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Lazio, ultim’ora: salta Bielsa (Lotito gli fa causa), torna Inzaghi

Lazio, ultim’ora: Marcelo Bielsa rifiuta la panchina, si finirà in tribunale. Dopo giorni e giorni di attese e rimpalli, il tecnico argentino ha rotto gli indugi: non si siederà sulla panchina dei biancocelesti, che sarà affidata anche per la prossima stagione a Simone Inzaghi. Claudio Lotito, furente, è stato costretto a correre ai ripari, richiamando il tecnico che nel frattempo aveva “passato” alla Salernitana, club che controlla in Serie B. Lo ha riferito poco fa Sky Sport.

Lo chiamano il “loco” non a caso: da Bielsa ci si deve sempre aspettare di tutto. Così, nella notte, il tecnico argentino ha comunicato alla dirigenza della Lazio che non prenderà alcun volo per l’Italia. Dopo giorni di titubanze e attese, il club capitolino aveva annunciato ufficialmente il nuovo allenatore, che sarebbe dovuto sbarcare a Roma già nei giorni scorsi. Lotito, forte di un contratto firmato da Bielsa e dai suoi collaboratori, per giunta già depositato in Lega, ora è pronto a portare l’argentino in tribunale.

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Lazio, ultim’ora: salta Bielsa (Lotito gli fa causa), torna Inzaghi pubblicato su Calcioblog.it 08 luglio 2016 11:24.

Autore: Calcioblog.it

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Mobos have lost their mojos


Decline and fall

Fifteen years ago, the motherboard industry was a buoyant place to be but it looks as if the glory days are all over now.

According to a report in Taiwanese wire Digitimes, the second quarter of 2016 saw many manufacturers experiencing shipping falls of 20 percent and even 30 percent.

And it looks like things aren’t going to get any better with even giants like Gigabyte and Asustek seeing declines.

A number of players have exited stage left while others have seen the motherboard writing on the wall too, with Elitegroup giving up the ghost on making its own boards while Biostar has quit the playing field as well.

All of this, of course, is a reflection of the shift away from PCs to smartphones with chip giant Intel hurt by the move and without any real presence in the fancy phone arena.

Earlier this week, financial analysts at Seeking Alpha predicted that it is likely at some point for Intel to follow Hewlett Packard’s lead, and split the company in two.

Autore: Fudzilla.com – Home

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HardwareSoftware

Google, più sicurezza contro i computer quantistici

I computer quantistici consentono di memorizzare e gestire le informazioni in termini di qubits: al posto dei convenzionali bits (cifre 0 e 1), vengono utilizzati – opportunamente codificati – gli stati fisici di una particella o di un atomo (vedere questi articoli).

Grazie alla superposizione, il computer quantistico può elaborare molti più calcoli al secondo rispetto alle macchine di tipo tradizionale.

Il computer quantistico può quindi sveltire notevolmente le operazioni di decodifica di un flusso dati cifrato e velocizzare le operazioni di brute forcing.

Google, più sicurezza contro i computer quantistici

Le principali aziende si stanno muovendo per mettere a punto una serie di contromisure, utili per proteggere i dati cifrati dagli attacchi eventualmente sferrati, in futuro, usando computer quantistici.
In ambito universitario, ad esempio, è stata presentata NewHope, un’implementazione del protocollo di scambio di chiavi crittografiche RingLWE, a sua volta basato sull’utilizzo di OpenSSL.

Google ha deciso di implementare RingLWE nella versione di test del browser Chrome (Canary) abbinandolo al suo algoritmo a curva ellittica. L’idea è quella di proteggere in maniera più efficace lo scambio di dati fra client e server.
Per il momento i tecnici di Google hanno avviato la sperimentazione limitandolo ad un ristretto numero di siti web.

Se l’algoritmo messo a punto dovesse rivelarsi sufficientemente sicuro, esso sarà implementato su vasta scala così da fornire una protezione adeguata anche rispetto agli attacchi eventualmente sferrati usando computer quantistici.

Utilizzando Google Canary, basterà premere la combinazione di tasti CTRL+MAIUSC+I per accedere alla sezione Sicurezza. Nel caso in cui venisse usato il nuovo algoritmo, si noterà la presenza del codice CECPQ1.

Autore: IlSoftware.it

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Energia

Bonus fiscali per l’edilizia, le banche potranno anticiparli?

Appena presentata alla Camera una proposta di legge che prevede di coinvolgere le banche per facilitare gli investimenti delle famiglie in ristrutturazioni/riqualificazioni energetiche. L’intermediario corrisponderà il valore totale del bonus, applicando un tasso di interesse contenuto. Vediamo come potrebbe funzionare.

Molte discussioni sono state fatte sull’opportunità di rendere permanenti le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni/riqualificazioni in edilizia, anziché vivere di continue proroghe spesso decise all’ultimo momento.

Avevamo riassunto tutte le principali novità per il 2016, ora si aggiungono nuove riflessioni su come potenziare i bonus del 50-65%, destinati alle famiglie che vogliono ristrutturare la propria abitazione o migliorarne le prestazioni energetiche.

Si tratta di una proposta di legge appena presentata alla Camera e depositata dalla deputata Pd Sara Moretto, il cui titolo completo è “Disposizioni per la cessione dei crediti di imposta maturati per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici mediante contratto di sconto con un intermediario finanziario”.

Che cosa significa esattamente? Sappiamo che uno dei limiti delle detrazioni fiscali è la loro durata: bisogna attendere dieci anni per recuperare pienamente la somma spettante, perché il bonus viene ripartito in dieci importi uguali da detrarre dalle tasse. Spesso, quindi, c’è un problema di liquidità iniziale, soprattutto per lavori di una certa entità. Problema che ovviamente si aggrava per le cosiddette fasce incapienti, quelle con i redditi più bassi, che nemmeno potrebbero sfruttare la detrazione Irpef e che, inoltre, difficilmente potrebbero investire molto denaro per una ristrutturazione o riqualificazione energetica.

Come funziona

La proposta di legge prevede allora di coinvolgere banche e intermediari finanziari, attraverso una cessione del credito. Per ogni mille euro di spesa fatturata per una ristrutturazione, chiarisce così una nota dei proponenti, la famiglia sborserà solo 580 euro, mentre la banca contribuirà con 420, che a sua volta recupererà in dieci anni dallo Stato, sempre sotto forma di detrazione fiscale. Il beneficio netto per la famiglia, tuttavia, non sarà pari al 50%, perché dovrà pagare all’intermediario gli interessi annuali sulla somma prestata.

Questi 580 euro dell’esempio, infatti, comprendono 80 euro di costo aggiuntivo a carico della stessa famiglia, ottenuto applicando un tasso di sconto del 3,09% (quello indicato nella proposta di legge) ai 500 euro prestati dalla banca. Il tasso, chiaramente, si applicherà via via a una somma inferiore, perché ogni anno l’istituto di credito recupererà 50 euro.

Lo stesso discorso vale per le spese di riqualificazione energetica con l’ecobonus del 65%: anziché investire sull’unghia mille euro, per poi recuperarne 650 in dieci anni grazie alla detrazione Irpef, la famiglia ne spenderà subito solo 450, incluso l’extra costo dato dagli interessi annuali. La banca pagherà il restante importo della fattura di mille euro, cioè 550.

I vantaggi

Il presidente della CNA, Daniele Vaccarino, ha accolto con favore l’iniziativa: «Questa proposta – ha dichiarato – rappresenta una leva potente per rimettere in moto il mercato, aprendo le porte a lavori che calzano perfettamente alla taglia delle micro e delle piccole imprese». Con un occhio rivolto anche ai palazzi condominiali, evidenzia Vaccarino, dove spesso i lavori sono blocccati a causa delle difficoltà economiche di alcuni proprietari.

Secondo i calcoli della Confederazione nazionale dell’artigianato, una legge di questo genere farebbe incrementare di circa 5 miliardi le spese per lavori edili, sostenendo l’occupazione del settore con 24.000 lavoratori in più nel primo anno di applicazione.

La cessione del credito nella Legge di Stabilità

Va detto che la cessione del credito non è una novità assoluta. La legge di Stabilità 2016, infatti, ha previsto questa possibilità, ma solo per i lavori di riqualificazione energetica eseguiti sulle parti comuni degli edifici condominiali, a carico di contribuenti che rientrano nella “no tax area”.

Questi ultimi, quindi, possono usufruire dell’eco bonus del 65% cedendo il credito corrispondente all’impresa esecutrice dei lavori, come parte del pagamento dovuto. L’impresa, a sua volta, utilizzerà questo credito in compensazione in dieci rate annuali di pari importi. Tuttavia finora, va detto, questo strumento si è rivelato di scarso successo (vedi anche QualEnergia.it).

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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Windows 10 Anniversary Update: iniziati i test interni della RTM

Il 2 agosto prossimo, come precedentemente riportato, Microsoft avvierà la procedura di distribuzione dell’aggiornamento Anniversary Update di Windows 10, un traguardo importante per il sistema operativo della casa di Redmond per raggiungere il quale l’azienda sta portando avanti da molti mesi un’intensa attività di sviluppo sia lontano dai riflettori, sia con il coinvolgimento diretto degli utenti che hanno scelto di partecipare al programma Windows Insider. 

windows 10

Il passaggio che precederà di poco il rilascio della versione stabile di Windows 10 Anniversary Update riguarderà la cosiddetta versione RTM (Release to manufacturing), ovvero quella inviata dall’azienda ai produttori per l’integrazione nativa dell’OS nelle nuove macchine. In realtà, il concetto di RTM si è un po’ ridimensionato alla luce del nuovo modus operandi di Microsoft, basato sullo sviluppo e sul rilascio di un flusso di aggiornamenti costanti, ma resta ancora valido per indicare la versione stabile di ogni major update della piattaforma. 

Stando a quanto riportato da Windows Central, Microsoft avrebbe recentemente avviato il processo interno di sign-off, partendo dalla build 14384 (sia per desktop, sia per mobile). Per sign-off si intende la fase dello sviluppo con la quale l’azienda compila la build “RTM candidate”, sottoponendole ai test interni. La procedura, solitamente, ha una durata compresa tra pochi giorni e una settimana, quindi, se le informazioni riportate corrispondono al vero – e vista l’attendibilità della fonte è probabile che lo siano – la fine della prossima settimana potrebbe segnare il limite massimo entro il quale sarà pronta la RTM di Windows 10 Anniversary Update. A scanso di equivoci, non è detto che la build 14384 coinciderà con la RTM perché i test interni potrebbero evidenziare la necessità di rendere disponibile ulteriori build.

La RTM, verosimilmente, potrà essere provata in anteprima dagli utenti Windows Insider, che per il momento, si possono accontentare della nuova build 14383 per Windows 10 desktop e mobile, distribuita nelle scorse ore e principalmente incentrata sull’attività di miglioramento delle prestazioni e correzione dei bug tuttora presenti (l’elenco completo delle correzioni può essere consultato collegandosi a questo indirizzo, mentre il download, come di consueto, può essere effettuato tramite Windows Update). A conferma del fatto che la versione RTM è sempre più vicina, si rileva che nella build 14383 non è più presente il watermark nella parte inferiore destra dello schermo che contraddistingue le versioni di test. 

Il prossimo obiettivo dopo l’Anniversary Udpate di Windows 10 sarà porre le basi per Windows 10 Redstone 2, il cui arrivo è indicativamente previsto per l’inizio del 2017 (non è ancora un’informazione ufficiale, ma più fonti autorevoli concordano sul punto). Secondo quanto riportato dal sito Windows Central, le prime build Redstone 2 (RS2) potrebbero essere distribuite agli utenti Windows Insider a partire da metà-agosto e rientrare nel range 148xx.

Autore: Le news di Hardware Upgrade