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Honor Magic6 Pro è ufficiale in Italia, tra innovazione e promesse di intelligenza artificiale

Author: Wired

Alla base di un foglio delle specifiche completo sostanzialmente di tutto – dall’impermeabilità, a una batteria al silicio-carbonio da 5600 mAh, passando per il trittico ricarica rapida, wireless e inversa (anche via cavo), porta a infrarossi, vetro in nanocristalli rivestito in nitruro di silicio e molto altro – c’è una collaborazione tra software e hardware mai così serrata in un dispositivo del brand cinese.

Spazio all’intelligenza artificiale

Il software che anima il telefono è Magic OS 8.0, la versione di Android (ormai pesantemente) modificata da Honor per renderla più consona alle esigenze proprie e dei propri utenti. In questa iterazione il sistema operativo è stato (e verrà) arricchito da funzioni e novità basate su intelligenza artificiale, o almeno sulle diverse implementazioni di ciò che negli scorsi anni abbiamo imparato a chiamare in questo modo.

L’idea di Honor per il futuro è che l’interfaccia comprenda le intenzioni dell’utente mentre questi sta usando il telefono e proponga elementi rilevanti prima che l’utente stesso decida di richiederli. Ad esempio, basandosi su un messaggio di testo che cita un appuntamento al ristorante, una barra laterale proporrà l’indirizzo per raggiungere il posto, una scorciatoia per telefonare in loco e prenotare un tavolo e altri link utili.

A rendere possibile tutto questo c’è anche la piattaforma hardware alla base del telefono – il potente system on a chip Snapdragon 8 Gen 3, sviluppato da Qualcomm con il machine learning on device tra le priorità. Ecco allora che per Honor – come già sta avvenendo e probabilmente avverrà entro quest’anno anche per gli altri produttori – finisce l’era delle prestazioni fini a loro stesse: i benchmark su velocità e potenza di calcolo resteranno centrali nell’evidenziare le potenzialità di un dispositivo rispetto ai concorrenti, ma iniziano a lasciare il posto a quel che il telefono può fare tramite gli algoritmi di AI e i llm (large language model) implementati.

Le prime impressioni

Quel che Honor Magic6 Pro può fare da questo punto di vista però lo sonderemo solo prossimamente. Per il momento l’AI mette a portata di mano le app più utilizzate, estrae il testo utile dalle foto e continua a guidare gli algoritmi di miglioramento delle foto scattate. Prossimamente il telefono dovrebbe poi arricchirsi di tutti gli elementi mostrati nel corso della presentazione, dal già citato tracciamento oculare per guidare l’uso dell’interfaccia e anticipare le intenzioni degli utenti, fino a implementazioni di AI generativa.

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Xiaomi 14 e Xiaomi 14 Ultra, il gruppo cinese punta tutto sulla fotografia

Author: Wired

A trarre i benefici del nuovo SoC c’è anche la connettività wireless, mentre in termini di batteria e ricarica, la serie Xiaomi 14è equipaggiata con un sistema di gestione della batteria proprietario e da accumulatori da 5000 e 4610 mAh rispettivamente. Immancabili anche le ricariche rapide e veloci, anche in combinazione.

Xiaomi 14 e Xiaomi 14 Ultra il gruppo cinese punta tutto sulla fotografia

Design ultra sottile in Black o White

Ispirandosi all’estetica delle fotocamere tradizionali, Xiaomi 14 Ultra presenta un caratteristico modulo fotocamera circolare con un design piatto e lineare sul retro realizzato da un unico blocco in alluminio ed è disponibile nei due colori classici, Black e White. Il display presenta una curvatura uniforme su tutti i lati e gli angoli, fondendo perfettamente il fascino visivo di uno schermo piatto con il feedback tattile di un bordo curvo. Ha dimensioni di 161,4 mm x 75,3 mm x 9,2 mm e pesa 219,8 g. La cover veste una texture in pelle vegana nano-tecnologica che gli dona una finitura più sottile e leggera con una resistenza all’usura 6 volte migliore.

Più compatto, Xiaomi 14 misura solo 152,8 mm x 71,5mm x 8,2 mm e pesa 193 g. Il suo pannello posteriore leggermente curvo offre una presa comoda e sicura, consentendo un utilizzo prolungato. L’estetica minimalista è stata ottenuta riposizionando l’altoparlante sul display e la porta a infrarossi sul modulo camera: un look più pulito sulle cornici superiori e laterali per un’esperienza visiva coinvolgente.

Xiaomi 14 e Xiaomi 14 Ultra il gruppo cinese punta tutto sulla fotografia

Anche HyperOS punta sull’AI

Anche la variante di Android portata avanti da Xiaomi (che ha recentemente cambiato nome in HyperOS) punta a sfruttare l’intelligenza artificiale integrandola in varie applicazioni di sistema col risultato di avere funzioni più snelle e intelligenti. I sottotitoli AI permettono la trascrizione in tempo reale dei contenuti parlati durante le videoconferenze. AI Album Search impiega l’elaborazione del linguaggio naturale, individuando immagini specifiche all’interno delle proprie raccolte fotografiche solo descrivendo ciò che si cerca. AI Portrait utilizza algoritmi avanzati per creare nuove composizioni di ritratti a partire da immagini preesistenti. Infine, AI Expansion facilita l’estensione realistica dei contenuti delle immagini esistenti, regalando nuove possibilità creative.

Xiaomi 14 Ultra è disponibile in preordine da oggi e sarà ufficialmente in vendita dal 19 marzo nelle colorazioni Black e White.

Xiaomi 14 è in vendita da oggi in tre colori: Black, White e Jade Green e in due varianti di memoria: 12 + 256 GB e 12 + 512 GB.