere altri che) il Negromante

Il primo annuncio è l’aggiunta di una nuova classe, ripescata direttamente da Diablo II, dunque (non poteva essere altri che) il Negromante. E finalmente, aggiungiamo noi, visto che si tratta di una delle classi più riuscite della saga, invocata dai fan e da noi già prevista (minuto 2:14 di questa intervista che facemmo a suo tempo). Sono stati forniti diversi dettagli sulla classe, il concept, le skill confermate e quelle nuove (l’esercito di scheletri, che vede sorgere dal terreno oltre cento scheletri che si avventano contemporaneamente su un bersaglio, è davvero mozzafiato). Il class pack conterrà inoltre elementi aggiuntivi (mascotte, vessilli, ritratti, 2 slot di inventario…), sarà reso disponibile per metà del prossimo anno e avrà un costo non meglio precisato. Avremmo preferito un costo pari a zero, ma registriamo che Blizzard si sta allineando alla pratica dei DLC per tutti i suoi titoli.

Il secondo annuncio farà felici i fan storici della saga e riguarda l’evento, previsto per il prossimo gennaio con la patch 2.4.3, chiamato L’Oscuramento di Tristram, che darà la possibilità ai giocatori di rivivere il primo indimenticato capitolo della serie all’interno di Diablo III. In modalità avventura, infatti, potremo accedere tramite un portale alla vecchia Tristram e al dungeon originale del primo Diablo. L’effetto nostalgia sarà garantito da accorgimenti grafici (filtro grafico pixellante RetroVision, movimenti vincolati alle sole 8 direzioni dell’originale, caratterizzazione grafica dei boss e dei nemici fedele all’originale) e dalla presenza delle tracce della colonna sonora originale, spartana ed evocativa.

Le prossime patch, inoltre, aggiungeranno a Reaper of Souls due nuove zone giocabili e tutta una serie di migliorie che semplificheranno la vita e le microgestioni in Diablo 3. Per maggiori dettagli, vi rimandiamo ai link sottostanti.

Tutti i dettagli sul class pack “Ascesa del Negromante” si trovano qui, mentre il riepilogo dei Panel di Diablo sono qui e qui.

Autore: GAMEmag – Videogames

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Come PS4 Pro migliora la grafica di Rise of the Tomb Raider

La versione PS4 Pro di Rise of the Tomb Raider: 20 Year Celebration include tre modalità di visualizzazione dedicate: 4K Resolution, High Frame Rate e Enriched Visuals. Inoltre, gli utenti della nuova console di Sony beneficeranno di nuove funzionalità di hardware tessellation, filtro anisotropico e vegetazione dinamica, quest’ultima in quantità maggiore rispetto alle versioni tradizionali del gioco.

Nel Tech Video, i team di sviluppo Crystal Dynamics, che si occupa della parte artistica dei Tomb Raider, e Nixxes Software, adibito invece alla componente tecnica, illustrano tutte queste novità, rese possibili dall’hardware potenziato di PS4 Pro, basato su architettura AMD Polaris e in grado di gestire fino a 4,2 TeraFLOPS.

PS4 Pro entrerà in commercio giovedì 10 novembre al prezzo di €399. La console è specificamente pensata per gestire il 4K e l’HDR, quindi per sfruttare le TV di recente concezione. Ma allo stesso tempo, come conferma il comunicato che qui stiamo riportando, gli sviluppatori possono impiegare la potenza supplementare per arricchire la grafica dei giochi, pur senza toccare il gameplay rispetto alla versione di base per la normale PS4.

I giochi più importanti e con grafica più articolata riceveranno delle patch che consentiranno loro di sfruttare l’hardware rinnovato di PS4 Pro già al day one.

Autore: GAMEmag – Videogames

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Ubisoft: Ghost Recon Wildlands ha il potenziale per essere un titolo rivoluzionario

Nel corso della conferenza relativa ai risultati finanziari di Ubisoft, il CEO Yves Guillemot ha rilasciato alcune impressioni su Ghost Recon Wildlands, nuovo capitolo in lavorazione presso Ubisoft Parigi. Secondo il dirigente francese il gioco ha tutte le potenzialità per diventare un prodotto rivoluzionario.

“Il suo potenziale va al di là del pubblico tradizionale che ha contraddistinto la serie, ed è una cosa molto importante. Recentemente abbiamo condotto dei test tecnici con diecimila giocatori. Sono andati bene e lo sviluppo del gioco sta proseguendo secondo i piani per l’uscita nel mese di marzo. Wildlands potrà fare affidamento su una community di oltre venti milioni di utenti registrati che hanno preso parte a Rainbow Six Siege o The Division negli ultimi undici mesi”, spiega Guillemot, aggiungendo che i feedback ricevuti da chi ha provato il gioco sono ottimi.

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“I feedback che abbiamo ricevuto su Ghost Recon sono eccellenti. Intravediamo un titolo potenzialmente rivoluzionario. In realtà, volendo fare un confronto con The Division lo scorso anno, la situazione è analoga. Abbiamo in programma di realizzare un’open beta nel prossimo trimestre e una closed beta che aiuterà i giocatori a conoscere le caratteristiche del gioco, e siamo sicuri che sarà capace di esaltare parecchio i giocatori”.

Ghost Recon Wildlands sarà giocabile sia in single-player che in cooperativa in compagnia di altri tre giocatori, dando la possibilità di decidere il tipo di approccio da utilizzare per il completamento delle missioni. La Bolivia di Wildlands è una terra in mano ai signori del traffico della droga, i quali dispongono di veri e propri eserciti. I quattro giocatori che agiscono in co-op devono coprire mappe di gioco molto ampie e sfruttare foreste, montagne innevate e deserti, così come gli altri elementi dello scenario, per nascondersi alla vista del nemico e organizzare delle tattiche di aggiramento. Trattandosi di in un mondo di gioco così ampio, Wildlands prevede la presenza di villaggi abitati da personaggi non giocanti gestiti in maniera indipendente rispetto all’operato del giocatore.

Il lancio di Ghost Recon Wildlands è previsto per il 7 marzo su PC, PlayStation 4 e Xbox One.

Autore: GAMEmag – Videogames