Categorie
Tecnologia

Microsoft farà pagare profumatamente gli aggiornamenti di sicurezza di Windows 10

Author: Wired

Microsoft interromperà il supporto per Windows 10 il prossimo 14 ottobre 2025, ma consentirà di utilizzare comunque il sistema operativo in modo sicuro a chiunque sia interessato a sottoscrivere un abbonamento annuale. Secondo quanto annunciato martedì, la compagnia offrirà aggiornamenti di sicurezza estesi (ESU) ad aziende e compagnie a un prezzo di 61 dollari per il primo anno, che raddoppierà a 122 dollari nel secondo e poi a 244 dollari nel terzo, e così via per gli anni a seguire. Ma non è tutto. Chiunque decida di sottoscrivere l’abbonamento nel secondo anno, dovrà obbligatoriamente pagare anche per il primo, perché gli aggiornamenti proposti da Microsoft non sono cumulativi.

Questo piano tariffario, come anticipato e precisato dalla stessa compagnia, si applica però “solo alle organizzazioni commerciali”. I consumatori privati, infatti, dovranno aspettare ancora un po’ prima di conoscere i dettagli dei prezzi dell’abbonamento, che “saranno condivisi in una data successiva”. In ogni caso, quello che stupisce è che si tratta della prima volta in cui Microsoft sceglie di offrire gli aggiornamenti di sicurezza estesi anche agli utenti finali, il che è probabilmente legato all’ampio uso che viene fatto di Windows 10 in tutto il mondo. Secondo alcuni dati condivisi da Statcounter, infatti, circa il 70% degli utenti Microsoft sta ancora utilizzano il sistema operativo rilasciato nel 2015. Una percentuale notevole, legata anche al fatto che i computer più vecchi non riescono a supportare in alcun modo il nuovo Windows 11.

Per ovviare a questo problema, Microsoft ha scelto di estendere gli aggiornamenti di sicurezza anche ai suoi utenti finali, ma a pagamento. “Gli aggiornamenti di sicurezza estesi non sono destinati a essere una soluzione a lungo termine, ma piuttosto un ponte temporaneo – si legge nel blog di Microsoft -. È possibile acquistare licenze ESU per i dispositivi Windows 10 che non si intende aggiornare a Windows 11 a partire da ottobre 2024, un anno prima della data di fine supporto”. D’altronde, è abbastanza chiaro che la soluzione di un abbonamento che raddoppia di prezzo anno dopo anno non possa risultare sostenibile per nessuno. Arriverà un momento in cui sarà più conveniente acquistare un nuovo computer, piuttosto che pagare profumatamente gli aggiornamenti di sicurezza.

Author: Wired

Microsoft interromperà il supporto per Windows 10 il prossimo 14 ottobre 2025, ma consentirà di utilizzare comunque il sistema operativo in modo sicuro a chiunque sia interessato a sottoscrivere un abbonamento annuale. Secondo quanto annunciato martedì, la compagnia offrirà aggiornamenti di sicurezza estesi (ESU) ad aziende e compagnie a un prezzo di 61 dollari per il primo anno, che raddoppierà a 122 dollari nel secondo e poi a 244 dollari nel terzo, e così via per gli anni a seguire. Ma non è tutto. Chiunque decida di sottoscrivere l’abbonamento nel secondo anno, dovrà obbligatoriamente pagare anche per il primo, perché gli aggiornamenti proposti da Microsoft non sono cumulativi.

Questo piano tariffario, come anticipato e precisato dalla stessa compagnia, si applica però “solo alle organizzazioni commerciali”. I consumatori privati, infatti, dovranno aspettare ancora un po’ prima di conoscere i dettagli dei prezzi dell’abbonamento, che “saranno condivisi in una data successiva”. In ogni caso, quello che stupisce è che si tratta della prima volta in cui Microsoft sceglie di offrire gli aggiornamenti di sicurezza estesi anche agli utenti finali, il che è probabilmente legato all’ampio uso che viene fatto di Windows 10 in tutto il mondo. Secondo alcuni dati condivisi da Statcounter, infatti, circa il 70% degli utenti Microsoft sta ancora utilizzano il sistema operativo rilasciato nel 2015. Una percentuale notevole, legata anche al fatto che i computer più vecchi non riescono a supportare in alcun modo il nuovo Windows 11.

Per ovviare a questo problema, Microsoft ha scelto di estendere gli aggiornamenti di sicurezza anche ai suoi utenti finali, ma a pagamento. “Gli aggiornamenti di sicurezza estesi non sono destinati a essere una soluzione a lungo termine, ma piuttosto un ponte temporaneo – si legge nel blog di Microsoft -. È possibile acquistare licenze ESU per i dispositivi Windows 10 che non si intende aggiornare a Windows 11 a partire da ottobre 2024, un anno prima della data di fine supporto”. D’altronde, è abbastanza chiaro che la soluzione di un abbonamento che raddoppia di prezzo anno dopo anno non possa risultare sostenibile per nessuno. Arriverà un momento in cui sarà più conveniente acquistare un nuovo computer, piuttosto che pagare profumatamente gli aggiornamenti di sicurezza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.