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Il pesce d’aprile di Patrick Moore, l’astronomo che ha preso in giro il mondo intero

Author: Wired

Il pesce d'aprile di Patrick Moore l'astronomo che ha preso in giro il mondo intero

Historical/Getty Images

L’allineamento planetario

Il segreto di una buona bugia è nei dettagli. Il 1 aprile del 1976, Moore annunciò agli ascoltatori della radio della BBC un imminente fenomeno astronomico senza pari. Alle 9:47 di quella mattina, Giove e Plutone sarebbero stati in congiunzione, ossia molto vicini in cielo, in prospettiva possiamo dire quasi allineati. Giove avrebbe quindi esercitato la sua gravità sulla Terra, e lo stesso avrebbe fatto Plutone, e la gravità combinata dei due corpi planetari (all’epoca entrambi pianeti veri e propri in effetti) si sarebbe fatta sentire sul nostro pianeta. Così tanto che, disse Moore, se gli ascoltatori avessero provato a saltare sul posto in quel momento, avrebbero fluttuato per via della ridotta gravità.

Le chiamate

Arrivarono così le 9:47, Moore disse “Saltate ora!” passò il fatidico momento della congiunzione planetaria. Cominciarono ad arrivare telefonate agli studi della BBC, centinaia di telefonate degli ascoltatori di Moore che riportavano di avere sentito davvero quella riduzione di gravità. Una donna disse addirittura che lei e 11 suoi amici avevano iniziato a fluttuare nella stanza in cui si trovavano. Un’altra donna raccontò un’esperienza simile per lei e suo marito. Insomma, uno splendido esempio che ci mostra quanto le nostre menti possano giocarci brutti scherzi, quando ci fidiamo di chi ci sta parlando. Le chiamate si placarono solo quando, quella mattina, la BBC rivelò che si era trattato di un semplice pesce d’aprile. Moore lo aveva fatto anche per screditare le teorie pseudoscientifiche raccontate in un libro pubblicato in quel periodo intitolato The Jupiter Effect: secondo quanto riferito dagli autori del libro, nel 1982 ci sarebbe stato un allineamento di tutti i pianeti da uno stesso lato del Sole e questo avrebbe innescato una serie di terremoti tremendi sul nostro pianeta. Qualcosa che, neanche a dirlo, non ha alcuna base scientifica.

Author: Wired

Il pesce d'aprile di Patrick Moore l'astronomo che ha preso in giro il mondo intero

Historical/Getty Images

L’allineamento planetario

Il segreto di una buona bugia è nei dettagli. Il 1 aprile del 1976, Moore annunciò agli ascoltatori della radio della BBC un imminente fenomeno astronomico senza pari. Alle 9:47 di quella mattina, Giove e Plutone sarebbero stati in congiunzione, ossia molto vicini in cielo, in prospettiva possiamo dire quasi allineati. Giove avrebbe quindi esercitato la sua gravità sulla Terra, e lo stesso avrebbe fatto Plutone, e la gravità combinata dei due corpi planetari (all’epoca entrambi pianeti veri e propri in effetti) si sarebbe fatta sentire sul nostro pianeta. Così tanto che, disse Moore, se gli ascoltatori avessero provato a saltare sul posto in quel momento, avrebbero fluttuato per via della ridotta gravità.

Le chiamate

Arrivarono così le 9:47, Moore disse “Saltate ora!” passò il fatidico momento della congiunzione planetaria. Cominciarono ad arrivare telefonate agli studi della BBC, centinaia di telefonate degli ascoltatori di Moore che riportavano di avere sentito davvero quella riduzione di gravità. Una donna disse addirittura che lei e 11 suoi amici avevano iniziato a fluttuare nella stanza in cui si trovavano. Un’altra donna raccontò un’esperienza simile per lei e suo marito. Insomma, uno splendido esempio che ci mostra quanto le nostre menti possano giocarci brutti scherzi, quando ci fidiamo di chi ci sta parlando. Le chiamate si placarono solo quando, quella mattina, la BBC rivelò che si era trattato di un semplice pesce d’aprile. Moore lo aveva fatto anche per screditare le teorie pseudoscientifiche raccontate in un libro pubblicato in quel periodo intitolato The Jupiter Effect: secondo quanto riferito dagli autori del libro, nel 1982 ci sarebbe stato un allineamento di tutti i pianeti da uno stesso lato del Sole e questo avrebbe innescato una serie di terremoti tremendi sul nostro pianeta. Qualcosa che, neanche a dirlo, non ha alcuna base scientifica.

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