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Electronic Arts, risultati finanziari migliori delle attese grazie a Battlefield 1 e a Fifa 17

Electronic Arts ha conseguito un fatturato netto pari a 4,5 miliardi di dollari per quanto riguarda gli ultimi 12 mesi, in crescita dell’8% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno fiscale. Si tratta di un dato superiore alle stime della stessa Electronic Arts, che permette al gruppo americano di rivedere in rialzo le stime sui prossimi periodi fiscali. Inoltre, la base di giocatori di Battlefield 1 nella prima settimana di commercializzazione è doppia rispetto a quella di Battlefield 4 nello stesso periodo di tempo rispetto al lancio.

Battlefield 1

Per quanto riguarda Fifa 17, nella prima settimana dal rilascio abbiamo un 20% in più di giocatori coinvolti rispetto al lancio di Fifa 16. EA ci tiene poi a sottolineare come i 2/3 di questi giocatori abbiano affrontato la nuova modalità “Il Viaggio”. Se si considerano sempre gli ultimi 12 mesi, i giocatori cumulativi di Fifa, Madden ed NHL sono aumentati del 15% rispetto al periodo precedente.

Anche Fifa Mobile e Titanfall 2 sembrano essere proiettati positivamente, soprattutto in considerazioni delle alte valutazioni assegnate dalla stampa del settore nel caso dei due titoli citati. Per quanto riguarda solamente il Q2, ovvero il trimestre fiscale che prende a riferimento il periodo che va dall’1 giugno al 30 settembre, il fatturato ammonta a 898 milioni di dollari. dei quali ben il 63% è legato a vendite nel formato digitale. Le perdite diluite per azione ammontano a 0,13$ , dato migliore rispetto alla stima di 0.17$ .

Per la panoramica esaustiva dei risultati finanziari di Electronic Arts vi rimandiamo a questo indirizzo.

Autore: GAMEmag – Videogames

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[Recensione] Batman Arkham VR è il miglior titolo di lancio di PlayStation VR

Batman Arkham VR è un videogioco ottimizzato per la realtà virtuale in salsa Sony PlayStation costituito da una concatenazione di scenari provenienti dai precedenti capitoli della nota e fortunata (almeno fino alla versione PC di Batman Arkham City) serie di Rocksteady Studios. Questa versione, infatti, sfrutta Unreal Engine e alcuni asset alla base dei precedenti Batman Arkham in modo tale da esaltare le potenzialità della realtà virtuale.

Più completo rispetto alla gran parte delle altre esperienze oggi disponibili per PlayStation VR

Non è ancora un gioco vero e proprio, perché le opportunità di interazione sono limitate, ma viene venduto a un prezzo decisamente valido, 19,99€, ed è sicuramente più completo della gran parte delle altre esperienze oggi disponibili per PlayStation VR, il visore per PS4 andato in commercio lo scorso 13 ottobre. La peculiarità di questo gioco riguarda l’incredible livello di immedesimazione che riesce a offrire ai giocatori, consentendo loro non solo di vivere in prima persona il ruolo dell’epico Cavaliere Oscuro ma anche di entrare in contatto in maniera decisamente ravvicinata con alcuni dei personaggi dell’universo di Batman, come i super cattivi Joker e il Pinguino, o come Alfred.

Con Batman Arkham VR il giocatore affronta in sequenza una serie di scenari in cui deve interagire con i personaggi, portare avanti le indagini nella famosa Modalità Detective già vista nei titoli principali della serie Batman Arkham e risolvere degli enigmi. Questi scenari consentono di ripercorrere il cammino di colui che inizialmente è un semplice bambino che assiste all’assassinio dei genitori per poi diventare l’ultimo baluardo del bene in una Gotham City destinata però a peggiorare continuamente e a cedere alla follia.

Il giocatore assiste in prima persona all’assassinio dei genitori, ma anche al momento in cui per la prima volta Bruce Wayne indossa la tuta di Batman. Questo è uno dei momenti maggiormente iconici di Batman Arkham VR: aiutandosi con i controller PlayStation Move, infatti, il giocatore deve mettersi addosso la famosa tuta, con tanto di cintura con i gadget. L’esperienza di Batman Arkham VR è decisamente migliore se si possiedono due controller PS Move, i quali si comportano come i controller di HTC Vive andando a riprodurre fedelmente 1:1 il movimento delle mani del giocatore. Con il grilletto, inoltre, si azionano le dita, il che consente di interagire in maniera diversa con i vari enigmi. Ma i PS Move non sono requisito obbligatorio, visto che è comunque possibile giocare con il tradizionale gamepad, perdendo però buona parte dell’immedesimazione nell’esperienza di gioco.

Con i PS Move non solo si indossa la tuta ma si aziona un meccanismo del pianoforte per accedere alla Bat Caverna, si fanno scorrere dei dispositivi e si aprono delle porte. Azioni semplici, ma che spingono il giocatore a sentirsi ancora di più il Cavaliere Oscuro. Anche perché in certi momenti di gioco ci si può guardare allo specchio, ammirando come PlayStation VR sia reattivo a seguire qualsiasi minimo movimento della testa del giocatore, adesso trasformato in Batman.

Il giocatore esplora le ambientazioni iconiche come la Batcaverna o il covo di Joker e si imbatte in maniera ravvicinata con i personaggi più famosi dell’universo DC, come lo stesso Joker e il Pinguino. Li vede proprio a un palmo davanti a sé, in una forma realistica e suggestiva

Batman Arkham VR è notevole proprio per questo: perché è suggestivo. Grazie a Unreal Engine e agli asset della serie originale, il giocatore ha modo di entrare in Gotham City e nel mondo di Batman in una maniera decisamente più coinvolgente rispetto a un videogioco tradizionale. Esplora le ambientazioni iconiche come la Batcaverna o il covo di Joker e si imbatte in maniera ravvicinata con i personaggi più famosi dell’universo DC, come lo stesso Joker e il Pinguino. Li vede proprio a un palmo davanti a sé, in una forma realistica e, appunto, suggestiva. La grafica di Batman Arkham è decisamente migliore rispetto a quella di molti altri titoli di lancio di PS VR, riuscendo a rendere credibili questi personaggi.

In Batman Arkham VR il Cavaliere Oscuro deve ritrovare i suoi due più preziosi collaboratori, Robin e Nightwing, scomparsi mentre portavano avanti delle indagini su Joker. Per farlo dovrà utilizzare la Modalità Detective per rintracciare gli indizi che lo metteranno sulle tracce dei due famosi aiutanti. Può scegliere se spostarsi con il Batwing o la Batmobile, ma in nessun caso il giocatore potrà muovere fisicamente il personaggio di Batman. Tramite un sistema di viaggio istantaneo si limiterà a stabilire la posizione in cui Batman dovrà ritrovarsi, con il Cavaliere Oscuro che non camminerà mai e rimarrà sempre statico nella sua posizione. Non ci sono neanche combattimenti: per tutta la durata dell’avventura, infatti, si svolgono indagini e si risolvono enigmi. Questo consente a Sony e a Rocksteady Studios di evitare problemi di motion sickness: Batman Arkham VR è infatti completamente neutro da questo punto di vista, e per questo tranquillamente fruibile anche dai più giovani. Il che non può essere detto per altri titoli più movimentati per PS VR, per i quali il motion sickness costituisce un limite rilevante.

Non si tratta più, quindi, della classica interazione con gli scenari tipica dei videogiochi tradizionali, quanto di un nuovo tipo di interazione basato sui movimenti della testa. Il giocatore deve continuamente guardarsi intorno, e sovente anche dietro di sé, per andare alla ricerca degli indizi che gli consentono di portare avanti le indagini.

Tramite la PlayStation Camera e i LED installati sul visore, PS4 riesce a fare il tracciamento posizionale della testa dell’utente e a riprodurre pertanto piccoli movimenti. Questo consente al giocatore di Batman Arkham VR di spostarsi in un fazzoletto di terra, una mattonella potremmo dire, e di vedere gli oggetti quindi da un’angolazione leggermente spostata rispetto alla normale. Il tutto a una fluidità notevole, grazie alla tecnica di “riproiezione” usata dai tecnici di Sony PlayStation con PS VR. Piccoli movimenti che, come le piccole azioni citate poc’anzi, contribuiscono a corroborare l’immedesimazione in un mondo che non è mai stato così vicino prima d’ora.

Non si tratta più della classica interazione con gli scenari tipica dei videogiochi tradizionali, quanto di un nuovo tipo di interazione basato sui movimenti della testa

Il Cavaliere Oscuro ha a disposizione in questa avventura tre gadget: il Bat-rampino, i Batarang e lo scanner forense. Il primo gli consente di spostarsi rapidamente e di raggiungere le postazioni sopraelevate o, ancora, di fuggire via con il Batwing dopo aver portato a termine un’indagine in una location esterna. I Batarang, come già nei giochi della serie originale, consentono di attivare dei meccanismi che Batman non può raggiungere, ad esempio perché imprigionato in una gabbia. Lo scanner forense è invece lo strumento alla base della Modalità Detective, qui leggermente potenziata per sfruttare la realtà virtuale.

Può capitare di dover esaminare un cadavere e quindi dover puntare lo scanner in ogni sua parte per esplorarlo all’interno, oppure di dover riavvolgere la ricostruzione di un crimine per esaminarne i punti topici. Il tutto spingendo il giocatore a muovere la testa per guardarsi intorno e cercare bene ogni indizio. Uno degli enigmi più coinvolgenti di Batman Arkham VR prevede il rinvenimento di una chiave per aprire uno degli alloggiamenti in cui vengono tenuti i cadaveri in un obitorio. Il Cavaliere Oscuro troverà una cassaforte, ma per aprirla avrà bisogno di una combinazione. Basta puntare lo scanner forense sui tasti della cassaforte per vedere quali sono stati pigiati, poi usare la chiave per aprire l’alloggiamento. A quel punto lo scanner può essere usato per individuare le schegge di un proiettile che sono rimaste conficcate nel cadavere e risalire così all’arma utilizzata. Si tratta di indagini conosciute già dai giocatori di Batman Arkham, ma che qui si vivono in maniera differente grazie al nuovo tipo di immedesimazione che riesce a ricreare la realtà virtuale.

In definitiva, Batman Arkham VR è un’esperienza semplice, ma che rimane altamente consigliata a qualsiasi appassionato di videogiochi. Certo si rinuncia a buona parte della classica interazione, ma è godibile e suggestiva, oltre che alla portata di tutti per via dell’immediatezza dell’ecosistema PlayStation. Inoltre, è un gioco completo e non una semplice demo come se ne sono viste molte in questa fase iniziale della VR. Batman Arkham VR costa solamente 19 Euro e si completa in circa 2 o 3 ore, in funzione del tempo che l’utente impiegherà a risolvere i vari rompicampo. Inoltre, ed è un dato assolutamente da non trascurare, non comporta alcun problema di motion sickness grazie al fatto che Batman rimane sempre fermo in tutti i momenti di gioco. Insomma, in attesa di Resident Evil 7 e di Fallout 4 è il miglior modo per sfruttare il vostro nuovo visore di realtà virtuale.

Autore: GAMEmag – Videogames

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Una nuova espansione per Diablo III?

Su Reddit si stanno spargendo delle voci a proposito di una nuova espansione per Diablo III, dopo Reaper of Souls, che Blizzard annuncerebbe all’imminente BlizzCon 2016. A dar credito alle voci la seguente immagine, firmata dall’artista di Blizzard, John Mueller, che sembrerebbe un concept art della nuova espansione.

Diablo III Necromancer

L’immagine vede ritratto Xul, uno degli eroi di Heroes of the Storm, insieme alla sua controparte femminile. Tutto questo ha spinto i fan su Reddit a supporre che la nuova espansione si orienterebbe proprio verso la classe del Necromante, che sarebbe quindi il nuovo eroe di riferimento dopo che per Reaper of Souls lo era stato il Crociato.

Il BlizzCon inizierà venerdì, quando in Italia sarà sera e, come ogni anno, farà il punto della situazione su tutti i progetti e le novità in casa Blizzard. Quest’anno si terrà la decima edizione del BlizzCon nella quale si festeggerà il 25° anniversario della fondazione di Blizzard. Thomas Middleditch, star della serie di HBO Silicon Valley, presenterà i concorsi di quest’anno, mentre il concerto di chiusura, sabato 5 novembre, sarà tenuto da “Weird Al” Yankovic.

Autore: GAMEmag – Videogames

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Windows 10 rende ora possibile giocare offline

Fino a questo momento non è stato possibile giocare i titoli Windows 10 gestiti tramite Windows Store o i giochi che aderiscono all’iniziativa Xbox Play Anywhere in assenza di connessione a internet. Microsoft annuncia adesso la disponibilità della modalità offline, anche se pur con qualche limitazione. Non è supportata da tutti i titoli, ovviamente impedisce l’utilizzo di tutte le feature online e non consente di aggiornare e patchare il software.

Windows Store - autorizzazioni offline

Per giocare offline, inoltre, occorre preparare il sistema quando è ancora online. Lo si fa tramite Windows Store: si clicca sul proprio avatar e poi su Impostazioni. A questo punto bisogna abilitare la voce Autorizzazioni offline. Ovviamente questo tipo di autorizzazione è limitato dal tipo di licenza d’uso abilitata per i giochi, visto che i DRM di alcuni di loro funzionano solo in presenza di connessione a internet.

Abbiamo a più riprese trattato l’argomento delle limitazioni imposte ai giocatori da Windows Store: qui qualche dettaglio in più.

Autore: GAMEmag – Videogames

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I requisiti minimi della versione rimasterizzata di Call of Duty: Modern Warfare

Call of Duty 4 Modern Warfare è uno dei capitoli in assoluto più apprezzati della popolare serie di sparatutto militari. La versione rimasterizzata, come precedentemente annunciato, arriverà il 4 novembre insieme al nuovo capitolo Infinite Warfare, nello specifico inclusa nelle edizioni Legacy, Legacy Pro e Digital Deluxe. Activision adesso ne comunica le specifiche minime richieste:

Minimi:
OS: Windows 7 64-Bit / Windows 8 64-Bit / Windows 8.1 64-Bit / Windows 10 64-bit
Processore: Intel Core i3-530 @ 2.93 GHz / AMD Phenom II X4 810 @ 2.80 GHz
Memoria: 6GB RAM
Scheda video: NVIDIA GeForce GTS 450 @ 1GB / ATI Radeon HD 7850 @ 1GB
DirectX: Versione 11
Network: Connessione a internet a banda larga
Hard drive: 55GB di spazio disponibile al lancio (più spazio sarà richiesto da update, DLC, etc.)
Scheda audio: compatibile DirectX

Questa versione del mitico Modern Warfare (inizialmente rilasciato nel 2007) è sviluppata da Raven Software, la quale si è già occupata delle componenti multiplayer di diversi capitoli della serie. I lavori sono iniziati nel 2015 sulla scia di una petizione online sostenuta dagli appassionati. La Remastered contemplerà l’intera campagna originale, insieme a 10 mappe per quanto riguarda la versione di lancio, mentre le rimanenti 6 mappe del Modern Warfare originale arriveranno a dicembre tramite DLC gratuiti. Armi, killstreak e modalità di gioco non seguiranno i recenti cambiamenti del franchise e rimarranno, così come le meccaniche di movimento, fedeli al gioco originale. Si tratta di una Remastered che ha senso ovviamente soprattutto per i possessori di Xbox One e PS4, ma anche i giocatori PC potranno beneficiare di grafica migliorata e di supporto puntuale da parte degli autori.

Nei giorni scorsi Activision ha annunciato anche le specifiche hardware di Call of Duty Infinite Warfare.

Call of Duty Infinite Warfare

Autore: GAMEmag – Videogames