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I robot killer di San Francisco sono una minaccia per le minoranze

Secondo gli esperti, a fare le spese della norma che consentirà alla polizia di usare macchina con la licenza di uccidere saranno soprattutto le persone marginalizzate

Prima del voto del 29 novembre, Brian Cox, direttore dell’Unità per l’integrità dell’ufficio del difensore pubblico di San Francisco, ha definito la modifica in contrasto con i valori progressisti che la città rappresenta storicamente, esortando il Consiglio dei supervisori a respingere la proposta della polizia di San Francisco: “È una falsa scelta, basata sulla paura e sul desiderio di farsi le regole da soli“, ha scritto Cox in una lettera indirizzata al Consiglio.

Cox ha affermato che l’uso di robot in grado di uccidere nelle strade di San Francisco potrebbe causare seri danni, aggravati dalla “lunga storia di uso eccessivo della forza da parte della polizia di San Francisco, in particolare contro le persone di colore“. Anche l’American civil liberties union, la Electronic frontier foundation e il Lawyers committee for civil rights hanno espresso la loro opposizione alla norma.

Il Dipartimento di polizia di San Francisco ha comunicato di avere 17 robot, 12 dei quali sono operativi. Tra questi ci sono macchine per la ricerca e salvataggio progettati per essere utilizzati dopo un disastro naturale come un terremoto, ma anche modelli che possono essere equipaggiati con fucili, esplosivi o spray al peperoncino.

Precedenti controversi e poca coerenza

Il membro del Consiglio dei supervisori Aaron Peskin ha accennato ai possibili danni derivanti dall’uso di esplosivi da parte della polizia durante il dibattito che ha preceduto il voto sulla norma. Nel 1985, durante un’operazione a Filadelfia, la polizia sganciò dell’esplosivo da un elicottero su una casa, provocando un incendio che uccise 11 persone e distrusse 61 abitazioni.

Peskin ha definito l’episodio come uno dei più atroci e illegali nella storia delle forze dell’ordine statunitensi, aggiungendo però di essere confortato dal fatto che a San Francisco non si siano mai verificati incidenti simili. Alla fine Peskin ha votato a favore della norma, inserendo un vincolo che consente solo al capo della polizia, all’assistente capo delle operazioni o al vice capo delle operazioni speciali di autorizzare l’uso della forza letale con un robot, oltre a una formulazione che invita a prendere in considerazione opzioni per il ridimensionamento delle crisi.

L’approvazione dei robot con licenza di uccidere è l’ultimo colpo di scena in una serie di leggi relative all’uso della tecnologia da parte della polizia emanate dalla città San Francisco. Dopo aver approvato una legge che vieta l’uso dei taser da parte della polizia nel 2018 e impedito il ricorso al riconoscimento facciale nel 2019, a settembre l’amministrazione della città ha concesso alla polizia l’accesso ai filmati delle telecamere di sicurezza private.

Source: wired.it

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