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Economia Tecnologia

Elon Musk in viaggio in Europa cerca appoggi contro le regole del web

Author: Wired

Elon Musk arriva a Viva Tech, la principale fiera della tecnologia in Francia. E, come rimarca il patron della manifestazione, Maurice Levy di Publicis, l’effetto è immediato: tutti vogliono esserci. Si tratta di un investimento sostanzioso per l’organizzazione, i cachet che girano tra gli addetti ai lavori sono attorno al milione di euro, aereo privato escluso. La rockstar del tech sarà pure in fase calante, ma suscita ancora emozioni nel pubblico di riferimento, quello dell’innovazione, che lo accoglie a braccia aperte.

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Il patron di Tesla ha incontrato Antonio Tajani, ministro degli Esteri, mentre nel pomeriggio è tornato a Palazzo Chigi per un faccia a faccia con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il tycoon ha approfittato del breve soggiorno a Roma per visitare il Colosseo

Nuove speranze per i pazienti neurologici?

Timido come sempre, eloquio per certi versi anche poetico, Musk risponde a tutto. Ma l’unica, vera notizia riguarda Neuralink, società biotech di cui è cofondatore e che sviluppa interfacce neurali impiantabili. “Entro la fine di quest’anno faremo il primo test su un essere umano con tetraplegia per vedere come ripristinare la piena funzionalità del corpo – ha detto l’imprenditore -. Se Stephen Hawking fosse vivo, immaginate che profondo cambiamento sarebbe stato”.

Le neuroprotesi potrebbero restituire speranza a persone colpite da patologie allo stato incurabili. L’azienda californiana, con sede a San Francisco, condivide un edificio con OpenAi, altra società cofondata dal sudafricano salita agli onori della cronaca per il suo algoritmo di intelligenza artificiale generativa, ChatGPT. Silenzio stampa sulla possibile seconda fabbrica Tesla per cui la Francia lo corteggia.

“L’A? Può essere catastrofica”

E proprio sull’intelligenza artificiale non si tira indietro Musk, che riafferma come sia necessaria una moratoria (qualche settimana fa l’aveva chiesta assieme a un centinaio di altre personalità). “Penso che  la Ai porti con sé la possibilità di conseguenze negative. Se non prestiamo attenzione credo possa condurre a catastrofi. Quindi dobbiamo minimizzare il rischio con l’intervento di un soggetto regolatore. L’Ai è un rischio per il pubblico, e serve un arbitro”, ha ribadito Musk, che tuttavia sposta l’attenzione sulle conseguenze di lungo termine e non su quelle attuali per non incorrere in troppo regolamentazioni.

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L’imprenditore ha fatto uscire Twitter dal Codice di condotta sulla disinformazione, scatenando l’ira delle istituzioni europee. Ma le regole del codice diventeranno legalmente vincolanti dal 25 agosto

La “libertà di parola”

Arriva il momento di Twitter, altro tema caldo per l’imprenditore che ha fondato, tra le altre aziende, Paypal, Tesla e Space X. “Se fossi stato furbo non l’avrei pagato tanto”, dice, riferendosi ai 44 miliardi di dollari spesi per la piattaforma. Profonda la rivoluzione effettuata in questi mesi, afferma, abbiamo eliminato il 90% dei bot, era un problema che c’era da anni ma nessuno se ne era mai curato”. Incalzato dalla ad di Orange, una compagnia telefonica francese, Musk risponde sul problema della libertà di parola. Prima dell’ingresso di Musk, e dopo l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, account come quello di Donald Trump erano stati bloccati: Musk ha inaugurato un ritorno all’antico, nel nome della libertà di parola.

Siamo per la freedom of speech, non per la freedom of reach”, dice con un gioco di parole. “[i contenuti] non devono essere censurati, ma saranno spinti in basso dall’algoritmo, che peraltro è open source”. Anche perché “se non si dicono cose scomode non c’è libertà. E questo tipo di interventi di censura prima o poi ti si ritorce contro”. Twitter, aggiunge, “stava avendo un effetto corrosivo sulla società, ma penso che oggi nel complesso l’esperienza della gente sia migliorata”. E sembra proprio che il viaggio in Italia di Musk sia servito per consolidare le simpatie dei partiti di destra nella sua battaglia contro il Digital services act, il pacchetto di regole comunitarie sulle responsabilità delle piattaforme a cui l’imprenditore non vuole sottostare, dato che impone impegni sul blocco di fake news e violenza online. E proprio sponde politiche in Europa potrebbero tornargli utili per frenare i provvedimenti ventilati dalla Commissione, come scrivono Il Foglio e Domani.

C’è tempo per qualche domanda dal pubblico. Una donna approfitta dello spazio per consegnare il biglietto da visita della propria azienda. Lui accetta imbarazzato, lei rimedia un applauso. In pieno stile startup.

Author: Wired

Elon Musk arriva a Viva Tech, la principale fiera della tecnologia in Francia. E, come rimarca il patron della manifestazione, Maurice Levy di Publicis, l’effetto è immediato: tutti vogliono esserci. Si tratta di un investimento sostanzioso per l’organizzazione, i cachet che girano tra gli addetti ai lavori sono attorno al milione di euro, aereo privato escluso. La rockstar del tech sarà pure in fase calante, ma suscita ancora emozioni nel pubblico di riferimento, quello dell’innovazione, che lo accoglie a braccia aperte.

article imageDi cosa ha parlato Elon Musk in Italia

Il patron di Tesla ha incontrato Antonio Tajani, ministro degli Esteri, mentre nel pomeriggio è tornato a Palazzo Chigi per un faccia a faccia con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il tycoon ha approfittato del breve soggiorno a Roma per visitare il Colosseo

Nuove speranze per i pazienti neurologici?

Timido come sempre, eloquio per certi versi anche poetico, Musk risponde a tutto. Ma l’unica, vera notizia riguarda Neuralink, società biotech di cui è cofondatore e che sviluppa interfacce neurali impiantabili. “Entro la fine di quest’anno faremo il primo test su un essere umano con tetraplegia per vedere come ripristinare la piena funzionalità del corpo – ha detto l’imprenditore -. Se Stephen Hawking fosse vivo, immaginate che profondo cambiamento sarebbe stato”.

Le neuroprotesi potrebbero restituire speranza a persone colpite da patologie allo stato incurabili. L’azienda californiana, con sede a San Francisco, condivide un edificio con OpenAi, altra società cofondata dal sudafricano salita agli onori della cronaca per il suo algoritmo di intelligenza artificiale generativa, ChatGPT. Silenzio stampa sulla possibile seconda fabbrica Tesla per cui la Francia lo corteggia.

“L’A? Può essere catastrofica”

E proprio sull’intelligenza artificiale non si tira indietro Musk, che riafferma come sia necessaria una moratoria (qualche settimana fa l’aveva chiesta assieme a un centinaio di altre personalità). “Penso che  la Ai porti con sé la possibilità di conseguenze negative. Se non prestiamo attenzione credo possa condurre a catastrofi. Quindi dobbiamo minimizzare il rischio con l’intervento di un soggetto regolatore. L’Ai è un rischio per il pubblico, e serve un arbitro”, ha ribadito Musk, che tuttavia sposta l’attenzione sulle conseguenze di lungo termine e non su quelle attuali per non incorrere in troppo regolamentazioni.

article imageElon Musk cerca guai con l’Europa

L’imprenditore ha fatto uscire Twitter dal Codice di condotta sulla disinformazione, scatenando l’ira delle istituzioni europee. Ma le regole del codice diventeranno legalmente vincolanti dal 25 agosto

La “libertà di parola”

Arriva il momento di Twitter, altro tema caldo per l’imprenditore che ha fondato, tra le altre aziende, Paypal, Tesla e Space X. “Se fossi stato furbo non l’avrei pagato tanto”, dice, riferendosi ai 44 miliardi di dollari spesi per la piattaforma. Profonda la rivoluzione effettuata in questi mesi, afferma, abbiamo eliminato il 90% dei bot, era un problema che c’era da anni ma nessuno se ne era mai curato”. Incalzato dalla ad di Orange, una compagnia telefonica francese, Musk risponde sul problema della libertà di parola. Prima dell’ingresso di Musk, e dopo l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, account come quello di Donald Trump erano stati bloccati: Musk ha inaugurato un ritorno all’antico, nel nome della libertà di parola.

Siamo per la freedom of speech, non per la freedom of reach”, dice con un gioco di parole. “[i contenuti] non devono essere censurati, ma saranno spinti in basso dall’algoritmo, che peraltro è open source”. Anche perché “se non si dicono cose scomode non c’è libertà. E questo tipo di interventi di censura prima o poi ti si ritorce contro”. Twitter, aggiunge, “stava avendo un effetto corrosivo sulla società, ma penso che oggi nel complesso l’esperienza della gente sia migliorata”. E sembra proprio che il viaggio in Italia di Musk sia servito per consolidare le simpatie dei partiti di destra nella sua battaglia contro il Digital services act, il pacchetto di regole comunitarie sulle responsabilità delle piattaforme a cui l’imprenditore non vuole sottostare, dato che impone impegni sul blocco di fake news e violenza online. E proprio sponde politiche in Europa potrebbero tornargli utili per frenare i provvedimenti ventilati dalla Commissione, come scrivono Il Foglio e Domani.

C’è tempo per qualche domanda dal pubblico. Una donna approfitta dello spazio per consegnare il biglietto da visita della propria azienda. Lui accetta imbarazzato, lei rimedia un applauso. In pieno stile startup.

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