Ai più attenti sicuremente non è sfuggito, ma quello che sta accadendo in Europa e in Italia è dinamica da far tremare i polsi!
Dopo i nostri tesorucci ormai anche il dollaro ha accelerato verso nuovi spettacolari traguardi.
Questo lo dedichiamo a tutti coloro che hanno previsto la fine del dollaro neglli ultimi anni, ma soprattutto a consulenti, bancari e pseudo analisti che vi hanno tenuto lontani dal trade del secolo in questi ultimi 10 anni, suggerendo pericolosità nei titoli di Stato americani e nel dollaro.
Per anni abbiamo ascoltato lo scienziato Padoan, ex ministro del Tesoro e amenità varie raccontare la magnifica crescita italiana, ma morto un papa se ne fa subito un’altro…
Ormai Gualtieri ha offuscato la leggendaria sfiga del mitico Padoan… da quando è al Governo ” Roberto Gualtieri, dopo la battuta d’arresto del Pil nel quarto trimestre 2019 (-0,3%) vede, visti alcuni indicatori, “un recupero nel primo semestre 2020” https://t.co/K1h5q6hcci
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) February 10, 2020
Il ministro dell’economia Roberto Gualtieri, dopo la battuta d’arresto del Pil nel quarto trimestre 2019 (-0,3%) vede, visti alcuni indicatori, “un recupero nel primo semestre 2020 al quale l’azione di governo intende concorrere”.
Dopo il regno dell’ottimismo di maniera di Padoan ecco il nuovo reggente Gualtieri formulare ipotesi fantasiose subito smentite dalla terribile realtà…
Produzione industriale -1,3% nel 2019, dato peggiore da 6 anni https://t.co/REbhTpPXhW
— L’HuffPost (@HuffPostItalia) February 10, 2020
In realtà il dato anno su anno è ancora più brutto, davvero brutto come non si vedeva dal 2012…
Ovviamente borsa italiana e spread ai minimi, fate molta attenzione a non restare con il cerino in mano.
Solo un rapido accenno ai dati in arrivo dalla Germania e dalla Francia.
Questa è la produzione industriale tedesca…
… e questa quella francese!
Ma non importa, nessun problema, due mesi senza la Cina e poi vedremo come finirà il primo trimestre 2020.
Per il resto il gioco delle tre carte in America continua, l’intelligenza suggerisce che Trump farà di tutto per far uscire dati sempre migliori, di tutto e di più, ma da tempo a casa nostra non tutto quel che lucica è oro, soprattutto i dati del mercato del lavoro.
Mentre i soliti analisti ed economisti da baraccone esaltavano il dato di venerdì, è uscito il tanto atteso da noi dato della verità, ovvero la sensibilissima revisione al ribasso del BLS dell’intero periodo 2018/2019 con oltre 500.000 posti di lavoro spariti nel nulla.
Finally, the benchmark revision. @BLS_gov sliced 514K jobs from the Mar 2019 level. Pretty far in the rear view mirror, but for the historically inclined, it meaningfully deflates the story of a big jobs boom during 2018. Job growth accelerated only a wee bit. 7/7 pic.twitter.com/UehAVy5AFe
— Guy Berger (@LinkedInEcon) February 7, 2020
La revisione del benchmark hatagliato 514.000 posti di lavoro sino a marzo 2019.
Abbastanza lontano nello specchietto retrovisore, ma per gli storicamente inclini, sgonfia significativamente la storia di un grande boom di posti di lavoro durante il 2018. La crescita del lavoro ha accelerato solo leggermente.
Non oso pensare cosa accadrà alla crescita dei lavori nel 2019, pompata all’inverosimile per tenere in piedi Trump, i prossimi anni dimostreranno che abbiamo ragione come sempre, non c’è alcun reale boom dell’occupazione in America.
Per il resto, noi siamo sempre pronti in prima fila a goderci ogni nuovo record dei mercati azionari, seduti il più vicino possibile alle uscite di emergenza, come abbiamo visto nel fine settimana, il gioco sta per finire e la Federal Reserve cadrà nel panico.
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DOLLAR BOOM!, 9.9 out of 10 based on 9 ratings Author: Finanza.com