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MediaTek descrive il SoC Helio X30 e si allea con Samsung

MediaTek ha offerto tanti dettagli sul suo nuovo SoC Helio X30, destinato ai dispositivi di fascia medio-alta.
Il processore, com’era già noto (MediaTek presenta Helio X30, processore a 10 core) poggia su dieci core. Quelli principali sono due Cortex-A73 a 2,8 GHz; il cluster secondario è invece formato da quattro core Cortex-A53 a 2,3 GHz cui si aggiungono ulteriori quattro core Cortex-A35 a 2 GHz.

MediaTek descrive il SoC Helio X30 e si allea con Samsung

Helio X30 è un SoC efficiente, è prodotto con un processo costruttivo a 10 nm da TSMC ed è basato sulla tecnologia Artemis, proprietà di ARM (ARM e TSMC presentano il chip Artemis a 10 nm FinFET).
In questo modo il SoC è capace di offrire il 10% di potenza in più con un consumo energetico inferiore del 20% rispetto ai core Cortex-A72.

Il SoC di punta di MediaTek è compatibile con le memorie DDR4X a 1866 MHz, permette di usare storage eMMC 5.1 ma anche le memorie ultraperformanti UFS 2.1.
Viene garantito il supporto per le videocamere con risoluzione fino a 28 Megapixel e la registrazione simultanea con due sensori di video 4K a 30 fps.

La GPU utilizzata da Helio X30 è una PowerVR 7XTP a quattro core con clock a 820 MHz. Sul versante della connettività, il SoC utilizza LTE Cat. 10 e integra un modulo WiFi 2×2 802.11ac.

Oltre alla codifica HEVC, Helio X30 permette la gestione di display con risoluzione massima di 2560×1600 pixel.

I primi smartphone basati sul nuovo SoC di MediaTek saranno immessi sul mercato ad inizio 2017.

Infine, quando è stato chiesto ai rappresentanti di MediaTek di offrire un commento sulla vicenda legata all’esplosione delle batterie dei nuovi Galaxy Note7 di Samsung, la società ha preferito glissare spiegando che la società coreana è ora un cliente.

MediaTek ha quindi stretto un accordo commerciale con Samsung: ancora non se ne conosce la natura ma è sicuramente una novità di grande portata.

Autore: IlSoftware.it

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Energia

“Illuminotronica”, la fiera dell’illuminazione smart, a Padova dal 6 all’8 ottobre

Per tutti coloro che installano, progettano o applicano tecnologie, sistemi e prodotti per l’illuminazione intelligente, integrata a sistemi di domotica e sicurezza. Questa edizione si focalizzerà su “smart lighting”, “smart home”, “Internet of Things”, “integrazione domotica” e “human centric lighting”.

A breve si svolgerà Illuminotronica, la fiera italiana dedicata alle nuove tecnologie e alle soluzioni “smart” per l’illuminazione a LED, la domotica e la sicurezza, che si terrà a Padova dal 6 all’8 ottobre 2016.

Confermando un trend di crescita del 30%, l’edizione 2016 avrà una superficie espositiva di oltre 3.500 mq e più di 190 aziende presenti distribuite su due padiglioni.

La fiera si rivolge a tutti coloro che installano, progettano o applicano tecnologie, sistemi e prodotti per l’illuminazione intelligente, integrata a sistemi di domotica e sicurezza e rappresenta un’occasione per confrontarsi su idee, soluzioni e applicazioni e per sviluppare nuove opportunità di business.

Questa edizione si focalizzerà su “smart lighting”, “smart home”, “Internet of Things”, “integrazione domotica” e “human centric lighting”. 

Ecco alcuni dei convegni in programma:

Smart lighting tra luce, benessere e sicurezza
Tecnologie e architetture innovative per sistemi di illuminazione a LED più “intelligenti”
Giovedì 6 ottobre, ore 10

Smart home, smart city … smart opportunities
La riqualificazione, una ricchezza per il territorio
Giovedì 6 ottobre, ore 11,30

Il modello Smart city tra soluzioni di luce intelligente e nuovi servizi per il cittadino 
Finanziamenti, opportunità, tecnologie e sistemi per le città intelligenti e connesse
Giovedì 6 ottobre, ore 14,30

Parola d’ordine: integrare!
Installare la Smart Home: l’integrazione di luce, domotica e sicurezza nell’impianto moderno
Venerdì 7 ottobre, ore 10

Illuminazione a LED: i Top Trend 2016
Le tecnologie alla base dei sistemi a LED che rappresentano il trend evolutivo del 2016
Venerdì 7 ottobre, ore 12

Human Centric Lighting: sistemi di illuminazione intelligente possono migliorare la qualità della vita delle persone?
L’uomo è al centro della luce
Venerdì 7 ottobre, ore 14,30

La domotica può fare. Proposte, prospettive e opportunità per crescere insieme
I numeri della smart home in Italia: Osservatorio HUT sui trend di mercato di domotica, sicurezza e smart lighting e presentazione del progetto sul patentino europeo per installatori.
Sabato 8 ottobre, ore 10

Per informazioni: www.illuminotronica.it

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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HardwareSoftware

Ecco la prima immagine del nuovo Google Pixel svelata su Twitter

Le immagini sicuramente parlano più di tante parole. Per questo dopo aver letto specifiche tecniche, indiscrezioni sul design e conferme sul nominativo, arriva finalmente l’immagine del nuovo Pixel di Google. Uno smartphone chiacchierato da mesi per il fatto di essere stato progettato da Google insieme ad HTC ma soprattutto perché delinea il passaggio dai terminali Nexus ai nuovi Pixel, prodotti che aprono una nuova epoca per il colosso di Mountain View.

L’immagine è stata svelata dal solito @evleaks, famoso per la messa in rete di numerose indiscrezioni su terminali nuovi in arrivo, e rispecchia quello che finora era stato portato alla luce dai rumor. Un Google Pixel con un aspetto fortemente somigliante all’attuale HTC One A9, almeno nella parte frontale, ma senza il tasto home e con alcune novità importanti in seno al software.

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Sappiamo quasi con certezza che Google presenterà lo smartphone il prossimo 4 Ottobre durante un evento dedicato, con i molteplici utenti Android che non attendono altro che scoprire realmente di che pasta sarà fatto questo nuovo smartphone “made in Google”. Dall’immagine è facile osservare le nuove icone circolari che potrebbero essere poste di default sullo smartphone e/o essere modificate proprio con un tool inserito da Google nel nuovo Android Nougat 7.1. Confermata la presenza del nuovo Pixel Launcher come anche la nuova navbar che modifica l’aspetto dei tre pulsanti, ormai un classico di Android stock.

Inoltre, secondo le indiscrezioni di David Ruddock di AndroidPolice, il nuovo Google Pixel vedrà due diverse versioni in base alle dimensioni del display, che ricordiamo essere da 4,99 e 5,49 pollici, ma anche tre diverse colorazioni. Lo smartphone infatti sarà messo in commercio nei colori very silver, quite black e really blue. Nomi stravaganti come da prassi per Google che dunque è già pronta a divertirsi con i suoi nuovi terminali top di gamma. Nessuna indiscrezione precisa sul prezzo a cui saranno venduti ma che, secondo alcune indiscrezioni passate, potrebbe assestarsi sui 650/700 dollari.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Economia

CADE ANCHE L’ULTIMO BASTIONE NELLA BATTAGLIA DELL’EURO!

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Non che sia una novità, sia ben chiaro ma fa un certo effetto, giorno dopo giorno, veder cadere alcuni dei bastioni del fortino dell’euro, soprattutto osservare gionali come la Repubblica intervistare professori universitari per sentirsi dire quello che noi vi raccontiamo da anni, ovvero che l’euro, non l’Europa, non hanno più alcun futuro!

Recentemente abbiamo ascoltato un fantasma della storia ripetere che scompariremo dalla cartina geografica…

«L’Europa, se non va avanti unita, scompare dalla carta geografica», ha detto.
«Purtroppo con gli anni – ha aggiunto – sono cambiati i leader europei: sono andati via quelli che avevano imparato dalla storia e sono arrivati quelli che pensano alle elezioni del giorno dopo, guardano all’oggi e non al domani, inseguendo l’elettorato. In Europa c’è bisogno di leader con grande qualità morale per affrontare i problemi».

Ci sarebbe da discutere di quelli che i problemi li hanno creati con questa unione monetaria, tra cui lui, che non vogliono ammettere che il problema non è l’Europa, ma questa unione monetaria, che non funziona, ma andiamo avanti.

Non puoi alimentare un sogno distruggendo la realtà!

Non puoi chiedere ai soliti di distruggere la loro vita, il loro lavoro, la loro dignità, per continuare ad inseguire un progetto fallito, un’unione monetaria, un’ Europa dei capitali e delle monete, delle merci e dell’austerità, distruggendo occupazione perchè se non puoi svalutare la moneta, svaluti i salari, cancelli welfare e occupazione, diritti e protezione.

Non esiste, o meglio esiste solo nella mente mala di chi non vuole ammettere il proprio fallimento.

Luigi Zingales: “Quella contro l’austerity è una battaglia persa”

“Anche i tedeschi dovrebbero però capire che senza una politica fiscale comune l’euro non è sostenibile e si può pensare al divorzio”

E si va avanti così, tra fiumi di parole, sul selciati cosparsi di folgorati sulla via di Damasco,  senza capire che nulla cambierà e che solo la storia spazzerà via questa unione monetaria anacronistica.

Il bello è che bisognerà attendere che la regina Angela sia nuda, che cada il velo di Deutsche Bank, per sedersi inevitabilmente intono ad un tavolo, e discutere di come fare per salvare per l’ennesima volta loro, la Germania e le loro banche…

“Senza una politica fiscale comune l’euro non è sostenibile: o si accetta questo principio o tanto vale sedersi intorno a un tavolo e dire: bene, cominciamo le pratiche di divorzio. Consensuale, per carità, perché unilaterale costerebbe troppo, soprattutto a noi”.

Perchè Zingales dice questo cose solo ora, perchè usa la metafora della rana bollita con gli italiani?

“Il rischio per gli italiani è quello di finire come la rana in pentola: se la temperatura aumenta lentamente non ha la forza per saltare fuori e finisce bollita.”

E dal 2011 che ci stanno cuocendo a fuoco lento in questa grande padella, altro che pentola, i bordi sono bassi, si poteva osservare tutto intorno quello che stava accadendo, il fuoco lento del falso problema delle riforme, del cambio della costituzione, del pareggio in bilancio e via dicendo, la forza per saltare fuori arriverà dalla disperazione.

Perché la Germania rimane una sostenitrice così tenace dell’austerità fiscale?

“Perché le conviene che questa situazione continui all’infinito. È difficile che qualcuno cambi idea se non gli conviene, a meno che non sia costretto a farlo. I tedeschi temono di pagare il conto delle spese altrui e su questo non hanno tutti i torti. Per questo è necessaria una politica fiscale comune che non sia un semplice trasferimento dal Nord

In fondo Zingales è sempre lo stesso, non è cambiato, ma quali spese altrui, dove non hanno tutti i torti. Senza la crisi di debito privato delle banche tedesche, se non sapete di cosa parlo leggetevi…

…senza la crisi creata dalle banche tedesche, non sarebbe successo tutto l’inferno che ha scosso l’Europa, destabilizzandola, mettendola in mano all’onda che il prossimo anno spazzerà via questa anacronistica unione.

A noi non resta che continuare a scrivere, come un blog qualunque, la verità figlia del tempo, raccontare da tempo cose e dinamiche che solo ora altri raccontano, storie e racconti che finiranno un giorno in un libro, che non servirà più a nulla se non da monito, per le generazioni che arriveranno, raccontare tra le righe, perchè la leggenda di Cassandra è quella e non c’è nulla da fare, forse più nulla davvero.

Contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’oceano infinito di questa tempesta perfetta, l’informazione indipendente…

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Digital Audio

Mastering with the SSL – Quick Tip by Yoad Nevo

Watch how to glue your tracks while keeping their original dynamics, by using the SSL G-Master Buss Compressor plugin early in the mastering process. Get more SSL mixing tips: https://www.waves.com/sslLearn more about the SSL G-Master Buss Compressor, carefully modeled on the master buss compressor of the classic SSL 4000 G mixing console: http://www.waves.com/plugins/ssl-g-master-buss-compressor?utm_source=ytd&utm_medium=referral&utm_campaign=4N-jSoo6OJw#image