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Economia

LA VELOCITA’ DI ROTAZIONE DI M1 NEL SISTEMA ECONOMICO – Analista Marco Magnani

La velocità di rotazione di M1 nel sistema economico.

Nell’equazione PIL = M x V = P X Q, già spiegata in diversi miei articoli precedenti (Cos’è il PIL; I mali dell’inflazione), la velocità di rotazione (V) della massa monetaria è una variabile non calcolabile.

Delle quattro variabili dell’equazione, infatti, la produzione di massa monetaria (M1) è l’unica “controllata” e “programmata” da parte della banca centrale, mentre le altre non sono controllabili.

Tuttavia sono influenzate indiscutibilmente attraverso la produzione di massa monetaria.

Pertanto attraverso la produzione di M1 la banca centrale, pur non potendo controllare direttamente la velocità di rotazione, l’aumento dei prezzi e la quantità di beni e servizi, riesce ad influenzarli indiscutibilmente in un dato periodo di tempo.

Infatti è solo questione di tempo e l’effetto della nuova produzione si farà sentire inducendo, tra le altre cose, inflazione monetaria, di conseguenza espansione, aumento dei prezzi e dei beni e servizi.

Facciamo un esempio: diciamo che attualmente la quantità di beni e servizi (Q) dello stato è pari 1000 kg d’oro, il prezzo (P) di ogni kg d’oro è paria a 10 euro e la massa monetaria presente (M1) è pari a 100 euro.

La velocità di rotazione sarà (V) = P (10 euro) x Q (1000 kg) / M (100 euro) = 100

Se la Banca centrale decide di aumentare la massa monetaria (M) portandola a 200, ossia aumentandola del 50% avremo una variazione di V, che diverrà:

V= P (10 euro) x Q (1000 kg) / M (200 euro) = 50

Quindi con l’aumento di massa monetaria, “inizialmente” la velocità di rotazione diminuisce. Sul lato pratico ciò avviene perché i cittadini, pur avendo speso i 10 euro (P) che gli servivano per acquistare i beni e servizi (Q) necessari per vivere, ora si trovano altri 10 euro in tasca che avanzano e li risparmiano (non sanno come spenderli con le abitudini di vita attuali).

Ecco perché la nuova produzione di M1 inizialmente non genera inflazione, né aumento dei prezzi …

Ma col tempo i cittadini, sentendosi più ricchi, inizieranno a spendere facendo aumentare la domanda e di conseguenza la maggior produzione di beni e servizi e l’inflazione, in pratica i prezzi si dovranno riequilibrare.

Ecco spiegato il motivo per cui solo con la variazione di massa monetaria le Banche centrali riescono ad incidere con un ritardo di 6/12 mesi sull’economia generando riprese Economiche, bolle speculative e recessioni a loro piacimento.

Una prova?

Direi che questa immagine che riporta l’indice di borsa Italiano e la produzione di Massa monetaria di M1 da parte della BCE è incontestabile e prova senza ombra di dubbio ciò che ho spiegato.

Immagine 01 Report 14 11 2016


Da questa produzione di massa monetaria riusciamo attraverso algoritmi a proiettare l’andamento dell’indice sviluppando una previsione che al momento è allarmante.

Immagine 02 Report 14 11 2016


Se la banca centrale non aumenterà la produzione di nuova massa monetaria l’indice Italiano è destinato probabilmente a scendere ancora molto.

NB: La presente previsione si aggiorna ogni mese con i nuovi dati di M1 resi disponibili dalla Banca Centrale.



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Autore: Finanza.com Blog Network Posts

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