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Cicli e Gann in sinergia: FTSE MIB 25 – 29 Dicembre2017

Author: ettore61 Finanza.com Blog Network Posts

Cicli e Gann in sinergia: FTSE MIB 25 – 29 Dicembre2017 | Cicli e Gann

Analisi Tecnica
Un sereno Natale a tutti.
Chiudiamo il gap-down e tentiamo la prosecuzine rialzista. La resistenza a 22300 tiene e ricaccia il nostrano al test del supporto intorno i 21900.
Rimaniamo sotto i 22185 che e’ un livello che e’ stato costruito nei mesi di novembre/dicembre e che sta lavorando parecchio in questo periodo.
Pressione comunque rinassista che potrebbe essere alleviata andando inizialmente sopra i 22380 per un eventuale test a 22575.
Sempre valida l’ipotesi del testa-spalle ribassista con il nostrano che tenta di tutto pur di non dare il definitivo segnale di chiusura della figura.
L’area di supporto 22000/21900 sempre sotto pressione.

Il settimanale molto incerto ma orientato alla debolezza.
La doji di indecisione in prossimita’ dei supporti, dopo una profonda long black, mi induce a pensare che manchi la forza reattiva. L’area 22000 ancora sotto pressione….

L’Ichimoku sull’indice sempre in configurazione ribassista….

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Economia

ITALIA: la soluzione ai problemi economici del Paese!

Author: Danilo DT Finanza.com Blog Network Posts

Come ben sapete, io preferisco da sempre evitare di finire nel ginepraio della discussione politica, oggi più che mai caotica viste tutte le vicissitudini a cui stiamo assistendo.
Ma quando leggo delle cavolate così inenarrabili mi viene la pelle d’oca, ancor di più se arrivano da persone che fanno parte di commissioni particolari.
Lasciamo perdere il colore politico, non mi interessa, ma focalizziamoci su un problema: i politici italiani che abbaiano alla folla tutto quanto può servire per farsi belli dicendo però delle castronerie e delle inesattezze che…fanno pensare.
Un amico mi segnala questo vecchio post di Carlo Sibilia, che per la cronaca è un membro della Commissione di inchiesta sulle banche.
Quindi un personaggio che sulla carta dovrebbe avere un’infarinatura generale di come funziona l’economia. O meglio ancora, se non conosce bene l’argomento ed essendo tra l’altro in una commissione sulla carta MOLTO delicata, dovrebbe evitare di fare propaganda su tematiche che si ignorano, andando appunto a dire delle castronerie. Poi per carità, magari sono proprio io l’inetto, ma giudicate voi.

Esiste una crisi idrica, quando c’è scarsità d’acqua.
Esiste una crisi geologica, quando c’è scarsità di suolo.
Esiste una crisi d’aria, quando è troppo inquinata.
Non può esistere una crisi monetaria perché manca la moneta.
Infatti acqua, terra e aria sono risorse naturali e pertanto sono finite. La moneta è un’unità di misura e può essere creata in qualsiasi momento.
Dire che esiste una crisi monetaria è come dire che non c’è la lunghezza perché mancano i metri.
NON FACCIAMOCI FREGARE! (Source >> Facebook Carlo Sibilia

Signori, siamo dei cretini. Stiamo qui a dannarci l’anima su come risolvere le problematiche dell’universo economico, e avevamo la soluzione sotto gli occhi…e non abbiamo colto la questione.

“Non può esistere una crisi monetaria perché manca la moneta”.
“La moneta è un’unità di misura che può essere creata in ogni momento”.

Se non avete capito, ve lo spiego meglio. L’On. Sibilia ci dice che non esiste un problema di crisi monetaria in quanto uno stato sovrano dovrebbe poter stampare moneta fin che ce n’è bisogno. Come nello Zimbabwe. C’è un problema? Basta stampare! Manca moneta? Basta stampare! Bisogna rimborsare dei bond e non ci sono i soldi? Basta stampare! Il deficit è un problema? Basta stampare!
E allora, cari amici, vi dico di più: se allora basta stampare, mi dite perché dovremmo pagare le tasse a tutti i livelli? Lo Stato potrebbe in questo modo incentivare i consumi in modo esponenziale, dando un pauroso potere d’acquisto al popolo, che si vedrebbe le buste paghe trasformarsi con il lordo che diventa netto. E tutte le tasse che lo Stato non incassa più, verrebbero finanziate da nuova moneta.
Ma signori, era banale no?
#AMBULANZA
Vi prego, facciamo qualcosa, saremo anche un popolo di mentecatti e di dementi, ma non ci meritiamo queste persone in cabina di regia. Anche perchè è evidente che non sanno fare i conti. Ricordate le boutades sulle pensioni? No, lasciamo perdere questo argomento, ma vi voglio solo regalare un’ultima chicca. Il “capo” di Sibilia che annuncia in modo entusiastico che oggi, WiDiBa, è la terza banca on line al mondo.

Avevamo un colosso in casa (marchiato MPS) e non lo sapevamo?

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)
Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

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Economia

WALL STREET: un fine 2017 tranquillo

Author: Lukas Finanza.com Blog Network Posts

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Gli Small Traders consolidano la posizione Net Long. Possibile nelle prossime settimane un rallentamento del trend rialzista ma non si prevedono particolari inversioni ribassiste. AUGURI A TUTTI [Guest post]

Cari amici, nella settimana prenatalizia, l’approvazione pressoché definitiva della riforma fiscale Usa ha indotto conseguenze significative, seppur ancora embrionali, nello scenario dei mercati finanziari internazionali. L’impatto non riguarda tanto i mercati azionari, che l’avevano già ampiamente scontata, bensì tutti gli altri mercati, da quello valutario, alle commodities, e non ultimo, il settore obbligazionario. In pratica i mercati sembrano voler accreditare l’idea che la riforma fiscale Usa, favorirà un’accelerazione della crescita economica americana, e di conseguenza, dell’intera economia mondiale.

Personalmente non ne sono proprio convinto, ma mi sembra giusto concedere almeno il beneficio del dubbio. Per ora prendiamo atto delle prime ed immediate conseguenze sullo scenario intermarket. In particolare, registriamo un ulteriore indebolimento del dollaro index, che storna dello 0,6 % ritornando a quota 93,3.
Evidentemente il mercato si attende che la riforma fiscale produca negli Usa un maggior deficit pubblico, da finanziare con nuova emissione di moneta, e di conseguenza ne deprezza il suo valore. D’altro canto, però, crede che la stessa favorirà una maggiore crescita economica, e ciò favorisce una lievitazione delle quotazioni delle commodities, che nell’ultima ottava s’apprezzano del 2 % in termini nominali, e dell’1,4 % in termini reali.

Coerentemente, anche il mercato obbligazionario, dà credito all’ipotesi di una maggior crescita economica futura. Infatti, i tassi dei bond decennali Usa lievitano improvvisamente di 13 bps, e risalgono fino a quota 2,48 %. Anche l’inclinazione della yield curve sembra riprendere vigore, e ciò può voler dire che questo lunghissimo d anomalo ciclo economico, grazie al taglio delle tasse, si allungherà ulteriormente, passando indenne anche il prossimo anno. Molta più cauta, invece, l’accoglienza sui mercati azionari. In quest’ultima ottava, il nostro benchmark azionario mondiale, l’S&P 500, lievita infatti solo di uno scarno 0,28 %, e raggiunge quota di 2.683,34 punti.

Ciò premesso, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : – 37.145
Large Traders : + 30.299
Small Traders : + 6.846

Regge dunque, e si consolida, la recente nuova configurazione del mercato dei derivati azionari Usa. In quest’ultima ottava registriamo variazioni più modeste nelle posizioni dei diversi operatori, pari a soli 7.015 contratti. In particolare, i Large Traders, continuano il loro graduale disimpegno, cedono infatti l’intero lotto dei 7.015 contratti long, e riducono la loro posizione Net Long, poco sopra le trentamila unità. Gli Small Traders, invece, si mostrano decisamente più fiduciosi del recente passato, acquistano infatti 5.648 contratti long, e consolidano la loro nuova posizione Net Long. I Commercial Traders, infine, si limitano ad acquistare i residui 1.367 contratti long, e contraggono solo lievemente l’entità della loro abituale posizione di copertura, Net Short. Le movimentazioni di quest’ultima ottava sembrano dunque voler confermare e consolidare il nuovo e recente assetto del mercato dei derivati azionari Usa. Assetto che, come accennato nelle scorse settimane, non prefigura ribassi imminenti per le quotazioni azionarie. Credo, anzi, che nella prima parte del nuovo anno proseguirà, magari con maggiore moderazione, il trend rialzista del recente passato. Nel corso dell’anno mi attendo, invece, un aumento progressivo della volatilità, che negli ultimi mesi ha raggiunto livelli davvero infimi.

Queste rassicuranti prospettive, come già evidenziatosi nelle scorse settimane, non sembrano però più valere per i mercati azionari europei, e per quello italiano in particolare. Questi ultimi infatti sembrano divergere sempre più da quelli Usa, causandoci non poche difficoltà nelle nostre decisioni d’investimento. Speriamo pertanto che la suddetta anomala divergenza venga quanto prima riassorbita, e che i mercati europei tornino presto ad allinearsi con quelli d’oltre Atlantico.

Futuro che si prospetta, quindi, ancora positivo per i corsi azionari, che cercherò, come sempre, di tradare con il mio originale trading system, fondato sullo sfruttamento e sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi e nelle ricerche dei professori Jegadeesh e Titman, ed illustrati nel mio sito
http://longtermmomentum.wordpress.com/. Da inizio dell’anno il mio portafoglio denominato “ Azioni Italia – LTM “, registra una performance positiva pari al + 12,87 %. Performance, tuttavia, inferiore a quella realizzata dal Ftse All Share, pari, nel contempo, al + 17,18 %. Una sotto-performance del 4,31 %, ascrivibile ad un mercato alquanto unidirezionale, nonchè all’effetto distorsivo creato dai PIR, che ha indirizzato molti investimenti su titoli dell’AIM non contemplati dal nostro portafoglio. Ciò comunque non fa venir meno la fiducia nel nostro approccio operativo, che nei passati 4 anni ci ha regalato una sovra-performance media annua pari al 20,8 %. In coerenza con l’analisi sopra esposta, questa settimana, non muto l’assetto del mio portafoglio costituito dall’85 % di posizioni long e dal 15 % di posizioni short, ossia da una posizione Net Long pari al 70 % del mio portafoglio. Chi desiderasse approfondire e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ può consultare, se vuole, direttamente il mio sito.

Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.

Lukas

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Adam Smith and the Scottish Enlightenment


Adam Smith and his contemporaries were key figures of the Scottish enlightenment. How much of his real thought survives in modern economics, and has something important been lost?

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Economia

Setup e Angoli di Gann: FTSE MIB INDEX 27 Dicembre 2017

Author: gianca60 Finanza.com Blog Network Posts

Setup e Angoli di Gann
FTSE MIB INDEX

Setup Annuale:
ultimi:
2016 (range 15017/21194 ) ) [ uscita rialzista ]
prossimo 2017

Setup Mensile:
ultimo Ottobre (range 22021 / 22899 ) [ in attesa ] barra outside
prossimi Dicembre

Setup Settimanale:
ultimi: prossimi 18/22 Dicembre ( range 21999//22454 + event est ) [ in attesa ]
prossimi 2/5 Gennaio,8/12 Gennaio

Setup Giornaliero
ultimo : 22 Dic (range 22115/ 22249 + event est. ) [ in attesa ]
prossimi 22,29

Angoli annuali indice 2017 16500, 17400, 19800/20000, 20600, 22500, 23900
Angoli annuali comit 2017 755, 869, 1010, 1088/1094, 1155, 1280, 1330 ,1510

Angoli Mensili Dicembre 20600, 21300, 22850, 23600
Angoli Settimanali: 21340, 22240,22680,23020
Angoli Giornalieri 21927, 22045, 22198, 22288, 22358,22414

ind giorn


I commenti giornalieri sull’articolo riguardante i Setup e gli Angoli di Gann saranno sempre disabilitati e continuerano sempre sull’articolo unico settimanale

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