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È nata 3-I, la prima società italiana per sviluppare il software della pubblica amministrazione

Si chiama 3-I spa. Partecipata da Inps, Inail e Istat si occuperà di sviluppare, mantenere e gestire le soluzioni software e i servizi informatici dei tre istituti, del ministero del Lavoro, della presidenza del Consiglio e delle altre amministrazioni centrali

Author: Wired

Dall’unione di Inps, Inail e Istat è nata la prima società italiana per lo sviluppo di software interamente a capitale e partecipazione pubblica. Progetto di fondamentale importanza negli obiettivi di digitalizzazione del Piano di ripresa e resilienza (Pnrr), è stata chiamata 3-I, per sottolineare il ruolo centrale dei tre istituti fondatori. Approvata con un decreto lo scorso 13 aprile dal governo Draghi, è stata costituita oggi, 12 dicembre 2022, nei tempi previsti dal Pnrr.

La prima software house pubblica d’Italia avrà il compito di sviluppare, mantenere e gestire le soluzioni software dell’Istituto nazionale previdenza sociale (Inps), dell’Istituto nazionale di statistica (Istat), dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail), della presidenza del Consiglio dei ministri, del ministero del Lavoro e delle politiche sociali e delle altre pubbliche amministrazioni centrali.

Si tratta di uno dei primi passi concreti verso un’accelerazione digitale dello Stato, prevista dalla missione M1C1-Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella Pubblica amministrazione del Pnrr. I tre istituti hanno già predisposto lo statuto della società e indicato le risorse necessarie per il suo funzionamento, mentre l’amministratore delegato è stato nominato dal governo Meloni e individuato nella figura di Claudio Anastasio, fondatore di tNotice, società specializzata nelle raccomandate elettroniche.

3-I è partecipata al 49% da Inps, azionista di maggioranza relativa, al 30% da Inail e al 21% da Istat. Il rapporto tra la neonata società e i tre istituti sarà disciplinato attraverso un contratto di servizio nel quale saranno definiti la data di avvio dei servizi, i livelli minimi delle prestazioni e le relative compensazioni economiche. Inoltre Inps, Inail e istat, forniranno anche i primi professionisti alle dipendenze della società, per lo più ingegneri e sviluppatori di software, che in seguito saranno selezionati tramite concorsi pubblici, per arrivare a un organico complessivo previsto tra le 1.500 e le 2 mila persone.

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