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Volete cantare con Spotify? A breve dovrete aprire il portafoglio

Author: Tom’s Hardware

Spotify sta valutando una nuova strategia per indirizzare gli utenti del servizio gratuito verso l’abbonamento a pagamento, limitando l’accesso ai testi delle canzoni.

Questa mossa, emersa da vari rapporti e post di utenti frustrati su Reddit, non è stata ancora ufficialmente annunciata dall’azienda. Tuttavia, le dichiarazioni fornite a TechCrunch suggeriscono che questa strategia potrebbe estendersi oltre una semplice fase di test, anche se Spotify non ha delineato esplicitamente i mercati interessati.

Un indizio di questa nuova direzione era già stato notato lo scorso autunno quando Spotify iniziò a limitare l’accesso ai testi per gli utenti non paganti, mostrando un messaggio che incoraggiava l’abbonamento a Spotify Premium per godere della funzionalità dei testi.

Sebbene inizialmente descritta come una prova in un limitato numero di mercati, la recente assenza di comunicazioni ufficiali solleva parecchie domande in merito alla persistenza, e possibile estensione, di tale pratica.

La decisione di limitare l’accesso ai testi sembra essere un tentativo di incrementare il numero degli abbonati a pagamento. Con oltre 600 milioni di utenti attivi mensili, e un aumento fino a 236 milioni di abbonati paganti, (rappresentando una crescita annuale del 15%) Spotify cerca di ampliare ancora di più la sua base di utenti Premium. 

Immagine id 6964

Nonostante questi numeri positivi, il reddito trimestrale del colosso dello streaming ha leggermente mancato le aspettative degli analisti, attestandosi a 3,67 miliardi di euro.

Il successo di questa strategia rimane da vedere. I testi delle canzoni sono disponibili gratuitamente online, e tramite altre applicazioni compatibili con Spotify, come Genius, Shazam di Apple o Musixmatch, motivo per il quale questa pratica solleva dubbi sull’efficacia di inserire una barriera a pagamento per una funzionalità facilmente reperibile altrove.

Nel frattempo, il dibattito sulla decisione di Spotify si è acceso sui social media, con numerosi utenti che criticano la scelta di limitare l’accesso ai testi, soprattutto quando questa funzionalità presenta sovente degli errori o, addirittura, non è presente per tutte le canzoni. 

Spotify non ha fornito ulteriori dettagli sulle motivazioni dietro alla scelta di mettere i testi dietro un paywall, ma è chiaro che la compagnia cerca nuovi metodi per incrementare le entrate e valorizzare l’offerta del suo servizio Premium. Resta da vedere come questa strategia influenzerà l’esperienza degli utenti e la percezione del marchio nell’ambiente competitivo dello streaming musicale.

Author: Tom’s Hardware

Spotify sta valutando una nuova strategia per indirizzare gli utenti del servizio gratuito verso l’abbonamento a pagamento, limitando l’accesso ai testi delle canzoni.

Questa mossa, emersa da vari rapporti e post di utenti frustrati su Reddit, non è stata ancora ufficialmente annunciata dall’azienda. Tuttavia, le dichiarazioni fornite a TechCrunch suggeriscono che questa strategia potrebbe estendersi oltre una semplice fase di test, anche se Spotify non ha delineato esplicitamente i mercati interessati.

Un indizio di questa nuova direzione era già stato notato lo scorso autunno quando Spotify iniziò a limitare l’accesso ai testi per gli utenti non paganti, mostrando un messaggio che incoraggiava l’abbonamento a Spotify Premium per godere della funzionalità dei testi.

Sebbene inizialmente descritta come una prova in un limitato numero di mercati, la recente assenza di comunicazioni ufficiali solleva parecchie domande in merito alla persistenza, e possibile estensione, di tale pratica.

La decisione di limitare l’accesso ai testi sembra essere un tentativo di incrementare il numero degli abbonati a pagamento. Con oltre 600 milioni di utenti attivi mensili, e un aumento fino a 236 milioni di abbonati paganti, (rappresentando una crescita annuale del 15%) Spotify cerca di ampliare ancora di più la sua base di utenti Premium. 

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Nonostante questi numeri positivi, il reddito trimestrale del colosso dello streaming ha leggermente mancato le aspettative degli analisti, attestandosi a 3,67 miliardi di euro.

Il successo di questa strategia rimane da vedere. I testi delle canzoni sono disponibili gratuitamente online, e tramite altre applicazioni compatibili con Spotify, come Genius, Shazam di Apple o Musixmatch, motivo per il quale questa pratica solleva dubbi sull’efficacia di inserire una barriera a pagamento per una funzionalità facilmente reperibile altrove.

Nel frattempo, il dibattito sulla decisione di Spotify si è acceso sui social media, con numerosi utenti che criticano la scelta di limitare l’accesso ai testi, soprattutto quando questa funzionalità presenta sovente degli errori o, addirittura, non è presente per tutte le canzoni. 

Spotify non ha fornito ulteriori dettagli sulle motivazioni dietro alla scelta di mettere i testi dietro un paywall, ma è chiaro che la compagnia cerca nuovi metodi per incrementare le entrate e valorizzare l’offerta del suo servizio Premium. Resta da vedere come questa strategia influenzerà l’esperienza degli utenti e la percezione del marchio nell’ambiente competitivo dello streaming musicale.

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