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Cyanogen esce dal mercato dei sistemi operativi: focus su Modular OS

Cyanogen non ha buone notizie per i suoi seguaci, soprattutto per quelli che sono alla costante ricerca di un dispositivo nato con il celeberrimo fork di Android. La compagnia infatti non svilupperà più il sistema operativo, il quale è attualmente disponibile su svariati modelli venduti da Alcatel, Wileyfox, BQ, Yu, ZUK e OnePlus. Cyanogen si concentrerà sul nuovo programma Modular OS che viene spiegato così dalla stessa azienda:

Modular OS “offrirà ai produttori di smartphone libertà e opportunità maggiori per lanciare smartphone Android personalizzabili ed intelligenti utilizzando diverse parti di Cyanogen OS attraverso moduli dinamici chiamati MOD, all’interno della ROM di loro scelta, sia essa Android base o una qualsiasi altra variante”.

La compagnia descrive le MOD come funzionalità aggiuntive sviluppate nel cuore dell’esperienza Android, come ad esempio l’integrazione di Skype nell’app telefonica, i tweet di tendenza sulla schermata di sblocco, l’assistente vocale Cortana di Microsoft, o la fotocamera Hyperlapse per video e timelapse stabilizzati. Insomma Cyanogen passa dal proporre il suo sistema operativo al proporre le parti specifiche che lo rendono speciale, sempre ai produttori interessati.

La decisione segue un rimescolamento ai vertici di Cyanogen, laddove il co-fondatore e Kirt McMaster passa da CEO a Presidente Esecutivo. Al suo posto al timone dell’azienda subentrerà Lior Tal, che ha già inviato una nota pubblica in cui sostiene che abbandonare il mercato dei sistemi operativi completi è stata una manovra necessaria per via dell’estrema frammentazione dell’ecosistema Android. Il fenomeno ha costretto i produttori a concentrarsi esclusivamente sull’efficienza, non permettendo loro di investire sul software e sui servizi aggiuntivi.

Offrendo solo le MOD specifiche ad un prezzo inferiore rispetto al Cyanogen OS completo, la compagnia spera che i produttori siano maggiormente interessati alla nuova proposta al fine di inserire solo alcune delle caratteristiche del SO, come ad esempio i servizi di intelligenza artificiale in cloud che utilizzano dei percorsi del sistema operativo per interagire con gli smartphone e “rispondere alle esigenze dell’utente in maniera personalizzata e altamente contestuale”.

Rimane tutta da vedere l’efficacia della nuova strategia, e cosa ne sarà dei partner che hanno scelto in passato di installare Cyanogen OS sul proprio dispositivo.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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