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Donald Trump, perché non abbiamo ancora visto una sua foto segnaletica

È uno dei temi più discussi dopo l’incriminazione dell’ex presidente americano, ma non è detto che venga realizzata e diffusa dalle autorità

Author: Wired

Per le persone ritratte nelle immagini, le conseguenze possono essere devastanti e durare tutta la vita. Le foto segnaletiche, inoltre, vengono scattate ben prima di una condanna e in questo senso, rappresentano un’ulteriore forma di abuso di potere: la possibilità di marchiare una persona come colpevole prima ancora che arrivi in tribunale. Ci sono buone ragioni per impedire che le foto segnaletiche vengano pubblicate su internet. Innanzitutto, non forniscono informazioni affidabili sulla persona ritratta, ma si limitano a indicare chi la polizia ha deciso di arrestare, un aspetto che negli Stati Uniti è frequentemente determinato da fattori come l’etnia, la classe sociale e la zona di residenza. La permanenza di una foto segnaletica digitale sul web viola la presunzione di innocenza e può oscurare persino le condanne, dato che negli Stati Uniti circa l’80 per cento degli arresti avviene per reati di basso livello.

Un’arma a favore di Trump

Detto questo, non sappiamo ancora se esisterà mai una foto segnaletica di Trump. Lo stato di New York non è tenuto a produrle: una legge statale intatti stabilisce che alle persona arrestate vengano rilevate solo le impronte. Nel caso di Trump poi, come hanno sottolineato i suoi avvocati, è improbabile che venga scattata una foto segnaletica, vista la notorietà della persona in questione.

Ma se una foto segnaletica dell’ex presidente americano venisse effettivamente divulgata al pubblico, l’aspetto più importante da capire sarebbe come Trump potrebbe utilizzarla per trarne un vantaggio economico e politico. È plausibile immaginare che Trump utilizzi un sua eventuale foto segnaletica per vendere magliette e cappellini o, più in generale, come simbolo della presunta caccia alle streghe contro di cui sostiene a gran voce di essere vittima. E dal momento che la foto segnaletiche fanno parte dei documenti pubblici, una volta divulgata da un’agenzia statale, chiunque è autorizzato a ripubblicare l’immagine su un sito web o in un articolo giornalistico. Le legge dello stato di New York tuttavia non è chiara su come la norme sul copyright potrebbero applicarsi nel caso in cui altre persone cerchino di trarre profitto da una foto segnaletica.

Ad ogni modo, il valore maggiore potrebbe essere quello simbolico. Per Trump, una foto segnaletica potrebbe diventare una prova tangibile a sostegno della sua narrazione politica (ai fini della sua raccolta fondi in vista delle prossime elezioni presidenziali, la notizia dell’incriminazione dell’ex presedente ha già dato i suoi frutti, considerando che l’organizzazione della sua campagna elettorali avrebbe già raccolto sette milioni di dollari).

La possibilità che la diffusione di una sua foto segnaletica possa rappresentare una vantaggio politico per Trump evidenzia anche il ruolo della privacy nel sistema legale penale statunitense. Quello che per la maggior parte delle persone porterebbe probabilmente a una sovraesposizione devastante in un momento estremamente negative, per Donald Trump potrebbe invece rappresentare un vantaggio, alimentando il sostegno pubblico nei suoi confronti.

Queste differenze sottolineano quanto sia diversa l’esperienza di un arresto per una persona potente in un sistema legale come quello americano che, come spiega Bryan Stevenson, “tratta molto chi è ricco e colpevole rispetto a chi è povero e innocente“.

Questo articolo è comparso originariamente su Wired US.

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