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India e le importazioni con la licenza: le società hi-tech hanno tre mesi per adeguarsi

Author: Hardware Upgrade

L’India ha rivisto la decisione di limitare le importazioni di prodotti tecnologici dall’estero senza una licenza. Come riportato da Bloomberg, ora le società tecnologiche hanno tre mesi di tempo per ottenere le necessarie approvazioni. Dall’1 novembre, infatti, la licenza diventerà obbligatoria.

Nei giorni scorsi alcune realtà tecnologiche avevano interrotto le importazioni, prese in contropiede dalla direttiva. Dopo un momento d’impasse, il Directorate General of Foreign Trade (DGFT) ha chiarito che le società potranno continuare a importare i loro prodotti, inclusi portatili e tablet, fino al 31 ottobre senza licenza.

Per facilitare il tutto, il governo indiano sta rendendo più facile il processo di richiesta della licenza e, nel caso non vi siano intoppi, l’approvazione dovrebbe arrivare in un giorno solo. Come spiegato nei giorni scorsi, la decisione rientra in un piano nazionale chiamato “Make In India” pensato per favorire l’elettronica prodotta direttamente in loco.

L’India punta a diventare un polo produttivo alternativo alla Cina e sono diverse le società che stanno aprendo siti produttivi per diversificare la geografia della loro filiera. Non tutti i prodotti però possono essere realizzati in India in questo momento e quindi la misura dei giorni scorsi aveva creato un certo sgomento nella comunità hi-tech.

La correzione in corso d’opera dà tempo e modo alle società di affrontare eventuali problematiche e risolverle. Secondo Reuters, le aziende che richiedono una licenza devono fornire informazioni sull’origine della spedizione, il numero di pezzi e lo storico delle importazioni passate.

Author: Hardware Upgrade

L’India ha rivisto la decisione di limitare le importazioni di prodotti tecnologici dall’estero senza una licenza. Come riportato da Bloomberg, ora le società tecnologiche hanno tre mesi di tempo per ottenere le necessarie approvazioni. Dall’1 novembre, infatti, la licenza diventerà obbligatoria.

Nei giorni scorsi alcune realtà tecnologiche avevano interrotto le importazioni, prese in contropiede dalla direttiva. Dopo un momento d’impasse, il Directorate General of Foreign Trade (DGFT) ha chiarito che le società potranno continuare a importare i loro prodotti, inclusi portatili e tablet, fino al 31 ottobre senza licenza.

Per facilitare il tutto, il governo indiano sta rendendo più facile il processo di richiesta della licenza e, nel caso non vi siano intoppi, l’approvazione dovrebbe arrivare in un giorno solo. Come spiegato nei giorni scorsi, la decisione rientra in un piano nazionale chiamato “Make In India” pensato per favorire l’elettronica prodotta direttamente in loco.

L’India punta a diventare un polo produttivo alternativo alla Cina e sono diverse le società che stanno aprendo siti produttivi per diversificare la geografia della loro filiera. Non tutti i prodotti però possono essere realizzati in India in questo momento e quindi la misura dei giorni scorsi aveva creato un certo sgomento nella comunità hi-tech.

La correzione in corso d’opera dà tempo e modo alle società di affrontare eventuali problematiche e risolverle. Secondo Reuters, le aziende che richiedono una licenza devono fornire informazioni sull’origine della spedizione, il numero di pezzi e lo storico delle importazioni passate.

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