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L’evoluzione di Fifa vista attraverso i calci di rigore

Da Fifa International Soccer uscito nel 1994 a Fifa 17 di cambiamenti se ne sono visti molti. Ma sono i video come quello che proponiamo qui che evidenziano nella maniera più netta possibile quanto cambiano i videogiochi e la loro grafica nel corso del tempo.

Il video, che è apparso su Bitbol, ripercorre le varie fasi dell’evoluzione di Fifa proprio attraverso la prospettiva dei calci di rigore, che nel corso del tempo si sono evoluti considerevolmente per meccaniche e grafica.

Il tutto alla vigilia dell’uscita di Fifa 17 che, proprio nei calci piazzati, vedrà uno dei cambiamenti più consistenti rispetto al passato, come abbiamo visto qui.

Autore: GAMEmag – Videogames

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Speedlink Ultor è una tastiera TKL per i giocatori

Ultor è una tastiera compatta e funzionale, dotata di switch meccanici Red Kailh, che restituiscono delle sensazioni di gioco molto simili a quelle offerte dei Cherry MX Red. Non c’è feedback tattile e la pressione necessaria all’attivazione è minima. Allo stesso tempo uno switch di questo tipo garantisce precisione e robustezza.

Ultor è destinata a coloro che amano il design minimalista e le dimensioni compatte, essendo una tastiera con layout Tenkeyless (TKL), ovvero priva del tastierino numerico. È pensata per gli scopi di gaming, non solo in termini di reattività ma anche per la presenza della retroilluminazione regolabile in due colori, blu e bianco, che evidenzia in bianco i tasti WASD, così come le frecce e il tasto gaming.

Speedlink Ultor

Interessante la possibilità di configurare via driver (scaricabili dal sito ufficiale Speedlink) il polling rate della connessione USB e il tempo di risposta dei pulsanti. I settaggi di polling rate selezionabili sono 125, 250, 500 e 1000 Hz. Questi settaggi permettono di configurare la frequenza delle comunicazioni fra le periferica USB e il sistema. Aumentare il valore teoricamente potrebbe gravare sulle prestazioni del PC ma garantisce contemporaneamente maggiore reattività e fedeltà nella trasmissione al sistema dell’input del giocatore. Anche il tempo di risposta dei pulsanti è regolabile fra 7 impostazioni che vanno da 1ms a 16ms.

Speedlink Ultor

Certo, si tratta di regolazioni di fino i cui effetti saranno notati solo dai giocatori più impegnati, ma fa piacere sapere che sono presenti nel pannello di configurazione. Attraverso il quale si può configurare anche l’intensità della retroilluminazione, così come disabilitarla o usare l’effetto Breathing.

Il giocatore può configurare e assegnare delle macro ai 6 pulsanti a esse dedicati. La registrazione è semplice e alla portata di tutti, e può riguardare qualsiasi pulsante della tastiera. Il giocatore può stabilire anche dei cicli di combinazioni di pulsanti all’interno di ogni macro. Inoltre, macro differenti possono essere associate ai 5 profili memorizzabili dal software. La tastiera è, infatti, dotata di memoria interna di 64kBit per profili importabili ed esportabili.

Speedlink Ultor

Premendo il tasto FN insieme al tasto Gaming, inoltre, si attiva la modalità di gioco. Questa inibisce il funzionamento del tasto Windows, per evitare fastidiosi ritorni al sistema operativo durante le sessioni di gioco. Inoltre, al posto delle funzioni standard vengono attivate le funzioni macro e le funzioni speciali per i tasti M1-M6 che si trovano nella parte destra della tastiera. Si abilita allo stesso tempo la possibilità di modifica della configurazione dei tasti, mentre i tasti WASD e direzionali possono essere invertiti tramite la combinazione FN + Windows.

Il tasto funzione FN permette di modificare al volo anche il polling rate della connessione USB (con i tasti da F1 a F4), di usare i controlli multimediali (da F5 a F12), oltre che le macro e la modalità di gioco, come detto.

I materiali scelti da Speedlink per Ultor garantiscono robustezza e durata nel tempo. La base della periferica è in alluminio, mentre i piedini sul lato inferiore della tastiera permettono di aumentare l’inclinazione. Dal punto di vista della compattezza, è molto importante evidenziare come questa tastiera sia priva di bordi. Il cavo, inoltre, è intrecciato ed è lungo 1,7 metri mentre il connettore USB è placcato in oro.

Speedlink Ultor

Ultor mette a disposizione anche la tecnologia n-Key-Rollover per un Anti-Ghosting completo su tutti i tasti e la garanzia che l’interazione del giocatore venga riprodotta sempre in maniera fedele.

I copritasti sono prodotti da ABS, la società che produce i copritasti delle migliori tastiere gaming. Le lettere su di essi sono chiare e con un font decisamente grande. Naturalmente, però, i Red Kailh non sono l’ideale per la digitazione, perché l’assenza del feedback tattile rende scomodo digitare lunghi testi. Sono invece semplicemente la migliore scelta per il gaming, perché permettono di agire rapidamente: pensate ad esempio alla necessità di schivare premendo in successione due volte lo stesso tasto. Come detto ci sono poche differenze rispetto ai Cherry MX Red, ma abbiamo notato che l’escursione dei tasti oppone una resistenza leggermente maggiore rispetto alla Cherry MX Board 6.0, che consideriamo ancora come il punto di riferimento (ma è decisamente più costosa) per le tastiere meccaniche. Il fatto che WASD e le frecce direzionali si caratterizzino per retroilluminazione di diverso colore, nonostante il blu e il bianco delle due modalità di retroilluminazione disponibili e il rosso della base possano non essere considerate come la migliore combinazione cromatica possibile, è un’altra caratteristica che i giocatori ameranno.

Speedlink Ultor

In definitiva, Speedlink Ultor prosegue la tradizione del produttore tedesco nel fornire soluzioni agili, oneste e a prezzi decisamente competitivi. In associazione al mouse Speedlink Decus, Ultor forma una postazione di gioco invidiabile e versatile. La tastiera è interessante per la sua robustezza, per le dimensioni compatte e per l’efficacia degli switch meccanici, molto simili ai Cherry MX Red. Anche il prezzo è notevole, visto che potete portarla a casa per 119 Euro, un prezzo sensibilmente più basso se rapportato a quello di altre tastiere TKL con caratteristiche simili.

Autore: GAMEmag – Videogames

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Overwatch è il videogioco più venduto nel Nord America a giugno

The NPD Group ha registrato un calo importante nelle vendite del mese di giugno 2016 in rapporto al corrispondente periodo dell’anno precedente. L’industria dei videogiochi retrocede dai 878,7 milioni di dollari di 12 mesi fa agli attuali 652,2 milioni. I settori di hardware, software e accessori sono tutti in calo, complessivamente la contrazione si attesta sul 22%.

Overwatch

Per quanto riguarda l’hardware le vendite si attestano sui 181,5 milioni di dollari, con un calo del 42% rispetto a giugno 2015. Passando alle vendite di software per le console domestiche e quelle portatili, invece, le vendite sono pari a 322 milioni, il che rappresenta un passo indietro del 20%.

A partire da questo mese, poi, The NPD Group implementa lo strumento per tracciare le vendite digitali, il che gli consente di fornire anche il dato sulle vendite di software in formato fisico e Steam PC. Questo dato si attesta su 27,8 milioni di dollari, anch’esso in calo di circa 20 punti percentuali rispetto al precedente riferimento. Il confronto rispetto al mondo console è impietoso, con un rapporto 10:1 tra vendite console e PC. D’altra parte, The NPD Group non analizza la totalità del mercato, visto che non tiene ancora conto delle vendite veicolate tramite Origin, Battle.net e uPlay. Inoltre, il dato proviene da rapporti forniti dai vari (ma non tutti) produttori di videogiochi, visto che Valve non comunica nel dettaglio dati sulle vendite realizzate tramite Steam.

Le vendite di accessori ammontano a 120,9 milioni di dollari, con 6 punti percentuali in meno rispetto a giugno 2015. Nonostante sia il calo meno consistente, si tratta di una significativa battuta di arresto per un settore su cui molti (vedi Disney) avevano effettuato investimenti molto importanti. In questa categoria, infatti, NPD fa rientrare tutti quei prodotti che rientrano nella definizione “Interactive gaming toys” come Skylanders e Amiibo.

Per il resto la contrazione rispetto a giugno 2015 assume connotati ancora più consistenti alla luce del rilascio di Batman Arkham Knight nel giugno dello scorso anno. Il titolo Warner faceva registrare traguardi di vendita molto importanti per quanto riguarda i formati console, a cui nessun titolo di quest’anno è capace di rispondere in maniera adeguata. Gli unici nuovi rilasci di giugno 2016 sono infatti Lego Star Wars: The Force Awakens e Mirror’s Edge: Catalyst, ma nessuno dei due è in grado di eguagliare le vendite di Batman Arkham Knight.

La contrazione delle vendite è anche un effetto degli annunci fatti dai produttori di console allo scorso E3. Il 2 agosto, infatti, arriverà sul mercato Xbox One S, mentre sia Microsoft che Sony e Nintendo lanceranno una propria console con significativa rivisitazione dell’hardware nel corso del 2017.

La console più venduta nel mese rimane PS4, mentre Xbox One, e il dato emerge dai risultati finanziari di Microsoft, ha visto un declino nelle vendite di unità della famiglia Xbox pari al 9% nel periodo fiscale in esame, che copre i mesi che vanno da aprile a giugno 2016. A 32 mesi dal lancio di PS4 e Xbox One le vendite cumulative dei due sistemi sono superiori del 40% rispetto a quelle che i corrispondenti sistemi di precedente generazione avevano fatto registrare nello stesso lasso di tempo.

Il gioco più venduto a giugno 2016 si conferma essere Overwatch, che già si piazzava al primo posto a maggio. Seguono Grand Theft Auto V, Lego Star Wars: The Force Awakens, DooM, Mirror’s Edge: Catalyst, Uncharted 4: Fine di un Ladro, NBA 2K16, Call of Duty Black Ops III, Destiny: The Taken King e Minecraft.

Autore: GAMEmag – Videogames

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Otoy adesso può far girare grafica VR complessa sui chip PowerVR a bassa potenza

Il software di ray tracing di Otoy chiamato OctaneRender 4 può produrre immagini decisamente complesse con 100 milioni di raggi processati al secondo, il tutto con le GPU PowerVR di Imagination Technologies di fascia bassa, che consumano solamente due watt. Le attuali soluzioni di ray tracing di Otoy offrono performance per watt superiori di 10 volte rispetto alle soluzioni di passata generazione.

Otoy Brigade

Questo vuol dire che sarà possibile godere di esperienze di realtà virtuale complesse e dettagliate su dispositivi di piccole dimensioni, come dashboard, smartphone, headset VR, occhiali di realtà aumentata, tablet e TV.

Otoy e Imagination Technologies hanno mostrato OctaneRender 4 in un evento preparatorio del Siggraph, la conferenza dedicata alle tecnologie grafiche che si svolgerà la prossima settimana ad Anaheim, in California. L’obiettivo di Otoy è di fornire agli sviluppatori di contenuti gli strumenti per creare scenari fedeli e animazioni dettagliate, in questo caso servendosi dello strumento Otoy Brigade, senza compromettere l’interazione, e a prescindere dal dispositivo.

“Il ray tracing accelerato è un punto di svolta che cambierà radicalmente il GPU rendering”, ha detto Jules Urbach, CEO di Otoy. “È una delle principali ragioni che ci hanno portato a unire tra di loro Brigade e OctaneRender 4. Dall’anno prossimo, infatti, i nostri strumenti permetteranno di implementare il path tracing in tempo reale nelle sequenze cinematografiche realizzate con Unity e Unreal Engine. Riteniamo che questo possa rappresentare un contributo notevole per l’intera industria dei videogiochi abituata a usare i framework di rasterizzazione tipici di OpenGL, Vulkan o DirectX. I nostri strumenti permetteranno di renderizzare gli effetti fisici in maniera fedele sia nei giochi che nella VR che nelle applicazioni di realtà mista/aumentata. Lo strumento di raytracing per PowerVR verrà reso disponibile sia per i dispositivi dei consumatori che per il cloud e permetterà di realizzare sorprendenti esperienze un decennio prima del previsto”.

Abbiamo intervistato il CEO di Otoy già in una precedente occasione.

Autore: GAMEmag – Videogames

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Dots & Co evolve lo schema di gioco di Two Dots

Two Dots è uno dei più apprezzati puzzle game per dispositivo mobile. Offre uno schema di gioco semplice ma coinvolgente, che prevedono di unire i puntini dello stesso colore, meccaniche differenti man mano che si procede nel gioco, uno stile visivo accattivante. Inoltre, gli sviluppatori hanno rilasciato nel corso del tempo vari aggiornamenti che hanno reso l’esperienza di gioco sempre fresca.

Dots & Co

Dopo aver rilasciato oltre 700 livelli di gioco per Two Dots, gli sviluppatori di questa serie di puzzle game rilasciano adesso la nuova versione, Dots & Co, che evolve lo schema di gioco e introduce l’importante meccanica degli amici, che dà nome al gioco stesso. Fondamentalmente, però, non cambia niente rispetto al passato: i giocatori devono unire i puntini dello stesso colore e possibilmente formare dei quadrati per rimuovere tutti i puntini di quel colore dalla griglia.

Per ogni livello bisogna raggiungere un obiettivo usando un certo numero di mosse: a seconda del quantitativo di punti conseguito si ottengono una, due o tre stelline. Il giocatore ha 15 punti di energia e ne spende 3 per ogni livello che inizia, ma ne recupera una, due o tre a seconda delle stelline ottenute nei livelli. Questa nuova meccanica allenta la struttura free-to-play di Two Dots, e rende l’esperienza più rilassata. In passato, infatti, il giocatore aveva cinque vite, che si ripristinavano solo se si aspettava dopo le sessioni di gioco. In Dots & Co ci sono dei gettoni che possono essere utilizzati per ripristinare l’energia e quindi continuare a giocare anche se non si terminano i livelli con 3 stelline. Tuttavia, all’inizio del gioco si hanno a disposizione 25 gettoni e, una volta esauriti, bisogna procedere ad acquisti in-app se si vuole continuare a utilizzarli.

La principale novità rispetto al passato è rappresentata dagli amici, che forniscono aiuti considerevoli nel momento in cui si riempie la barra amici. Per farlo bisogna coinvolgere i puntini amici a forma di triangolo quando si tracciano le linee per unire i puntini. In Dots & Co ci sono diversi amici, che si sbloccano man mano che si portano a termine i livelli. Ciascuno di loro dispone di abilità differenti e aiuta a modo suo il giocatore.

La nuova meccanica degli amici non altera gli equilibri di gioco così tanto amati dagli appassionati, anzi fornisce ulteriore spessore al gioco. Inizialmente Dots & Co è molto semplice, ma andando avanti il livello di sfida aumenta visto che raggiungere i punteggi prefissati entro il numero di mosse previsto diventa sempre più arduo.

Come i predecessori, Dots & Co si conferma un gioco immediato ma intelligente, capace di offrire diverse ore di gaming rilassato. Da rimarcare anche lo spessore della componente artistica, sia per l’efficacia della grafica che del comparto musicale. Lo potete scaricare gratuitamente sia da App Store che da Google Play.

Autore: GAMEmag – Videogames