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TRADE WAR: I SINTOMI DELLA GRANDE RECESSIONE!

Roma, 31 mag. (askanews) – Il presidente americano Donald Trump accelera sulla strada per la ratifica dell’accordo commerciale Usmca con Canada e Messico, che dovrebbe sostituire il precedente trattato Nafta. La Casa Bianca ha inviato al Congresso una “bozza di dichiarazione”.

Il vice presidente Usa Mike Pence ha incontrato a Ottawa il primo ministro canadese Justine Trudeau. L’Usmca, ha detto Pence, è una “opportunità storica di rafforzare i legami economici tra le nostre due nazioni”. Per Pence, l’Usmca “sarà il più grande accordo commerciale nella storia degli Stati Uniti, creerà posti di lavoro e opportunità nel nostro paese. Sosterrà la crescita in Canada e in Messico e in tutto il Nord America”.

Nella nota congiunta diramata al termine dell’incontro, si legge che “il Canada e gli Stati Uniti riaffermano la forte partnership e i valori condivisi che legano i nostri due paesi. Le nostre nazioni credono nella democrazia, nei diritti umani e nel rispetto dello stato di diritto, e lavoriamo insieme per promuovere questi valori condivisi in molti luoghi del mondo”.

L’accelerazione di Trump è considerata “non un passo positivo” da Nancy Pelosi, democratica, speaker della Camera. “Siamo tutti d’accordo sul fatto che dobbiamo sostituire il Nafta – ha detto – ma senza meccanismi di applicazione stringenti bloccheremmo i lavoratori americani in un altro cattivo affare”.

… nella notte il tweettatore terribile si è messo di nuovo a sparare bordate contro il Messico, minacciando una nuova guerra …

Dazi, ora Trump entra in guerra con il Messico: “Fino al 25% se non ferma l’immigrazione” https://t.co/dBtktDxLKk

— la Repubblica (@repubblica) May 31, 2019

La situazione per il commercio mondiale non è davvero delle migliori, una perdita di quasi l’uno per cento è già nelle carte, ma la vera dimensione del crollo è molto più ampia.

Le banche centrali non fanno altro che rendere ancor di più difficile la situazione, i mercati ormai dipendono in tutto e per tutto dalla politica monetaria, gli stessi funzionari della Fed non sanno che pesci pigliare, figurarsi in Europa.

Ho sempre detto che la prossima crisi, come le altre in passato, esploderà quando verrà a mancare la fiducia nella politica monetaria, quello sarà il tempo dell’oro.

L’idea che il livello di inflazione così basso sia temporaneo è anacronistica visto che la situazione persiste ormai da oltre sette anni. Il fallimento delle banche centrali è tutto qui sotto in un semplice grafico…

… era dal 2016 che non si vedeva una simile situazione in Europa sulle aspettative di inflazione.

La curva dei rendimenti del bund parzialmente invertita…

Good morning from #Germany, where the bond market is sounding the RECESSION alarm. Bund Yield Curve partly INVERTED w/ 3y Bund yields at -0.67% vs 1y yield at -0.58%. Yields NEGATIVE out to 13yrs. pic.twitter.com/F4Lgx6xNfH

— Holger Zschaepitz (@Schuldensuehner) May 30, 2019

Ormai in Europa, restano solo Italia e Grecia a pagare rendimenti sui 5 anni, tutto il resto è negativo. Ovviamente nessun commento sull’efficienza di tali mercati ci rivedremo all’interno della prossima violenta recessione che colpirà l’Europa e poi vedremo come andrà a finire, per paesi come Spagna e Portogallo e soprattutto per coloro che avranno investito in questi Paesi.

In sintesi le analisi di Machiavelli di questi ultimi anni si sono rivelate perfette, il tempo dei rendimenti negativi è tornato, ma questa volta farà tremare i polsi a sempre più persone, sempre più investitori, soprattutto quelli passivi che pongono nelle gestioni passive la loro fiducia.

Ieri anche il rendimento deltesoro quinquennale è sceso al di sotto del 2% per la prima volta dal mese di novembre 2017, noi vi abbiamo aiutati ad anticipare questi eventi, coloro che hanno avuto fiducia in noi oggi possono osservare con grande soddisfazione le performance a due cifre dei loro portafogli.

Author: Finanza.com

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