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Negli Stati Uniti arriva la prima insalata modificata con Crispr

Author: Wired

A maggio la startup Pairwise, che si occupa di editing genomico e ha sede in North Carolina, ha presentato un nuovo tipo di senape indiana, progettata per essere meno amara rispetto alla versione originale. L’ortaggio è il primo alimento modificato con la tecnica di editing genomico Crispr ad arrivare sul mercato statunitense.

La senape indiana è ricca di vitamine e minerali, ma se consumata cruda ha un sapore intenso e un po’ pepato. Per renderla più appetibile, di solito viene cotta. L’obiettivo di Pairwise era quello di conservare i benefici per la salute dell’ortaggio migliorandone allo stesso tempo il gusto. Gli scienziati dell’azienda hanno quindi utilizzato Crispr per rimuovere il gene responsabile della piccantezza della senape indiana. La speranza di Pairwise ora è che i consumatori scelgano le sue verdure rispetto a quelle meno nutrienti, come l’insalata iceberg.

Inizialmente la senape indiana dell’azienda sarà disponibile in ristoranti selezionati e in altri punti vendita nella regione di Minneapolis-St. Paul, a St. Louis e a Springfield, nel Massachusetts. Pairwise conta però di iniziare a rifornire i supermercati americani già quest’estate.

Crispr e la differenza con gli Ogm

Crispr è stato utilizzato per la prima volta come strumento di editing genomico nel 2012. Modificando il loro codice genetico delle piante, si potrebbe – almeno in teoria – aggiungere una serie di tratti vantaggiosi. Per esempio, è possibile creare colture che producano raccolti più abbondanti, resistano a parassiti e malattie o richiedano meno acqua. Nel breve termine, la tecnica potrebbe offrire ai consumatori una maggiore varietà di alimenti.

Oltre alla senape indiana, Pairwise sta cercando di migliorare anche la frutta, usando il Crispr per sviluppare more senza semi e ciliegie senza nocciolo. Nel 2019, secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti, solo un adulto su dieci nel paese ha consumato l’apporto giornaliero consigliato di frutta e verdura.

Tecnicamente, la nuova senape indiana non è un organismo geneticamente modificato. In agricoltura, gli Ogm vengono prodotti aggiungendo materiale genomico da una specie completamente diversa. Si tratta quindi di colture che non potrebbero essere prodotte attraverso la convenzionale riproduzione selettiva, ovvero scegliendo piante madri con determinate caratteristiche per produrre “figli” con caratteristiche più desiderabili.

Author: Wired

A maggio la startup Pairwise, che si occupa di editing genomico e ha sede in North Carolina, ha presentato un nuovo tipo di senape indiana, progettata per essere meno amara rispetto alla versione originale. L’ortaggio è il primo alimento modificato con la tecnica di editing genomico Crispr ad arrivare sul mercato statunitense.

La senape indiana è ricca di vitamine e minerali, ma se consumata cruda ha un sapore intenso e un po’ pepato. Per renderla più appetibile, di solito viene cotta. L’obiettivo di Pairwise era quello di conservare i benefici per la salute dell’ortaggio migliorandone allo stesso tempo il gusto. Gli scienziati dell’azienda hanno quindi utilizzato Crispr per rimuovere il gene responsabile della piccantezza della senape indiana. La speranza di Pairwise ora è che i consumatori scelgano le sue verdure rispetto a quelle meno nutrienti, come l’insalata iceberg.

Inizialmente la senape indiana dell’azienda sarà disponibile in ristoranti selezionati e in altri punti vendita nella regione di Minneapolis-St. Paul, a St. Louis e a Springfield, nel Massachusetts. Pairwise conta però di iniziare a rifornire i supermercati americani già quest’estate.

Crispr e la differenza con gli Ogm

Crispr è stato utilizzato per la prima volta come strumento di editing genomico nel 2012. Modificando il loro codice genetico delle piante, si potrebbe – almeno in teoria – aggiungere una serie di tratti vantaggiosi. Per esempio, è possibile creare colture che producano raccolti più abbondanti, resistano a parassiti e malattie o richiedano meno acqua. Nel breve termine, la tecnica potrebbe offrire ai consumatori una maggiore varietà di alimenti.

Oltre alla senape indiana, Pairwise sta cercando di migliorare anche la frutta, usando il Crispr per sviluppare more senza semi e ciliegie senza nocciolo. Nel 2019, secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti, solo un adulto su dieci nel paese ha consumato l’apporto giornaliero consigliato di frutta e verdura.

Tecnicamente, la nuova senape indiana non è un organismo geneticamente modificato. In agricoltura, gli Ogm vengono prodotti aggiungendo materiale genomico da una specie completamente diversa. Si tratta quindi di colture che non potrebbero essere prodotte attraverso la convenzionale riproduzione selettiva, ovvero scegliendo piante madri con determinate caratteristiche per produrre “figli” con caratteristiche più desiderabili.

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