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Dall’Unione europea (ma non in Italia) in arrivo oltre 600mila dosi di vaccino per l’aviaria

Author: Wired

In Europa stanno arrivando le forniture per il vaccino a uso umano contro la trasmissione dell’influenza aviaria. L’autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera) della Commissione europea, infatti, ha appena firmato un contratto con la società farmaceutica inglese Seqirus per la fornitura di oltre 600mila dosi del vaccino. Con questo contratto, quindi, gli Stati membri partecipanti potranno avere accesso alle contromisure mediche per prevenire la diffusione della malattia.

L’influenza aviaria

Ricordiamo brevemente che il virus dell’influenza aviaria A(H5N1), in grado di infettare quasi tutte le specie di uccelli, sta continuando a mutare. E, con le migrazioni, i ceppi in circolazione fuori dall’Europa potrebbero arrivare nel nostro continente e trasportare varianti potenzialmente sempre più capaci di contagiare anche i mammiferi (infezioni che sono già state documentate). A riferirlo, come vi abbiamo raccontato, è stato un recente rapporto delle agenzie European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) ed European Food Safety Authority (Efsa), che sottolineano il rischio di una trasmissione su larga scala se il virus dovesse acquisire la capacità di diffondersi fra gli esseri umani. Solo pochi giorni fa, inoltre, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ha confermato la morte in Messico della prima persona ad aver contratto un particolare sottotipo dell’influenza aviaria. “Un’infezione umana causata da un nuovo sottotipo di virus influenzale A è un evento che può avere un elevato impatto sulla salute pubblica e deve essere segnalato all’Oms”, ha dichiarato l’agenzia, sottolineando tuttavia che “il rischio attuale rappresentato dal virus per la popolazione generale rimane basso”.

Vaccino: a chi arriverà

Come si apprende dalla recente nota della Commissione europea, la Hera ha firmato a nome degli Stati membri partecipanti un contratto quadro congiunto per la fornitura di un massimo di 665.000 dosi di vaccino pre-pandemico contro l’influenza aviaria. L’Italia, tuttavia, non è tra i Paesi per i quali l’Hera ha firmato l’accordo. Mentre i quindici Stati per i quali è stato preso sono Danimarca, Lettonia, Francia, Cipro, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Slovenia, Finlandia, Grecia, Irlanda, Islanda e Norvegia. Per questi, quindi, il contratto permetterà di tener conto del proprio contesto di sanità pubblica e di ordinare i vaccini in base alle proprie esigenze. I Paesi, come riporta Il sole 24 ore, restano liberi di acquistare i vaccini attraverso le proprie procedure nazionali, indipendentemente dalla partecipazione all’appalto congiunto. Attualmente si stanno preparando le spedizioni alla Finlandia per la vaccinazione immediata dei lavoratori a rischio di esposizione. Il contratto, che ha la durata di 4 anni, offre inoltre la possibilità che vengano fornite ulteriori 40 milioni di dosi.

A chi saranno destinate le dosi

Il vaccino ha il compito di prevenire la diffusione o potenziali focolai di influenza aviaria in Europa e sarà destinato a chi è maggiormente esposto a potenziali trasferimenti di influenza aviaria da uccelli o altri animali. “Quello di Seqirus – si legge nella nota – è l’unico vaccino preventivo contro l’influenza aviaria zoonotica attualmente autorizzato nell’Ue”. I vaccini, nel dettaglio, “sono destinati alle persone più esposte al rischio di trasmissione, in primo luogo chi lavora in allevamenti avicoli e i veterinari”.

Author: Wired

In Europa stanno arrivando le forniture per il vaccino a uso umano contro la trasmissione dell’influenza aviaria. L’autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera) della Commissione europea, infatti, ha appena firmato un contratto con la società farmaceutica inglese Seqirus per la fornitura di oltre 600mila dosi del vaccino. Con questo contratto, quindi, gli Stati membri partecipanti potranno avere accesso alle contromisure mediche per prevenire la diffusione della malattia.

L’influenza aviaria

Ricordiamo brevemente che il virus dell’influenza aviaria A(H5N1), in grado di infettare quasi tutte le specie di uccelli, sta continuando a mutare. E, con le migrazioni, i ceppi in circolazione fuori dall’Europa potrebbero arrivare nel nostro continente e trasportare varianti potenzialmente sempre più capaci di contagiare anche i mammiferi (infezioni che sono già state documentate). A riferirlo, come vi abbiamo raccontato, è stato un recente rapporto delle agenzie European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) ed European Food Safety Authority (Efsa), che sottolineano il rischio di una trasmissione su larga scala se il virus dovesse acquisire la capacità di diffondersi fra gli esseri umani. Solo pochi giorni fa, inoltre, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ha confermato la morte in Messico della prima persona ad aver contratto un particolare sottotipo dell’influenza aviaria. “Un’infezione umana causata da un nuovo sottotipo di virus influenzale A è un evento che può avere un elevato impatto sulla salute pubblica e deve essere segnalato all’Oms”, ha dichiarato l’agenzia, sottolineando tuttavia che “il rischio attuale rappresentato dal virus per la popolazione generale rimane basso”.

Vaccino: a chi arriverà

Come si apprende dalla recente nota della Commissione europea, la Hera ha firmato a nome degli Stati membri partecipanti un contratto quadro congiunto per la fornitura di un massimo di 665.000 dosi di vaccino pre-pandemico contro l’influenza aviaria. L’Italia, tuttavia, non è tra i Paesi per i quali l’Hera ha firmato l’accordo. Mentre i quindici Stati per i quali è stato preso sono Danimarca, Lettonia, Francia, Cipro, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Slovenia, Finlandia, Grecia, Irlanda, Islanda e Norvegia. Per questi, quindi, il contratto permetterà di tener conto del proprio contesto di sanità pubblica e di ordinare i vaccini in base alle proprie esigenze. I Paesi, come riporta Il sole 24 ore, restano liberi di acquistare i vaccini attraverso le proprie procedure nazionali, indipendentemente dalla partecipazione all’appalto congiunto. Attualmente si stanno preparando le spedizioni alla Finlandia per la vaccinazione immediata dei lavoratori a rischio di esposizione. Il contratto, che ha la durata di 4 anni, offre inoltre la possibilità che vengano fornite ulteriori 40 milioni di dosi.

A chi saranno destinate le dosi

Il vaccino ha il compito di prevenire la diffusione o potenziali focolai di influenza aviaria in Europa e sarà destinato a chi è maggiormente esposto a potenziali trasferimenti di influenza aviaria da uccelli o altri animali. “Quello di Seqirus – si legge nella nota – è l’unico vaccino preventivo contro l’influenza aviaria zoonotica attualmente autorizzato nell’Ue”. I vaccini, nel dettaglio, “sono destinati alle persone più esposte al rischio di trasmissione, in primo luogo chi lavora in allevamenti avicoli e i veterinari”.

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