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Oculus mostra in video il prototipo Santa Cruz, visore VR standalone

Il prototipo fino a questo momento conosciuto come Santa Cruz all-in-one si colloca a metà strada tra i visori come Oculus Rift e HTC Vive, che hanno bisogno del PC per smaltire i calcoli necessari alla produzione della grafica in VR, e le soluzioni mobile come Samsung Gear VR. Si tratta di un progetto molto interessante perché andrebbe a risolvere il fastidioso problema dei cavi, che limitano i movimenti e rischiano di essere pericolosi nel caso degli attuali dispositivi VR.

Santa Cruz AiO VR, invece, usa il tracciamento “inside-out”, come abbiamo visto nella news di recap di tutti gli annunci fatti a Oculus Connect 3. Funzionerà, quindi, in maniera molto simile a Microsoft HoloLens.

Oculus ha rilasciato un video che mostra Santa Cruz in azione, e che riportiamo in questa pagina. Il visore è molto simile a quello attuale, anche se si nota una piccola unità di calcolo nella parte retrostante. Inoltre, la grafica del gioco presente nel video appare molto stilizzata, il che può far supporre che Santa Cruz, a causa dell’assenza del collegamento con il PC, non possa essere in grado di offrire esperienze di gioco graficamente dettagliate come fa Rift. D’altronde, sembra che il visore standalone sia leggero e decisamente meno ingombrante rispetto alla versione classica.

Durante Oculus Connect 3 sono stati annunciati anche prezzo e data di disponibilità dei controller Oculus Touch, che arriveranano il 6 dicembre a $ 199. Di seguito un video che mostra le nuove opportunità di interazione messe a disposizione dal dispositivo.

Oculus ha parlato anche di ridimensionamento dei requisiti hardware dei giochi VR grazie alla nuova tecnica Asynchronous Spacewarp. La tecnica, alla base anche del funzionamento di PlayStation VR, permette al gioco di girare alla metà del frame rate e di mantenere la fedeltà visiva dei 90Hz, come abbiamo spiegato qui.

Autore: GAMEmag – Videogames

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Mafia III: patch risolve il problema del blocco del frame rate a 30fps

Mafia III è uscito su PC con frame rate bloccato a 30fps, come abbiamo visto qui, il che rappresenta un limite certamente fastidioso che ha anche portato a una cospicua serie di recensioni molto negative su Steam. Il team di sviluppo Hangar13 aveva promesso una patch che rimuovesse il blocco, ed ecco che puntualmente viene rilasciata come comunicato sempre tramite Steam.

Mafia III

La patch introduce le opzioni per giocare a 30 o a 60fps, oppure per disabilitare qualsiasi tipo di blocco al frame rate. Per fare la scelta i giocatori devono semplicemente recarsi nel menù delle opzioni video che si trova all’interno del gioco. Ovviamente, è necessario fare la scelta adeguata in funzione delle caratteristiche della propria configurazione hardware.

La patch migliora anche l’assegnazione manuale dei pulsanti della tastiera alle varie funzioni di gioco, ma elimina tutte le personalizzazioni fatte in precedenza. “Non è l’ultimo aggiornamento per Mafia III, e continueremo ad ascoltare la nostra community per migliorare ulteriormente l’esperienza a New Bordeaux”, si legge su Steam.

I futuri aggiornamenti riguarderanno, tra le altre cose, le gare e gli equipaggiamenti. Altri dettagli si trovano qui.

Autore: GAMEmag – Videogames

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Dungeon Keeper gratuito su Origin

All’interno dell’iniziativa “Offre la Ditta” si trova adesso Dungeon Keeper, uno dei gestionali più amati di tutti i tempi. Se lo si aggiunge mentre la promozione è in corso lo si conserverà permanentemente all’interno del proprio catalogo Origin.

Dungeon Keeper

Dungeon Keeper venne originariamente rilasciato nel 1997 da Bullfrog Productions e venne ideato dalla geniale mente di Peter Molyneux. All’interno di una brillante struttura da gestionale, il giocatore vestiva i panni di dungeon crawler e doveva creare e migliorare tutta una serie di strutture per allenare i propri demoni e sconfiggere così le forze del bene.

Per aggiungere Dungeon Keeper al catalogo di Origin cliccate qui.

Autore: GAMEmag – Videogames

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Amy Hennig: le condizioni lavorative nell’industria dei videogiochi sono ancora problematiche

Non tutti gli sviluppatori possono vantare un’esperienza ultra ventennale nell’industria dei videogiochi. Amy Hennig fa parte di un club ristretto, avendo avuto l’occasione di esprimere il proprio talento creativo in compagnie di notevole successo come Crystal Dynamics e Naughty Dog.

Attualmente impegnata a tempo pieno nello sviluppo di una nuova avventura ambientata nell’universo di Star Wars, la Hennig conosce molto bene le dinamiche di questo mercato e ritiene che le condizioni lavorative in cui versano ancora oggi molti sviluppatori siano complicate. Questi problemi vengono comunemente riassunti con il termine “crunch”, ovvero i periodi lavorativi sotto pressione costante che costringono i dipendenti a turni settimanali superiori alle 80 ore

“Uncharted 3 fu un progetto difficile, i due anni di tempo a nostra disposizione giunsero dopo due progetti che ci avevano messo sotto pressione. Ed era anche una fase nella quale stavamo cercando di accrescere lo studio e di dividerlo in due team, pertanto stavamo affrontando anche le questioni di reclutamento. Cercare di decidere cosa fare alla luce del successo del secondo capitolo, con soli due anni e molte sfide, fu tosto”, ha ricordato Hennig.

Sviluppare nuove idee diventa sempre più complesso e ogni nuovo titolo è una sfida sempre più ardua da fronteggiare. Ovviamente la responsabilità cresce di pari passo con il ruolo di leadership assunto nella compagine lavorativa considerata. Alla Hennig è stato chiesto quali possono essere le difficoltà di tipo personale che uno sviluppatore deve fronteggiare durante lo sviluppo di un titolo tripla A.

“È molto complicato. In tutto il tempo che ho speso in Naughty Dog – ovvero dieci anni e mezzo – credo di non aver mai lavorato meno di 80 ore a settimana. C’erano delle eccezioni in cui mi dicevo che era il caso di staccare un paio di giorni, ma ho lavorato quasi sempre sette giorni su sette e almeno dodici ore al giorno”.

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Secondo la mente creativa di Visceral Games le soddisfazioni di realizzare un prodotto tripla A non sempre giustificano il tipo di vita che molti sviluppatori sono costretti a mantenere per non perdere il loro lavoro.

“C’è gente che non va mai a casa per vedere le proprie famiglie. Hanno dei bambini che stanno crescendo e non li vedono mai”, ha fatto notare Hennig. “Io non ho figli. Ho scelto la mia carriera in molti modi, e ho potuto rimanere concentrata solo su me stessa. Quando facevo sacrifici ciò ha avuto influssi sulla mia famiglia? Sì, ma principalmente riguardavano me e ho potuto compiere questo tipo di scelta. Ma quando penso ad altre persone… voglio dire, la mia salute è davvero calata, ho dovuto prendermi cura di me stessa perché era brutto. E ci sono state persona che sono collassate, o che dovevano andare a farsi dare un’occhiata dopo che uno di questi titoli era concluso. Altri hanno divorziato. Questo non va bene, niente di tutto ciò. Niente merita cose di questo tipo. È una corsa agli armamenti che non si può vincere e sta distruggendo delle persone”.

La passione della Hennig per il lavoro sembra essere ancora molto elevata. Ciò nondimeno la sviluppatrice si chiede se non sia il caso di continuare a creare videogiochi in modo più sano, responsabile ed etico. Dall’intervista emerge la miriade di fattori problematici che sta affliggendo un’industria sempre più costretta a vivere sul filo del rasoio, e dove la necessità di restare al passo con l’evoluzione tecnologia è seconda soltanto al mantenimento dei bilanci in attivo.

“Cercare di completare un gioco come Uncharted 3 in due anni è folle, specialmente quando per due anni si intende tutto: pre-produzione, produzione e ciò che ne consegue. Tutti cercano di far coesistere i costi con il tempo. Avremmo potuto farlo più a lungo con team più contenuti? Certo, ma così facendo si rischia di bruciare denaro rapidamente. Abbiamo visto tutti i titoli che hanno richiesto troppo tempo e sono stati doppiati da altri”.

In una fase storica dove la distribuzione e i nuovi modelli economici hanno determinato cambiamenti importanti, il mercato dei tripla A è rimasto ancorato al tradizionale price-point e alla spasmodica ricerca di nuovi modi per alzare l’asticella dei contenuti.

“Quando si promuove un gioco si tende a pensare che sarebbe meglio avere più ore di gioco, una determinata modalità o realizzare meglio specifici aspetti. In alternativa si potrebbe decidere di realizzare le migliori sei ore di gioco che si siano mai viste, e proporre il tutto a 40 dollari. Siamo arrivati ad un punto in cui bisogna rinunciare a qualcosa… non si può più pensare di creare un gioco come il primo Uncharted, della durata di dieci ore e senza altre modalità”.

Autore: GAMEmag – Videogames

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Mafia III per PC bloccato a 30fps al lancio

Hanger13 ha pubblicato sul sito ufficiale di Mafia III un messaggio rivolto a tutti i giocatori della versione PC. Il gioco sarà limitato a 30fps su questa piattaforma così come su console, ma solo per i primi giorni. Il team di sviluppo sta infatti lavorando su un aggiornamento che renderà il frame rate libero come da consuetudine su piattaforma PC.

Mafia III

“Sappiamo quanto siano importanti per voi le opzioni che vi consentono di sfruttare al meglio la vostra configurazione hardware”, si legge nel messaggio. “Il team sta lavorando sodo per garantire che le prestazioni di Mafia III siano coerenti su tutte le piattaforme. In questo momento il gioco gira ovunque a 30fps fissi. Stiamo attualmente lavorando su un aggiornamento per la versione PC che permetterà di giocare a frame rate più alti”.

“Presto condivideremo ulteriori dettagli sull’aggiornamento e sulle tempistiche in cui sarà disponibile, a ogni modo molto presto. Nel frattempo il team raccoglierà i vostri commenti e vorrebbe sentire da voi quali sono le opzioni di regolazione della grafica che preferite maggiormente. Stiamo prendendo in considerazione una serie di ulteriori miglioramenti post-lancio per la versione PC che offrirebbero maggiore personalizzazione dell’esperienza di gioco sulla base della propria configurazione. Lo sviluppo di Mafia III è stato un viaggio incredibile e quindi siamo molto felici che il gioco sia finalmente disponibile e ansiosi di conoscere qual è il vostro parere”.

È apprezzabile lo sforzo del team di sviluppo per adattare Mafia III alla piattaforma PC ma la situazione lascia intendere come il gioco sia stato pensato innanzitutto sull’hardware delle console, mentre gli adeguamenti per il PC arrivano in ritardo rispetto all’uscita nei negozi. Hangar13, comunque, spera di rilasciare l’aggiornamento che sblocca il frame rate già nel corso del fine settimana.

Mafia III viene lanciato internazionalmente nella giornata di oggi. Qui il trailer di lancio.

Autore: GAMEmag – Videogames