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Ftse Mib, a rischio anche il supporto 23.600. Saipem ne approfitta per tirare il fiato

Author: redazione [email protected] Finanza.com Blog Network Posts

Ftse Mib, Saipem, Telecom Italia | tradingideas

Inizio di giornata fragile per il Ftse Mib che dopo un avvio in marginale rialzo scivola nuovamente sotto 23.800 e arriva a mettere sotto pressione il supporto presente in area 23.600, il baluardo più forte sulla discesa verso 23.200. Saipem apre l’ultima seduta della settimana con un blitz contro l’importante resistenza rappresentata dalla soglia dei 4 euro, ma l’esito è per ora negativo. Al fine di scaricare il forte ipercomprato accumulato nelle ultime sedute le quotazioni potrebbero fisiologicamente ritracciare verso 3,80 senza per questo compromettere quanto messo in moto con il recente impulso rialzista. Sotto 3,80 il supporto successivo è posizionato in area 3,60 euro. Prosegue anche oggi la fase di debolezza di Telecom Italia che ha portato nel corso del mese di maggio le quotazioni da area 0,87 fino in prossimità a 0,75 euro, supporto che sta avvicinando in questi minuti. E’ quest’ultimo un sostegno rilevante per le quotazioni. Se fosse violato si avrebbe un segnale di ulteriore debolezza per Telecom Italia che probabilmente si troverebbe a testare i successivi supporti in sequenza a 0,71 e 0,70.
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GOVERNO ITALIA: il mercato boccia il “contratto” di M5S e Lega

Author: Danilo DT Finanza.com Blog Network Posts

Alla mente mi vengono i momenti vissuti nel 2011 quando ci fu una pressione enorme sul Governo Berlusconi, che portò poi alle dimissioni dello stesso.
La pressione arrivò proprio dai mercati che dimostrarono come possono anche influenzare in maniera molto invasiva, fatti che non sono prettamente finanziari. In quel caso, fu un modo per portare alle dimissioni di Berlusconi. E quanto sta accadendo adesso, si avvicina per certi versi proprio con quanto accaduto nel 2011.
La pressione, sia ben chiaro, non è certo parificabile con quell’episodio, ma è evidente il messaggio che il mercato invia al mondo politico italiano: l’accordo gialloverde tra M5S e Lega non è gradito e tantomeno è gradito il patto (o il contratto) che sta per essere presentato ufficialmente, con tanto di nome del futuro Premier che resta, al momento, un mistero per tutti.

(…) Fuori lo stop ai lavori della Tav. Dentro il limite dei due anni al reddito di cittadinanza. Quasi fuori il condono (anzi, la «pace fiscale»), dentro il Sud. Fuori l’obbligo delle prediche in italiano, dentro la riforma della prescrizione. Bozza che arriva (e solo ieri ce ne sono state tre), norme che cambiano. Il contratto di governo è un work in progress, la cui versione finale (o quasi) è la risultante di un do ut des finalizzato a raggiungere, più che una sintesi tra le posizioni, un equilibrio di punti da rivendicare per Lega e M5S. Un contratto privato firmato da due soggetti — «il signor Matteo Salvini e il signor Luigi Di Maio» —, che però impegnerà tutti i parlamentari dei due schieramenti. (…) [Source

Ovviamente non è mia intenzione andare nello specifico, visto che non voglio finire del ginepraio del confronto politico. L’unica cosa che voglio portare alla vostra attenzione è il parallelismo più che logico tra l’andamento del FTSEMIB ed il rendimento del BTP a 10 anni.

Grafico FTSEMIB

Chart FTSEMIB by Tradingview

Grafico rendimento BTP 10yr

Chart Btp10yr by Tradingview

La pressione è soprattutto percepibile proprio su quest’ultimo e conseguentemente anche sul sistema finanziario italiano in genere, in primis su banche ed assicurazioni. E guarda caso, il nostro FTSEMIB è pieno di titoli finanziari e quindi la debacle dell’indice è una logica conseguenza.
Difficile ipotizzare grossi cambiamenti di tendenza nel breve termine. Ma di questo e di molto altro parleremo nel video TRENDS che pubblicherò nel weekend. Anche se credo sia corretto sottolineare che al momento non si tratta di “panico” ma di una bocciatura che necessita di molte conferme. Guardate lo spread BTP Bund. E’ chiaro il peggioramento ma è altrettanto vero che non è “Panic Selling”.

Grafico spread BTP Bund

Però è altrettanto vero che ci si domanda dove si andrà a parare con la proposta gialloverde, vista anche la loro coerenza tanto decantata ma che poi…li riporta sulla terra ed al livello degli altri. O forse anche peggio.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)
Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

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GOVERNO ITALIA: il mercato boccia il “contratto” di M5S e Lega, 10.0 out of 10 based on 3 ratings

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TEASER: Supply Shock | EPISODE 4 | What Money Can’t Buy with Michael Sandel


We need to talk. Help draw the line between where markets serve the public good and where they don't belong: http://whatmoneycantbuy.org

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Debunking the dollar bulls


Other than speculators there is no such thing as dollar “demand” setting exchange rates.

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Economia

Un alert per le pensioni: sempre più vecchi e pochi giovani

Author: clinguella@finanza Finanza.com Blog Network Posts

Mercoledì 16 maggio 2018, presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, l’Istat ha illustrato il ‘Rapporto annuale 2018 – La situazione del Paese’.
Il Rapporto annuale offre tradizionalmente una riflessione documentata sulle trasformazioni in Italia, con lo scopo di delineare prospettive per il futuro e possibilità di crescita.
La ventiseiesima edizione sviluppa questa analisi attraverso il tema delle reti, rispondendo a quesiti di ricerca che riguardano le reti economiche e sociali, in particolare reti d’imprese, reti sul mercato del lavoro, reti di parentela e di amicizia, aiuti dati e ricevuti tra reti sociali, reti in ambito migratorio. L’ampiezza dell’argomento consente di arricchire di contenuti le analisi, descrivendo i fenomeni da una pluralità di punti di vista e adottando modalità d’interpretazioni diverse e complementari.
Dal 2015 il nostro Paese è entrato in una fase di declino demografico. Al 1° gennaio 2018 si stima che la popolazione ammonti a 60,5 milioni di residenti, con un’incidenza della popolazione straniera dell’8,4% (5,6 milioni). La popolazione totale diminuisce per il terzo anno consecutivo, di quasi 100 mila persone rispetto all’anno precedente.
La stima della popolazione straniera al 1° gennaio 2018 mostra un incremento di 18 mila persone rispetto all’anno precedente, come saldo tra ingressi, uscite e acquisizioni di cittadinanza. È dal 2016 che la variazione della popolazione straniera sull’anno precedente presenta valori modesti, soprattutto se comparati con quelli degli anni Duemila.
Si accentua l’invecchiamento della popolazione, nonostante la presenza degli stranieri caratterizzati da una struttura per età più giovane di quella italiana e con una fecondità più elevata. L’Italia è il secondo paese più vecchio al mondo, con una stima di 168,7 anziani ogni 100 giovani al 1° gennaio 2018. Il primo è il Giappone.
Per il nono anno consecutivo le nascite registrano una diminuzione: nel 2017 ne sono state stimate 464 mila, il 2% in meno rispetto all’anno precedente e nuovo minimo storico.
 Nel 2017 si stima che i nati con almeno un genitore straniero siano intorno ai 100 mila (21,1% del totale dei nati). Dal 2012 il contributo in termini di nascite della popolazione straniera residente è in calo. A diminuire sono in particolare i nati da genitori entrambi stranieri, con una stima pari a 66 mila nel 2017 (14,2% sul totale delle nascite).
Pur mantenendosi su livelli decisamente più elevati di quelli delle cittadine italiane (1,95 rispetto a 1,27 secondo le stime nel 2017), diminuisce il numero medio di figli delle cittadine straniere, come conseguenza delle dinamiche migratorie e della loro struttura per età che si presenta ‘invecchiata’ rispetto al passato.
Si diventa genitori sempre più tardi. Considerando le donne, l’età media alla nascita del primo figlio è di 31 anni nel 2016, in continuo aumento dal 1980 (quando era di 26 anni).
I nati in Italia da genitori stranieri costituiscono la cosiddetta seconda generazione in senso stretto. Considerando solo la popolazione minorenne, si stima che nel 2016 nel nostro Paese ci siano circa 700 mila ragazzi stranieri residenti nati da genitori entrambi stranieri.
Cresce il numero di ragazzi che acquisiscono la cittadinanza italiana per trasmissione del diritto dai genitori. Al 1° gennaio 2017 si contano circa 218 mila minori che hanno acquisito la cittadinanza italiana tra il 2011 e il 2016 (quasi il 30% del totale delle acquisizioni), di cui 169 mila nati in Italia.
Il saldo migratorio, positivo da oltre vent’anni, si contrae ma è in lieve ripresa negli ultimi due anni (stimato in 184 mila unità nel 2017): le immigrazioni dall’estero si sono ridotte da 527 mila iscritti in anagrafe nel 2007 a 337 mila stimati nel 2017. Le emigrazioni per l’estero invece sono triplicate, passando da 51 mila a 153 mila.
Nel 2016, delle 301 mila iscrizioni anagrafiche dall’estero circa l’87% riguarda cittadini stranieri. Nove paesi di provenienza (Romania, Brasile, Nigeria, Marocco, Pakistan, Cina, Albania, Bangladesh e India), nel complesso, coprono quasi la metà delle immigrazioni complessive.
Questi fenomeni demografici nel lungo periodo, se non sorretti da accorte politiche sociali potrebbero creare problemi sulla sostenibilità e sull’adeguatezza delle pensioni. Il sistema contributivo di calcolo delle rendite, che fortunatamente al momento non viene messo in discussione da nessuno, garantisce quel minimo di certezza perché nozionisticamente si basa sulla neutralità attuariale, cioè l’equivalenza fra montante contributivo accumulato e pensione corrisposta per un determinato numero di anni, che però tendenzialmente tendono ad aumentare. Quando si metteranno sul tappeto ipotesi di ennesime riforme pensionistiche, lo scenario delineato dall’Istat non potrà essere ignorato, al netto di qualsiasi altra considerazione.

c.l.

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