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Privacy online: poca fiducia nell’uso dei dati personali, ma non c’è consapevolezza sulle condizioni


Gli italiani nutrono poca fiducia nell’utilizzo dei propri dati personali online da parte di terzi, eppure sono poco consapevoli delle condizioni sulla privacy dettate da servizi sul web e app che sottoscrivono. E’ ciò che emerge dall’indagine condotta da Altroconsumo su comportamenti e opinioni sulla privacy online su un campione di 1000 utenti internet dai 18 ai 64 anni e diffusa in vista del Festivalfuturo, che si terrà a Milano i prossimi 4 e 5 novembre.

Fra gli utilizzatori dei social network (Facebook, Twitter, Instagram) solo il 26% si fida dell’uso che verrà fatto dei propri dati personali. Il 59% degli utenti intervistati si sentirebbe a disagio nel caso i propri dati su salute e stili di vita raccolti online o attraverso dispositivi connessi fossero utilizzati dalla compagnia assicurativa, percentuale che scende al 14% di fronte alla richiesta di condividere i propri dati di mobilità con le autorità locali per migliorare il traffico e il trasporto pubblico. Ciò nonostante il 91% dichiara di barrare la casella termini e condizioni di utilizzo di servizi online o app senza leggere le condizioni per la privacy.

I risultati mostrano da un lato l’apertura degli utenti all’utilizzo dei propri dati in cambio di benefici, dall’altro scarsa fiducia nell’uso che potrebbe esserne fatto da terzi. E ancor di più una bassissima consapevolezza delle potenzialità e del valore dell’utilizzo dei propri dati tra Internet of Things, prodotti connessi e app che stanno determinando il presente e il futuro.

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Autore: Redazione Finanza.com Finanza.com Blog Network Posts

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