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Tecnologia

In Cina l’intelligenza artificiale fa “risorgere” i morti

Author: Wired

Ad oggi, Super Brain ha completato più di 400 ordini, prevalentemente rivolti a coloro che desiderano commemorare i familiari scomparsi. Mentre un frammento di video costa alcune centinaia di yuan, un chatbot personalizzato costa tra i 50.000 e i 100.000 yuan (6.860-13.710 dollari). Ma i costi di sviluppo dovrebbero diminuire in futuro, di pari passo con una maggiore diffusione della tecnologia di settore e della domanda dei servizi delle aziende.

L’impatto sull’elaborazione del lutto

E l’offerta pare destinata ad ampliarsi in fretta. L’agenzia di stampa statale Xinhua ha riferito che Silicon Intelligence, una startup con sede a Nanchino, è in grado di creare avatar digitali a partire da un videoclip di appena un minuto. Gli utenti possono poi interagire con queste repliche sulla piattaforma dell’azienda. Fu Shou Yuan International Group, uno dei principali operatori di pompe funebri in Cina, ha dichiarato di aver iniziato a creare memoriali digitali sul suo servizio cloud. L’azienda ha persino mostrato una versione digitale di un commentatore televisivo scomparso per dimostrare la capacità della tecnologia di emulare le interazioni della vita reale.

Se da un lato gli esperti riconoscono che questi avatar digitali offrono un certo conforto, dall’altro ci sono anche dubbi e timori. C’è chi ritiene che un eccessivo affidamento a queste entità digitali potrebbe ostacolare il naturale processo di elaborazione del lutto, mentre ci sono preoccupazioni per il potenziale uso improprio e le implicazioni etiche del “resuscitare” i morti in forma digitale.

Lo sviluppo del settore potrebbe conoscere particolare successo in Cina non solo per una ragione di avanzamento tecnologica, ma anche per un aspetto culturale. I defunti restano parte integrante della vita delle famiglie cinesi. E ci sono anche tante feste e ricorrenze dedicate in qualche modo all’aldilà. Un esempio? La Festa di Qing Ming, nota anche come Giornata della pulizia delle tombe, cade il 5 aprile di quest’anno ed è tipicamente osservata dall’etnia cinese in tutto il mondo. In quel giorno, le persone puliscono e decorano le tombe, bruciano carta da zucchero e fanno offerte di cibo. In tanti si recano sulle tombe ancestrali della propria famiglia, come accaduto lo scorso aprile all’ex presidente taiwanese Ma Ying-jeou, durante il suo storico viaggio in Cina continentale (il primo di un leader o ex leader di Taipei).

Ma il “contatto” con gli antenati è una questione pressoché quotidiana, visto che tantissime case cinesi continuano a riservare una stanza proprio a loro. Tra tombe, urne e incenso sembrano destinati ad apparire anche sempre più avatar.

Author: Wired

Ad oggi, Super Brain ha completato più di 400 ordini, prevalentemente rivolti a coloro che desiderano commemorare i familiari scomparsi. Mentre un frammento di video costa alcune centinaia di yuan, un chatbot personalizzato costa tra i 50.000 e i 100.000 yuan (6.860-13.710 dollari). Ma i costi di sviluppo dovrebbero diminuire in futuro, di pari passo con una maggiore diffusione della tecnologia di settore e della domanda dei servizi delle aziende.

L’impatto sull’elaborazione del lutto

E l’offerta pare destinata ad ampliarsi in fretta. L’agenzia di stampa statale Xinhua ha riferito che Silicon Intelligence, una startup con sede a Nanchino, è in grado di creare avatar digitali a partire da un videoclip di appena un minuto. Gli utenti possono poi interagire con queste repliche sulla piattaforma dell’azienda. Fu Shou Yuan International Group, uno dei principali operatori di pompe funebri in Cina, ha dichiarato di aver iniziato a creare memoriali digitali sul suo servizio cloud. L’azienda ha persino mostrato una versione digitale di un commentatore televisivo scomparso per dimostrare la capacità della tecnologia di emulare le interazioni della vita reale.

Se da un lato gli esperti riconoscono che questi avatar digitali offrono un certo conforto, dall’altro ci sono anche dubbi e timori. C’è chi ritiene che un eccessivo affidamento a queste entità digitali potrebbe ostacolare il naturale processo di elaborazione del lutto, mentre ci sono preoccupazioni per il potenziale uso improprio e le implicazioni etiche del “resuscitare” i morti in forma digitale.

Lo sviluppo del settore potrebbe conoscere particolare successo in Cina non solo per una ragione di avanzamento tecnologica, ma anche per un aspetto culturale. I defunti restano parte integrante della vita delle famiglie cinesi. E ci sono anche tante feste e ricorrenze dedicate in qualche modo all’aldilà. Un esempio? La Festa di Qing Ming, nota anche come Giornata della pulizia delle tombe, cade il 5 aprile di quest’anno ed è tipicamente osservata dall’etnia cinese in tutto il mondo. In quel giorno, le persone puliscono e decorano le tombe, bruciano carta da zucchero e fanno offerte di cibo. In tanti si recano sulle tombe ancestrali della propria famiglia, come accaduto lo scorso aprile all’ex presidente taiwanese Ma Ying-jeou, durante il suo storico viaggio in Cina continentale (il primo di un leader o ex leader di Taipei).

Ma il “contatto” con gli antenati è una questione pressoché quotidiana, visto che tantissime case cinesi continuano a riservare una stanza proprio a loro. Tra tombe, urne e incenso sembrano destinati ad apparire anche sempre più avatar.

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