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Economia

Cicli e Gann in sinergia: FTSE MIB 16 – 20 Aprile 2018

Author: gianca60 Finanza.com Blog Network Posts

Setup e Angoli di Gann
FTSE MIB INDEX

Setup Annuale:
ultimi:
2016/2017 (range 15017/23133 ) ) [ uscita rialzista ]
prossimo 2019/2020

Setup Mensile:
ultimo Marzo (range 21460 / 22938 ) [ uscita rialzista ]
prossimi Aprile,Maggio

Setup Settimanale:
ultimi: 2/6 Aprile ( range 22205/23000 ) [ uscita rialzista ]
prossimi 23/27 Aprile

Setup Giornaliero
ultimo : 11/12 Aprile (range 22957/ 23206 ) [ uscita rialzista ]
prossimi 17, 19,

FTSEMIB Angoli Annuali 2018 18440, 19900, 21840,24580, 27300
ALLSHARE Angoli Annuali 2018 19490, 20640, 22550, 25630, 27140, 28830,
COMIT Angoli Annuali 2018 1076, 1151, 1187, 1367, 1445, 1460,1606,

Angoli Mensili Aprile 20650, 21130, 22330, 22980, 23650, 24740
Angoli Settimanali: 22230, 22510, 23000, 23280, 23860
Angoli Giornalieri del 16 Aprile 23138, 23252, 23327, 23594

ind giorn

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Economia

Boom Bust: Global Round-Up


Boom Bust takes us around the globe! Aline Piva starts us off in Brazil as we examine Lula and Brazil’s economy with Aline Piva. Nick Mulvaney is supposed to be protecting the American consumer, but Bart Naylor says that what he’s doing may hurt them instead. Does the UK have a smaller trade deficit with EU than expected? Prof. Steve Keen gives us an insider view from London! That and more on Boom Bust! [1052] Follow us on Twitter:
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Economia

E’ sempre dura per i dipendenti a tempo determinato

Author: clinguella@finanza Finanza.com Blog Network Posts

lavoratore flessibile

Il mercato del lavoro è sempre più affollato da lavoratori  con contratti a termine. I giovani, di cui si compone la maggioranza di questi, faranno fatica a costruirsi una pensione pubblica e hanno poche possibilità per quella complementare. La legge 92 del 2012,  relativa al mercato del lavoro e il successivo Jobs act non hanno compiuto il miracolo sperato, né era pensabile che bastassero unicamente degli strumenti legislativi e che questi potessero agire in supplenza del rilancio dell’economia con sostanziosi investimenti. Come non dimenticare le critiche in merito al flop delle misure adottate per l’occupazione dei giovani fino ai 29 anni.
Le statistiche sono impietose e denunciano un costante aumento della disoccupazione specie nelle fasce fino a 30 anni e oltre. Una persona che a 40 anni già si doveva preoccupare della pensione, oggi si trova a preoccuparsi ancora di trovare lavoro sistemato e duraturo.
Tranne che per i pochi fortunati, quel poco lavoro che c’è è instabile e precario. Al netto dei discorsi, degli studi e delle promesse, a costoro si apre la prospettiva di una pensione al di sotto del minimo vitale e una sostanziale impossibilità di costruirsi una previdenza complementare. Anche quei giovani, che hanno trovato “rifugio” nell’Unione europea, se lavorano in Paesi diversi, ai fini pensionistici ancora non hanno efficaci  strumenti di armonizzazione fra le varie legislazioni ed in diversi casi sopravvivono vecchi accordi bilaterali. Se i giovani hanno un reddito più incerto e basso, non stupisce che il tasso di adesione alla previdenza complementare in Italia è maggiore per i soggetti vicini alla pensione ( un terzo dei lavoratori iscritti è over 55), mentre non vi partecipa nemmeno un quarto degli under 45.
Tra i destinatari delle forme pensionistiche complementari, l’articolo 2 del D.Lgs. n. 252/2005 include esplicitamente i lavoratori “assunti in base alle tipologie contrattuali previste dal decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276”, cioè i lavoratori atipici.
Anche per gli interinali, una categoria tutto sommato in decrescita, era previsto il finanziamento alla complementare attraverso contributi posti a carico dei “committenti”.
Lasciando da parte  la diffidenza dei soggetti verso questa forma di risparmio previdenziale, ad oggi ci sono numerosissime difficoltà pratiche. I lavoratori discontinui non percepiscono una retribuzione costante, ciò fa sì che gli stessi preferiscano mantenere il proprio Tfr in azienda – nonostante i rendimenti più bassi – anziché conferirlo a forme di previdenza complementare, col fine di utilizzarlo quale ammortizzatore economico nei periodi di inoccupazione.
Un aiuito può venire dalla legge sul mercato e la concorrenza, legge 124/2017 che ora consente l’adesione alla complementare anche con versamento ridotto o nessun versamento del Trf
Inoltre la stessa legge  ha altresì previsto requisiti temporali meno rigidi per il riscatto parziale o totale nei casi di disoccupazione prolungata o nuovi tipi di anticipazione che siano funzionali alle esigenze determinate dalla riduzione dell’orario di lavoro. Al momento lasciamo stare la Rita (Rendita integrativa temporanea anticipata), l’ultimo ritrovato pensionistico perché il problema reale sta nella pensione obbligatoria e riguarda essenzialmente  come riempire figurativamente, tutto o in parte, i periodi vuoti fra un lavoro e l’altro non coperto da misure di sostegno del reddito.
Secondo la disciplina previgente, infatti, non era possibile per il lavoratore “saltuario” continuare ad essere iscritto e soprattutto ad alimentare la forma pensionistica prescelta nei periodi di non lavoro. Ora  tale possibilità è riconosciuta dalla legge e anche pienamente avallata dalla Covip, e facilitata delle adesioni collettive idi carattere contrattuale.
I titolari di contratti flessibili tendono a cambiare facilmente lavoro e con esso la categoria di riferimento. Per questo motivo essi si potrebbero trovare a contribuire, durante l’arco dell’intera vita lavorativa, in più fondi pensione, maturando così diverse prestazioni ma di esiguo valore, soprattutto qualora non venga esercitato il diritto di trasferimento.Oggi tranquillamente si rimane iscritto al fondo pensione inziale per il mantenimento dell’unicità della posizione come ha ribadito la Covip in occasione del versamento dei contributi derivanti dalle adesioni collettive ai fondi negoziali o a quelli territoriali.
Poi non dobbiamo dimenticare le agevolazioni fiscali.

Esse si basano soprattutto sulla deducibilità ai fini Irpef dei contributi versati alla complementare entro il limite 5,164.57 euro annui, con delle deduzioni maggiori per i giovani assunti. Infine si sono aggiunte le possibilità legate ai premio aziendali di produzione.
La destinanzione dei premi di risultato come contributi a fondi di previdenza complementare garantisce al lavoratore la loro integrale non imponibilità ai fini fiscali, anche se l’ammontare degli stessi è superiore a plafond di 5164.57 euro. In caso di conversione, infatti, non operano né il limite fisso di deducibilità dei contributi, né quello più alto previsto per i lavorato di prima occupazione.
Infatti il limite di 5 mila e passa euro è incrementato per i lavoratori di prima occupazione dopo  dicembre 2005, data di entrata in vigore del decreto legisl 252,, e limitatamente ai primi cinque anni di iscrizione alla complementare, di un importo non superiore a 2.582,29 euro annui. In sintesi, quindi, un dipendente che decida di destinare integralmente il proprio premio diproduttività, pari a 3.000 euro, alla contribuzione previdenziale complementare, potrà. dedurre un importo complessivo di 8.164,57 euro, pari alla sommatoria tra il limite fisso di deducibilità e la quota del premio destinata. Un lavoratore di prima occupazione potrà arrivare invece ad una deduzione annua massima di 10.746,86 euro, determinata aggiungendo al valore del premio e al limite fisso la quota mobile deducibile.

Alla totale non imponibilità fiscale si accompagna la non rilevanza a fini previdenziali del premio di produttività versato alla complementare, così il lavoratore risparmia il 9,19 per cento dei 3000 euro che, diversamente avrebbe dovuto versare all’Inps e che sarebbe stato utile per la pensione pubblica.
Anche il datore di lavoro risparmia, perchè beneficerà non solo della deducibilità a fini del premio erogato ma anche dell’esenzione da contribuzione previdenziale, restando invece dovuto, il contributo di solidarietà pari al 10% delle somme in favore delle gestioni pensionistiche cui sono iscritti i lavoratori.

Indubbiamente sono elementi importanti, ma non risolvono il problema di fondo dei lavoratori discontinui, per cui la soluzione deve essere ricercata in altro modo.

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Economia

TRENDS 2.0.63: unire “utile” al dilettevole

Author: Danilo DT Finanza.com Blog Network Posts

TRENDS - Analisi tecnica intermarket

Malgrado i venti di guerra, i mercati tengono bene le quotazioni, anzi, rimbalzano un po’ anche se siamo ancora lontani dalle valutazioni di inizio anno. Oltre alla guerra commerciale e diplomatica, ci sono anche altri fattori che determinano questi rialzi. Non sottovalutiamoli. Ve li spiego in questo video.

Eccovi il video di questa settimana.

Come sempre ho provato per l’ennesima volta a tracciare una serie di scenari per i vari mercati: forex, commodity, equity, bond, analizzando anche le varie correlazione. Ma ho deciso di lasciare la visione del video agli amici sostenitori del blog.

Quindi… benvenuti al nuovo numero di TRENDS, con tanti grafici e tante analisi intermarket che vi aiuteranno a capire le dinamiche dei mercati finanziari, sempre più correlati ed interessanti.

Riprendetevi i post di questa settimana, credo ne valga proprio la pena e poi, se possibile, sostenete questo progetto di cultura finanziaria e di consapevolezza operativa. La registrazione è stata fatta in modo abbastanza impulsivo e diretto, cercando di sintetizzare e velocizzare i ragionamenti. Spero di essere comunque comprensibile. Come sempre critiche e commenti sono ben graditi. Lascio massima libertà ai lettori di contribuire (se vorranno) all’iniziativa, cliccando qui sotto, in modo tale da capirne anche il livello di gradimento. Sappiate che il Vs sostegno è MOLTO importante per la continuazione di questo progetto che vive solo grazie al Vostro sostegno.

Eccovi il video. Buona visione a tutti!

Riproduzione riservata

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)
Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia. Se non ce l’hai o se non ti fidi più di lui,contattami via email (intermarketandmore@gmail.com).

NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

(Se trovi interessante i contenuti di questo articolo, condividilo ai tuoi amici, clicca sulle icone sottostanti, sosterrai lo sviluppo di I&M!). 

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Economia

Il DNA un indicatore fondamentale – Analista Simone Rubessi

Author: Il Respiro del Grafico Finanza.com Blog Network Posts

DISCLAIMER : Qualsiasi informazione, notizia, nozione, previsione, valore, prezzo o tecnica espressi all’interno del presente articolo sono semplici pareri personali dell’autore, con esclusiva finalità educativa e didattica, il suo contenuto non costituisce alcuna forma di consulenza o “raccomandazione di investimento” o “incentivo all’investimento” né in forma esplicita che implicita. Nulla di quanto riportato ha lo scopo di prestare consigli operativi personalizzati, di acquisto e/o vendita, né raccomandazioni personalizzate riguardo una o più operazioni relative ad un determinato strumento finanziario. Nessuna opinione espressa riguardante investimenti o strategie di investimento può pertanto considerarsi adeguata alle caratteristiche di una specifica persona in merito alla sua conoscenza ed esperienza del trading online ed alla sua situazione finanziaria. L’autore del presente articolo avvisa che quanto scritto o previsto è un semplice punto di vista personale e non deve assolutamente essere considerato attendibile o adatto per possibili guadagni futuri.  Chiunque utilizzi queste informazioni per scopi diversi da quelli didattici lo fa esclusivamente di propria iniziativa e sotto la propria esclusiva responsabilità.


Il DNA un indicatore fondamentale – Analista Simone Rubessi

Oggi presento un indicatore che nel trading del nostro staff è fondamentale. Come vedete nell’immagine questo indicatore ci fa capire a livello di temporalità ciclica quando dovrebbe esserci il massimo del ciclo che stiamo osservando, in quanto è settato ciclicamente.

Più è lungo il ciclo su cui lo osserviamo e maggiore sarà la sua precisione. L’errore da non commettere guardando questo indicatore è di interpretarlo in tendenza, mi spiego, questo indicatore è utile solo facendoci capire quando siamo su un massimo o su un minimo, oppure quanto durerà la salita o la discesa ma non l’ampiezza delle tendenze.

VUOI IMPARARE UNA STRATEGIA GRATUITA? CLICCA SUL LINK E ACCEDI AI VIDEO GRATUITI: https://goo.gl/nxjQQV

Ti invito a praticarla in simulata per apprenderla bene, poi quando ti sentirai pronto potrai iniziare a fare sul serio.


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ABBONAMENTO GIORNALIERO VIEW SULL’EURODOLLARO

Per informazioni o abbonamento:
Ing. Francesco Filippi 349 466 18 24
[email protected]



PERCORSO TECNICO CICLICO PREDITTIVO, ANALISI VISIVA DEL BATTLEPLAN E UTILIZZO DEGLI INDICATORI CICLICI

Per informazioni e iscrizioni:
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