Categorie
Tecnologia

Le finte campagne di beneficenza a sostegno della Palestina

Author: Wired

I cybercriminali non perdono occasione per cercare di guadagnare denaro truffando gli utenti online. Neppure questa volta, mentre il conflitto tra Israele e Hamas sta mietendo migliaia di vittime di ogni età. Secondo quanto riportato da Bleeping Computer, infatti, piattaforme come X, Telegram e Instagram si stanno popolando di annunci e post condivisi da account dalle origini dubbie, che invitano a sostenere le popolazioni colpite dalla guerra con una donazione in criptovalute. Non riconducibili ad alcun ente di beneficenza ufficiale, questi account riescono ad attirare l’attenzione degli utenti pubblicando immagini cruente di soldati, donne e bambini feriti, così da convincerli a fare una donazione sui portafogli crittografici appartenenti ai truffatori.

Tra questi, Bleeping Computer ha individuato l’account Gaza Relief Aid, che si presenta su X come un’organizzazione umanitaria impegnata “per la pace e il soccorso a Gaza”. In perfetta linea con questa descrizione, il dominio collegato si mostra come una pagina web che non solo riporta notizie dal conflitto Israele-Hamas, ma invita anche gli utenti a fare una donazione in criptovalute a uno degli indirizzi Ethereum, Bitcoin e USDT elencati. Fortunatamente, a quanto pare, finora non c’è stata ancora alcuna transazione su questi portafogli crittografici, ma c’è da considerare che questo è solo un esempio dei tanti account che stanno cercando di truffare gli utenti sfruttando la difficile situazione della striscia di Gaza. In ogni caso, c’è da notare che nessuno degli account che sta diffondendo questi post su X è dotato di spunta blu, il che dovrebbe mettere in allerta gli utenti, così da evitargli di cadere nella trappola di questi truffatori.

X content

This content can also be viewed on the site it originates from.

Sfortunatamente, però, la truffa delle finte organizzazioni di beneficenza sui social non è certo la sola che sta circolando in rete. La scorsa settimana Kaspersky ha individuato oltre 500 email associate per lo più a siti web fraudolenti, che cercano di convincere le persone a effettuare donazioni per supportare le vittime del conflitto – se non fosse che, come potete immaginare, i portafogli crittografici su cui queste vengono indirizzate appartengono a criminali e truffatori. Considerato il numero crescente di truffe, è chiaro che bisogna fare molta attenzione alle organizzazioni di beneficenza a cui si rivolge la propria attenzione. Prima di fare qualunque donazione, quindi, fareste bene a controllare che l’ente sia davvero riconosciuto a livello globale, così da evitare di donare i vostri soldi a malintenzionati e truffatori.

Author: Wired

I cybercriminali non perdono occasione per cercare di guadagnare denaro truffando gli utenti online. Neppure questa volta, mentre il conflitto tra Israele e Hamas sta mietendo migliaia di vittime di ogni età. Secondo quanto riportato da Bleeping Computer, infatti, piattaforme come X, Telegram e Instagram si stanno popolando di annunci e post condivisi da account dalle origini dubbie, che invitano a sostenere le popolazioni colpite dalla guerra con una donazione in criptovalute. Non riconducibili ad alcun ente di beneficenza ufficiale, questi account riescono ad attirare l’attenzione degli utenti pubblicando immagini cruente di soldati, donne e bambini feriti, così da convincerli a fare una donazione sui portafogli crittografici appartenenti ai truffatori.

Tra questi, Bleeping Computer ha individuato l’account Gaza Relief Aid, che si presenta su X come un’organizzazione umanitaria impegnata “per la pace e il soccorso a Gaza”. In perfetta linea con questa descrizione, il dominio collegato si mostra come una pagina web che non solo riporta notizie dal conflitto Israele-Hamas, ma invita anche gli utenti a fare una donazione in criptovalute a uno degli indirizzi Ethereum, Bitcoin e USDT elencati. Fortunatamente, a quanto pare, finora non c’è stata ancora alcuna transazione su questi portafogli crittografici, ma c’è da considerare che questo è solo un esempio dei tanti account che stanno cercando di truffare gli utenti sfruttando la difficile situazione della striscia di Gaza. In ogni caso, c’è da notare che nessuno degli account che sta diffondendo questi post su X è dotato di spunta blu, il che dovrebbe mettere in allerta gli utenti, così da evitargli di cadere nella trappola di questi truffatori.

X content

This content can also be viewed on the site it originates from.

Sfortunatamente, però, la truffa delle finte organizzazioni di beneficenza sui social non è certo la sola che sta circolando in rete. La scorsa settimana Kaspersky ha individuato oltre 500 email associate per lo più a siti web fraudolenti, che cercano di convincere le persone a effettuare donazioni per supportare le vittime del conflitto – se non fosse che, come potete immaginare, i portafogli crittografici su cui queste vengono indirizzate appartengono a criminali e truffatori. Considerato il numero crescente di truffe, è chiaro che bisogna fare molta attenzione alle organizzazioni di beneficenza a cui si rivolge la propria attenzione. Prima di fare qualunque donazione, quindi, fareste bene a controllare che l’ente sia davvero riconosciuto a livello globale, così da evitare di donare i vostri soldi a malintenzionati e truffatori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.