Author: GAMEmag – Videogames
Solamente a maggio 2017, Discord vantava 45 milioni di utenti. Considerando che oggi ne conta 90 milioni si può definire perentoria l’ascesa di questo servizio, che tra le applicazioni VoIP per i giocatori ha preso il posto dell’indimenticabile TeamSpeak.
14 milioni di giocatori si loggano a Discord su base quotidiana: numeri che rendono Discord una startup molto interessante anche sul piano degli investimenti e che le hanno infatti consentito di ottenere nel recente periodo un round di finanziamento da ben 50 milioni di dollari.
Il CEO di Discord è un volto conosciuto nella Silicon Valley, Jason Citron, già fondatore di OpenFeint. “Il segreto della crescita così dirompente è semplice”, ha rivelato Citron a GamesIndustry. “Discord risolve un problema che hanno tutti i videogiocatori. Giocano al computer e allo stesso tempo vogliono chattare con gli amici, e vogliono farlo in un modo che si sposa bene rispetto al loro stile di vita. Discord è la prima app di chat vocale che ha veramente senso per i giocatori PC”.
La filosofia alla base di Discord è infatti differente rispetto a quella delle app della stessa natura che lo hanno preceduto, ovvero TeamSpeak e Ventrilo. Se queste erano infatti troppo legnose e complicate da configurare, Discord è più user friendly senza rinunciare alla personalizzazione nei minimi dettagli. In precedenza infatti i giocatori dovevano noleggiare un server da un fornitore di terze parti e condividerne l’indirizzo con gli amici per poter dialogare all’interno della stessa room chat.
Discord ha preso il posto di TeamSpeak
“Abbiamo ripensato l’intera esperienza usando tecnologia moderna e design moderno”, ha detto Citron a GamesIndustry. “Adesso devi banalmente andare su una webpage, registrarti e iniziare l’esperienza. È gratuito e, per invitare gli amici, devi semplicemente inviare loro un link. Anche loro inizieranno a usare Discord tramite il web browser senza scaricare alcunché”.
Il primo motivo alla base della crescita di Discord è il “passaparola” secondo Citron, che ovviamente ha sfruttato il fatto che l’app si scarica gratuitamente. Per alimentare il fenomeno la compagnia ha stretto accordi con influencer e streamer, che hanno così iniziato a usare Discord nel corso delle loro dirette.
Allo stesso tempo è molto diverso dai servizi precedenti perché integra al suo interno delle funzionalità social. Tra le altre cose, recentemente è entrato a far parte del servizio Spotify, che permette ai giocatori di ascoltare musica mentre usano Discord. Quest’ultimo, inoltre, permette di fare nuove conoscenze, di far parte di gruppi e di chat private. Non può essere considerato come una piattaforma social a tutto tondo, perché è privo di alcune funzionalità di base di un social, ma è molto diverso da TeamSpeak da questo punto di vista.
Discord ha inoltre incoraggiato i proprietari dei server a favorire l’ambiente di gioco più sano possibile: l’introduzione dei server verificati, infatti, consente ai giocatori di avere in anticipo un’idea di ciò che li attende. Diversi produttori di videogiochi hanno i loro server Discord ufficiali, e tra questi Epic Games per Fortnite.
“Il lato positivo delle tecnologie di comunicazione di ultima generazione è che la voce delle persone viene amplificata e molti non sono più nell’ombra come prima”, conclude Citron. “Ma, da un altro punto di vista, adesso possiamo vedere cosa c’è veramente in quell’ombra”.