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Economia

INCISO SUL CASO TESLA ED AGGIORNAMENTO PREVISIONALE CICLICO SUL DAX – Analista Simone Rubessi

Author: Il Respiro del Grafico Finanza.com Blog Network Posts

Tesla, quando i fondamentali si distaccano dalla realtà.

Dato che oltre alla borsa sono anche appassionato di motori, vorrei esportvi il caso Tesla.

Tesla è una società fondata da un genio di nome Elon Musk che produce auto 100% elettriche e nel suo settore è considerata il Top del Top.

Nonostante sia così tanto blasonata e che il numero delle sue auto vendute cresca di anno in anno, i suoi bilanci sono sempre più in rosso, ovvero registra sempre più perdite. Questo non ha scoraggiato minimamente gli investitori. Guardando il grafico dei prezzi dal 2010 ad oggi passa da 30$ ad azione fino a circa 315$ , crescendo di un 950% in appena 7 anni.

Questa crescita gli ha permesso di arrivare ad una capitalizzazione di ben 52 miliardi di $ .

Com’ è possibile questa crescita quando i bilanci sono così disastrosi ?

Posto che la finanza si discosta sempre di più dall’economia reale, andando saltuariamente in direzione opposta all’ economia sottostante, ci sono altri fattori che hanno alimentato questa crescita, come:

  • Elon Musk è un comunicatore formidabile ed è riuscito a rendere le Tesla uno status symbol oltre all’oggetto che è di indubbia qualità. E’ considerato un visionario alla stregua di Steve Jobs, quindi ogni qualvolta che presenta qualcosa di nuovo crea molta euforia sul titolo.
  • Tesla è considerata rivoluzionaria e capace di risolvere in una qualche misura il problema energetico planetario, grazie alla creazione anche del power wall e delle tegole fotovoltaiche.
  • Le quotazioni di borsa dipendono dalla domanda e dall’offerta, di conseguenza al di là dei risultati societari, se in quel titolo vengono investiti parecchi soldi, il titolo non può far altro che salire.

Detto questo bisogna capire se Tesla sarà una bolla o meno.

Il fatto che continui a perdere soldi è parte della strategia, poichè le auto vengono vendute sotto costo per creare un volume di domanda che permetta in futuro fare profitti attraverso le economie di scala.

Cosa succederà se le case automobilistiche storiche un giorno riusciranno ad eguagliare la tecnologia di Tesla o addirittura superarla ? Potrebbe far perdere tutto questo appeal che ad oggi sostiene questa valutazione esorbitante.

L’altra problematica è il fatto che si scontra con colossi del petrolio che non credo che siano così favorevoli alle auto elettriche.

Riuscirà quindi Tesla a creare presto utili per sostenere questa enorme crescita, mantenere il suo appeal ed il primato tecnologico in questo settore ?

Se così non fosse la vedo dura……

DAX
Tornando all’ aggiornamento sul Dax dovremmo trovarci sul massimo del ciclo Intermestrale (indicatore di ciclo in basso), ugualmente all’ Eurostoxx analizzato ieri.

E’ ancora da stabilire se il massimo del Biennale sarà su questo Intermestrale o sul prossimo, che in ogni caso sarà comunque ribassista.


L’indicatore di ciclo dell’Annuale fusion è in dilatazione, facendo presupporre sempre di più la sua fusione con il ciclo Biennale fusion.

Ad ogni modo l’indicatore evidenzia che siamo certamente nei pressi di un massimo, dato che la velocità ha rotto l’asse dello zero al ribasso.


La previsionale di lungo periodo denota una discesa imminente.


FTSEMIB
Il FTSEMIB per ora segue perfettamente il Battleplan intermestrale che denota a breve un … OMISSIS….



Per info sul Percorso Tecnico Ciclico Predittivo, Analisi Visiva del Battleplan e utilizzo degli indicatori Ciclici
Ing. Francesco Filippi 349 466 18 24
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Economia

[961] Climate Change Summit: Trump Left Out In The Cold

https://www.youtube.com/watch?v=GsGUvLdMBAc
A climate change summit is set to take place in Paris, France, but President Trump has been left out. Tyson Slocum joins special guest host Bart Chilton as we discuss energy and politics. Gerald Celente joins us as we discuss the Saudi Palace Purge and the upcoming OPEC talks while Bianca Facchinei gives us a closer look at President Trump’s Asia trip. Follow us on Twitter:
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Economia

WALL STREET: nulla da fare! E’ ancora presto per una vera inversione

Author: Lukas Finanza.com Blog Network Posts

wall-street-fear-index

La situazione diventa sorprendente. Il mercato ha tutte le carte in regola per cambiare pelle ed invece… Nulla di fatto! Non cambia il quadro del COT Report sull’indice SP 500. Gli small traders addirittura aumentano il loro Net Short e quindi, non si escludono mini correzioni ma nulla di più. [Guest post]

Cari amici, nella settimana appena trascorsa, abbiamo assistito ad un andamento apparentemente interlocutorio su tutti i mercati finanziari internazionali. Si registra, di fatto, una pausa di riflessione, del tutto giustificata dopo un lungo periodo di andamenti unidirezionali. Cose molto strane avvengono invece sulla borsa italiana, dove molti titoli subiscono ingenti ed improvvisi storni. Probabilmente dopo qualche mese viene a galla l’effetto discorsivo creato, in quest’ultimo anno, dai PIR. I benefici fiscali hanno infatti veicolato molti investimenti sui titoli a media e piccola capitalizzazione, molti dei quali hanno avuto un andamento esplosivo, che oggi probabilmente sono costretti a scontare.

Per quanto concerne, invece, lo scenario intermarket, non notiamo, come detto, significative variazioni. Il dollaro index ritorna ad indebolirsi, storna infatti dello 0,58 %, e si ferma a quota 94,40. Le quotazioni delle commodities, invece, continuano a crescere, ma solo in termini nominali. In particolare il crude oil si mantiene tonico e raggiunge quota 56,90. A mio avviso, i recenti rialzi dell’oro nero sono dovuti alle crescenti tensioni geopolitiche tra Iran ed Arabia Saudita, che in queste ore vedono il Libano come epicentro dello scontro. Il premier Hariri risulta infatti dimissionario e forse addirittura “ sequestrato “ in territorio Saudita. Lo scontro tra sciiti e sunniti potrebbe pertanto nuovamente infiammare il Medio Oriente, con inevitabili pressioni speculative sui prezzi del greggio. I rialzi del prezzo del petrolio influiscono probabilmente anche sui mercati obbligazionari. I rendimenti dei bond decennali Usa, risalgono infatti di 6 bps, e tornano a quota 2,40 %. I rendimenti dei bond a 2 anni, salgono anch’essi di 4 bps e raggiungono quota 1,67 %. L’inclinazione della yield curve Usa risulta pertanto pari a 73 bps, e ciò, per ora, rassicura, sulla tenuta della crescita economica americana. I mercati azionari, invece, dopo una prolungata ascesa, si concedono una pausa di riflessione. In particolare il nostro benchmark azionario mondiale, l’S&P 500, storna leggermente, dello 0,21 %, e si fissa a quota 2582,30 punti.

Ciò premesso, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati solo ieri sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : – 38.793
Large Traders : + 48.140
Small Traders : – 9.347

Contrariamente alle nostre attese, resiste, ed anzi si rafforza, la favorevole configurazione del mercato dei derivati azionari Usa, in auge ormai da quasi due anni. In quest’ultima ottava registriamo, infatti, variazioni, nelle posizioni dei diversi operatori, pari a 13.837 contratti. In particolare, i Large Traders si prendono una pausa, cedono infatti 8.338 contratti long, e riducono di un pari ammontare la loro ancora ingente posizione Net Long. Gli Small Traders, che sembravano sul punto di invertire la loro posizione, ci ripensano, cedono anch’essi 5.449 contratti long e consolidano nuovamente la loro ormai cronica posizione Net Short. I Commercial Traders, sono quindi costretti ad acquistare l’intero lotto dei 13.837 contratti long, ed a ridurre di conseguenza l’entità della loro abituale posizione di copertura, Net Short. Le movimentazioni di quest’ultima ottava ci dicono che la favorevole configurazione che asseconda da quasi due anni lo straordinario bull market dell’equity Usa, non è ancora giunta al suo epilogo, anzi è ancora ben viva e vegeta. Di conseguenza è lecito attendersi una ulteriore prosecuzione dell’attuale up-trend. Non viene meno, infatti, lo scetticismo degli investitori retail, e ciò costituisce una vera e propria garanzia per la continuazione dell’ascesa delle quotazioni azionarie.

D’altronde anche sullo scenario intermarket non emergono particolari segnali di pericolo, anzi sembrano lentamente allontanarsi i pericoli di nuovi rigurgiti deflazionistici. Manteniamo, pertanto, la nostra view positiva sui mercati azionari sia Usa che mondiali.
Futuro che si prospetta, quindi, ancora positivo per i corsi azionari, che, come sempre, cercherò di tradare con il mio originale trading system, fondato sullo sfruttamento e sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi e nelle ricerche dei professori Jegadeesh e Titman, ed illustrati nel mio sito
http://longtermmomentum.wordpress.com/. Da inizio dell’anno il mio portafoglio denominato “ Azioni Italia – LTM “, registra una performance positiva pari al + 13,10 %. Performance, tuttavia, inferiore a quella realizzata dal Ftse All Share, pari, nel contempo, al + 18,10 %. Una sotto-performance del 5 %, probabilmente dovuta all’effetto discorsivo creato dai PIR, che non fa comunque venir meno la fiducia nel nostro approccio operativo, che nei precedenti 4 anni ci ha regalato una sovra-performance media annua pari al 20,8 %. In coerenza con l’analisi sopra esposta, questa settimana, riduco solo leggermente dall’85 all’80 % le mie posizioni long ed innalzo dal 15 al 20 % le mie posizioni short, assumendo di conseguenza una posizione Net Long pari al 60 % del mio portafoglio. Chi desiderasse approfondire e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ può consultare, se vuole, direttamente il mio sito.

Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.

Lukas

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Economia

Italia fuori dalla World Cup Russia 2018


Eugenio Benetazzo ospite a Focus (Rete Veneta) analizza i dati previsionali sulla crescita economica italiana rapportandoli in aggregato alle proiezioni attese per le altre nazioni europee: non manca un commento economico sulla clamorosa e vergognosa eliminazione dell'Italia dai Mondiali di Calcio di Russia 2018. Il nuovo pamphlet Apocalyps€uro è disponibile su:
https://www.amazon.it/dp/1546469664 Segui gli outlook sui mercati finanziari con: Facebook ..::.. http://www.facebook.com/followbenetazzo
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Economia

Setup e Angoli di Gann: FTSE MIB INDEX 16 Novembre 2017

Author: gianca60 Finanza.com Blog Network Posts

Setup e Angoli di Gann
FTSE MIB INDEX

Setup Annuale:
ultimi:
2016 (range 15017/21194 ) ) [ uscita rialzista ]
prossimo 2017

Setup Mensile:
ultimo Ottobre (range 22021 / 22899 ) [ in attesa ] barra outside
prossimi Dicembre

Setup Settimanale:
ultimi: prossimi 30 Ott/ 3 Nov ( range 22639//23127 ) [ in attesa ] barra outside
prossimi 13/17 Nov

Setup Giornaliero
ultimo : 7/8 Novembre (range 22269/ 22587 ) [ uscita ribassista ]
prossimi 16,20

Angoli annuali indice 2017 16500, 17400, 19800/20000, 20600, 22500, 23900
Angoli annuali comit 2017 755, 869, 1010, 1088/1094, 1155, 1280, 1330 ,1510

Angoli Mensili Novembre 21600/21800, 22180, 22980, 23750
Angoli Settimanali: 21850, 22200, 22570, 23470
Angoli Giornalieri 21840, 22105,22237, 22264, 22340

I commenti giornalieri sull’articolo riguardante i Setup e gli Angoli di Gann saranno sempre disabilitati e continuerano sempre sull’articolo unico settimanale.

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