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Economia Tecnologia

La ricetta di Seth Godin per il futuro del lavoro

Author: Wired

Sottolinea che la tecnologia è stata utilizzata per promuovere un approccio incentrato esclusivamente sulla produttività. Ora il boom dell’Ai generativa ha scatenato anche i timori per la possibile perdita di posti di lavoro. Secondo lei, l’ascesa dell’Ai e il rischio di un’ulteriore automatizzazione potrebbero aiutarci a capire che è giunto il momento di cambiare il modo in cui pensiamo al nostro lavoro?

La tecnologia porta sempre alla perdita di posti di lavoro e porta sempre alla creazione di posti di lavoro. Dal 1960 abbiamo creato sette miliardi di posti di lavoro! E ora la tecnologia sta arrivando a prendere anche noi, le persone che scrivono, creano o producono cose che fino a quel momento erano inedite. Finiremo per far lavorare l’Ai per noi oppure per lavorare per l’Ai.

In Italia un tema ricorrente è quello dei datori di lavoro che si lamentano dei giovani che non hanno più voglia di lavorare e di fare sacrifici, quando in realtà le condizioni di lavoro offerte sono spesso agghiaccianti. Come si fa a cambiare il modo di pensare dei manager e a far crescere una nuova generazione di leader?

I giovani hanno finalmente capito quanto ingiusto sia stato il trattamento riservato ai loro genitori. Ai lavoratori veniva offerta una professione, ma troppo spesso poi non ottenevano ciò che era stato loro promesso.

Sta arrivando una nuova generazione molto intelligente, molto connessa e molto potente, che è pronta a lavorare sodo… a condizione che il lavoro sia in linea ai loro obiettivi e che il patto proposto sia equo e ricco di possibilità.

Qualcuno potrebbe dire che a volte le condizioni per trovare un significato nel proprio lavoro semplicemente non ci sono, e che un miglioramento non sempre è un’opzione. Come risponde a chi dice che il vero significato va trovato fuori dal lavoro?

Penso che passiamo troppo tempo al lavoro per poter liquidare così tanta facilità metà della nostra vita. Trovate un significato al di fuori del lavoro. Ma poi fate di tutto per cercare di trovare un significato anche al lavoro. Qualsiasi cosa in meno significa sprecare grandissima parte delle possibilità che ci circondano.

L’intervista è stata tradotta e condensata per ragioni di brevità e chiarezza.

Author: Wired

Sottolinea che la tecnologia è stata utilizzata per promuovere un approccio incentrato esclusivamente sulla produttività. Ora il boom dell’Ai generativa ha scatenato anche i timori per la possibile perdita di posti di lavoro. Secondo lei, l’ascesa dell’Ai e il rischio di un’ulteriore automatizzazione potrebbero aiutarci a capire che è giunto il momento di cambiare il modo in cui pensiamo al nostro lavoro?

La tecnologia porta sempre alla perdita di posti di lavoro e porta sempre alla creazione di posti di lavoro. Dal 1960 abbiamo creato sette miliardi di posti di lavoro! E ora la tecnologia sta arrivando a prendere anche noi, le persone che scrivono, creano o producono cose che fino a quel momento erano inedite. Finiremo per far lavorare l’Ai per noi oppure per lavorare per l’Ai.

In Italia un tema ricorrente è quello dei datori di lavoro che si lamentano dei giovani che non hanno più voglia di lavorare e di fare sacrifici, quando in realtà le condizioni di lavoro offerte sono spesso agghiaccianti. Come si fa a cambiare il modo di pensare dei manager e a far crescere una nuova generazione di leader?

I giovani hanno finalmente capito quanto ingiusto sia stato il trattamento riservato ai loro genitori. Ai lavoratori veniva offerta una professione, ma troppo spesso poi non ottenevano ciò che era stato loro promesso.

Sta arrivando una nuova generazione molto intelligente, molto connessa e molto potente, che è pronta a lavorare sodo… a condizione che il lavoro sia in linea ai loro obiettivi e che il patto proposto sia equo e ricco di possibilità.

Qualcuno potrebbe dire che a volte le condizioni per trovare un significato nel proprio lavoro semplicemente non ci sono, e che un miglioramento non sempre è un’opzione. Come risponde a chi dice che il vero significato va trovato fuori dal lavoro?

Penso che passiamo troppo tempo al lavoro per poter liquidare così tanta facilità metà della nostra vita. Trovate un significato al di fuori del lavoro. Ma poi fate di tutto per cercare di trovare un significato anche al lavoro. Qualsiasi cosa in meno significa sprecare grandissima parte delle possibilità che ci circondano.

L’intervista è stata tradotta e condensata per ragioni di brevità e chiarezza.

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