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ASUS Transformer 3: video hands-on

ASUS Transformer 3 ha uno schermo da 12,6 pollici con risoluzione di 2.880×1.920 pixel e ricorda i modelli Surface Pro di Microsoft

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Autore: TVtech – Video e Web Tv sulla tecnologia, sull’informatica e sul mondo ICT – Ultimi Video

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Un camion Volvo guida per 7km in autonomia fino a 1320m di profondità in miniera

La guida autonoma promette di rivoluzionare diversi aspetti della nostra vita: non bisogna pensare solo agli aspetti della vita privata, come i tragitti casa-lavoro, è soprattutto l’industria il settore in cui forse la ricaduta sarà maggiore. Ci sono ambiti dove lasciare ‘il lavoro sporco’ alle macchine è una questione anche si sicurezza.

Guidare un camion per inoltrarsi sotto terra in una miniera a 1.320 metri di profondità è un compito che certamente in molti vorrebbero demandare a un veicolo a guida autonoma. Proprio questo è il campo su cui Volvo sta sperimentando un camion FMX a guida completamente autonoma.

Utilizzando diversi sensori che monitorano quello che avviene attorno a lui è in grado di evitare ostacoli fissi e in movimento, mentre registra dati sulla strada percorsa, per ottimizzare il percorso e i consumi di carburante. Questo camion fa parte di un progetto di sviluppo che è in fase di test in applicazioni reali per la prima volta. Il camion avrà il compito di coprire il tragitto di 7 chilometri per scendere fin nel cuore della miniera di Kristineberg, nel nord della Svezia a 100km da Arvidsjaur.

Per mostrare il livello di sicurezza del progetto Torbjörn Holmström, Volvo Group Chief Technology Officer, non ha esitato a porsi sul percorso del camion. Pur convinto della bontà del sistema, è stata comunque un’esperienza da batticuore: “I was convinced the truck would stop but naturally I felt a knot in my stomach until the truck applied its brakes!”. Volvo ha preparato un video che mostra il camion a guida autonoma in azione, completando la pubblicazione anche con un “Dietro le quinte”.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Tecnologia

Parco Astronomico Isnello “Gal Hassin” [Video]

Il video odierno ci offre una visione dall’alto delle strutture didattico-divulgative del Parco Astronomico Isnello “Gal Hassin”, in provincia di Palermo, che sarà inaugurato nella giornata di domenica 11 settembre 2016. Le riprese regalano un quadro aggiornato ed emozionante dei lavori compiuti. Poche ore ci separano ormai dell’entrata in esercizio del complesso scientifico madonita. Il programma delle attività è offerto dal sito dedicato, che vi consigliamo di visitare, anche per avere un quadro degli ospiti e degli appuntamenti previsti per la maratona di tre giorni dedicata all’apertura ufficiale.

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Parco Astronomico Isnello “Gal Hassin” [Video] pubblicato su Gadgetblog.it 09 settembre 2016 17:15.

Autore: Gadgetblog.it

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Energia

Goletta Verde e l’Edizione speciale NO OIL nell’Adriatico

goletta verde 2016

(Rinnovabili.it) – Questa estate ha attraversato in lungo e largo le acque italiane per monitorare inquinamento, abusi edilizi, assalti al paesaggio, trivelle, ma il viaggio di Goletta verde non è ancora finito. La campagna di Legambiente per monitorare e difendere il mare è pronta a riprendere il  largo con NO OIL, l’edizione speciale dedicata all’Adriatico.

Dal 12 al 17 settembre 2016 l’imbarcazione ecologista farà tappa in Croazia, Montenegro e Albania, per ribadire l’impegno comune della società civile dei paesi che si affacciano sull’Adriatico contro il petrolio. In collaborazione con One Adriatic – il network di associazioni ambientaliste, comitati e movimenti dei Paesi adriatici – Goletta verde toccherà le città di Ragusa (Dubrovnick) in Croazia, Bar in Montenegro e Valona in Albania, alternando le azioni di sensibilizzazione sui temi delle trivellazioni sulle coste e in mare ad azioni di cura e tutela del territorio come pulizie di tratti di costa con l’aiuto dei volontari locali.

“È fondamentale – dichiara Rossella Muroni, presidente di Legambiente – che si mantenga alta l’attenzione su questo tema, così importante e delicato per un mare chiuso come l’Adriatico. Ancora oggi sono tantissime le richieste per nuove attività che andrebbero ad aggiungersi alle tante piattaforme già esistenti, quasi tutte nel mare italiano. I rischi ambientali non hanno confini, per questo la soluzione deve essere trovata su un piano internazionale. L’obiettivo di Legambiente e di tutto il network One Adriatic è quella di continuare a fare pressione sui governi costieri e portare il tema a livello europeo, dove le controversie frontaliere possono essere superate nel nome di un bene comune e nell’ottica degli impegni comunitari per il clima”.

Il Mare Adriatico è un ambiente estremamente fragile e già messo a dura prova per le sue caratteristiche di “mare chiuso”. In questo contesto si potrebbero inserire le nuove attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi, con tutti gli impatti che comporterebbero non solo sull’ecosistema marino, ma anche sulle attività economiche dei Paesi costieri, quali pesca e turismo. Al momento l’Italia e la Croazia sono gli unici paesi con piattaforme di estrazione di idrocarburi attive in Adriatico. Ma anche negli altri paesi ci sono in corso progetti di ricerca, attività al momento fermata in Croazia grazie a una moratoria. Per questo Goletta Verde salperà per supportare il lavoro di informazione delle popolazioni rivierasche della sponda balcana: per mantenere alta l’attenzione della cittadinanza e raccogliere informazioni rispetto allo stato dei permessi petroliferi nei paesi nostri dirimpettai e far luce sui tanti interessi, anche italiani, che premono per l’apertura di concessioni di esplorazione.

Autore: Rinnovabili

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Economia

Fondo Delta Immobiliare: c’è tempo fino al 23 settembre per aderire all’Opa di Mars Grafton

È stata prorogata fino al 23 settembre l’Offerta pubblica di acquisto sulle quote del Fondo Delta Immobiliare, istituito e gestito da Idea Fimit sgr

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Si è aperta lo scorso primo agosto e si chiuderà venerdì 23 settembre, dopo la proroga decisa dalla società offerente Mars Grafton, la finestra per aderire all’Offerta pubblica di acquisto totalitaria (Opa) sulle quote del Fondo Delta Immobiliare istituito e gestito da Idea Fimit. Mars Grafton ha messo sul piatto 65 euro per ciascuna quota, un valore verso il quale stanno convergendo le quotazioni di Borsa del fondo.

La scelta di prorogare il periodo di offerta – spiega Mars Grafton in una nota – è stata assunta alla luce dell’incremento delle adesioni registrato negli ultimi giorni in coincidenza col termine della pausa estiva del mese di agosto”. In precedenza la scadenza era stata fissata per il 9 settembre.

Il Fondo Delta Immobiliare è un fondo chiuso istituito il 21 febbraio 2006 con una durata prevista di 8 anni. Tuttavia la sua scadenza, originariamente prevista per il 31 dicembre 2014, è stata prorogata di tre anni con la richiesta del Periodo di grazia ed è ora fissata per il 31 dicembre 2017.

Il Net asset value (Nav) del fondo al 31 dicembre 2015 era pari a 91,7 euro per quota. Bisogna però considerare che il valore di scambio in Borsa delle quote del fondo è quasi sempre stato inferiore a tale valore arrivando a toccare minimi di 26 euro circa a giugno 2012. Il possessore di quote del fondo Delta Immobiliare si trova di fronte alla scelta se mantenere le quote in portafoglio fino alla scadenza e partecipare così alla ripartizione dei proventi generati dalla cessione del patrimonio immobiliare del fondo o liberarsi subito delle quote aderendo all’Opa.

Nella decisione deve tenere conto del fatto che non esiste alcuna certezza su quale sarà il patrimonio disponibile dopo la cessione del patrimonio e quindi sul valore di rimborso della quota. Peraltro, il processo di smobilizzo del patrimonio del fondo, trattandosi di immobili, potrebbe non essere rapido e non corrispondere al Nav.

Il Nav infatti calcola il valore delle quote sulla base di una stima del valore del patrimonio immobiliare. Tale stima viene costruita ipotizzando la vendita a una certa data e ai prezzi di mercato correnti, di tutti gli immobili che ne fanno parte. Proprio il fatto che si tratti di una stima, dunque teorica, fondata sull’improbabile (per il mercato immobiliare) ipotesi di vendita di tutti gli immobili a una certa data, giustifica la differenza evidente tra il Nav dei fondi immobiliari e la loro quotazione in Borsa, solitamente inferiore. Il Fondo Delta Immobiliare non fa eccezione, con un Nav che, a fine 2015, era più che doppio al valore attribuito dal mercato alle quota (91,7 euro contro 43,3 euro).

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Autore: Finanza.com Blog Network Posts