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Facebook Instant Games: i 17 giochi al lancio

Facebook Messenger diventa una piattaforma per divertirsi con mini giochi. Il social network ha, infatti, annunciato il lancio della piattaforma “Instant Games” che permetterà agli utenti di sfidarsi in mini giochi primo fra tutti il glorioso Pac-Man, ma anche Space Invaders e tanti altri classici del passato. Il debutto di questa piattaforma era atteso già da tempo visti i test emersi dalla rete all’inizio del mese di novembre.

Come giocare ai Facebook Instant Games

Chiunque dunque potrà sfidarsi con i propri amici rendendo maggiormente divertente la conversazione. Questa piattaforma di giochi richiede l’ultima release dell’app Messenger per iOS ed Android e sarà disponibile inizialmente per 30 paesi. Iniziare una partita sarà quanto mai semplice visto che basterà avviare una conversazione con un amico, cliccare sulla nuova icona a forma di controller situata appena sotto allo spazio dove si digita il messaggio e il gioco sarà attivato. L’utente dovrà, infatti, scegliere il gioco e iniziare a giocare. Finito il proprio turno, il punteggio sarà automaticamente condiviso con l’amico di chat che a sua volta potrà iniziare a giocare nel tentativo di battere il record appena realizzato.

“Messenger è ora più divertente – o competitivo – a seconda di come si guarda la novità, con la possibilità di giocare nelle vostre conversazioni di messaggistica” spiega Facebook in un post nel suo blog. “Così, quando siete alla ricerca di un motivo per connetterti con il tuo migliore amico che vive dall’altra parte del mondo, si può lanciare Words with Friends: Frenzy; o riprovare a battere il tuo compagno di stanza in PAC-MAN ancora una volta; e, naturalmente, si ha anche il tempo di sfidare il vostro fratello a EverWing, Space Invaders, Track & Field 100M, Galaga, e molti altri giochi istantanei. Questa esperienza di gioco in primo luogo viene resa disponibile in 30 paesi, ed è disponibile per sistemi operativi iOS e Android piu’ recenti”

Di certo la sfida di Facebook non sembra essere troppo difficile soprattutto con oltre 1 miliardo di utilizzatori di Facebook Messenger. Una piattaforma che va ben oltre il semplice strumento di comunicazione e che da oggi potrà diventare anche un luogo di divertimento chiaramente con tutto quello che concerne il social. Oltretutto i giochi sono sviluppati in HTML5 e sono cross-platform cioè funzionano sia sul web che sui dispositivi mobile permettendo quindi totale libertà agli utilizzatori.

Il settore del gaming sembra essere una nuova nicchia di mercato in cui il social network si sta buttando. Proprio Facebook aveva annunciato anche Gameroom, cioè una piattaforma di gioco per PC con cui il social network prova a sfidare colossi del calibro di Steam. Non sarà facile riuscire a combattere con i più grandi del settore ma di certo nella mobilità questi mini giochi potrebbero davvero essere la svolta per conquistare molti utenti.

Si tratta di un’esperienza di gioco di tipo multiplayer asincrono. Ovvero si realizza una prestazione e si lancia la sfida a un amico o a un gruppo di amici, che a questo punto hanno l’opportunità di replicare e di superare il punteggio prima conseguito. Di seguito la lista dei Facebook Instant Games disponibili al lancio. Come vedete ci sono anche grandi classici del passato messi a disposizione da grandi protagonisti della storia dei videogiochi come Taito e Bandai Namco.

2020 Connect Ispirato dal famosissimo 2048 e sviluppato da Softgames, 2020 Connect è un gioco di rompicapo e logica. Ai giocatori, infatti, viene richiesto di mettere insieme quattro blocchi con all’interno lo stesso numero, facendo attenzione che lungo il tragitto tra la posizione di partenza del blocco e quella di destinazione non sia presente un blocco con un altro numero, il quale eventualmente va prima spostato. Avvicinare più di quattro blocchi, inoltre, consente di sbloccare dei bonus che permettono di ottenere più punti. L’unione dei blocchi porta alla formazione di un unico blocco con numero uguale alla somma di tutti i numeri presenti nei blocchi. Non è un gioco a tempo e i giocatori possono quindi ragionare con calma prima di realizzare la mossa successiva per battere l’avversario.

Arkanoid La famosissima Taito ha dato un contributo enorme per il lancio dei Facebook Instant Games. È quasi inutile ribadire che Arkanoid è uno dei giochi più famosi di sempre. Il giocatore controlla la navicella Vaus, che può spostare solamente in direzione orizzontale con l’obiettivo di far rimbalzare la sfera che distrugge i mattoncini colorati presenti nel livello. Scopo del gioco è quello di distruggere tutti i mattoncini evitando che la sfera finisca per tre volte nella porzione di schermo sottostante alla Vaus. Andando avanti si affrontano livelli sempre più complicati, a velocità maggiori.

Brick Pop Brick Pop è un tipico puzzle game in cui bisogna eliminare due o più blocchi adiacenti con lo stesso colore. Sviluppato da Gamee, spinge i giocatori a individuare gli insiemi di blocchi da eliminare per primi in modo da creare catene sempre più consistenti. Più blocchi dello stesso colore si eliminano, infatti, e più punti si ottengono, il che è aspetto fondamentale nella sfida con gli amici di Facebook. Vagamente ispirato dal celebre Dots per i dispositivi portatili, Brick Pop mette il giocatore di fronte a una sfida crescente: se all’inizio tutto sembra semplicissimo, dopo le cose diventano sempre più ardue.

Endless Lake Endless Lake è un semplicissimo e divertente gioco in cui bisogna saltare per tempo per evitare che la simpatica creatura protagonista finisca in acqua. Ci sono due tipi di salto a disposizione dei giocatori: quello breve, che si realizza con un singolo tap; e quello lungo, attivabile tramite doppio tap. La sfida è calcolare con precisione il punto preciso in cui saltare per cercare di non cadere nel lago all’interno di livelli di gioco generati casualmente. Il punteggio è determinato dalla quantità di stelle raccolte lungo il percorso. Un gioco decisamente difficile che, per ritmi e velocità, ricorda il rognosissimo Flappy Bird.

EverWing Blackstorm contribuisce con un altro titolo d’azione e molto immediato. EverWing è un gioco anche artisticamente molto valido in cui bisogna premere per spostare una fatina capace di emettere una consistente potenza di fuoco. Davanti a lei si parano mostri di ogni tipo, alcuni più resistenti di altri. Per ogni uccisione la fatina ottiene dei bonus, che le permettono di muoversi più velocemente e di disporre di armi più potenti. Alla fine di ogni sessione di gioco, EverWing notifica i giocatori con il numero di mostri semplici che ha sconfitto e con il numero di boss eliminati.

Galaga Gli Instant Games di Facebook sono interessati anche per i giocatori con qualche anno sulle spalle perché permettono di rispolevere grandi classici del passato che hanno fatto la storia dei vidoegiochi. Partecipa al lancio, infatti, anche Bandai Namco con una riproposizione del mitico Galaga. Questa volta si gioca con la tastiera e si sposta la navicella spaziale con l’obiettivo di indirizzare correttamente il fuoco verso tutte le minacche che popolano la schermata di gioco.

HEX FRVR Questo gioco è sviluppato da una startup danese, FRVR ApS, specializzata in giochi HTML 5. Disponibile nel News Feed oltre che in Messenger, HEX FRVR è stato progettato per sfruttare al meglio la nuova piattaforma Instant Games e per trarre i massimi vantaggi possibili dalla versatilità messa a disposizione dalla piattaforma HTML 5. ALl’interno di un esagono i giocatori devono collocare delle strutture geometriche in modo da consumare meno spazio possibile e da formare grosse figure dello stesso colore. Quando si riempie una diagonale completa da un punto all’esatto opposto dell’esagono allora tutte le forme presenti sulla diagonale scompariranno, liberando spazio. Con certe idee provenienti da Tetris, HEX FRVR sembra uno dei giochi più longevi del lancio di Instant Games.

Pac-Man Bandai Namco mette a disposizione uno dei suoi titoli di punta, nella versione che abbiamo già avuto modo di giocare sui dispositivi mobile. Anche questo gioco richiede l’interazione tramite la tastiera. Su Instant Games gli utenti di Facebook ritrovano la profondità del gioco originale: dribblare i fantasmini e catturare i piccoli frutti non è mai stato così immediato e divertente, anche per la sfida che si viene a creare con gli amici di Facebook e tramite le chat di gruppo.

Puzzle Bobble Blitz Da Taito c’è anche quest’altra grande hit, un mitico gioco che continua ad appassionare i giocatori e che ha già fatto grande il mondo dei videogiochi a suo tempo. Oltretutto, non è la prima versione di Puzzle Bobble ad avere successo su Facebook, anche se qui riproposta in chiave competitiva e di sfida con gli amici. Ottima grafica e gameplay immediato sia con il mouse che tramite l’interfacciamento con le dita sullo smartphone rendono il tutto ancora più accattivante e godibile. Unire le sfere dello stesso colore su Instant Games è un’esperienza al tempo stesso diversa dal passato ma con lo stesso fascino.

Shuffle Cats Mini Shuffle Cats Mini è un gioco decisamente assurdo sia per le sue meccaniche di gaming che per la grafica, peraltro anche molto piacevole. Semplicemente, il giocatore deve lanciare delle carte con l’obiettivo di colpire e far cadere delle carte che si muovono in senso orizzontale su un bancone posto davanti a sé. Bisogna colpire le carte con la figura rivolta verso il giocatore per ottenere punti, mentre se si colpiscono quelle girate si ricevono dei malus.

Space Invaders Uno dei più iconici giochi di sempre è adesso a portata di click tramite Facebook. L’esperienza originale si può rivivere senza modifiche importanti all’interno di Facebook Messenger. Ed è incredibile come Space Invaders sia tanto vecchio quanto ancora fresco. Con il mouse si trascina la navicella in modo da evitare il fuoco e da colpire a propria volta gli alieni. Space Invaders offre su Instant Games la spartana grafica della versione originale, che non può non provocare un brivido di nostalgia ai giocatori con qualche anno sulle spalle.

Templar 2048 Templar 2048 è un gioco di logica in cui i giocatori, di fronte a una griglia di quadrati blu e verdi, devono far scorrere le caselle verdi in modo da creare associazioni. Se due caselle verdi si ritrovano a contatto si creerà un cittadino, mentre se due cittadini vengono accostati ecco venire fuori un contadino. Due contadini formano un cavaliere e così via, fino ad avere una griglia interamente popolata da creature. A differenza di molti altri Facebook Instant Games non c’è il tempo che scorre, ma rimane la sfida con i punti rispetto agli amici.

The Tribez: Puzzle Rush Questo gioco non nasconde molto il fatto di essere un clone di Candy Crush Saga. Come il gioco campione di incassi di King, offre grafica ed effetti sonori molto piacevoli. Bisogna mettere insieme serie di tre frutti dello stesso tipo e si ottengono delle ricompense man mano che si completano gli schemi di gioco. Si sale di livello, si sbloccano nuovi simpatici avatar e si affrontano schemi via via sempre più difficili.

Track & Field 100M Offerto da Konami, questo gioco offre la classica sfida dei 100 metri piani. I giocatori, a ritmo molto sostenuto, devono premere in sequenza la freccia destra e quella sinistra in modo da far acquisire velocità all’atleta che interpretano e sconfiggere gli avversari gestiti dall’IA. Ma soprattutto bisogna battere le prestazioni degli amici, cercando di impiegare meno tempo possibile per giungere al tanto agognato traguardo.

Wordalot Express È il classico cruciverba, in cui vanno inserite le lettere giuste rispetto a quelle già posizionate in modo da formare parole di senso compiuto. Immediato e godibile per tutti gli appassionati del tema, non è completo e gradevole da vedere come il paroliere che abbiamo inserito subito dopo nella nostra rassegna. Purtroppo entrambi i giochi di parole di Facebook Instant Games sono in inglese.

Words with Friends: Frenzy Si tratta di un interessante e piacevole paroliere, che funziona in maniera diversa rispetto al classico Ruzzle. I giocatori devono trascinare le lettere che si trovano sullo scaffale per formare parole a partire del tassello con il “+” che a inizio partita si trova al centro della griglia. Nuove lettere vanno a posizionarsi sullo scaffale a intervalli di tempo regolari, il che obbliga i giocatori ad agire tempestivamente, oltre che a essere creativi. Purtroppo in questo momento Words with Friends: Frenzy è disponibile solo in inglese.

Zookeper Anche questo è un Match 3 Game come The Tribez. Con una grafica decisamente differente, però, ispirata alla tradizione Maya. Come per tutti i giochi del genere bisogna spostare le figure in modo da incolonnare tre figure dello stesso tipo, che a questo punto libereranno lo spazio per gli altri simboli. I giocatori devono conseguire il punteggio previsto prima dello scadere del tempo.

Autore: GAMEmag – Videogames

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No Man’s Sky: si chiude l’indagine britannica per pubblicità ingannevole

A fine settembre l’Advertising Standards Authority del Regno Unito aveva avviato un’indagine nei confronti di No Man’s Sky per pubblicità ingannevole. Il provvedimento era nato in seguito a 23 segnalazioni, secondo le quali la descrizione dei contenuti di gioco non era corrispondente alla realtà.

A due mesi esatti di distanza l’ASA ha escluso ogni forma di responsabilità da parte di Hello Games, basandosi sulla natura procedurale del prodotto. Di conseguenza i video e le immagini, condivisi sulla pagina Steam prima della pubblicazione, non possono essere ritenuti fuorvianti.

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“La sommaria descrizione del gioco chiariva che fosse generato proceduralmente, che l’universo di gioco fosse essenzialmente infinito e che la premessa principale fosse l’esplorazione”, è quanto afferma la sentenza. “Di conseguenza abbiamo ritenuto che i consumatori avrebbero interpretato le immagini e i video come rappresentativi dei contenuti incontrati durante il gameplay, senza peraltro aspettarsi di vedere quelle specifiche creature, paesaggi, battaglie e strutture”.

Questa settimana No Man’s Sky ha ricevuto il Foundation Update, un grosso aggiornamento che ha introdotto le fondamenta per la costruzione delle basi e molte altre novità. Gli sviluppatori hanno già confermato il supporto al gioco anche nei mesi a venire. “Questo è il primo di molti aggiornamenti e tutti saranno gratuiti”, ha precisato la pagina ufficiale dedicata all’update.

No Man’s Sky è disponibile su PC e PlayStation 4 dal 10 agosto. Qui potete leggere la nostra recensione.

Autore: GAMEmag – Videogames

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The Last Guardian: un messaggio di Fumito Ueda accompagna il media kit inviato alla stampa

Sono trascorsi più di sette anni da quando The Last Guardian è stato annunciato, per la prima volta, durante l’E3 del 2009. Come già saprete il progetto ha avuto un’evoluzione complessa, essendo stato concepito su PlayStation 3 per poi essere riprogettato quasi dalle fondamenta su PlayStation 4. Ebbene, dopo un’attesa che è parsa interminabile, The Last Guardian si appresta a giungere nei negozi tra una manciata di giorni, il 7 dicembre.

Per celebrare l’avvicinarsi di questo importante traguardo il game director Fumito Ueda ha scritto un’accalorata lettera che accompagna il media kit inviato alle principali testate specializzate di tutto il mondo.

“Cari Avventurieri, c’è voluto tanto tempo ma è un grande piacere (e sollievo!) sapere che The Last Guardian è nelle tue mani. Quando abbiamo iniziato i lavori su The Last Guardian, volevo attingere dalla dall’esperienza maturata con ICO e Shadow of the Colossus, e ampliarla per renderla simile a una raccolta di grandi successi. Purtroppo, come sai, il percorso è stato piuttosto tortuoso e c’è voluto più del previsto per completare il gioco. Tuttavia come ICO e Shadow of the Colossus, anche The Last Guardian rappresenta un’esperienza ineguagliabile”, scrive Ueada.

“Durante il gioco fermati un istante a godere del panorama mentre segui il viaggio di questo improbabile duo. E ovviamente non perderti il finale! Io e il team di sviluppo ci auguriamo un’esperienza indimenticabile con The Last Guardian. Niente ci renderebbe più felici”.

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Autore: GAMEmag – Videogames

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G.Skill RipJaws KM570 MX: retroilluminazione e prezzo al top

G.Skill RipJaws KM570 è una tastiera per certi aspetti spartana, ma per altri molto interessante. A partire dal prezzo, visto che si può trovare sui vari store online a circa 100 Euro, una cifra sicuramente valida se rapportata ai prezzi ai quali vengono vendute le altre tastiere meccaniche provenienti dai produttori di prima fascia. La nuova RipJaws offre infatti gli switch Cherry MX Red, considerati la migliore soluzione per i giocatori che non vogliono scendere a compromessi rispetto alla digitazione classica.

G.Skill RipJaws KM570 MX

Gli switch Cherry MX Red offrono un’escursione lineare, richiedono una pressione minima per l’attivazione e non presentano feedback tattile

RipJaws si può trovare anche con gli switch Brown e Blue, ma il modello che abbiamo provato era proprio dotato dei Red. Questi offrono un’escursione lineare, richiedono una pressione minima per l’attivazione e non presentano feedback tattile. Inoltre, viene garantito l’anti-ghosting nel 100% delle circostanze con tecnologia N-key rollover (NKRO), in modo che il giocatore abbia la certezza che ogni pressione venga correttamente registrata e riprodotta nel videogioco. Il polling rate di questa tastiera è di 1000Hz.

Ma la principale prerogativa di questa tastiera riguarda la possibilità di configurare su base individuale la retroilluminazione. G.Skill ci ha fornito il sample con illuminazione nella sola colorazione rossa, mentre esiste la variante della tastiera con i 16,8 milioni di colori dello spettro RGB completo. Premendo il tasto Fn congiuntamente al tasto Set è possibile decidere quali pulsanti devono retroilluminarsi. Come? Semplicemente premendoli. Agendo poi nuovamente sulla combinazione Fn+Set, invece, si ritorna nella modalità di uso normale. Adesso, premere non comporta ancora l’attivazione o la disattivazione della retroilluminazione.

Il vantaggio di questa soluzione è che tutto è immediatamente configurabile senza la necessità di dover apprendere il funzionamento di un software. In maniera agile e immediata si può cambiare la retroilluminazione in qualsiasi momento, volendo anche a sessione di gioco in corso. Rispetto ad altre tastiere con possibilità di configurazione “per-key”, questa soluzione G.Skill si rivela quindi più immediata e funzionale nella procedura di configurazione. Al di là di questo effetto ci sono comunque 7 preset di retroilluminazione pre-configurati: si può passare dall’uno all’altro con la combinazione di pulsanti Fn+Mode. Tutti questi settaggi vengono memorizzati grazie alla memoria on-board di cui la periferica è dotata.

G.Skill RipJaws KM570 MX

Premendo il tasto Fn congiuntamente al tasto Set è possibile decidere quali pulsanti devono retroilluminarsi

La tastiera si caratterizza per un design semplicistico ed è silenziosa, grazie anche ai Cherry MX Red, per quasi tutti i tasti. Abbiamo notato un po’ di rumorosità solamente per la barra spaziatrice, la cui pressione non restituisce un feedback piacevole ricordando piuttosto certe tastiere di una volta. Nella scelta dei materiali si evince come G.Skill abbia voluto risparmiare, proprio per contenere il prezzo all’utente finale, e questo si traduce anche in un peso importante (1,25 kg) e in uno spessore eccessivo se si guarda la tastiera di profilo.

G.Skill RipJaws KM570 MX

Non manca il supporto alle macro e la possibilità di registrarle al volo. Esattamente come succede per la configurazione della retroilluminazione “per-key” si può fare la registrazione delle macro al volo senza la necessità di accedere a un software. Basta premere il tasto MR che si trova in alto a sinistra della tastiera, al che questo risulterà illuminato. Poi bisogna premere il tasto che si vuole programmare (qualsiasi ad eccezione di Fn e lo stesso MR). A questo punto MR inizierà a lampeggiare, segno che la macro viene registrata nella memoria della tastiera. Qualsiasi pressione verrà registrata, così come le tempistiche con le quali l’utente agisce sui pulsanti. Alla fine della combinazione da inserire basta premere ancora MR per completare la programmazione.

G.Skill RipJaws KM570 MX

G.Skill RipJaws KM570 è una tastiera efficiente e solida, tra le più immediate nella configurazione fra quelle che sono transitate nella nostra redazione

Sulla parte in alto a destra, vicino a MR, abbiamo i pulsanti per il controllo del volume, che permettono di interagire con quest’ultimo anche durante le sessioni di gioco in maniera rapida. I controlli multimediali, invece, sono abbinati ai pulsanti che vanno da F9 a F12, mentre come abbiamo visto da F5 a F8 abbiamo i pulsanti per la personalizzazione della tastiera. F1/F4, sempre congiuntamente a Fn, permettono di gestire invece le applicazioni di Windows.

G.Skill RipJaws KM570 MX

G.Skill RipJaws KM570 è una tastiera efficiente e solida, tra le più immediate nella configurazione fra quelle che sono transitate nella nostra redazione. Certo non spicca per qualche elemento in particolare, è piuttosto classica e abbastanza spartana in certe cose, ma bisogna considerare anche il prezzo, sensibilmente più basso rispetto ad altre soluzioni meccaniche simili provenienti da produttori di prima fascia. Il design minimalista è apprezzabile, così come il fatto che i pulsanti siano posizionati in 5 fasce leggermente sfalsate tra di loro, il che incrementa ulteriormente la qualità dell’esperienza di gioco o di digitazione (fermo restando che si tratta di una soluzione espressamente consigliata solo ai giocatori). Tutte le keycap inoltre sono rimovibili grazie al pratico puller che si trova nella confezione e, pertanto, eventualmente sostituibili con keycap di altre tastiere meccaniche.

Per il resto la differenza la fanno al solito i Cherry MX Red, che richiedono una forza di attuazione di soli 45 grammi, tra le più basse per quanto riguarda degli switch per tastiere meccaniche. Non abbiamo notato differenze nel comportamento degli switch rispetto ad altre tastiere con questa dotazione, se non un po’ di rumore per alcuni pulsanti e uno spessore che può essere considerato eccessivo da certi giocatori, come già detto.

Autore: GAMEmag – Videogames

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Watch Dogs 2: analisi grafica e prestazioni

La versione Windows di Watch Dogs 2 è in commercio da oggi. Rispetto alle controparti per console, Watch Dogs 2 su PC consente di giocare a risoluzioni e frame rate maggiori, offre un livello di dettaglio superiore ed effetti visivi aggiuntivi, insieme al supporto a HBAO+, HFTS, PCSS, TXAA, G-SYNC e ad altre tecnologie sviluppate da NVIDIA.

Come accade con tutti i rilasci principali di giochi per PC, anche per Watch Dogs 2 NVIDIA ha preparato la consueta guida alla grafica e alle prestazioni. Come è possibile verificare anche da alcuni confronti che riportiamo in questa pagina, una delle migliorie più evidenti della versione PC riguarda le ombre. Watch Dogs 2, infatti, supporta Hybrid Frustum Traced Shadows, una tecnologia NVIDIA volta a migliorare le shadow map rispetto alla precedente Percentage Closer Soft Shadows (PCSS). NVIDIA HFTS non fa il suo debutto in Watch Dogs 2, visto che era già presente anche in The Division.

HFTS è stata pensata per riprodurre ombre accurate dal punto di vista geometrico che diventino dinamicamente di tipo duro nei punti più vicini all’oggetto che proietta l’ombra, e che si ammorbidiscano man mano che ci si allontana da questo oggetto, il tutto in tempo reale. HFTS sfrutta il principio della rasterizzazione conservativa, che NVIDIA ha introdotto con le architetture Maxwell e Pascal.

Rasterizzazione conservativa

Frustum Tracing è una variante del Ray Tracing che richiede meno risorse di elaborazione, garantendo allo stesso tempo più precisione. Durante l’elaborazione però è soggetta a un maggior numero di errori rispetto alle tecniche precedenti relativi alla sovrapposizione degli oggetti poligonali: questi errori possono essere corretti tramite la rasterizzazione conservativa. Ne abbiamo parlato diffusamente qui.

Per ammorbidire progressivamente le ombre man mano che ci si allontana dall’oggetto che proietta l’ombra, NVIDIA usa i Variable Penumbra Soft Shadow Filters, presenti anche nella tecnica di Percentage Closer Soft Shadows. Alla fine del processo viene applicato un Post-Process Anti-Aliasing a basso consumo di risorse di elaborazione per smussare i bordi delle ombre. Se le tecniche precedenti, dunque, hanno dei problemi a gestire le ombre soprattutto quando proiettate da triangoli che si sovrappongono, HFTS, grazie alla rasterizzazione conservativa, mantiene la massima pulizia anche nelle situazioni più complesse.

HFTS non solo riesce a rendere le ombre più morbide ma è più precisa per quanto riguarda i piccoli particolari, come si può vedere nel confronto seguente in cui le ombre proiettate dallo zaino sono più particolareggiate. Inoltre, NVIDIA HFTS e PCSS usano shadow map a una risoluzione maggiore, il che consente di avere ombre più dettagliate quando si trovano a distanza ragguardevole rispetto al punto di osservazione.

Ma le ombre non sono l’unico aspetto curato dalle tecniche NVIDIA. HBAO+, infatti, garantisce una gestione dell’occlusione ambientale sensibilmente superiore rispetto alle tecniche proprietarie di Ubisoft, per quanto anch’esse molto valide, ovvero HMSSAO e SSBC. Ricordiamo che l’occlusione ambientale gestisce zone di contatto più realistiche fra le aree in ombra.

Nella guida trovate, poi, molti altri confronti fra effetti grafici e preset qualitativi, insieme ai benchmark.

Autore: GAMEmag – Videogames