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La prima centrale elettrica a idrogeno “verde” dell’Australia

Author: stefania Rinnovabili

centrale elettrica a idrogeno

La centrale elettrica a idrogeno australiana vale 117 mln

(Rinnovabili.it) – È ancora una volta il South Australia a scrivere la storia verde nazionale. Lo Stato finanzierà la realizzazione della prima grande centrale elettrica a idrogeno del Paese, un impianto da 15 MW di potenza alimentato esclusivamente con le energie rinnovabili. A renderlo noto è ministro dell’Energia Tom Koutsantonis che commenta così il progetto: “L’Australia del Sud è all’avanguardia globale di un’ampia gamma di tecnologie di archiviazione, dalle grandi batterie alle centrali elettriche virtuali fino all’impianto di pompaggio – ora ospiterà anche uno dei più grandi impianti di produzione di idrogeno al mondo”. L’impianto sorgerà a Port Lincoln, nella penisola di Eyre; sarà realizzato dalla Hydrogen Utility in collaborazione con la tedesca Thyssenkrupp, a fronte di una spesa di ben 117,5 milioni di dollari australiani, di cui 4,7 saranno forniti dallo Stato e altri 7,5 milioni arriveranno dal South Australia’s Renewable Technology Fund.

A regime la centrale produrrà idrogeno dall’acqua tramite elettrolisi, utilizzando il surplus energetico dei parchi eolici e solari. Una turbina a gas da 10 MW e una cella a combustibile da 5 MW produrranno, al bisogno, elettricità dal vettore, immettendola direttamente in rete. La struttura è stata presentata come un “progetto dimostrativo di rilevanza globale” per il settore dell’idrogeno e la sua capacità la rende attualmente una delle più grandi mai realizzate al mondo.

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L’amministratore delegato di Hydrogen Utility, Attilio Pigneri, ha affermato che il progetto dimostrerà le possibilità offerte dalla produzione di idrogeno “Fornirà servizi di bilanciamento alla rete di trasmissione nazionale [e] una risposta di supporto rapida ai nuovi impianti solari in fase di sviluppo sulla penisola di Eyre”. La struttura di Port Lincoln immagazzinerà 10 tonnellate di idrogeno, equivalenti a circa 200 MWh. Allo stesso tempo produrrà ammoniaca che verrà venduta come fertilizzante alle industrie agricole locali. “Più energia rinnovabile –  ha concluso il ministro – significa energia più economica e la possibilità di immagazzinarla significa che i benefici di quella energia a basso costo possono essere sfruttati tutto il giorno”.

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