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Economia

DRAGHI: una colomba che mette in guardia nei confronti di Trump

Author: Danilo DT Finanza.com Blog Network Posts

Meeting BCE: tassi invariati, ma Mario Draghi manifesta timori per svalutazione competitiva (guerra valutaria) e neo protezionismo.

In questo momento di profonda confusione politica (prendete gli USA con un Trump in forma protezionistica, aggiungete una Germania che solo recentemente sta trovando una quadra per il governo e mettete la ciliegina italica sulla famigerata torta) la BCE poteva solo avere un compito: quello di calmieratrice e garante per i mercati.
Mi suona quindi assolutamente normale quanto sotto descritto:

(…) La Bce ha confermato, come previsto, a zero il principale tasso di interesse nell’area euro, allo 0,25% il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginali e al -0,40% il tasso sui depositi parcheggiati dalle banche presso la stessa istituzione. E “continua ad aspettarsi che i tassi chiave resteranno agli attuali livelli per un prolungato periodo di tempo e ben oltre l’orizzonte della fine del programma di acquisti”. (…)

Quindi il “mood dovish” permane e questo è importante per dare un segnale di stabilità ai mercati, che recentemente stanno perdendo un po’ di certezza.

(…) L’Istituto centrale europeo ha anche confermato fino a settembre di quest’anno il piano di acquisto di titoli da 30 miliardi di euro al mese, mantenendo aperta anche la possibilità di prorogare ulteriormente questa manovra “se necessario” a ottenere un aggiustamento dell’inflazione coerente con il proprio obiettivo. (…)

Si temeva che questa ultima frase fosse rimossa ed invece no. Ecco perché la BCE funge da garante nel segno della continuità.

(…) La Bce ha solo rimosso dalla sua comunicazione l’opzione di procedere ad aumenti dell’ammontare del programma di acquisti di titoli, un primo piccolo segnale di normalizzazione della sua linea. Precedentemente, su questo aspetto il comunicato diffuso al termine del Consiglio direttivo aggiungeva, invece, che il direttorio stesso era “pronto a incrementare il programma di acquisto di attività in termini di entità e/o durata”. (…)

Il cambiamento è abbastanza minimale e cambia poco le carte in tavola. In altri termini, la BCE ha voluto far capire che ci stiamo dirigendo verso una normalizzazione ma in modo molto progressivo, senza fretta e soprattutto senza mettere pressione sui mercati, tenendo comunque aperta la possibilità di un QE ancora più lungo, se mai fosse necessario. Che poi lo si faccia è tutto da dimostrare ma i mercati, come i bambini, hanno bisogno di essere rassicurati. Probabilmente l’atteggiamento potrebbe cambiare a metà anno. Ma fino ad allora si cerca la massima continuità.

Draghi dixit

Ma poi arriva la parte più interessante, la Q&A dove Mario Draghi deve confrontarsi coi giornalisti.
E dopo aver confermato i dati sopra citati, vengono ammessi timori per la svalutazione competitiva e per il neo protezionismo voluto da Trump. Si sottolinea ancora la necessità di terminare il processo di Unione Bancaria, e si ricorda (come sempre) quanto è importante proseguire con il percorso di riforme. E poi qualche frecciatina sull’Italia e su come sia importante la sostenibilità del debito pubblico. Sul rischio politico italiano e sulla possibilità che diventi un elemento di instabilità, Draghi ha spiegato che, al momento non abbiamo avuto forti incrementi di volatilità. Certo, se la situazione di instabilità politica si protrae a lungo, la cosa potrebbe complicare lo scenario.
Insomma nulla di particolarmente nuovo. Interessante ovviamente il passaggio che contesta la politica di Trump. E su quel tema, credo ci sarà molto da discutere e vedere nei prossimi giorni.

STAY TUNED!

Danilo DT

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Economia

[1033] Discussing Global And Domestic Housing with Debbie Bloyd


Debbie Bloyd joins host Bart Chilton as they discuss what’s happening in the global and domestic housing markets. Airlines are doing what they can to profit off of their customers; Gary Leff joins Boom Bust to discuss. Ashlee Banks reports on the largest telecommunications companies in the world. Follow us on Twitter:
https://twitter.com/RT_BoomBust
https://twitter.com/bartchilton?lang=en Check us out on Facebook — and feel free to ask us questions:
http://www.facebook.com/BoomBustRT

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Economia

Setup e Angoli di Gann: FTSE MIB INDEX 9 Marzo 2018

Author: gianca60 Finanza.com Blog Network Posts

Setup e Angoli di Gann
FTSE MIB INDEX

Setup Annuale:
ultimi:
2016/2017 (range 15017/23133 ) ) [ uscita rialzista ]
prossimo 2019/2020

Setup Mensile:
ultimo Dicembre (range 21833 / 22838 ) [ in attesa ] barra outside rialzista
prossimi Marzo

Setup Settimanale:
ultimi: 19/23 Febbraio ( range 22269//22860 ) [ uscita ribassista ]
prossimi 5/9 Marzo, 19/23 Marzo

Setup Giornaliero
ultimo : 7 marzo (range 22100/ 22521 ) [ uscita rialzista ]
prossimi 9,12

FTSEMIB Angoli Annuali 2018 18440, 19900, 21840,24580, 27300
ALLSHARE Angoli Annuali 2018 19490, 20640, 22550, 25630, 27140, 28830,
COMIT Angoli Annuali 2018 1076, 1151, 1187, 1367, 1445, 1460,1606,

Angoli Mensili Marzo 19700, 21000, 21800, 23100, 24550, 25050
Angoli Settimanali: 20980, 21770, 22510, 22760
Angoli Giornalieri 22283, 22484, 22571,22758, 22994

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Economia

Otto marzo, sterminio di mimose, retorica ma anche risultati

Author: clinguella@finanza Finanza.com Blog Network Posts

Tante mimose divelte, tante donne in libera uscita , tanti discorsi retorici e pochi progressi nell’eliminazione delle differenze di genere. Ma rimane un appuntamento importante, una ricorrenza che spinge a riempirla di contenuti concreti. L’eliminazione delle differenze di genere sulle pensioni cammina con estrema difficoltà anche se si fanno discreti passettini in avanti.
Il 53% per cento circa dei pensionati sono donne e ricevono circa 6 mila euro in meno rispetto ai maschi. L’importo medio annuo per gli uomini, in termini lordi, è 18 mila euro, mentre per le pensionate si ferma a 124 mila euro.
Le donne percepiscono una pensione inferiore perché le retribuzioni sono generalmente inferiori a causa di percorsi lavorativi differenti. In Italia, le differenze sono meno accentuate grazie ai Contratti collettivi Nazionali di Lavoro, mentre dove esiste solo la contrattazione aziendale le differenze sono spesso enormi. Gli importi pensionistici sono più bassi perché sono più bassi i versamenti dei contributi dei contributi previdenziali che non dipendono da una libera scelta della donna né da una minore attività lavorativa svolta. Già con la riforma Dini per attenuare le differenze si è provveduto ai fini pensionistici al riconoscimento della maternità anche se avvenuta prima di cominciare a lavorare e recentemente con la possibilità di cumulo del riscatto della laurea con periodi corrispondenti al congedo parentale introdotta con la legge di stabilità 2016.
Poca cosa, perché di converso, la famosa “opzione donna”, quella che ha consentito alle donne con 57 anni e 3 mesi di età (58 anni e 3 mesi le autonome) unitamente a 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2015 di poter andare in pensione prima ha avuto un tiepida accoglienza e non è stata prorogata con la finanziaria 2018 Perché calcolata completamente con il metodo contributivo , riduce la pensione del 20/30% circa.
In netta controtendenza nel 2016 ci fu un vivo allarme dovuta all’infausta idea, peraltro immediatamente accantonata, di rivedere il meccanismo di concessione della pensione di riversibilità che avrebbe colpito le donne al 90%. Un altro elemento positivo è stato dato dalla decisione della Corte Costituzionale di abrogare la legge “anti badante” e speriamo che a seguito del nuovo quadro politico emerso dalle urne, non venga riproposta.
Le donne subiscono interruzioni di carriera più frequenti e spesso non tornano a lavorare a tempo pieno. Guadagnano quindi in media il 16% in meno all’ora rispetto agli uomini; su base annuale il divario raggiunge addirittura il 31%, considerando che il lavoro a tempo parziale è molto più diffuso tra le donne».
L’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE) è un organismo autonomo dell’Unione europea (UE), istituito per sostenere e rafforzare la promozione dell’uguaglianza di genere, compresa l’integrazione in tutte le politiche comunitarie e le politiche nazionali che ne derivano, e la lotta contro discriminazioni fondate sul sesso, nonché aumentare la consapevolezza dell’equità nella realizzazione della parità di genere fra tutti i cittadini dell’UE.
Le disuguaglianze nell’accesso alle risorse economiche in età avanzata sono immense, e le donne pensionate affrontano maggiori rischi di povertà in questa fascia di età rispetto agli uomini.
Questo divario dipende oltre dalle classiche situazioni dovute alla maternità e al mercato de lavoro, ma anche alle più ampie disuguaglianze esistenti nei diversi stati membri che non hanno una normativa omogenea., mentre invece molto si è fatto sul lato dei bilanci dei paesi comunitari. Le conseguenti politiche di austerity hanno costretto i vari paesi, specie quelli dell’area mediterranea ad assumere decisioni impopolari che come prospettiva potrebbero aumentare invece che diminuire le differenze.
La festa della donna deve servire anche a non commettere questa ulteriore discriminazione.

Fra i timidi passi che si segnalavano prima in casa nostra c’è da segnalare l’introduzione dell’ape sociale che può essere un primo passo. La legge di bilancio 2017 ha previsto il riconoscimento del diritto all’APE sociale a coloro che, alla data della richiesta, assistono da almeno 6 mesi il coniuge, la persona in unione civile o parente di primo grado, convivente con handicap grave (art. 3, comma 3, della legge 104/1992), mentre la legge di bilancio 2018 estende, a far data dal 1° gennaio 2018, il beneficio anche a coloro che assistono parenti o affini di secondo grado conviventi, nel caso in cui i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità, abbiano compiuto i 70 anni di età o siano invalidi, deceduti o mancanti.
Con la medesima legge è stata itrodotta introdotta a favore delle lavoratrici una riduzione pari a 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di 2 anni, ai fini del conseguimento dei requisiti contributivi (30/36 anni di contribuzione) , cioè possono andare in pensione rispettivamente con 28 o 34 anni di contributi.

Camillo Linguella

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Economia

Ftse Mib affronta nuova prova a 22.500. Autogrill di fronte a una doppia resistenza

Author: redazione [email protected] Finanza.com Blog Network Posts

analisi tecnica, ftse mib, Autogrill, Banca Mediolanum | tradingideas

L’indice Ftse Mib ha aperto le contrattazioni in leggero rialzo ed è chiamato oggi a nuove conferme. Deve infatti cercare di avere ragione di area 22.500 punti.

Autogrill si muove, in apertura di seduta, nei pressi della chiusura della vigilia, preparando un attacco alla doppia resistenza statica e dinamica di area 10,50 euro.

Apertura di contrattazioni al rialzo per il titolo Banca Mediolanum che prosegue il rimbalzo iniziato da area 7 euro. Il suo obiettivo è attaccare la linea di tendenza ribassista tracciabile dai massimi del 24 maggio e del 27 luglio 2017, transitante a 7,35 euro.

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